Posts written by Oh damn‚ Black!

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    Cheyenne Luna Black
    domatore - 23 y.o. - caotico buono

    Quando vide una combriccola di Grifondoro entrare dalla porta d'ingresso con tanto di scope e mazze da Quidditch in mano, per il loro ultimo allenamento prima delle vacanze, sapeva che ci sarebbero stati guai. La locanda era particolarmente affollata in quel sabato pomeriggio pre Natalizio e non avrebbe saputo dove metterli. Poi l'illuminazione: aveva una stanza libera al piano di sopra, doveva ancora finire di ristrutturarla e anche se avessero rotto alcuni dei vecchi mobili non si sarebbe affatto offesa. Lasciò con un sorriso le due ragazze ai loro menù, compresi gli speciali di Natale e fu dal gruppo di giocatori come un falco. La conversazione fu molto breve, bastò fare un po' di leva sul capitano del gruppo per convincerli che sarebbero stati meglio al piano di sopra. Indicò loro le scale da prendere, mentre si facevano largo tra occhiate sospette e tifo di ragazzine entusiaste per qualche muscolo in più. Mentre li accompagnava passò dalle due ragazze, che erano pronte per ordinare e dalle quali si fermò.
    « Ditemi tutto ragazze!» si presentò con gentilezza, la piuma prendi appunti che svolazzava alle sue spalle, a mezz'aria, pronta a prendere appunti. Fu un'ordinazione molto semplice e rapida dalla quale si congedò con un « Arrivano subito!». I ragazzi del quidditch erano stati sistemati e lei tornò in cucina, dalla quale emerse con una serie di ordinazioni. Compostamente i piatti raggiunsero i vari tavoli, planando dal giusto commensale. Fu anche il turno delle due studentesse, alle quali furono consegnate due burrobirre xmas e degli Zenzy canterini. « Sono 2 Galeoni solo per la Burrobirra, mentre Burrobirra più Zenzy fanno 4 Galeoni. Se poi volete altro, basta un cenno» avrebbe aspettato di ricevere i pagamenti dopo di che si sarebbe dileguata, raggiungendo il prossimo tavolo con le prossime ordinazioni, sempre pronta a tornare nel caso gradissero altro.
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    Cheyenne Luna Black
    domatore - 23 y.o. - caotico buono

    Venerdì sera ai Tre Manici di Scopa era sempre stata una serata molto proficua: gli studenti non erano ancora arrivati con il baccano del weekend, gli occasionali bevitori della settimana confluivano in lidi con maggiore movida, come la Testa di Porco o il Blind Pig, mentre alla locanda di Hogsmeade si riversavano per lo più gruppi di amici, per una serata in compagnia, o coppiette che desideravano gustarsi una buona cena e magari usufruire di alcune delle stanze a disposizione nella struttura. Il lavoro era meno caotico di quanto non fosse per tutto il resto del weekend, dove l'arrivo degli abitanti del castello, in particolar modo dei minorenni, affollava il locale e pretendeva ordinazioni strane e in un ciclo continuo. In queste occasioni non era insolito vedere la Black uscire dalle porte battenti della cucina con le mani ancora infarinate fino ai gomiti, correre in ogni dove, una spola continua tra la zona dove venivano cotte e preparate le pietanze e la zona dei tavoli, un vorticare continuo che la faceva giungere a fine serata esausta e completamente stravolta da questo andirivieni incessante. Ma il venerdì sera era diverso, molto più vivibile e tranquillo. La strega americana era riuscita a preparare con calma moltissime cose, che stavano ultimando la cottura in autonomia nella cucina, riuscendo addirittura a darsi una sistemata e a rendersi presentabile. Indossava un vestito rosa, di una tonalità che tendeva alla versione antica del colore, facendo risaltare la sua carnagione ambrata, con uno scollo alla coreana, chiunque la vedesse a mezzobusto dal bancone avrebbe potuto pensare che indossasse una camicetta sbarazzina. Le ciocche laterali dei capelli erano state fissate sulla nuca, all'indietro per non intralciarla mente cucinava, con alcune mollette a forma di farfalle blu. Ci mise un attimo, quando i primi clienti cominciarono ad arrivare, occupando i tavoli prenotati e ben presto riempiendo anche quei pochi tavolini che erano rimasti vuoti, a realizzare che quella sera nel locale erano presenti unicamente coppie. Coppie di tutti i generi, che andavano dagli innamorati novelli, ai timidi sorrisi del primo appuntamento, c'era una celebrazione per un anniversario di matrimonio, c'era una coppia di sorelle che festeggiava il compleanno, c'erano due ragazzi che ogni volta che si guardavano arrossivano. Era bello, per quanto insolito, che non vi fossero gruppi in questo modo la cucina sarebbe corsa con maggior facilità. Si prospettava una serata tranquilla e anche se non lo disse mai ad alta voce, porta sfiga al pari di dirlo al San Mungo, bastò una rapida occhiata con Quincey, suo elfo domestico, perchè anche lui intuisse il tipo di serata che avrebbero dovuto affrontare.
    Fu in un momento imprecisato della serata, aveva servito il primo ai tavoli tre e quattro, il secondo ai sette, otto e due, mentre il primo era già al dolce e le due sorelle del cinque stavano soffiando le candeline sulla torta di compleanno, che arrivò un cliente solitario al bancone. Aveva l'aspetto distrutto, i vestiti sgualciti e scomposti, i capelli spettinati ricadevano in lunghe ciocche sulla fronte e a coprire i suoi occhi. Parlò ancora prima che potesse dire la sua cordiale frase con la quale dava il benvenuto a chiunque all'interno del locale. La sua voce era stanca, ma perentoria, con un pizzico di autorevolezza che faceva supporre che fosse abituato a comportarsi da padrone, a impartire ordini. Inoltre l'aveva chiamata cameriera, cosa che le fece tendere le labbra carnose in una sottile linea dura. « Benvenuto ai Tre Manici di Scopa. » esordì, come a voler sottolineare una certa mancanza di cordialità nelle parole del uomo, ma con un sorriso cordiale stampato sulle labbra « Calda o fredda? Se vuoi altro il Menù sta lì.» domandò e precisò, indicando uno dei tanti fogli plastificati che costituiva, fronte e retro, il ricco menù offerto dai Tre Manici di Scopa. Diede le spalle al solitario avventore, prendendo un boccale e riempiendolo di burrobirra, in base a quella che aveva specificato dopo la sua domanda. Avrebbe poi servito il boccale pieno, poggiandolo con forza sul bancone proprio davanti al ragazzo.
    « Fanno 5 Galeoni specificò, mani posate sul fianco. Le persone maleducate le stavano antipatiche.
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    Cheyenne Luna Black
    domatore - 23 y.o. - caotico buono

    Erano davvero tante le cose che adorava dell'essere la negoziante dei Tre Manici di Scopa, quando stava chiusa in cucina a impastare e infornare dolci, crostate e polpettoni si sentiva la persona più spensierata del mondo, nessun problema la affliggeva, c'erano soltanto lei, farina, uova e zucchero a farle compagnia. Certi giorni passava così tanto tempo con le mani nella pasta, a tirarla con il matterello, che soltanto quando si fermava la sera sentiva le braccia indolenzite e il più delle volte aveva perso il conto di quante crostate avesse sfornato. Era il suo mondo e si sentiva la regina della cucina. Inoltre tra poche settimane sarebbe arrivata la primavera e era entusiasta di aver trovato un fornitore di fragole e mirtilli fantastico per rifornirla di tutta questa buona frutta di stagione. Non voleva più vedere una zucca o dell'arancio fino all'inverno prossimo. Ma, nonostante tutti questi lati positivi, c'era la domenica mattina che non riusciva proprio a digerire. Economicamente non poteva lamentarsi: in assoluto la domenica era uno dei giorni più proficui, soprattutto grazie agli interventi degli studenti di Hogwarts; eppure la sveglia all'alba anche nel giorno che aveva sempre associato a quello del riposo non le piaceva affatto. Alle sei del mattino vagava come un perfetto zombie per la cucina e le ci volevano due tazze bollenti di caffè, abilmente somministrate da Quincey, prima di distinguere lo zucchero dal sale.
    Passati i primi minuti di rincoglionimento più totale poteva finalmente mettersi al lavoro e preparare tutto il necessario per la colazione e il brunch della domenica. Dalle porte battenti che portavano in cucina si affacciò Quincey per reclamare la sua presenza in sala, strapiena, per fare il giro di ordini: ogni cinque minuti era stata data disposizione all'elfo di chiamarla per prendere le ordinazioni e portare quelle pronte in tavola. Uscì seguita da un piatto svolazzante con una fetta di crostata alle ciliegie, altri due con croissant alla crema e al cioccolato, diverse tazze con il cappuccino e caffè. Infine succo di zucca a volontà. Secondo le sue indicazioni, precise come un colpo di bacchetta le pietanze furono distribuite e consegnate ai rispettivi commensali, mentre un veloce gratta e netta sistemava gli avanzi quando i clienti si alzavano: la domenica c'era un tale afflusso di gente che ogni tavolo libero era subito assegnato a dei nuovi clienti, alcuni in coda da alcuni minuti, e per lei era importante che i tavoli fossero puliti e con delle tovagliette nuove. Spugnetta e canovaccio si erano appena sollevati dal tavolo quando una bionda aveva preso posto, aggiudicandosi uno dei rarissimi posti liberi dei Tre Manici di Scopa. « Benvenuta ai Tre Manici di Scopa! » sorrise con entusiasmo, anche se cominciava ad avvertire un po' di stanchezza « Mi scuso per l'attesa, stavo sfondando la crostata del giorno che è al gusto di ciliegie. In ogni caso ecco il Menù dove puoi trovare i nostri prodotti. Ti do qualche minuto per decidere cosa prendere...»
    p4Tw05F Benvenuta ai 3 Manici di Scopa!
    Puoi già ordinare nel tuo prossimo post, io posterò in seguito per portarti le ordinazioni.



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    Cheyenne Luna Black
    domatore - 23 y.o. - caotico buono

    Nei periodi di festa, soprattutto quando si parlava di Ringraziamento e Natale, orde di clienti si riversavano ai Tre Manici di Scopa alla ricerca di una burrobirra, in molti casi in qualcosa di ben più forte, per annegare stress e dispiaceri delle feste. Li capiva. Chi meglio di una Black per capire i problemi e disagi che una grande famiglia riunita poteva causare? Probabilmente nessuno. Suo malgrado, anche se aveva sempre cercato di garantire a Quincey una vita dignitosa, trattandolo al pari di qualunque mago purosangue che varcasse il locale, era stata costretta a chiedere all'elfo domestico alcuni extra più gravosi del solito. Le si stringeva il cuore ad osservare la piccola creatura ad armeggiare con barilotti di birra, e burrobirra, spesso più alti di lui o doversi accucciare in angusti angoli della cucina per cercare perdite d'acqua o possibili fughe di gas. Ma aveva davvero bisogno di qualcuno che facesse il lavoro sporco mentre lei infilava le mani in pasta e infornava torte per poi sfrecciare nella sala principale e prendere le ordinazioni dei clienti. Avrebbe proprio avuto bisogno di una cameriera, o cameriere non le interessava del sesso, che si occupasse del pub mentre lei gestiva la sua cucina, con molta più calma e senza il rischio di bruciare tutto quello che stava infornando per colpa di qualche cliente logorroico o particolarmente indeciso. Nella sua mente si fece largo sempre di più la voglia di voler prendere un assistente che l'affiancasse.

    « Benvenuti ai Tre Manici di Scopa!» salutò con gentilezza, sorridendo alle due ragazze. « Mi scuso per l'attesa, stavo sfornando la crostata del giorno che è al gusto di cannella. Preparativi Natalizi. A questo proposito oltre al nostro Classico Menù vi lascio anche il Menù di Natale. Vi do qualche minuto per decidere cosa prendere...» aggiunse, allontanandosi leggermente dal tavolo per permettere alla coppia di streghe di poter scegliere cosa prendere, ma pronta a tornare non appena avesse avuto un accenno.
    p4Tw05F Benvenute ai Tre Manici di Scopa!
    Potete già ordinare nei vostri prossimi post, io posterò in seguito per portarvi le ordinazioni.

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    Cheyenne Luna Black
    domatore - 23 y.o. - caotico buono

    Trovò quasi immediatamente conferma di quelli che erano stati i suoi timori circa la sua avversaria: era una tosta. Non si era quasi accorta che l'incantesimo era partito nella sua direzione, anche se la luce rossa era caratteristica dello Schiantesimo, colpendola proprio allo stomaco. Il fiato le mancò, uscendo dai polmoni in un rantolo, mentre faticava a mantenere la posizione. Il dolore al busto iniziò a diffondersi anche in altre parti del suo corpo, che era stato colpito violentemente in un punto, ma che aveva risentito un po' ovunque del colpo. Anche la schiena le faceva male e pure il collo. Stordita e con un lieve senso di nausea ad accompagnarla faticava a capire come procedere. James Kennegan era disarmata, privata della sua bacchetta e questa era la condizione che riteneva la sua unica possibilità per poter agire, avere una speranza di vittoria. Era evidente di quanto fossero superiori le qualità magiche della Kennegan, il desiderio di vomito era ritenuto quasi una fortuna dalla Black che già si vedeva svenuta al suolo. La sua tattica era comunque quella di rendere impossibile alla Kennegan di contrattaccare, anche senza la bacchetta magica restava pericolosa, per cui avrebbe optato per un incantesimo che avrebbe fermato in maniera definitiva ogni suo tentativo di reazione. Descritta la sua volontà e le sue intenzioni avrebbe ricercato la concentrazione, anche se era difficile farlo dopo essere stati colpiti, nella posizione che era riuscita a non perdere, sistemandosi meglio per trovare una buona stabilità. Aveva cercato di mantenere la schiena dritta nonostante la sentisse indolenzita, le gambe ben piazzate sul suolo della pedana, il braccio disteso in avanti. Era il momento di sfruttare il vantaggio acquisito anche grazie a una buona dose di fortuna e di mettere in pratica quello che era il suo piano. Con lo sguardo avrebbe cercato di individuare la Kennegan e a quel punto avrebbe immediatamente contrattaccato.
    « Immobilus!» avrebbe pronunciato con voce decisa, nella speranza di vedere realizzato il compimento del suo incantesimo, con la strega che si sarebbe bloccata sul posto sew colpita.
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    Cheyenne Luna Black
    domatore - 23 y.o. - caotico buono

    Era sempre imbarazzante dover aspettare che i clienti scegliessero dal menù che cosa ordinare. Non voleva dare l'idea di un avvoltoio che sta appollaiato sulle spalle degli avventori in attesa di scoprire cosa prenderanno, cercando di non sbirciare dove si posa il loro sguardo e soprattuto cercando di non origliare le conversazioni che avvengono mentre si scambiano opinioni sul cibo, discutono di quanto sia costoso e decidono di dividere in due una porzione e così via. Era ormai più di un anno che faceva quel lavoro e qualcosa aveva imparato. Come ad esempio controllare le ordinazioni precedenti e capire a che punto erano, immergersi nel blocchetto delle ordinazioni e spulciare una ad una le richieste dei clienti, pensando al punto di cottura/preparazione a cui erano, sprofondando nella sua stessa calligrafia era un ottimo diversivo e soprattutto dava l'idea che fosse davvero impegnata a fare altro ma senza ignorare i suoi clienti. Aveva già voltato il blocchetto fino alla prima pagina libera, pronta a scrivere quando la coppia di ragazzi la chiamò per poter ordinare. « Due Burrobirra Xmas CAR +4 e due Zenzy Canterini COS +4 , arrivano subito!» siglò sul suo blocchetto lasciando che la penna prendiappunti scorresse sulle righe annotando l'ordinazione, mentre lei era già pronta a fare marcia indietro e a tuffarsi nella cucina. Le ordinazioni della coppia rientravano nel menù speciale di Natale, motivo per cui era già tutto pronto, erano le cose maggiormente acquistate in quel periodo e quindi avevano sempre una nuova infornata di Zenzy pronti ad uscire. Nel giro di pochi minuti la Black fu di nuovo al tavolo numero tre, quello che occupavano Honor e Vincent, con un vassoio pieno delle loro ordinazioni. « Ecco qua.» disse mentre appoggiava davanti a ciascuno di loro una Burrobirra Xmas al gusto di cannella e un piatto con gli Zenzy Canterini. Si volse poi verso il ragazzo, sorridendogli con un certo tatto, era un gesto molto galante il suo. « Sarebbero 4 Galeoni a testa, ma se paghi per entrambi il tuo totale è di 8 Galeoni.» ricevuto il pagamento che le era dovuto si sarebbe dileguata con molto tatto, anche se sarebbe comunque rimasta nel locale, per servire altri clienti e sempre a disposizione a intervenire ancora se avessero ancora avuto bisogno di qualcosa, magari potevano fare un secondo giro di Burrobirra.
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    Tre Manici di Scopa

    Registro Vendite Gennaio

    2021


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    Tre Manici di Scopa

    Registro Vendite dicembre



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    Tre Manici di Scopa

    Registro Vendite novembre



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    Tre Manici di Scopa

    Registro Vendite Ottobre



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    Registro Vendite Settembre



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    Tre Manici di Scopa

    Registro Vendite Agosto



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    Registro Vendite Luglio



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    Tre Manici di Scopa

    Registro Vendite Giugno



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    Cheyenne Luna Black
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    Tornare a Ilvermorny era un po' come tornare a casa, nel bene e nel male. I genitori che litigano nella stanza accanto, il calore del letto familiare, i segni sul muro con le altezze negli anni, i litigi e le bugie, ma anche i compleanni e i ricordi felici. Una casa non è sempre un posto piacevole a cui tornare, non può contenere solo bei ricordi se è vissuta appieno, ma è comunque casa. Ilvermorny non era affatto cambiata, incuteva ancora lo stesso timore ma ora la Black era più sicura di se. La sua sfidante era James Kennegan, aveva avuto modo di vedere la sua storia crescere con Brad mcNeal proprio a un tavolo del suo locale e per quanto aveva letto sui giornali era una tipa tosta. Per questo motivo ne era un po' intimorita ma il reverenziale inchino che le rivolse a inizio del duello era davvero sincero e sentito. Compì poi dieci passi per allontanarsi e si voltò. Doveva trovare la concentrazione necessaria per isolarsi dal mondo che la circondava, focalizzarsi soltanto sulla strega che aveva davanti. Le sue possibilità erano infinite ma sapeva che se voleva avere una chache di battere la proprietaria del Ghirigoro era quella di lasciarla disarmata. Per questo motivo la sua scelta era caduta naturalmente sull'incantesimo di disarmo. Avrebbe assunto una posizione consona al lancio, con un piede davanti all'altro, le spalle leggermente ruotate ma il busto dritto, il braccio destro proteso in avanti. Era una posizione che le consentiva un certo equilibrio, stabilità e una buona postura in genera per il lancio dell'incantesimo senza incorrere in tentennamenti e sbavature. La sua volontà era precisa, così come la sua intenzione che si sarebbe tradotta in una forza di volontà concentrata per quello scopo. Se tutto fosse andato secondo i suoi piani sarebbe riuscita a disarmare la Kennegan e a guadagnarsi un turno in più per un incantesimo offensivo, forse era scorretto da parte sua, ma era consapevole di non poter concedere vantaggi alla sua avversaria. Sfruttò quegli ultimi istanti prima del via per trovare concentrazione, facendo appello a tutta la sua capacità di focalizzarsi soltanto sulla figura della bionda. In aria, al via di Theodore Skyfield, avrebbe tracciato una veloce "e" che sembrava un cappio, con una stoccata finale per sottrarle il catalizzatore magico. « Expelliarmus!» avrebbe pronunciato con voce decisa, nella speranza di vedere realizzato il compimento del suo incantesimo, con la bacchetta della ragazza sbalzata lungo la pedana.
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