Quel giorno Arctus sarebbe dovuto andare ad acquistare un libro che gli serviva urgentemente, non era per la scuola ma gli serviva per cose molto più private perciò, chi meglio del Ghirigoro poteva fornirglielo?
Aveva pensato ovviamente alla possibilità di uscire fuori da Hogwarts, fuori faceva veramente molto freddo ma, forse, se si sarebbe coperto non avrebbe preso freddo, inoltre quel libro gli serviva a tutti i costi, doveva studiarlo prima di poter tornare a casa quell’estate, voleva imbattersi in altri esperimenti che avrebbe fatto lui stesso, per lui fare esperimenti era diventato come un secondo obiettivo nella sua vita, magari avrebbe imparato a inventare anche pozioni nuovi nonostante i suoi esperimenti si basassero tutti sugli incantesimi, ma dipendeva anche dal libro stesso, doveva essere il libro ad interessarlo, ad esempio a casa aveva molti libri che non usava nemmeno per scherzo, non era interessato a quei libri. A casa nessuno sapeva che lui faceva esperimenti, gli aveva chiesto al padre solo di fargli costruire un piccolo laboratorio e il padre, senza fare domande, gli aveva fatto costruire quel laboratorio, il figlio ovviamente lo aveva rassicurato dicendogli che gli serviva per poter fare pozioni, per diventare molto più bravo rispetto ad altre persone della sua casata, il suo desiderio era quello di superare chiunque e i genitori lo sapevano anche troppo bene per questo motivo il padre non aveva chiesto altro, voleva, come ogni genitore, che suo figlio fosse il più bravo di tutti e perciò aveva deciso di assecondarlo. Quel piccolo laboratorio era la cosa che di più prezioso Arctus possedesse, nonostante possedesse già moltissime cose, cose che molte persone potevano solo desiderare, ma che a lui non importavano veramente, le aveva acquistate solo per un suo capriccio perché ovviamente anche lui era un ragazzo, nonostante sembrasse molto più maturo della propria età, e di conseguenza anche lui desiderava cose “normali”, se così si potevano definire le sue cianfrusaglie.
Quel pomeriggio, dopo esser stato molto tempo in biblioteca, Arctus aveva deciso che aveva studiato abbastanza e che poteva andare a posare i libri, si alzò dal suo posto portando i libri nelle sezioni, posandoli al proprio posto per poi uscire dalla biblioteca, andando nella sua sala comune, disse la parola d’ordine e andò verso il dormitorio dove iniziò a prepararsi alla meglio per combatter quel gelo tagliente, si mise il mantello blu notte sulle spalle, mettendosi il cappuccio, la sciarpa di Grifondoro e dopo essersi preparato uscì dalla scuola, andando a Hogsmeade, sperando che non ci fosse troppa gente.
Una volta arrivato a Hogsmeade iniziò a girare per i negozi, guardandoli tutti con molta attenzione, vedendo che la neve di quei giorni aveva completamente imbiancato i negozi, fortunatamente le uniche cose rimaste illese dalla neve furono proprio i vetri, da dove si potevano vedere le esposizioni. Si sfregò le mani, mettendole dentro alle tasche dei jeans, continuando a camminare da solo, non aveva paura di uscire da solo da Hogwarts, anche se per molta gente potesse essere triste vedere una persona totalmente da sola mentre quelle persone camminavano con amiche, amici, genitori o anche figli… L’unica cosa che avevano in comune era proprio il fatto di andare con passo spedito verso quei negozi che li interessavano, anche lui, Arctus, stava andando con passo spedito verso il Ghirigoro, ma prima aveva ben pensato di andare a fare un salto a Hogsmeade, magari per andare a prendere una burrobirra, la sua bevanda preferita o magari anche una tazza di tè da Madama Piediburro, altra bevanda tipica inglese che da quando era in Inghilterra amava veramente molto bere, era la sua seconda bevanda preferita, ma la bevanda più comune tra i maghi non rimaneva altri che la burrobirra, Arctus aveva anche provato a farla a casa e dopo svariate ricette di prova c’era riuscito, sapeva anche com’era fatta e poteva elencare gli ingredienti se qualcuno gli chiedeva come si faceva. La sua attenzione fu catturata da un uomo, un ragazzo, sembrava avesse 20/22 anni, decise di avvicinarsi a lui sorridendogli giovale:
<<buongiorno, penso che chi l’ha persa non se ne sia reso conto e penso anche che ormai sia andato via, perciò… visto che è di Hogwarts, posso cercarlo io stesso>>
Si propose con uno smagliante sorriso, in modo da avere la fiducia dell’uomo, doveva conquistare la fiducia di chiunque e quell’uomo non lo avrebbe fermato di certo, nessuno poteva fermare nel conquistare i suoi obiettivi, quando voleva portarli al termine era abbastanza testardo nel farlo e i genitori ne sapevano qualcosa.