[EVENTO] - Teste di Zucca

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Master
    Posts
    3,198

    Status
    OFFLINE
    [EVENTO]: Teste di Zucca

    tumblr_olv2vsasbF1usdhv3o1_540

    Misteriosi volantini erano stati recapitati a gran parte della popolazione magica. Una vera campagna pubblicitaria degna di una grande multinazionale, un’esercito di gufi e civette si era riversata nelle città inglesi, ma anche a Ilvermorny e Hogwarts, lasciando una pioggia di volantini. Sulla Gazzetta del Profeta, sul The New York Ghost erano apparse pagine intere di pubblicità occupate dal medesimo volantino.

    Teste di zucca,
    la nuova rivoluzionaria compagnia dolciaria,
    è lieta di presentare la nuova gamma di caramelle “Nightmare
    che saranno presentate al lancio-evento che si terrà a
    Mielandia durante la Notte di Halloween!
    Dalle ore 18!
    Ingresso gratuito, assaggi gratuiti e possibilità di acquistare le caramelle Nightmare a prezzo scontato!”



    E poi il giorno di Halloween era giunto, portando con se zucche intagliate e ragnatele, fantasmi e altri mostri che erano esposti in bella vista lungo le strade di Hogsmeade. Ma tutti quanti aspettavano di trovarsi al party-evento organizzato da queste Teste di Zucca. Le vetrine di Mielandia erano state oscurare da diversi giorni, anche i più curiosi che avevano provato a guardarvi attraverso avevano soltanto ricevuto in risposta un nero siderale e così era ancora quella sera, ma sulle vetrine oscurare erano state ricamate fitte ragnatele e grazie a un incantesimo alcuno ragni neri vi si rincorrevano sopra. L’ingresso del negozio, con cinque scalini, era stato decorati da diverse zucche, intagliate e al cui interno una luce di candela permetteva loro di essere visibili anche da lontano. Stringeva di molto l’ingresso, obbligando gli avventori a entrare uno alla volta. Entrati nel locale si aveva un ambiente accogliente, il solito di Mielandia, ma nei contenitori di vetro alle spalle del bancone erano state inserite soltanto caramelle Nightmare: c’erano le Bloody Nightmare, i cioccolatini con il cuore liquido, le Screaming Nightmare con zucchero filato attorno ma che si mettevano ad urlare se non mangiare per tempo, le Wink Nightmare, occhi di gomma che facevano l’occhiolino e gli Zuccotti Nightmare il prodotto di punta della collezione al gusto di zucca. Quella sera a servirli c’era un commesso con una zucca in testa, una vera testa di zucca, e rispondeva al nome di Halloween.
    Benvenuti al nostro evento di Halloween!
    Questa discussione resterà aperta e libera a tutti quanti, potete interagire e parlare come meglio credete, senza turni o fato.

    Ad Halloween sarà aperta l’esperienza dedicata: l’evento è libero e garantisce 15 PE a post, l’esperienza è una vera e propria Quest, con 30 PE a post e l’obbligo di avere una scheda esperienza.
    Per partecipare all’esperienza è obbligatorio aver fatto almeno un post all’evento.
    BLOODY NIGHTMARE 2 G +3 SAG ✖ SCREAMING NIGHTMARE 2 G +3 COS ✖ WINK NIGHTMARE 2 G +3 CAR ✖ ZUCCOTTI NIGHTMARE 3 G +5 INT
    ©‎ do not copy! created by ban•shee only for wizarding world of ilvermorny
     
    .
  2.  
    .
    Avatar


    Group
    Negoziante
    Posts
    3,739
    Location

    Status
    Anonymous
    hedel anakin crawford
    demonic

    C’era un non so che di poetico nella notte di Halloween. Beh, dimenticavo che per voi inetti umani la questione sia meramente goliardica, l’ennesima scusa per rendervi ridicoli con la faccia dipinta e un vestitino sexy per giustificare quello che io banalmente chiamo essere troie. Politicamente scorretta? Me ne frego così tanto della vostra opinione che francamente non saprei che farmene. Non è essere anticonformisti o ribelli o quale altra stronzata hipster vogliate tirare fuori, io sono così. Stiamo già parlando troppo di voi e troppo poco di me. C’è un non so che di poetico nella notte di Halloween, quando tutti indossano una maschera senza rendersi conto che anche per i restanti 364 giorni dell’anno la porta. Poveri idioti. Si, anzi vi sforzate di apparire felici, o entusiasti, persino qualcuno si illude di potersi mostrare felice per altri, nascondendo il rimorso e l’invidia, vi imponete di andare a feste comandate soltanto perché è socialmente riconosciuto. Idioti. Non riesco nemmeno a compatirvi per la vostra misera vita, dettata da costumi e usi che tra una cinquantina di anni saranno ritenuti obsoleti e soppiantati da altrettanto ridicoli usi e costumi. Un’infinita ruota della tortura, ma alla fine è giusto così. Gli esseri inferiori devono essere condannati a una vita inferiore per permettere a pochi eletti di emergere. Lasciate che qualcuno che indossa una maschera, devo dire anche molto carina quella di Hedel, tutti i giorni vi dia un consiglio: non sforzatevi troppo, la mia opinione di voi non cambierà. Piccoli idioti atti solo a farvi sfruttare.

    Più che teste di zucca, le sembravano teste di cazzo. Un’opinione che doveva essere piuttosto diffusa nei dintorni di Diagon Alley che si era ritrovata, da una settimana a questa parte, completamente tappezzata da avvisi pubblicitari delle loro caramelle Nightmare che sembravano tutt’al più un incubo pubblicitario. Arrivati al fatidico 31 Ottobre aveva trovato altri 5 volantini, in aggiunta ai 12 dei precedenti giorni, sotto la porta del negozio di Ollivander quando aveva aperto quella mattina. Un vero tormento che aveva subbissato i negozianti della cittadina magica, ma che non aveva lasciato indenni anche i privati. Stromi di gufi avevano invaso i cieli di Londra e dintorni, rischiando un intervento del comitato scuse ai babbani, che però non si erano accorti dell’enorme flusso migratorio dei volatili. Aveva impuntato i piedi, perché fondamentalmente era rimasta la bambina capricciosa di sempre, e si era decisa a non andare a questo evento così assiduamente promosso. In primo luogo perché se fosse stato qualcosa di davvero accattivante tutta questa pubblicità sarebbe stata superflua, in secondo luogo perché era convinta che la sua assenza potesse in qualche modo arrecare disturbo alle Testa di Zucca, insomma come se riuscisse a fargli un dispetto dopo il bombardamento di volantini che aveva dovuto subire lungo tutta la settimana. Con il passare delle ore il risentimento si era attenuato, complice anche l’intervento di Nathaniel e di Dean che si erano offerti volontari per accompagnarla alla festa. Insomma aveva dovuto cedere alle lusinghe maschili e persino la parte più restia di lei, leggi Anakin, sembrava essersi stranamente acquietata e convinta ad andare. Questo fatto avrebbe dovuto generare preoccupazioni e sospetti, ma non lo fece.

    Il primo passo falso di questa lunga nottata da incubo, beh, tutto a mio vantaggio Crawford. Va sempre tutto a mio vantaggio, povera illusa. Non so quanto potrai divertirti stasera, ma io di certo farò in modo di spassarmela.

    Si era intrufolata al Maniero dei Crawford come una ladra, facendo ben attenzione ad evitare i genitori. Aveva mandato in avanscoperta Nathaniel, per quanto restio a dover intrattenere una conversazione con il padre alla fine era stato persuaso ad avanzare per primo in quella che Hedel avrebbe definito senza mezzi termini come una missione suicida. Bingo! I coniugi Crawford erano usciti di casa, andati a una festa di qualche noioso riccone che aveva fuso qualche centinaio di Galoeni per rivestire d’oro la propria zucca. Ogni commento a riguardo sarebbe risultato superfluo. Si era così introdotta in camera sua, immacolata dal giorno della sua partenza, e a colpo sicuro aveva preso dall’armadio un abito nero perfetto per l’occasione. La scollatura a cuore evidenziava il seno, senza risultare volgare, mentre una fitta ragnatela di pizzo saliva fino alle spalle e ricadeva lungo gli avambracci. Indossò delle giarrettiere in trasparenza nera e ripose nella destra la bacchetta di ebano. Non se ne sarebbe separata nemmeno in occasione di una festa. Sistematasi trucco e rossetto, evitò decisamente di conciarsi in modo orrorifico, uscì di casa avvolta in un pesante coprispalle di pelliccia nera. Uno scambio di sguardi con il fratello e poi si smaterializzarono nel freddo della notte.

    Crack.


    Un vero peccato che a questo suono non corrisponda qualche arto rotto e urla di dolore non trovate? Personalmente resto sempre delusa nel constatare che si tratta di una banale materializzazione. Un modo per risolvere questa penuria lo troverò, poco ma sicuro.

    Rispetto alla quantità di inviti rilasciati per tutto il paese si sarebbe aspettata di vedere un affollamento molto maggiore introno all’ingresso di Mielandia. Le decorazioni se non altro erano state studiate a tavolino pescando a braccia aperte dal folklore popolare e dalle influenze babbane. Quella notte si sarebbe festeggiata la festa della morte in entrambi i mondi, con connotati simili ma con importanti differenze. Ora, in quanto purosangue, non aveva assolutamente idea di quali potessero essere i punti di divergenza tra i due mondi ma se avesse dovuto scommettere due zellini avrebbe sicuramente optato per le streghe. Per i babbani erano sempre state viste male e in storia della magia aveva studiato, studiato che paroloni stantoddio, che per secoli le donne erano state perseguitate per stregoneria. Loro invece si limitavano alle zucche, qualcuno di cattivo gusto arrivava a vampiri e licantropi, ma non è che ci fosse un vero e proprio travestimento. Era rimasta a braccetto con il fratello quanto aveva potuto, instabile sui tacchi preferiva avere un solido appoggio, poi davanti all’ingresso del negozio di caramelle aveva dovuto cavarsela da sola. Il corrimano della ringhiera era stato avvolto da una fitta ragnatela, che non avrebbe toccato nemmeno sotto tortura, e ai lati alcune zucche fungevano da lanterna e voleva evitare di caderci sopra, bruciarsi il culo e fare un passato di zucca. In vita sua non era mai stata molte volte nel locale di Hogsmeade, semplicemente perché non era mai stata una grande amante delle delle caramelle, o dei dolciumi in generale, convinta più che altro che troppo zucchero potesse in qualche modo infettare il suo spirito malvagio. Non sarebbe stata in grado di notare quindi qualche differenza dalla precedente proprietà, ma doveva ammettere che anche all’interno le decorazioni erano impressionanti. Si era sempre immaginata il negozio come un tripudio di colori, una specie di paradiso psichedelico per forme e confetti colorati, ma quella sera lo avrebbe descritto come lugubre. Vi erano soltanto quattro tipologie di caramelle, le Nightmare che erano pubblicizzate quella sera, e tutto appariva come spento e poco invitante. Un brivido corse lungo la sua schiena e istintivamente cercò Nathaniel. Percepì un senso di disagio crescente, come quando Anakin iniziava a prendere il sopravvento.

    Non stasera, stasera è tutta per te.
    code made by zachary, copia e t'ammazzo©
     
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Auror
    Posts
    239

    Status
    OFFLINE
    chloe walsh
    Non ricevevo mai molta posta. Un semplice dato di fatto perchè a nessuno piace scrivere a qualcuno che non piace mai. Mi era sempre venuto a noia dover rispondere, scrivendo di mio pugno, diverse righe di risposta, quando potevo incontrarli e sbrigarmela con una conversazione rapida e indolore, magari davanti a una Burrobirra dei 3 Manici. Dio, quante ore avevo speso nei weekend in quel locale, a cazzeggiare invece che a fare i compiti. Non come quel perfezionista di Chirs, il mio gemello di Corvonero, che probabilmente non aveva mai messo piede nel pub di Hogsmeade. Certo, io avevo Troll in Erbologia, ma almeno la mia vita sociale era davvero al top. Adoravo circondarmi di persone genuine, cariche di energia vitale e voglia di divertirsi, la mia massima aspirazione era entrare in un locale e sentirmi chiamare di qui o di là. Mi piaceva questo tipo di celebrità, data dalla capacità di essere socievole e non dalla bellezza o per qualche altro futile motivo. Ero conosciuta perchè passare del tempo con me era garanzia di divertimento. Era una gratificazione di gran lunga maggiore di quella che avrei provato ad avere Eccellente in tutte le materie. Ma così come i voti scolastici, anche le amicizie nate tra i banchi di scuola erano scemate, scivolate via e finite nel dimenticatoio. Così mi ero trovata a vivere questi ultimi anni in giro per il mondo, qualche anno in America era bastato a farmi tornare come perfetta sconosciuta in Inghilterra. Questa solitudine mi feriva, ma non era nel mio carattere darlo a vedere. Così alla prima occasione utile avevo messo insieme il mio orgoglio da Grifondoro ferita ed ero uscita. Avevo indossato un abito in velluto cremisi, attillato ma di facile gestione, per una come me che è abituata a scarpe da tennis (che per la cronaca indossavo anche quella sera) e atteggiamenti da maschiaccio era un enorme sforzo. Non ero abituata a indossare una gonna, per questo il vestito lungo era il mio preferito, mi dava l'illusione di indossare i pantaloni o quanto meno quella stessa sicurezza. Entrai nel locale di Mielandia con l'aria di chi è pronto a far festa, con la grinta spavalda del grifone che si fiuta lontana un miglio. Quella sera avevo intenzione di fare festa, di essere fulcro dell'attenzione e di cercare qualche vecchia conoscenza e magari stringerne qualcuna nuova. Avevo un buon piano per questo. Ma prima era il caso di fare il pieno di zuccheri. "Uno di tutto, ma hey, testa di zucca, riesci a respirare lì dentro?"

    made by zachary

     
    .
  4.  
    .
    Avatar


    Group
    Ministero della Magia
    Posts
    289

    Status
    OFFLINE
    ▬NATHANIEL TRISTAN CRAWFORD▬
    SPEZZAINCANTI

    SDMiGgX

    Quando c’era qualche problema a casa Crawford era al 99% probabile che la colpa fosse del sottoscritto.
    Ma non questa volta e, giustamente, mi crogiolavo di questo inedito status di figlio prediletto. Non c’era nulla da fare, da quando Hedel era venuta al mondo con quegli occhi scuri nessuno era più riuscito a dirle di no e anche i miei genitori non avevano fatto segreto di prediligere la figlioletta. Anche io ci avevo messo del mio per non riconquistare la loro simpatia, facendo di tutto per essere dispettoso e poco disciplinato, andando male a scuola e eccedendo in sregolatezze e vizi. Proprio a causa di questi ultimi, donne e alcol in maggior parte, mio padre aveva tagliato il flusso di denaro a mio favore, minacciando addirittura di togliermi dall’eredità se non mi fossi rimesso con la testa a posto.
    Per avvalorare ulteriormente le sue minacce mi era stato impedito di usufruire del “vitto e alloggio del Maniero Crawford” e avevo dovuto accontentarmi del divano di Dean per qualche tempo, prima di trovare un lavoro e conseguentemente una casa che fosse mia.
    Non era da molto tempo ma posso dire di aver finalmente trovato un equilibrio e forse non sto vivendo come volevo, ma posso essere fiero di portare avanti quello in cui credo e di essere arrivato dove sono dal punto di vista professionale. Certo, certo, lo so, il mio cognome è stato determinante per l’assunzione ma per mantenere il lavoro erano servite impegno e costanza.
    Quindi ero ritornato ospite gradito al Maniero di famiglia, accolto con rispetto da mio padre e con il solito affetto di mia madre, acquisendo un nuovo status quo. Ancora non ero pari di mia sorella, ma a me era sempre andato bene così. Poi lei aveva combinato un casino, un guaio così grande, che se solo ne avessi parlato con qualcuno sarei stato per davvero diseredato. Nessuno all'infuori della famiglia ne era a conoscenza, nemmeno Dean era autorizzato a conoscere. Mi sentivo un po‘ in colpa a mantenere questo segreto con il mio migliore amico, ma avevo sinceramente paura ad andare contro il volere di Hedel. E poi era una sua responsabilità e doveva assumersela da sola.
    Più o meno. Non avevo ancora visto Hedel prendersi davvero la colpa per qualcosa, ma solo portare a casa problemi e aspettare che mamma e papà li risolvessero. Puntualmente lo stesso era capitato in questa occasione, i miei si erano prodigati ungendo ingranaggi e tirando fili per risolvere il problema, almeno in parte e soprattutto per non farlo trapelare pubblicamente ma poi le avevano dato il ben servito con un grosso ARRANGIATI. E dove poteva essere finita la cocca di famiglia se non tra le braccia del suo fratellone? Ecco appunto.

    Quella sera, la sera di Halloween, avevo deciso di mettere da parte l’ascia di guerra, non che ne avessi davvero tirata fuori una, e avevo convinto Dean e mia sorella, il gatto e la volpe proprio, a unirsi a me a questo evento a Mielandia, del quale erano certamente a conoscenza visto il massivo intervento pubblicitario. Mi domandavo se qualcuno nel mondo magico non ne fosse a conoscenza.
    Ovviamente la cosa non era così semplice: dovevo andare in avanscoperta per Hedel che ovviamente non ne voleva sapere di mettere piede in casa con il rischio che ci fossero i nostri genitori. Le disposizioni, ovvero gli ordini senza diritto di replica, erano stati di due tipi: il primo era entrare e verificare se ci fossero i genitori, se non c’erano tutto ok, se c’erano invece avevo un secondo ordine, più complesso del precedente. Mi era stato spiegato il tipo di vestito che dovevo prenderle dal suo armadio, con tanto di scarabocchio. Ora, mandare un uomo a fare questo tipo di commissione può essere molto controproducente. Per quanto mi riguardava stando al disegno avrei benissimo potuto portarle un sacco della spazzatura, quelli in tela nera da serial killer. Fu, fui e fummo fortunati e i nostri erano già usciti, come mi spiegò l’elfo domestico in servizio quella sera. Così Hedel potè provvedere da sola al suo diavolo di vestito. Io invece puntai sulla semplicità, indossando un elegante completo di fattura italiana, con una cravatta viola e la spilla dei Crawford appuntata sul bavero della giacca del vestito. Nessun richiamo ad Halloween o simili. Rapidi e indolori, con una materializzazione ci trovammo davanti a Mielandia.
    Dean ci stava aspettando da un buon quarto d’ora ma per una volta risparmiò sbuffi e sospiri, accompagnai Hedel, poco stabile su quei trampolo che chiamava tacchi, fino all'ingresso e mi attardai fuori per scambiare due parole con Dean.
    -Senti… cerchiamo di tenerla d’occhio, mi sembra strana stasera-
    Mi sincerai di comunicare questa preoccupazione con il Grifondoro, perché mia sorella dava sempre pochi segnali, ma era bene non perderli per evitare che facesse qualche stronzata.
    Entrai nel locale, un ambiente accogliente e addobbato per l’occasione, gustando il dolce profumo dolciario e osservando le nuove caramelle di queste Teste di Zucca.
    -Volete provarne una? Io prendo una Bloody Nightmare-
    ©‎ do not copy! created by ban•shee only for wizarding world of ilvermorny
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Grifondoro
    Posts
    74

    Status
    OFFLINE

    source



    [Dormitorio Pukwudige]

    Quella sera sono un po’ agitata. Non avevo mai partecipato a una festa per Halloween e sinceramente non sapevo come vestirmi. Mamma mi aveva inviato un vestito nero dove sopra era ricamata una zucca, gli occhi lampeggiavano ogni tanto. Mi sembrava comunque troppo esagerato e poco spaventoso per Halloween. Speravo in qualcosa con molto sangue e ragnatele non a un vestito. Però mi guardo intorno e quasi tutte le ragazze indossano dei vestiti: alcuni viola, altri rossi ma per la maggior parte neri. Anche Lily come me indossa un vestito, le sta bene e insieme sorridiamo. Un po’ di nervoso pian piano mi abbandona mentre finisco di prepararmi, pettinando i capelli in modo che non ci siano nodi.

    [Mieladia]

    Sono preoccupata di essere in ritardo ma poi vedo che c’è molta gente fuori che aspetta di entrare nel negozio. Sono affascinata da come le vetrine sono state decorare, da come sono paurosi gli intagli sulle zucche che ci sono fuori. Tutto il villaggio di Hogsmede ha un aspetto spettrale e in linea con la serata. Sono contenta e mi metto in fila per entrare. Spero proprio di conoscere qualcuno di nuovo ma che ci siano anche persone che conosco, come Eve, in modo da non restare sola.
     
    .
  6.  
    .
    Avatar


    Group
    Negoziante
    Posts
    333

    Status
    OFFLINE
    Cheyenne Luna Black
    domatore - 23 y.o. - caotico buono
    Aveva storto il naso, minimizzazione della rabbia interiore, quando le era stato comunicato dai responsabili delle Teste di Zucca che ”per evitare concorrenze in un così ristretto bacino d’utenza” le avrebbero concesso un finanziamento per incentivare alla chiusura dei Tre Manici di Scopa nella notte di Halloween. Cheyenne non ne capiva molto di finanza, ma abbastanza di loschi affari, avendo frequentato le strade newyorkesi, ed era sottointeso che quel finanziamento altro non fosse che una tangente. Era altresì sottointeso che se non avesse accettato questo finanziamento, ci sarebbero stati altri tipi di ripercussioni. Quindi in un colpo solo avrebbe dovuto prendere una tangente e cedere a un ricatto…o stare a vedere se era un bluff o se si sarebbe ritrovata con mezzo locale distrutto. Si era morsa la lingua, tanto forte da farsi quasi uscire sangue, per non mandarli al diavolo: aveva acconsentito a chiudere il locale ma aveva declinato gentilmente, si fa per dire, la proposta di finanziamento. Aveva già capito che se quello era l’andazzo le avrebbero in qualche modo fatto pesare il loro investimento e con una nuova attività appena avviata non se la sentiva di avere soci oscuri e loschi. E non era una di quelle persone resilienti, era pratica ma sveglia, abbastanza da intuire che in qualche modo se fosse rimasta aperta nessun cliente avrebbe trovato la strada per il pub. Si era quindi arresa a questi poteri forti, aveva dato a Quincey la serata libera, dopo aver sistemato e ramazzato il locale, poi si era messa ai fornelli, preparando la pasta madre perché il mattino dopo fosse pronta per trasformarsi in pane fresco e croissant, aveva aggiunto della confettura di marmellata di mirtilli alla crostata appena sfornata che sarebbe stata la protagonista del menù dell’indomani. Con il locale a porte chiuse si era cambiata d’abito, indossandone uno nero e si era incamminata a piedi verso Mielandia, per spiare la concorrenza e vedere quante persone avevano radunato forzando alla chiusura tutto il villaggio. Passeggiando per Hogsmeade si aveva l’impressione di essere in una cittadina fantasma: alle finestre nessuna luce, tranne qualche zucca intagliata e illuminata, tutte le imposte dei negozi erano chiusi e per le strade non aveva incontrato anima viva. Mielandia era diventato il punto nevralgico della cittadina e della comunità intera. Probabilmente tutti quelli che conosceva, da Beth che prendeva cappuccino con un biscotto di zenzero a Roger che ordinava sempre il suo arrosto con patate, si trovavano lì. Si mise in coda, entrando senza fretta nel locale, covando comunque un certo risentimento per questa grande compagnia che sembrava così lontana dalla cultura di piccolo commerciante che aveva sempre mosso l’economia del villaggio. Con questo ragionamento e la preoccupazione per i suoi affari, la Black si trovò comunque meravigliata di come il locale fosse stato addobbato a festa. Se tanto era lì, aveva già fatto il loro gioco, tanto valeva provare queste caramelle strepitose e vedere se almeno erano buone. «Una per tipo, grazie» ordinò avvicinandosi al bancone, osservando come quella sera mancassero i colori e i profumi sfiziosi tipici del negozio di caramelle. Questo monopolio le faceva storcere il naso quasi più della sua tangente. Si guardò introno e proprio tra le persone che assaggiavano i nuovi prodotti dolciari individuò il Crawford. «Nathaniel, anche tu qui?» stupido, considerato che effettivamente era lì, agitò una mano in aria come ad allontanare una spirale di fumo di sigaretta «Anche tu sei stato comprato dalle Teste di Zucca?» chiese, decidendo con grande nonchalance che era lecito parlare male della concorrenza anche se si era a casa loro. Visto l’impegno profuso per quella serata non avrebbero voluto guastarla allontanandola malamente, spostando l’attenzione su qualcosa che non fossero le caramelle.
    code made by zachary, copia e t'ammazzo©
     
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    28

    Status
    OFFLINE
    SEXY
    NON MODIFICARE
    8ymffmcv_o
    Alaster Lagrein

    SEX BOMB

    Per ogni buon megalomane vanitoso che si rispetti la festa di Halloween, così come qualunque altra opportunità di mettersi in mostra, rappresentava l'occasione ideale per accendere i riflettori, più riflettori possibile, su se stessi. Ricevuti innumerevoli inviti per la festa da Mielandia, adulato e corteggiato dalle centinaia di volantini che lo avevano raggiunto, si era deciso a dover ripagare tanta attenzione con altrettanta dedizione per i dettagli. E la magnificenza. E lo sfarzo. Ci aveva messo quasi una settimana, facendo impazzire la povera commessa del Madama McClan affinché confezionasse un abito degno di essere chiamato costume. Si era presentato con abbozzi di progetti, schizzi di come le piume doveva essere disposte, della struttura e dello scheletro che andava a sorreggere la messinscena, della quantità di brillantini e lustrini che dovevano essere applicati. Insomma un lavoro che una persona sana di mente non avrebbe mai svolto, ma Alaster, sorriso smagliante e carisma a secchiellate era riuscito a persuadere, sedurre e ammaliare la povera sarta affinchè assecondasse ognuna delle sue malsane richieste. Nulla di sessuale, ovvio, anche se a ben pensare... La notte delle notti era arrivata. Emozionato come una scolaretta prima del gran ballo si era apprestato . vestirsi con largo anticipo sull'orario previsto dai volantini, uno gli era stato ancora consegnato nel pomeriggio, un corteggiamento senza fine quello delle Zucche. Indossava un vestito di alta sartoria, classico, elegante. Una camicia bianca e il completo nero, sottilissimo e reso morbido dal tessuto di baby alpaca e seta, una vera rarità importata direttamente dall'Italia. E poi le ali da angelo. Enormi, larghe quasi come le sue braccia spalancate, svettavano sulla sua schiena passando attraverso il tessuto della giacca. Bianche, con le piume costellate di brillantina e glitter argentati per scintillare nella notte. Le piume erano state ricamate una a una sulla struttura alare dopo essere immerse in una brillantina creata per l'occasione. Magnifiche, superbe. Impossibile non notarlo. Entrò nel locale faticando a passare dalla porta, guadagnandosi subito un buon metro di spazio attorno: tutti volevano ammirarlo e lui avrebbe regalato il suo sorriso migliore agli ammiratori. Niente foto, niente autografi. Solo per stampa e quotidiani mondani. Tutti volevano un pezzo di Lagrein ma soltanto una fortunata prescelta avrebbe avuto questa possibilità, E la individuò in una bionda mozzafiato che stava ordinando delle caramelle. "Una Bloody anche per me" si avvicinò, incurante di un'eventuale coda, con il suo sorriso migliore. "Ciao bellezza. Sei vestita anche tu da angelo vero?" Alaster Lagrein era così vanitoso da non saper riconoscere un pessimo approccio al corteggiamento, semplicemente perchè non era abituato a donne che prestavano attenzione a qualcosa che non fosse il suo bel viso e gli occhi magnetici.
    move for me, move for me
    code made only for wizarding world gdr
     
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Commesso
    Posts
    62

    Status
    OFFLINE
    DEAN LAWRENCE
    age 20 +it's HALLOWEEN bicth
    Quando Gnarlack aveva paventato l’idea di farli travestire tutti quanti da angeli e demoni, con tanto di ali bianche o nere, e ovviamente mezzi nudi per la notte di Halloween, Dean aveva colto al volo la palla al balzo e aveva dato forfait. C’era un limite umano che poteva sopportare delle richieste che il suo capo, praticamente un mezzo schiavista, gli faceva e questa volta aveva risposto no. Che un barista fosse libero la notte di Halloween era qualcosa di raro ed eccezionale e il Lawrence aveva in mente un piano per ripagarsi del duro lavoro: andare a caccia di donne. Adorava le newyorkesi perché erano sempre così frivole e lascive, prive di una vera morale ad Halloween si vestivano da qualunque cosa purchè fosse sexy. Sexy-zucca, sexy-infermiera, sexy-vampira… c’era da perdere la testa soltanto a parlarne, figurarsi a vedersele sculettare davanti. Insomma già quella mattina aveva passato così tanto tempo a vedere queste ragazze passare sul marciapiede che gli era venuto un po’ di torcicollo. Le donne: prima o poi lo avrebbero ucciso! Ma non quel giorno perché lui voleva assolutamente fare colpo e portarsi a casa una o due di queste sexy qualcosa. Stava pregustando già il suo successo, indagini statistiche dal fondamento scientifico certificavano che chiunque a Halloween ha successo con le donne, aveva già tirato fuori un vestito con inserti arancioni, cravatta e panciotto compresi quando arrivò il Crawford a fare il guastafeste. Si era presentato impeccabile nel suo completo firmato promuovendo fesserie come il più astuto venditore di materassi e poi, vedendo che comunque il Grifondoro rimaneva fermo sulla sua linea, aveva dato il colpo di grazia: Hedel aveva bisogno di loro. E da nobile cavaliere lui non poteva dire di no a una donzelletta in difficoltà. In realtà non poteva dire di no a nessun Crawford punto e basta. Per quanto ci provasse il loro carisma era tale da convincerlo a fare qualunque cosa. Rassegnato aveva accettato di andare a questa festa -Ma spera che ci sia qualche ragazza vestita da cose sexy, o me ne starò depresso tutta sera-

    Si presentò puntuale davanti a Mielandia ma dei Crawford nessuna traccia. Se gli avevano dato palo l’avrebbero pagata cara. Comunque approfittò dell’attesa per osservare il via vai di fauna per quel evento. Non avrebbe scommesso un galeone su di esso eppure doveva ammettere che c’erano delle belle ragazze. Nulla in confronto all quantità newyorkese ma poteva accontentarsi. Rallegrato dalla sua indagine di mercato non si accorse di quanto tempo era passato prima di individuare i fratelli diabolici. E subito il cuore gli martellò nel petto. Hedel era un incanto, in grado di oscurare tutte le sexy travestite di New York, da perderci la testa. Con la mente, e anche qualcos’altro, fissa sull’immagine della Crawford quasi non si rese conto di essere interpellato dall’altro Crawford. Rallentò, lasciando entrare la ragazza, assecondando la volontà di Nathaniel. “Dovrai poi dirmi di questo grande segreto...” sbuffò ma poi una realtà lo colpì come uno schiaffo “Non sarà mica incinta?!” domandò allarmato, con tono di voce un po’ troppo alto, mentre la sua mente già cercava di assestare il colpo. Fumino, già stava meditando di menare malamente chiunque ne fosse il responsabile. Fece entrare anche Nathaniel e una tizia vestita da fantasma, poi entrò anche lui dopo aver ritrovato un po’ di calma mentale. “Nah, se non c’è alcol io passo...” rispose alla proposta di caramelle fatta dal Crawford. Con lo sguardo osservò il profilo di Hedel, un fisico perfetto e soprattutto senza strani rigonfiamenti in zona ventre. Si sentiva come un fratello maggiore, protettivo e preoccupato, ma sapeva anche di avere per lei dei sentimenti completamente inappropriati per un vero fratello maggiore. Per fortuna questo era un problema solo di Nathaniel, lui avrebbe potuto smettere di essere un fratello maggiore per la Crawford in ogni momento. “Tutto okay?” Si avvicinò e chiese alla ragazza, il cui sguardo si era fatto più cupo e triste. Dovette dare ragione al suo migliore amico: quella sera sembrava strana.
     
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Ghiaccioli
    Posts
    37

    Status
    OFFLINE
    ARTEMISIA OPAL ROSIER
    ilvermorny
    Ad Artemisia non piaceva ricevere la posta nel senso magico del termine. Quando un gufo planava nel suo dormitorio era per portare una lettera dei Rosier, ritrovata famiglia paterna, perché la madre, babbana di nascita, si affidava ancora al sistema delle poste che puntualmente non riuscivano a trovare Ilvermorny. Così quando quel pomeriggio aveva visto un gufo arrivare in camera il suo stomaco si era già messo a brontolare al pensiero di vedere lo stemma in ceralacca dei Rosier. Fortunatamente il pennuto aveva lasciato un volantino e si era subito allontanato. Il volantino parlava di una festa di Halloween e per una ragazza come lei, che non aveva mai messo piede fuori dall’America era un passo importante. Si era fatta coraggio, racimolando le poche pepite che possedeva, e all fine si era convinta ad aggregarsi al gruppo di studenti che sarebbero andati da Mielandia. Il negozio di caramelle doveva, a dire di chi ci era già stato, essere una specie di paradiso in terra.
    Carica di fiducia e aspettative, con lo stomaco in subbuglio per l’abitazione era entrata nel negozio di caramelle senza un vero travestimento per Halloween.
    code made by zachary, copia e t'ammazzo©
     
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Tassorosso
    Posts
    190

    Status
    OFFLINE
    Ho ricevuto l’invito alla festa di Halloween a Mielandia. Siamo in molti qui a Ilvermorny ad averlo ricevuto e sono molto contenta ed emozionata. Mi piace Halloween, le feste in generale mi mettono molta allegria e sono davvero curiosa di vedere da cosa si saranno vestite le altre persone. In questi giorni al castello ho conosciuto diverse persone, ma solo una ragazza Charlotte mi sembra molto simpatica e spero proprio che ci sia anche lei all festa.
    Ho convinto mamma a cucirmi un vestito per l’occasione: è verde e azzurro, sembra fatto di squame. Mi sono dipinta gli occhi con l’ombretto verde che mi ha prestato una mia compagna di casa e ho messo un rossetto blu. É molto buffo e più che far paura fa un po’ ridere ma io sono molto contenta di come sto. Ho legato quella massa di capelli biondi in una lunga treccia a lisca di pesce che parte dalla nuca. Arrivo sul posto e subito individuo Charlotte. Mi sbraccio per salutarla ~ Charlie! Ciao! Sei venuta.... come stai??~ domando avvicinandomi a lei con un sorriso.
     
    .
9 replies since 20/10/2019, 13:12   371 views
  Share  
.
Top