Un incidente di percorso

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  1. Sintecoca nella pasta
     
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    Oh, Bertie, che Dio ti benedica.

    Nelle sue orecchie risuonò il disappunto con cui la madre aveva accolto ventiquattro anni di cantonate. Lo stesso tono - lo avrebbe affermato anche sotto l'effetto di un Veritaserum - ogni singola volta. Il luogo dove si era dovuto sorbire questa manfrina più spesso era il giardino di casa, all'ombra delle Magnolie: l'aroma vagamente riconducibile al limone secreto da quelle piante copriva l'acredine di quel modo di dire tipico del Sud, rendendo quelle ramanzine in formato convenienza quasi digeribili.
    Eh sì, era casa.
    Ma stava divagando.

    Non si trovava a casa sua, e non avrebbe avuto modo di tornarci per almeno altre quattro ore: ben lungi dall'aver finito il suo turno alla Gringott, era stato costretto a chiedere la pausa anticipatamente, a causa di quell'increscioso incidente. Una quisquilia, davvero; a voler essere più specifici, un chiaro caso d'imbecillità. Certo, vedendo il bicchiere mezzo pieno, si poteva dire che aveva trovato un' interessante punto cieco nelle porte dei caveau, una mancanza su cui si sarebbe potuto soprassedere fintanto che la vittima fosse stata lui, l'addetto alle camere di sicurezza. Ma se si fosse trattato di un cliente? Già se li immaginava i reclami, i moduli da compilare, i colloqui e le indagini interne. Una lunga trafila burocratica che si sarebbe tradotta in un dispendio non solo economico, ma anche, e soprattutto, di tempo. E lui scarseggiava sia dell'uno che dell'altro. Aveva ancora tredici minuti.

    Per fortuna, la distanza che intercorreva tra il suo posto di lavoro e la sua destinazione, il negozio di bacchette "Ollivander", era breve. Tredici minuti, confidava, dovevano essere un lasso di tempo più che sufficiente per trovare una nuova compagna di vita magica e seppellire la vecchia, spezzata dalla fredda morsa di metallo della porta della camera di sicurezza numero centoventiquattro. Avrebbe dovuto immaginarselo, avrebbe dovuto prepararsi, avrebbe dovuto lanciarsi un incanto contro le fatture; invece, si era diretto alla sua destinazione senza battere ciglio, ignorando i possibili pericoli derivanti dal numero quattro. Un cattivo auspicio, lo sapeva - lo sapeva bene - ma che aveva deciso d'ignorare, convinto falsamente che il suo infausto influsso sarebbe stato mitigato dal valore primigenio dell' uno e dal valore armonico del due. E invece...bravo lui, era stato un imbecille.

    Oh, Bertie, che Dio ti benedica.

    Varcò la soglia del negozio con alacrità, infilando la destra nella tasca del doppiopetto alla ricerca dei Galeoni.
    Una volta tanto, le parole uscirono dalla sua bocca senza sforzo o imprecisioni.
    Non aveva tempo da perdere, né voleva farne buttare alla commessa.
    "Beh, salve. Mi servirebbe una bacchetta, e alla svelta."
     
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1 replies since 30/11/2019, 14:24   51 views
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