[L1] Big Bad Wolf

Davanti a lui la fiala contenente la Pozione Antilupo, quella che avrebbe attenuato gli effetti della luna piena sul suo corpo, lo fissava con sguardo inquisitore. Aveva già superato il punto di non ritorno, quel orario nel quale avrebbe dovuto assumere la sua “medicina” per attenuare gli effetti della trasformazione. Almeno quelli più violenti e imprevedibili. La questione si aggravava se si pensava che Mason Hough era tutto fuorché un pivello alle prime armi. Aveva perso il conto delle volte in cui la luna era stata sua nemica e amante più sincera, di quante il plenilunio lo aveva costretto alla sua forma animale. Non era un novellino alle prime armi, anzi. Lui era l’Alpha, forse uno dei più antichi esistenti suo territorio britannico, molti dei Figli della Luna erano sottomessi a lui. Una maledizione nella maledizione. Doveva essere il capo del branco ma non era capo nemmeno di se stesso. Il Lupo lo era. E quel mese il Lupo aveva deciso di non farsi incatenare. Gli aveva ringhiato contro. Il richiamo della foresta era stato così forte che Mason si era semplicemente arreso. Non si può dominare un istinto primordiale così forte e al tempo stesso affascinante. Aveva già superato il punto di non ritorno e sentiva già la Luna far fremere il sangue nelle sue vene. Non aveva bisogno di cercare l’astro nel cielo notturno per giungere alla conclusione che già si trovava nel suo apice: la trasformazione ebbe inizio.

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La tranquilla notte di Luna Piena di Hogsmeade venne interrotta da un lungo ululato proveniente dalla zona più estrema del villaggio magico, quella verso la Stamberga Strillante. Lungo il selciato di ghiaia si muoveva nel buio un grande Lupo nero. Silenzioso quasi non si sentiva il rumore dei passi sui sassolini, soltanto nella sua bocca il respiro roco si trasformava in un basso e gutturale ringhio, celato dalla brezza che aveva allontanato ogni nuvola dal cielo e che faceva della Luna un sole di notte, rischiarando di luce argentea la cittadina magica.

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Soltanto chi desidera diventare Licantropo può rispondere a questa discussione entro la fine della Luna Piena per ricevere il morso.

Si infilò su per le sue narici, che istintivamente si dilatarono un paio di volte, percependo odore di preda. I sensi del Lupo era all'erta, una silenziosa minaccia per tutti i cittadini di Hogsmeade, che ignari dormivano nei loro letti o tornavano alle proprie abitazioni. Dopo l'olfatto si attivò anche il senso dell'udito, acuito dalle grandi orecchie che si drizzarono sulla sua testa, orientandosi nella direzione. Percepì un certo trambusto, rumore metallico che tuttavia sembrava lontano e frenò l'istinto naturale della bestia di scappare davanti al pericolo. Non stava correndo alcun tipo di pericolo, quella notte lui era il predatore indiscusso. Si acquattò lungo il terreno, stendendo le zampe anteriori e accovacciandosi sulle posteriori, lasciando il retrotreno leggermene sollevato per aver maggiore possibilità di slancio e di reazione. Le particelle odorose arrivate alla sua mucosa nera erano state indicatori evidenti di quella che sarebbe stata la sua preda: un tasso. Era insolito trovarli così lontani dai boschi, ma questo esemplare si era spinto così lontano dal suo habitat naturale per cercare del cibo che non si era nemmeno reso conto di quanto pericoloso fosse imbattersi nell’altrui territorio di caccia. Soprattutto in quei luoghi dove un grosso lupo cattivo si aggirava con aria famelica e con tutte le intenzioni di sfamarsi. L’udito da cane gli permise di percepire un suono, un esclamazione che la parte umana, resa silente nel momento della trasformazione, riconobbe come voce. Razionalmente Mason provò a convincere il Lupo a battere in ritirata ma il controllo che esercitò fu così banale che bastò percepire le zampette dell’animale correre sulla ghiaia a pochi passi da lui per zittirlo completamente e far balzare il Lupo in avanti, atterrando a fauci scoperte sulla preda. La morsa si strinse con la tenaglia di denti appuntiti intorno al corpo grassoccio del mustelide, affondando nella morbida carne. Lo zampillo di sangue che si riversò nelle sue fauci fu immediato, l’istinto predatorio che si attivava ogni volta che percepiva un movimento si era momentaneamente placato. Soddisfatto il bisogno di prendere qualunque cosa si muovesse, i primi tempi aveva avuto questo desiderio anche con le macchine, recente invenzione babbana, e non era finita troppo bene per lui che al mattino seguente si era risvegliato con un trauma toracico e una serie di ematomi sugli arti, ora era riuscito ad addomesticare questo istinto e a lanciarsi soltanto su prede abbordabili. Le pupille dilatate per il ferroso gusto del sangue e della selvaggina che si mescolavano a peli e agli ultimi aneliti di vita del povero tasso, restituivano solo in parte la completa perdita di cognizione spazio-temporale e di consapevolezza di se stesso, in quanto Lupo e in quanto uomo, tanto da restare esposto in mezzo al viale per un tempo infinitamente lungo, salvo poi balzare a lato – solo per istinto primordiale di sopravvivenza che aveva avuto la meglio sul sangue, anche se aveva portato con se la sua preda- appena in tempo per non essere visto dall’umana. Se la fuga sarebbe stata la sua naturale reazione, anche in quanto Lupo, dinnanzi all’essere uomo la particolare influenza della Luna e del Sangue avevano innescato in lui una serie di imprevedibili azioni. Il ringhio basso e sommesso, non udibile all’orecchio della donna, era diventato più forte, anche come sua personale convinzione, quando l’umana era tornata sui suoi passi.
La mente del Lupo ragionava per astratti semplici e basilari: se ringhio e ti allontani, lo fai per via del mio ringhio e questo mi fornisce ulteriori poteri e pretese su di te. E quindi, se allontanarsi da un cane rabbioso non era mai una buona idea perché rafforzava in lui l’idea che il suo comportamento avesse effetto, farlo da un Lupo poteva rivelarsi deleterio.
La forza animale reagì nella muscolatura affinata da anni di selezione naturale per rendere il Lupo una macchia di distruzione, una vera arma da guerra che attaccava per uccidere. Il balzo fu silenzioso, ringhio a parte, e permise alla bestia di colpire alle spalle la donna, saltandole sulla schiena e facendola scaraventare a terra. Da sopra il Lupo ringhiava, con schiuma carica del sangue della sua precedente preda, mostrando i denti.

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Può intervenire a questa discussione Cheyenne Luna Black e soltanto chi altro desidera diventare Licantropo può rispondere a questa discussione entro la fine della Luna Piena per ricevere il morso, seguendo le evoluzioni che seguiranno.

Centinaia di recettori olfattivi si sincronizzarono all'unisono sull'unico odore che aveva senso di essere registrato nella mente del Lupo. Sangue. Sangue umano. Era diverso da quello che sapeva di selvaggina animale, della sua precedente vittima e preda. Quello umano è molto più intenso e dolce. Delicato. E che da molta più assuefazione. Nella mente animale della belva si instillò il desiderio di sangue come unico pensiero. Il ringhio, basso e gutturale, vibrò con forza nelle sue corde vocali, attraverso la tagliola di denti aguzzi serrati in un sorriso decisamente poco invitante. Tutto il peso del Lupo, quasi 45 kili di belva, erano a comprimere al suolo la donna, sua vittima. Impossibilitata a muoversi o a reagire la strega non ebbe scampo quando il volto del lupo calò verso la spalla sinistra della preda e morse. Il gusto del sangue esplose nella sua bocca, dole e intenso, inebriante. I denti affondarono con forza nella carne, lacerando i muscoli, recidendo vene e facendo schioccare l'osso della clavicola che si ruppe sotto la pressione muscolare esercitata dalle sue fauci. Poi un forte rumore nelle vicinanze mise sull'attenti il Lupo. L'istinto della fuga ebbe la meglio su quello del sangue e anche con la Luna alta in cielo il lato umano riuscì a convincere quello animale ad abbandonare la sua vittima. Ferita e indifesa sul ciglio della strada, la Black era sola.

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Può intervenire a questa discussione Cheyenne Luna Black: devi svolgere il tuo ultimo post. Ti ricordo che puoi decidere se recarti al San Mungo o curarti da sola, come Medimag ne hai tutte le capacità.

Modererò qualunque intervento di terzi, a meno che tu non lo richieda in OFF nel tuo prossimo messaggio.