I will do it myself

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  1. Carpe Diem~
     
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    Matthew Ryle
    Pukwudgie
    I mostri non dormono sotto al letto. Loro dormono dentro la tua mente


    Matthew aveva trangugiato velocemente un paio di sandwich al prosciutto e formaggio prima di correre nella Serra per poter adempiere al compito che la professoressa aveva dato a lezione: dovevano piantare un puffagiolo. Quella pianta era sicuramente annoverata tra le preferite di Matthew, soprattutto per il bagliore fosforescente di color rosa acceso che la rendevano così diversa dal loro equivalente Babbano. Aveva letto, nel libro della lezione, che la pianta andava travasata ogni mese in quanto cresceva molto in fretta.
    Arrivato nella Serra andò subito al suo banco guardando i puffagioli magici che lo stavano aspettando. Appoggiò la sua borsa logora sul tavolo e ne tirò fuori tutto l'occorrente già preparato in precedenza. Sorridendo si infilò i suoi guanti di pelle di drago, atti a proteggersi visto che i puffagioli a contatto con pelli sensibili erano in grado di provocare allergie e bolle fosforescenti.
    Dopodiché andò verso una delle piante e sorrise accarezzandola leggermente. Ciao, Puffagiolus Saracenus. voleva cercare di metterla a suo agio visto che le avrebbe strappato un fagiolo di lì a poco. Matthew credeva fermamente che parlare con le piante potesse aiutarle a crescere meglio.
    Strappando un puffagiolo fece attenzione a maneggiarlo con cura prima di riportarsi di fronte al suo banco. Appoggiò con attenzione il puffagiolo da una parte e iniziò a preparare il resto dell'occorrente. Nel vaso che aveva precedentemente disposto iniziò a versare della terra umida mista a del concime a base di sterco di drago. Una volta assicuratosi di aver rimpieto accuratamente il vaso ne scavò una piccola cavità profonda almeno 9 centimetri.
    Ora tocca a te, piccolino. sorrise tornando ad occuparsi del puffagiolo. Lo prese tra le dita e lo ripose all'interno del buco che aveva appena creato, dopodichè ricoprì di nuovo il tutto con altra terra livellando per bene il terreno una volta fatto.
    Sorrise di fronte al suo operato, raccolse un innaffiatoio, lo riempì di acqua e innaffiò il tutto sincerandosi che ci fosse abbastanza acqua, ma non troppa. Non voleva di certo annegarlo! Il Puffagiolus Saracenus non era mica una pianta acquatica!
    Matthew sapeva che avrebbe potuto procedere a diverse fasi lavorative tramite qualche incantesimo atto ad abbreviare il tempo necessario a quel procedimento, ma preferiva maneggiare le piante. Preferiva avere un contatto fisico con loro, far loro sentire che desiderava prendersene cura e che le amava. Una volta che sentì di aver finito recuperò le sue cose, sistemò tutto ciò che aveva usato e lasciò la serra sperando in un bel voto.

    code made by zachary, copia e t'ammazzo©
     
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