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Adeline Walker
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- Zia, ma quindi ora andiamo a comprare la mia bacchetta? Una vera bacchetta da strega? -
Una piccola e raggiante testolina bionda stava facendosi strada tra la folla di streghe e di maghi che, in quella soleggiata mattina di fine Estate, percorreva più o meno di fretta la tortuosa principale via di Diagon Alley.
Aveva volutamente accentuato la parola "vera" perchè sebbene nel corso delle ultime settimane, mesi persino, la piccola Walker non avesse fatto letteralmente altro che non fosse immaginare quegli stessi istanti - secondi unicamente al momento in cui avrebbe finalmente varcato le soglie della tanto famigerata e desiderata Scuola di magia e stregoneria di Hogwarts - alla fine, una volta arrivato il fatidico giorno dedicato alle compere.. il black-out: Adeline era passata da episodi di iperattività ed entusiasmo che l'avevano vista correre a zig e zag da un negozio all'altro, a momenti di marmorea incredulità durante i quali l'adorata zia Ada aveva potuto finalmente tirare un sospiro di sollievo e trascinare l'imbambolata ragazzina da un posto ad un altro senza grossi problemi.
D'altronde, poco altro c'era da aspettarsi: la futura Bronzo Blu per quanto istruita approfonditamente a riguardo, indipendente ed autonoma su vari livelli e cresciuta nel mondo della magia dalla nascita.. aveva comunque poche possibilità di fronte alla fremente eccitazione dell'età, del nuovo, delle incredibili possibilità che si stavano lentamente diramando scintillanti e dorate di fronte a lei... Insomma, dai, era Hogwarts.
Avevano lasciato come ultima tappa proprio quella più anelata dalla biondina: aumentando il passo così, le lunghe trecce dorate in cui aveva raccolto i capelli poche ore prima seguirono il ritmo più entusiasta dell'andatura, cominciando a ballonzolare sul cappotto marrone un pò troppo grande per la ragazzina sottile che ci navigava dentro.
Ma ad Adeline in fondo, in quel momento non importava.
- Adeline, aspetta cara. -
Tentò la zia qualche metro dietro di lei, ma già con la piena consapevolezza che non sarebbe stata ascoltata:
- Buongiorno - trillò infatti con voce musicale la bambina nello stesso istante, subito dopo aver spalancato la porta del negozio.
- Sono qui per una bacchetta, una vera bacchetta, perfavore.
La mia vera bacchetta da strega.-
Sorrisone a trentadue denti.
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