TEAM ARDEMONIO Vs TEAM BOMBARDA

La proposta del ministero di una partita amichevole, aperta a tutti, per inaugurare l'imminente campionato di Quidditch era piaciuta moltissimo a Brad che, al contrario di ogni pensiero personale, aveva deciso di partecipare come parte attiva, come giocatore. Le sue intenzioni, fino a qualche giorno prima, erano quelle di candidarsi per un ruolo al ministero, qualcosa per cui fare carriera e scrivere importati pagine per la comunità magica. Tuttavia, la proposta, visto il periodo e la recente scomparsa di Kobe, avevano acceso in Brad una fiamma che era stata sopita per troppo tempo. Aveva deciso, quindi, di iscriversi anche lui, come battitore e di rispolverare quei vecchi insegnamenti che aveva imparato proprio ad Hogwarts, quando giocava per la squadra di Corvonero. Era bravino all'epoca, molti gli avevano consigliato di continuare, molti sì, ma suo padre era di un'opinione diversa.
Brad si era allontanato dal Quidditch senza rendersene conto, costretto da una forza molto più grande di lui, incapace di poter reagire e cambiare le sorti del suo stesso destino. Sarebbe potuto diventare qualcuno, forse non famoso come la Kennegan, ma abbastanza bravo da poter essere titolare in qualsiasi squadra del campionato britannico-irlandese. Ora, a distanza di tanti anni e, soprattutto, di tanti allenamenti persi, McNeal era tornato a volare su un vero campo di Quidditch, proprio nel ruolo che sempre aveva ricoperto e ovviamente amato. Il battitore era stato il ruolo che da sempre gli aveva fatto provare emozioni indescrivibili, per la cattiveria dell'attacco, ma anche per la gentilezza della difesa. Una squadra non era nulla senza buoni battitori. Era cresciuto molto dal punto di vista umano in quel ruolo perché aveva capito l'importanza del gioco di squadra pur giocando, sotto alcuni aspetti, da solo. Aveva imparato il concetto di fiducia e non era roba da poco.
Il cuore aveva preso a palpitare come non faceva da troppo tempo, risvegliato dal primo vero amore di McNeal, il quidditch. James era lì, davanti a lui come ai vecchi tempi, ovviamente nella squadra rivale perché giocare insieme era diventata un'utopia.

La partita era cominciata non nel migliore dei modi per entrambe le squadre. Dal punto di vista dei Cacciatori, il Team Bombarda era riuscito a prevalere leggermente, ma l'azione si era conclusa con un nulla di fatto, una buona parata del portiere del Team Ardemonio. Dal punto di vista dei Battitori, invece, senza sorprendersi troppo, la Kennegan aveva dominato il controllo dei bolidi ma sia Brad che la compagna di reparto erano usciti illesi dai tentativi di attacco della battitrice avversaria. Dovevano, quindi, ripartire da zero entrambe le squadre.
"Brava Carmen. Ora subito a cercare i bolidi!"
Disse Brad con tono leggermente autorevole. Era fatto così, cercava di organizzare la squadra per riuscire a trovare la soluzione nel minor tempo possibile e la comunicazione, come aveva già imparato da ragazzo, era un aspetto fondamentale. McNeal sarebbe partito quindi alla volta degli spalti, attorno al perimetro del campo, per volare a cerchio attorno ad esso per cercare di sentire il classico sibilo dei bolidi e per cercare di individuarne uno. Voleva arrivare primo questa volta, per non lasciare alla Kennegan nessuna possibilità di attacco (era troppo pericolosa!). Avrebbe mantenuto una velocità costante, ma sarebbe stato pronto a scattare non appena si fosse accorto di qualche movimento di sfere incantate. La mano destra afferrava la mazza, mentre quella mancina il manico di scopa per controllare la direzione e per mantenere l'equilibrio necessario. Equilibrio tenuto anche grazie alle gambe, con le cosce ben strette al legno e i polpacci incrociati tra di loro.
"Carmen, tu stai in quella metà campo, io in questa!"
Brad decise di dividersi il campo. Lui sarebbe andato nella metà campo dove si trovava Jack, il portiere del suo Team, mentre Carmen sarebbe rimasta nell'altra metà campo. Voleva essere sicuro che, se ci fosse stata la necessità, potesse correre in soccorso ai suoi compagni dato che l'azione dei cacciatori, adesso, sarebbe stata proprio verso gli anelli difesi da Jack, in un contropiede avversario davvero pericoloso. Entrambi i battitori, quindi, si sarebbero messi a cercare i bolidi, ma sarebbero stati ben attenti ai propri compagni per difenderli. Brad infatti aveva notato Eve muoversi proprio nella metà campo dove si trovava lui e, perciò, avrebbe fatto di tutto per difenderla da un tentativo di attacco. Ma, per il momento, l'importante era trovare quei dannati bolidi prima dell'Ardemonio.

Com'era prevedibile, la prima ad individuare un bolide fu proprio James. L'esperienza nel suo campo e la determinazione non sarebbero di certo venute a mancare quel giorno, nonostante la poca importanza (sotto un punto di vista competitivo) della partita. Anzi, la Kennegan probabilmente si stava impegnando e stava dando tutta se stessa per dimostrare di essere guarita al cento per cento dal brutto infortunio che l'aveva colpita qualche mese prima. Se Brad poteva dire di conoscerla un minimo, era certo che James non si sarebbe fatta scrupoli e sarebbe stata la sadica e impeccabile battitrice di sempre. Ma quello, almeno per lui, era uno stimolo per combattere ancora di più e rispolverare i vecchi insegnamenti che aveva appreso durante il periodo scolastico ad Hogwarts. Era già successo che i due si scontrassero, ma era cambiato molto da allora. Lei era una giocatrice professionista, lui un vecchio giocatore, una promessa mai esplosa. Brad strinse i denti, maledicendo mentalmente il padre per avergli negato la possibilità di continuare ad allenarsi per conto suo o insieme ad una squadra del campionato. Con la rabbia e con tanta voglia di far bene e dimostrare di essere ancora all'altezza del compito, McNeal osservò il campo e il più probabile bersaglio della Kennegan. Eve Moore era davvero vicina e, evidentemente, era il bersaglio preferito dell'ex Serpeverde. Era la cercatrice e abbatterla significava quasi vincere a tavolino la partita, motivo per cui Brad non poteva permetterlo. Sarebbe quindi scattato a tutta velocità vicino alla compagna di squadra (che già era vicina per una scelta strategica assunta in precedenza). Si sarebbe appiattito sul manico di scopa allungando le braccia in avanti per essere più aerodinamico possibile e non incontrare resistenza da parte dell'aria per arrivare prima verso il suo obiettivo. Se l'avesse raggiunta, avrebbe provato a difenderla con tutte le sue possibilità. Avrebbe provato ad allargare la mazza e avrebbe provato a respingere l'eventuale bolide indirizzato verso di lei. Ovviamente avrebbe cercato di rispedirlo al mittente, ma già allontanarlo ed evitare di essere colpito (ed evitare di far colpire Eve) sarebbe stata una vittoria. Dopotutto si trattava pur sempre della Kennegan. Pur di difendere la Moore, comunque, Brad si sarebbe preso il bolide addosso, perché era meglio giocare senza un battitore che senza la cercatrice.

Dalla un'altra parte del campo, Carmen aveva anticipato il battitore avversario. Il bolide era suo e la Krueger poteva quindi attaccare e rallentare l'azione dei cacciatori rivali che erano entrati in possesso della pluffa. La ragazza avrebbe quindi assunto una posizione da tiro. Avrebbe stretto le cosce al manico per reggersi in equilibrio senza l'aiuto delle mani, poiché entrambe sarebbero state aggrappate alla mazza. La scelta era stata fatta per colpire il bolide con più potenza e precisione. Avrebbe quindi effettuato una rotazione del busto e, di conseguenza, anche della mazza e avrebbe cercato di impattare la sfera incantata al centro, direzionandola poi con un movimento di polso adeguato per indirizzarla verso l'obiettivo: Danny Garrison. Il cacciatore era in possesso della palla scarlatta e avanzava verso gli anelli difesi da Jack. Se Carmen fosse riuscita ad abbatterlo, forse, l'azione poteva capovolgersi in un interessante contropiede. Se fosse riuscita a tirare, Carmen si sarebbe rimessa in sella alla scopa per provare a difendere un compagno o per recuperare di nuovo un bolide.