Essere negoziante di Accessori per il Quidditch di Qualità era sempre stato un piccolo sogno nel cassetto per Brad che, adesso, aveva realizzato quasi in modo inaspettato. Aveva lasciato il lavoro del padre per buttarsi nell'insegnamento, per dare qualcosa alla società e alla comunità magica, per poter lasciare il segno. Tuttavia, quando si era visto l'opportunità di ottenere in gestione il negozio al completo, si era buttato e aveva deciso di provarci e mettersi alla prova. Brad era fatto così dopotutto: non aveva paura di poter fallire, sapeva di aver le capacità per gestire più faccende contemporaneamente e con la calma giusta sapeva di potercela fare anche con buoni risultati. Le lezioni ad Ilvermorny stavano andando bene e McNeal, sebbene potesse sembrare un po' severo, pensava di piacere ai suoi studenti. Accessori, invece, era più legato alla passione privata dell'uomo che, dai tempi della scuola, aveva sempre praticato lo sport per eccellenza per i maghi e aveva coltivato l'amore per il Quidditch in silenzio, anche lontano dalle torrette e dagli anelli. Adesso, però, era dietro il bancone, come negoziante (e il suo obiettivo era quello di diventarne anche proprietario). Aveva avuto fortuna quell'anno, tutto era girato bene ed era riuscito ad ottenere parecchie posizioni ambite da molti. Sì, non si era candidato per il posto da ministeriale, ma c'era tempo per tentare in futuro. Invece, aveva deciso di prendere parte alla partita di Quidditch di beneficenza organizzata dal Ministero stesso per farsi notare da qualche squadra del campionato, chissà che potesse avere un nuovo colpo di fortuna.
Quel giorno, Brad era impegnato con il suo elfo domestico per la pulizia mensile del negozio. Dovevano mettere in ordine gli scaffali, sistemare la vetrina, pulire la legna inutilizzata nell'opificio e, ovviamente, sistemare listini e prezzi così da permettere a tutti i clienti di non aver dubbi su ciò che stavano acquistando. L'opificio delle scope era quello più ostico da pulire perché McNeal ci teneva a controllare ogni pezzo di legno. Non voleva buttare possibili tocchi utilizzabili per le code o per qualche decorazione richiesta particolare. La legna costava e non era così facile recuperarla, oltre che, ambientalmente parlando, sarebbe stato uno spreco notevole. La campanella della porta attirò l'attenzione del negoziante.
"Buongiorno, benvenuta da Accessori. Io sono Brad. Come posso esserti utile?"
La solita frase per accogliere i clienti. Brad sorrise, entusiasta di vedere una cliente nonostante il leggero disordine che Rigriel stava causando.
"Va benissimo, tentiamo la sorte allora!"
Le carte erano il fiore all'occhiello del negozio. Era una sorta di gioco d'azzardo, ma legale e soprattutto divertente.
"Di che squadra vuoi sorteggiare la carta?"
Chiese dolcemente. Senza sapere la squadra non si poteva procedere. Nel frattempo prese i sacchetti contenenti le carte, così da prendere quello richiesto non appena avesse saputo le preferenze della ragazza.
