Decisa ad approfittare di essere a Diagon Alley, Maddie aveva girato i vari negozi in lungo ed in largo. Il tempo che aveva perso era ben più di quanto avesse dovuto, ma non le importò. Non aveva fatto alcun programma, nemmeno approssimativo. Richiudere le cose da fare in una banale lista le era sembrato noioso e, soprattutto, non da lei. Madeline era fatta diversamente. L'improvvisazione era il pane quotidiano della ragazza, perché la cosa che più detestava era imbrigliare i propri pensieri e le proprie azioni. Se avesse deciso in anticipo, non si sarebbe fermata al Madama McClans. Sorrise, soddisfatta della divisa nuova che sentiva muoversi quando la busta le colpiva le gambe.
Sarebbe voluta rimanere di più, allungando ulteriormente quel piacevole pomeriggio, ma non poteva. Uno sbuffò le scappò spontaneamente di bocca. Le labbra della ragazza si torsero appena, ma l'irritazione svanì in fretta, così come era apparsa. Con lei niente durava troppo a lungo e lei stessa era la prima a non curarsene. Sua madre, durante le cene di famiglia, tirava fuori l'incostanza della figlia come una carta bonus, sperando di spingerla a impegnarsi con più costanza. L'effetto di quelle strigliate aveva in comune una cosa con i numerosi interessi della texana: era passeggero. Maddie teneva il muso, chiudendosi nella propria stanza, mentre faceva mostra di una gran teatralità, ma la sua ostinazione passava in fretta.
Come spesso le capitava, non si accorse di avere lasciato correre i propri pensieri a briglia sciolta. Gli occhi si incollarono all'insegna dell'ultimo negozio che avrebbe visitato quel giorno. L'aveva lasciato alla fine di proposito, sperando che di finire il tempo a disposizione, prima di visitarlo, ma era stata sfortunata.
Il Ghirigoro era uno degli ultimi negozio che avrebbe visitato, quantomeno se avesse potuto scegliere. I libri le piacevano, a dire la verità, e, forse, li avrebbe graditi di più se fossero stati più semplici. Sebbene non avesse compreso il motivo, si sforzava così tanto di cercare di tenere a mente quello che leggeva, che spesso non ne comprendeva il senso. In realtà, non lo aveva ammesso a nessuno, ma era quasi sicura di avere qualche difficoltà. Sognava di essere brava almeno tanto quanto il fratello. Si impegnava, non l'avrebbe mai ammesso nemmeno sotto tortura, a cercare di avere buoni voti e il solo provarci le costava uno sforzo notevole. Talvolta, si ritrovava così in difficoltà da domandarsi se ne valesse davvero la pena.
"Buongiorno" salutò, con un sorriso non del tutto convinto. Si avvicinò al bancone, ruotando il capo per ammirare la mole di tomi all'interno dal negozio. Si sentì soffocare e non era sicura che fosse normale.
"Vorrei acquistare alcuni testi scolastici. Dunque, uno è Le Forze Oscure: guida all’autodifesa di Dante Tremante o forse era di Dante Tremulo? No, sono quasi sicura sia Tremante. Poi, BANG: Bagliori Astronomici dalla Nascita alla Galassia. Questo era facile da ricordare, per l'acronimo. "Erbologia in un istante" e... forse ce n'era un altro, ma non credo di ricordarlo. Questi tre, per ora!". Dopo ogni titolo, si picchiettò l'indice sul labbro inferiore, mentre rifletteva. Infarcì la richiesta con i propri pensieri non necessari, così come era solita fare. Rimase in attesa, con quel sorriso sbilenco stampato in faccia. Avrebbe pagato e sarebbe uscita, sentendosi meno in colpa, come se in qualche modo i libri potessero bilanciare l'avere speso denaro per una divisa che, in realtà, non era così necessaria.
