La nuova bacchetta

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  1. Lexa Jones
     
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    Camminava a passo svelto per la stretta via principale di Diagon Alley con il mantello nero che schioccava deciso ad ogni movimento, quasi volesse ammonire i passanti a non intralciare la donna e se questo non fosse stato abbastanza sufficiente avrebbero dovuto alzare leggermente il capo, intercettare il suo sguardo e comprendere che la fuga, dal suo raggio d'azione, fosse la sola via di salvezza.
    Le avvisaglie di una giornata che avrebbe portato solo devastazione le si erano presentate già alle prime ore dell'alba, quando un corvo nero aveva deciso di entrare prepotentemente in camera, frantumando la grande vetrata che le permetteva di osservare con accondiscendenza coloro che vi si trovavano oltre. Una lite furibonda era seguita con colui che si ostinava ancora a chiamare padre a causa della sua ostinazione nel voler recuperare un rapporto ormai perso da anni, qualcosa a cui Lexa non aveva più intenzione di regalare il suo tempo, lieta solo di scoprire che le restavano ancora pochi giorni da passare in quelle mura, in compagnia di un vecchio sentimentale e ricordi troppo dolorosi.
    Ad ogni modo non era stato il corvo a trasformare la sua solita smorfia altezzosa in uno sguardo di pura furia omicida, né il patetico tentativo del suo unico genitore di riavvicinarsi a lei, no, ciò che l'aveva costretta a farsi largo tra la gente per raggiungere la Bottega di Ollivander, era la logica conseguenza alla goffaggine del suo elfo domestico,che per una serie di sfortunati eventi si era trovato nel posto sbagliato, al momento sbagliato, causando la rottura della sua bacchetta magica. Lexa non aveva proferito parola, aveva girato i tacchi e si era diretta fuori dalla porta di casa, sperando che al suo ritorno vi fosse un elfo in meno in quella casa.
    Quando fece il suo ingresso nella bottega i ricordi l'assalirono senza chiederle il permesso, rivide una bambina spaventata, delusa dall'assenza di suo padre per un giorno tanto importante quale quello dell'acquisto della sua prima bacchetta magica e allo stesso tempo disgustata dalla presenza di un semplice elfo, lo stesso che a pensarci bene l'aveva portata lì quel giorno, ormai anni dopo.
    Si guardò attorno, stupida di come il tempo si fosse fermato in quell'angolo del villaggio, poi tornando in se si avvicinò a grandi passi al bancone, decisa a tornare al più presto ai suoi affari.
    -"Salve, avrei bisogno urgentemente di una nuova bacchetta."
    Diede una rapida occhiata alla commessa, sperando che fosse abbastanza abile nel suo lavoro, tanto quanto era affascinante.
     
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1 replies since 22/4/2020, 03:36   53 views
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