Contro l’aspettativa di chiunque, il nuovo interesse di Draven riguardava la sublime arte delle bacchette. Si era trovato in diverse occasioni a leggere di qualsiasi cosa le riguardasse e quando, un giorno d’inverno durante il suo quarto anno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, si era trovato nella condizione di doversi comprare una nuova bacchetta, era scoccato l’amore. Aveva superato il colloquio per poter lavorare nel negozio di Ollivander, si era detto che in ogni caso avrebbe avuto bisogno di un lavoro, e tanto valeva unire passione e necessità, a quel punto. Entrare lì quasi ogni giorno, non più come un semplice cliente, bensì come dipendente, lo faceva sentire parte di quella magia: adorava il laboratorio e non mancava mai occasione di chiedere a Hedel, il suo capo, di poter stare lì a guardare le bacchette in fase di lavorazione, ma data l’avversione di Hedel nei confronti di chiunque – cosa che apprezzava immensamente di lei – il più delle volte si dedicava a stare al bancone e a cercare di dare una pulita tra gli scaffali… Ma aveva presto scoperto che vigeva una sorta di maleficio lì dentro che impediva alla polvere di sparire, perché dopo essersi beato della pulizia, notava tristemente il riformarsi di polvere più o meno ovunque. Almeno il problema muffa, però, sembrava risolto: Hedel gli aveva raccontato che aveva praticamente fatto eseguire una disinfestazione ai suoi due elfi domestici. E gliene fu grato, immensamente, perché aveva un brutto rapporto di allergia con la muffa… Il suo maledetto essere mezzo babbano comportava anche di questi fastidi. Ovviamente, non gliel’aveva detto e l’aveva tenuto per sé, perché nessuno lo sapeva e nessuno doveva saperlo: era un semplice studente di serpeverde, come chiunque altro.
Ad ogni modo, aveva scoperto di sapercela fare con i clienti, nonostante condividesse col suo capo una sorta di misantropia innata; era stato un via vai quasi continuo negli ultimi giorni e cominciava a trovarlo anche divertente.
“Benvenuto da Ollivander! Io sono Draven. Se ha bisogno di una nuova bacchetta o di effettuare delle riparazioni su quella che già possiede, sono qui per aiutarla.” – da dietro il bancone, il ragazzo posò il suo libro preferito, Storia della Magia, e si rivolse educatamente all’ennesimo cliente della giornata.
Per eseguire la richiesta del cliente, si spostò da dietro il bancone e con la punta della bacchetta riattivò il metro per prendere le sue misure; nel frattempo, fece scorrere lo sguardo tra gli innumerevoli scaffali: aveva molto da imparare e non aveva ancora acquisito la spigliatezza di Hedel nel trovare ciò che cercava, ma era bravo a capire d’istinto il carattere, l’indole e tutte le caratteristiche che andavano prese in considerazione per una buona scelta della bacchetta. La confidenza era tutto.
“Ecco, provi questa: Noce Nero, Peli di Wampus, 11 pollici e ¾, Ragionevolmente Flessibile.
+16 INT Creata da Jonker, il totale sarebbe di
22 Galeoni” – decretò poi, prendendo da uno degli scaffali la bacchetta scelta, per porgerla al cliente.
Benvenuto da Ollivander Charles De Vos!
Puoi anche non rispondere a questa discussione, la bacchetta che sarà registrata avrà le caratteristiche appena elencate.
Se però non è di tuo gusto puoi provarla e decretare il suo fallimento, te ne fornirò un'altra.
Hai a disposizione tre tentativi per trovare la tua bacchetta, la terza -che ti piaccia o no- sarà quella definitiva.