-
Christelle ~.
L’Obscuriale si erse in tutta la sua inquietante forma incorporea e oscura, più buia della notte stessa. Le pareti continuavano a tremare intorno a loro, effetto della creatura ovviamente, e Christelle in un attimo dimenticò il molliccio e la formula da usare, tutto il resto intorno a loro era scomparso; per la giovane e scapestrata Grifondoro restò solo la paura. Terribili ricordi e sensazioni ricollegava a quella creatura, un’ombra di quando era bambina che spaventava anche i suoi genitori, a volte la sorprendeva persino nel pieno della notte in terribili incubi. Il cuore continuava a martellarle nel petto, forse per la prima volta da tanto tempo era rimasta del tutto senza parole… E senza idee, anche. Ci pensò Draven a ristabilire l’ordine naturale delle cose.
Il Serpeverde le si parò davanti come a volerla proteggere e tutto tornò chiaro nei suoi pensieri: il Corridoio proibito, quel ragazzo, il molliccio. Niente di tutto ciò che stava accadendo era vero, meno di niente. Lo sentì urlare un Riddikulus! e subito si tranquillizzò per quanto fosse possibile. Era caduta a terra e le mani tremavano ancora, tutto il corpo anzi era scosso da scariche, ma almeno adesso aveva la certezza che non le sarebbe accaduto nulla.
« Grazie.. » ebbe appena il tempo di dire, la voce incrinata dall’emozione. La ragazza era quasi commossa. « Io.. Sì, credo di sì.. » mormorò mentre tornava in piedi, a fatica, ma il cuore le balzò in petto di nuovo: davanti a loro c’era il professor McNeal, trafelato e probabilmente spaventato quanto loro. Il corridoio si illuminò nettamente e il Molliccio sparì alla vista, chiuso di nuovo nell’armadio.
« Stiamo bene » rispose seccamente al professore quando chiese loro dell’Infermeria mentre riprendeva fiato, sforzandosi però di non sembrare troppo ostile e stringendo forte la bacchetta. Non le importava niente di finire nei guai, c’era già stata così tante volte: punizioni, strillettere, brutti voti, lavate di capo dai professori e persino dal preside… Ma si sentì tremendamente in colpa per Draven, in fondo era stata lei a trascinarlo in quel casino – anche se non aveva idea avrebbero trovato nientedimeno che un Molliccio dentro quel maledetto Corridoio.
« E’ colpa mia, Draven non c’entra, era qui solo per aiutarmi » disse di getto e con tono un po’ da martire, ma sincero. Evitò lo sguardo di McNeal e anche quello di Draven, e nel fissare il vecchio pavimento aggrottò la fronte per un attimo, ma distendendola quasi subito dopo, non era il momento per mostrarsi ancora più imbronciati di quanto già non fosse..