C'est Paris - Bon voyage

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    Ravenclaw ✗ Quality Quidditch Supplies Shopkeeper ✗ Dark Arts Teacher
    ▬Brad McNeal▬
    SPEZZAINCANTI

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    Convivere con James Kennegan si era dimostrato più difficile del previsto. I due erano diversi, quasi opposti, anche – e soprattutto – nelle piccole cose di ogni giorno. Lui era preciso, ordinato, puntuale, quasi malato di DOC; lei un uragano nel pieno della sua grandezza, disordinata, lenta e ritardataria, a volte menefreghista e decisamente più pigra. Brad non aveva minimamente idea di come riuscisse ad essere una perfetta giocatrice professionista, come riuscisse a mantenere la linea, come riuscisse a diventare così precisa anche nel suo mestiere da Editrice, nel quale era oggettivamente una delle migliori già in circolazione nonostante l’acquisizione piuttosto recente del posto di Negoziante del Ghirigoro.
    Tuttavia, nonostante le diversità – anche ovvie, viste dall’esterno – che caratterizzavano i due, McNeal si era ritrovato particolarmente bene. Certo, ogni tanto si era leggermente adirato con l’ex compagna di scuola, ma alla fine aveva ammesso a se stesso che quella presenza in casa era necessaria per dare un pizzico di allegria e di follia che altrimenti sarebbe mancato. Quei mesi era trascorsi, quindi, sì nel caso, ma anche nel divertimento e nel desiderio di continuare quella strana convivenza su cui nessuno, nemmeno il miglior divinatore del mondo, ci avrebbe mai scommesso uno zellino.
    La mattina era il momento preferito di Brad perché riusciva a parlare, seppur un po’ di fretta, con James circa i piani della giornata e a dare a Rigriel le indicazioni per i lavori da svolgere sia a casa, sia da Accessori. Quel giorno, in particolare, Brad era parecchio contento di poter parlare con la ragazza perché aveva saputo che il Capitano della Nazionale Francese di Quidditch, Kylian Lacroix, aveva commissionato un nuovo manico di scopa. Era venuto a conoscenza che il fabbricante di scope a cui aveva fatto riferimento aveva deciso di cercare un legno unico del suo genere, presente per lo più in Francia e meno diffuso in altre parte d’Europa, il Rovere Francese. Curioso come non mai, Brad aveva deciso, visto il periodo di ferie da Scuola – con una possibile chiusura anche di Accessori, a vantaggio anche di Madeline che si meritava delle vacanze – di andare a Parigi per studiare più da vicino quella tipologia di albero e capire il progetto del fabbricante francese, così da tentare di replicare l’opera o di modificarla secondo le esigenze dei clienti o del campionato inglese, sicuramente più duro sotto un punto di vista meteorologico.
    Rigriel! - invocò il nome del suo Elfo, per fargli portare la giacca. - Che ne dici se per una settimana chiudiamo Accessori? Madeline, così, può passare del tempo con la sua famiglia e non avrà più scuse per venire in Inghilterra.
    La sua commessa sembrava non avere un particolare rapporto con i suoi genitori. Lavorava spesso e non parlava quasi mai di casa. Brad non aveva mai cercato di indagare, per non mettere in imbarazzo la ragazza e per non rischiare di aprire brutte ferite, ma aveva motivo di pensare che forse era lei a voler snobbare i suoi parenti per chissà quale ragione.
    E tu, James, ci verresti a Parigi con me? - domandò, guardando la bionda che ancora si stava preparando quando lui ormai era già pronto per uscire. - Ho trovato un legno che potrebbe essere il futuro delle Scope da Quidditch. Kylian Lacroix ne vuole una così.
    Il Quidditch accomunava tutti e due, entrambi super appassionati e, ora, anche entrambi giocatori. Lui, tuttavia, era interessato anche dal punto di vista tecnico, un aspetto che forse alla Kennegan non colpiva più di tanto, ma Brad sapeva che al nome del Capitano della Nazionale Francese di Quidditch, anche lei sarebbe scattata sull’attenti per saperne di più. Si trattava di uno dei migliori giocatori del mondo e ovviamente una scopa nuova avrebbe smosso l’intero gioco.
    Per di più, Parigi poteva essere un’esperienza più che positiva anche per lei. Avrebbe potuto trovare libri nuovi, scrittori in erba su cui puntare o qualche interessante manoscritto da portare al Ghirigoro come perla del negozio. Insomma, il Quidditch era solo l’inizio, ma James poteva avere mille e più motivi per voler accompagnare il coinquilino nella romantica Parigi, chissà, forse si sarebbe sbloccato qualcosa tra quei due così diversi…

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    James Kennegan

    Per James Kennegan il risveglio alla mattina era sempre particolarmente traumatico e nemmeno le cinque sveglie impostate per suonare a distanza di qualche minuto riuscivano a scalfire il profondo sonno della bionda irlandese. Non c’era nulla da fare: amava dormire e il letto amava lei. Si era rigirata per qualche istante sotto le lenzuola, nascondendo il volto sotto il cuscino, cercando di ignorare l’ultima sveglia che suonava e il rumore di vita che iniziava a colorare la casa con il risveglio ormai inoltrato di Brad e le preparazioni di Rigriel, senza considerare il brusio mondano lungo la via di Diagon Alley di lavoratori e non. Sbuffò, maledicendo il nuovo giorno che iniziava, rigirandosi tra le lenzuola e liberando gli angoli del copri materasso da sotto di questo, decretando la distruzione definitiva del letto fatto il giorno prima dal diligente elfo dimestico. Ritirò bruscamente i piedi rimasti scoperti, portando le ginocchia al petto e non facendo altro che non fosse lamentarsi, in un brontolio confuso e senza senso del quale si poteva cogliere qualche << Che noia biascicato contro la fodera che rivestiva il guanciale di piume. Qualcosa - ovvero l’impellente bisogno della sua vescica che si era svegliata già da diverse- ore la convinse ad alzarsi e dopo essersi sistemata un po’ a recarsi in cucina, guidata dal delizioso profumo di caffè latte e pancake. Incrociò i due uomini di casa sulla porta di ingresso, Brad era già vestito di tutto punto per uscire, scoccando un bacio in aria e agitando la mano: James Kennegan non era in grado di articolare una frase di senso compiuto senza aver ingurgitato prima un buon caffè. Così colse frammenti di conversazione che però non attecchirono nel suo cervello e iniziò a cercare nella dispensa dove si trovavano i mirtilli. Quella mattina le sembrava impossibile poter mangiare dei pancake senza accompagnarli a mirtilli e panna montata. Ora lei era un’esperienza di cibo in quanto accanita divoratrice, ma era altrettanto vero che divorasse qualunque cibo le fosse offerto già pronto e preparato da terzi. Sarebbe stata in grado di mandare a fuoco mezza cucina se solo si fosse avvicinata ai fornelli. E fosse riuscita a metterli in funzione, eventualità da non fare per scontata. Dove crescevano i mirtilli? Si chiedeva dove potesse trovare i succosi frutti rossi e in un colpo di genio li trovò nel frigorifero. Aveva messo le mani sulla ciotola finemente confezionata da Rigriel, magari per qualche preparazione di un futuro dolce, e si era già infilata in bocca tre o quattro mirtilli quando la voce di Brad McNeal la colse alle spalle, e diciamo pure con le mani nel vasetto di marmellata. Inspirò a fondo alla domanda, portandosi dritta dritta in trachea uno dei sopracitati mirtilli. L’effetto fu immediato e inevitabile: la figlia d’Irlanda diventò paonazza in volto, voltandosi verso i suoi interlocutori iniziò a tossire, con il mirtillo che iniziò a rimbalzare su e giù per la trachea in una danza pazza. Dopo qualche colpo di tosse ben deciso, il maledetto mirtillo incastrato finalmente trovò la sua via verso lo stomaco, lasciando una James accaldata e frastornata davanti al suo pubblico di interlocutori. << Parigi?!- ripeté con voce leggermente roca per via della tosse di prima, poi rivolgendosi verso il piccolo aiutante domestico - Oh, Rigriel ricordati di invitare una ragazza a Parigi soltanto per un viaggio romantico: è il solo modo per visitarla- con un tono degno dei film drammatici che in quegli anni iniziavano ad essere proiettati sul grande schermo dei babbani - E Parigi sia, ma non posso prometterti di essere interessata al manico di scopa di Lacroix>> aggiunse poi rivolta a Brad con l’aria di chi parlava con la malizia nello sguardo, facendo un sorrisetto ammiccante e poi tornando a concentrarsi sui suoi mirtilli.
    code made by zachary, copia e t'ammazzo©
     
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