[Difesa Contro le Arti Oscure] - Lezione 4

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    Quando si trattava di preparare lezioni, Brad si trovava sempre un po' a disagio. Il materiale scolastico e il relativo programma erano buoni, sì, ma peccavano sempre di qualche leggera mancanza. Qunado aveva insegnato ad Ilvermorny, addirittura, McNeal aveva dovuto scrivere un libro per colmare quelle imperdonabili lacune che aveva il manuale di Dante Tremante. Motivo per cui, per quella lezione, aveva puntato su un altro libro, più incentrato sulla parte pratica della materia, ma comunque accettato dal programma scolastico richiesto. Magari, per il successivo anno, si sarebbe messo a scrivere un altro saggio per dare ai suoi ragazzi reali nozioni della pericolosità della vita di tutti i giorni, ma anche in quel caso avrebbe dovuto parlarne con il Preside di Hogwarts che, però, era da tempo che non si vedeva in giro per i corridoi. Se ne stava nel suo ufficio, forse malato, forse stanco, forse troppo vecchio e pigro per continuare a fare il Preside come sempre aveva fatto. Ogni tanto saltava anche qualche cena in Sala Grande e appariva soltanto per dare comunicazioni importanti, troppo egocentrico per delegare qualcun altro. E forse, proprio quel suo egocentrismo avrebbe fatto resistenza ad un secondo saggio pubblicato dal McNeal. Portava prestigio alla scuola, sì, ma rubava inevitabilmente la scena. Avere dalla propria parte la negoziante del Ghirigoro, nonché Editrice, significava - com'era già successo in precedenza - avere il massimo della visibilità e anche un bell'evento organizzato solo per lui. Il Preside l'avrebbe accettato? Chissà, ma ora era troppo presto per pensarci, ancora non era arrivato un nuovo argomento che aveva attirato l'attenzione di Brad per quanto fosse spiegato male, ed era una fortuna a dire il vero.
    E per parlare di invidia, lo stesso McNeal stava soffrendo un po' il successo imponente del Club dei Duellanti organizzato dal suo collega di Ilvermorny, subentrato al suo posto dopo che lui era tornato ad Hogwarts. L'idea era stata geniale ed era contento che il Club fosse stato aperto anche ai ragazzi inglesi, visti i buoni rapporti che avevano unito le due scuole in quel triste periodo, ma Brad si colpevolizzava di non essere stato lui la mente di quell'attività. Non si parlava di vera e propria gelosia, quanto di rammarico verso se stesso, ma comunque aveva cominciato a provare una profonda stima nei confronti di Theodore Skyfield, così si chiamava il professore americano. Era felice che qualcuno con quella testa si era seduto sulla scrivania più prestigiosa - secondo Brad - di una Scuola di Magia e Stregoneria e chissà, magari prima o poi ci sarebbe stato un incontro e un confronto che avrebbe portato i due a delle idee fenomenali e rivoluzionarie, proprio quello che si era sempre prefissato di fare lo scozzese.
    Ritornando ad Hogwarts, comunque, il Professore di Difesa Contro le Arti Oscure aveva preparato una lezione proprio sul duello per preparare al meglio gli studenti che facevano parte o che avrebbero fatto parte del Club. Non aveva minimamente intenzione di far sfigurare i suoi ragazzi davanti a quelli di Ilvermorny. Una sfida con lo Skyfield? Forse, anche se la sua testa voleva negarlo a tutti i costi.
    "Buongiorno a tutti, ragazzi. Prendete posto e cominciate a fare silenzio, grazie."
    Disse Brad, notando che l'aula si era ormai riempita. Adorava la sua classe, adorava avere il suo ufficio proprio lì dentro e adorava avere tutto quello spazio per esercitarsi in quasi sicurezza. Attese che tutti i suoi alunni prendessero posto per poi ricordare loro le solite, semplici, regole.
    "Vi invito a rispettare le Regole della Buona Condotta durante tutta la lezione. Possiamo cominciare, prendete pure il vostro libro di testo e apritelo a pagina 75."
    Togliere punti non era da lui, ma se fosse stato costretto l'avrebbe fatto senza troppi rimorsi. Ci teneva alla Coppa delle Case quasi quanto i ragazzi, motivo pe cui tutti doveva dimostrarsi rispettosi e attenti alle regole. Non poteva ammettere che un comportamento maleducato passasse inosservato, anche perché avrebbe giustificato altri studenti a utilizzarlo a propria volta.
    Il nuovo libro di testo, Magia Difensiva Pratica: Come Usarla contro le Arti Oscure, era un manuale piuttosto pratico, ma prima di ogni paragrafo dov'erano spiegati gli Incantesimi nel loro dettaglio, si trovava una parte piuttosto ampia di premesse teoriche. Alla pagina indicata dal Docente si parlava proprio di Duelli, argomento che anticipava svariati Incantesimi da battaglia che presto McNeal avrebbe insegnato.
    "Come sapete, ad Ilvermorny è stato istituito il Club dei Duellanti, un'attività extra-scolastica aperta a tutti, anche a voi, che vi permette di affrontare in duello un vostro compagno. Partiamo proprio da questo: che cos'è un Duello? - Brad si alzò dalla sua sedia per cominciare a camminare tra i banchi. Voleva essere al centro della spiegazione, nel pieno dell'attenzione della classe e vigile per interrompere qualsiasi distrazione. - Il Duello, seguendo la definizione del libro, è una una situazione in cui due persone magiche (maghi o streghe, quindi) si ingaggiano in un combattimento con l'utilizzo di mezzi magici. Alla definizione del vostro manuale però io vorrei aggiungere qualcosa, per evitare di creare confusione in futuro. Le due persone si ingaggiano in un combattimento con l'utilizzo di mezzi magici e seguono delle regole affinché il Duello sia valido. Perché ho fatto questa precisazione? Perché, come vedremo, esistono due tipologie di Duelli, ma solo una di queste è accettata legalmente parlando. Tuttavia, prima di parlare di suddette tipologie, vorrei fare un po' di analisi storica del Duello, così da darvi un'infarinatura generale."
    Era importante conoscere l'iter che aveva portato il Duello ad essere quello che era durante tutta la storia della Magia. Dimenticarsi della storia significava commettere, verosimilmente, gli errori passati, mentre studiare e apprendere significava superare, evolversi. McNeal si sistemò sul bordo della cattedra e osservò negli occhi i suoi studenti. Era una parte un po' meno accattivante della solita teoria, ma ugualmente importante ed era certo che a molti sarebbe piaciuto.
    "Il Duello è un'arte antica, nata tantissimi anni fa, risalente addirittura alla creazione delle prime bacchette magiche. In quel periodo, circa il 300 d.C., Streghe e Maghi decidevano di affrontarsi per provare i nuovi catalizzatori di magia e decidere chi era il più forte, chi era il più arguto, chi era il più abile. Il Duello, quindi, nasce per l'innato narcisistico scopo umano di sentirsi migliore degli altri. Fu a Roma che per la prima volta, però, si diedero delle regole, molto brute e arcaiche, ovviamente. A Roma, in quegli stessi anni, andavano di moda tra i Babbani combattimenti di guerrieri chiamati Gladiatori e, per questo motivo, la comunità magica decise di fare un suo spettacolo che potesse allietare la voglia di battaglia dei più ricchi o dei più sanguinolenti. Le regole erano semplici: al via, i due duellanti potevano cominciare a lanciare gli Incantesimi desiderati - non c'era quindi un divieto di quali tipologie non utilizzare - e, ovviamente, vinceva l'ultimo a cadere. E quando dico cadere intendo proprio morire. Queste regole restarono in vigore fino, circa, al XV secolo. Infatti, i Duelli si spostarono in ambienti più piccoli e molto spesso al chiuso, dunque vennero vietati quegli Incantesimi atti a danneggiare l'ambiente. Il Duello era divenuto un vero e proprio spettacolo e non si poteva rischiare di mettere in pericolo la vita degli spettatori. Vennero introdotte, sempre in quel periodo, regole stilistiche che portiamo avanti ancora tutt'oggi, quali l'inchino, i passi all'indietro e la bacchetta in posizione. - Poco più tardi, Brad avrebbe spiegato meglio le regole. - Tuttavia, il vincitore era ancora colui che uccideva l'avversario, poiché solo a inizio del '700 vennero vietati le Maledizioni Senza Perdono e venne stilato un sistema di punteggio che permette ai giudici di decretare il vincitore anche se entrambi i duellanti sono totalmente illesi. Ho parlato di giudici perché nel 1679 il duello diventa a tutti gli effetti uno spettacolo, come uno sport, organizzato dai Ministeri nazionali."
    McNeal finalmente si alzò dalla cattedra, per tornare a sedersi sulla sua sedia. Aveva terminato il veloce excursus storico sul Duello e adesso si doveva concentrare sulla parte più importante della lezione. Prima, però, avrebbe voluto sentire eventuali dubbi e le idee dei suoi studenti.
    "Vi faccio ora la prima domanda: secondo voi, quali sono le due tipologie di Duelli e perché? 20 punti se indovinate entrambe le tipologie, 10 punti se ne indovinate una sola. Se avete dubbi, comunque, su quanto spiegato alzate la mano e chiedetemi pure ciò che volete."
    Sorrise. Ovviamente non sapevano ancora quale potesse essere la risposta giusta, anche perché sarebbe stato lui a doverla spiegare poco più avanti, ma il Professore voleva vedere quanto potessero essere buone le intuizioni di alcuni di loro.


    Scadenza per rispondere lunedì 14 giugno ore 23.59.

    Per partecipare alla lezione e per svolgere i relativi compiti è necessario acquistare il libro di testo "Magia Difensiva Pratica: Come Usarla contro le Arti Oscure".


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    Molto puntuale era stata una delle prime, se non la prima in assoluto, ad arrivare a lezione di difesa contro le arti oscure. Non amava particolarmente questa materia, era convinta che che il professore la odiasse un po’, forse perché un po’ lo trovava noioso, ma il suo dovere era essere una ottima studentessa e si sarebbe impegnata per esserlo.
    Arrivata in classe aveva preso posto in prima fila e aveva tirato fuori il libro appena comperato al Ghirigoro, segnato con il suo nome e cognome, tirato fuori penne e pergamene per prendere appunti. La classe si riempì, si voltò qualche volta a vedere se c’era qualcuno di conosciuto, poi tornò a guardare davanti e quando il professore arrivò lo saluta.
    Buongiorno Non era molto contenta che quel giorno si parlasse di duelli perché anche a Ilbermony le cose non stavamo andando bene al club dei Duellanti ma in questo caso era colpa di un arbitro corrotto che favoriva sempre i suoi studenti. Lui si che non lo sopportava.
    Prese appunti e seguí con attenzione la lezione, quando fu fatta la domanda alzò la mano per rispondere. Honor Fell di Corvonero disse presentandosi anche se si aspettava che McNeel sapesse ormai chi era Penso che ci siano duelli legali e illegali. Il Club dei Duellanti sono duelli legali che sono autorizzati e supervisionati da un arbitro per quanto di parte, ma questo non lo disse mentre quelli illegali sono scontri magici che possono causare ferite o lesioni anche mortali disse abbastanza sicura che fosse la risposta giusta che avrebbe portato i 20 punti a Corvonero.
     
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    Tess.


    La caffeina ingerita per colazione non aveva ancora fatto effetto e sentivo tutte le spalle intorpidite e la schiena indolenzita. Ecco cosa capitava al mio corpo, niente affatto allenato, dopo una lezione di Volo, dove il professore ci aveva soltanto fatto provare a lanciare delle Pluffe. Quelle cose di cuoio pesavano più di quanto immaginassi e dopo qualche lancio sentivo tutti i muscoli contratti, soprattuto perchè stare in equilibrio sulla scopa richiedeva più concentrazione di quanto avessi immaginato. Il Quidditch non faceva per me nemmeno nella versione edulcorata che ci veniva proposta a lezione. Navigavo a vista con un modesto Accettabile, più per pietà del docente che per meriti scolastici. E gli effetti continuavano a farsi sentire anche il giorno seguente. Le scale per raggiungere il sesto piano e l'aula di Difesa Contro le Arti Oscure sembrarono infinite, con i polpacci indolenziti e irrigiditi. Il mio corpo non era fatto per lo sport. Raggiunsi l'aula e presi posto in prima fila, accanto a una Corvonero che aveva sempre cercato di rispondere correttamente alle domande proposte. La salutai con un "Ciao" di cortesia, mentre dispongo sul banco i libri e i fogli di pergamena, sistemo nell'angolo esterno il calamaio con la piuma d'oca, apprestandomi a prendere appunti."Buongiorno professor McNeal" saluto quando il docente entra in classe. Sono molto contenta di quella lezione seduta e dell'aspetto teorico. Annoto le date, i nomi, l'argomento mi interessa molto anche se accende la lampadina del senso di colpa per partecipare al Club dei Duellanti in America senza aver ancora avvisato mia mamma. Avevo appena appuntato la data del milleseicentosettantanove come data di inizio del duello come spettacolo quando venne posta la prima domanda e non feci tempo a posare la penna che la mia compagna di banco aveva già sollevato la mano e già stava rispondendo. La seguii, alzando anche io la mano, aspettando che venisse data anche a me la possibilità di rispondere.
    "Tessa Griffin di Corvonero. Penso anche io che la suddivisione possa essere simile a quella proposta dalla Fell, anche se immaginavo che fossero semplicemente regolamentati e accidentali. Con Duelli Organizzati, o regolamentati, intendo quei duelli che sono subordinati allo spettacolo, a un mero allenamento quasi sportivo, con arbitro, sfidanti, un regolamento e un calendario così come avviene nel Club dei Duellanti. i Duelli Accidentali invece sono quelli che nascono per caso, per l'evolversi di situazioni. Penso che definirli legali o illegali, spetti alla natura degli incantesimi lanciati e alle loro intenzioni. Senza arrivare al lancio di maledizioni senza perdono, esistono molti incantesimi legali ma atti a nuocere o ferire gravemente una persona. Un incendio è legale, ma se applicato con lo scopo di ardere vivo qualcuno non lo sia più.
    E se camminando per strada si è attaccati d qualcuno credo sia legittimo difendersi, anche con incantesimi offensivi, senza trascendere nell'illegalità come suggerisce la suddivisione della mia compagna. In questo caso credo si tratti di Duelli Accidentali, o non regolamentati, che semplicemente avvengono al pari di risse, diverbi verbali che sfociano in qualcosa di più acceso.
    "


     
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    Bell.


    Tormento la leggera peluria, diciamo pure barba, che mi sta crescendo sul mento, o meglio che mi è cresciuta nell'ultima settimana e che non ho avuto voglia di radermi, nemmeno con l'ausilio della magia, e che ho deciso di lasciare lì. Ma stamattina prude, forse perchè sono annoiato e la sto tormentando dalla prima ora di lezione. Sono seduto in una delle file infondo, in uno di quei banchi tutti sgangherati e pieni di scritte e intagli fatti da studenti annoiati quanto me, una sorta di club dell'ultimo banco, magari qualcuno che scriva qualche frase più divertente del classico "scemo chi legge", ma pazienza. Prima dell'arrivo del professore ho aggiunto lo scarabocchio di un paio di tette, così per abbellire la creazione artistica. Sono quelle di Esther Carrow, mi chiedo se qualcuno possa riconoscerle, è una Corvonero con una certa libido, non mi stupirei se qualcuno avesse infilato le mani sotto quel reggiseno coppa C, taglia terza abbondante, per giocarci un po'. Sollevo lo sguardo dal banco, distogliendolo dal seno appena disegnato, quando sento le voci cariche di lecchinaggine da vari banchi per accogliere l'ingresso del professore. Ci metto un po' a metterlo a fuoco e a mettere a fuoco la materia che insegna. Difesa Contro le Arti Oscure mi interessa solo quando si può sfoderare la bacchetta. Ovviamente dalle prime file rispondono due Corvonero, una è la principessa di Rowena, così scontata e prevedibile. Peccato che non tutte le Corvonero siano come la Carrow.


     
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    Pandora Lovegood


    Era arrivata con entusiasmo nell'aula di Difesa Contro le Arti Oscure, quasi non si era accorta delle scale che aveva fatto per arrivare fino all'aula e di solito non amava particolarmente l'attività sportiva. Con cura quasi maniacale aveva disposto il libro di testo e tutto l'occorrente per prendere appunti. Aveva poi intrapreso un'amabile conversazione con Alexandra, una Tassorosso che era seduta accanto a lei, su quale fiore giallo fosse migliore: una favoriva i girasoli per la loro vivacità, mentre Pandora sosteneva che i maggiociondoli non avessero paragoni in fatto di eleganza. Nessuna delle due ebbe la meglio sull'altra perchè entrò il professore in aula. Era sempre molto elegante e a lei piaceva molto il modo in cui si comportava con i suoi studenti, con passione e dedizione, sempre molto gentile e disponibile. "Buongiorno professore" si unì al coro dei saluti che piovevano da ogni lato dell'aula. Si, era il professore preferito da molti.


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    Corvonero
    Maverick Bristol


    Ancora non mi capacitavo di quanto fossero poco modaiole le divise che indossavano a Hogwarts. Ci spersonalizzavano. Certo, evitavano ai ricchi purosangue di girare con vestiti fatto di pelle di drago che sarebbero servite tre camere blindate per pagarle, ma impedivano anche alla personalità di emergere. E io avevo ben poco altro se non la mia personalità da poter offrire. Attraverso la moda esprimevo un modo di colori che altrimenti, con parole e con i gesti, non sarei mai stato in grado di raccontare. Dietro al ciuffo pettinato, ma appena scompigliato, c’erano ore di studio nell’applicazione della brillantina e nel giusto colo di pettine da dare. Insomma tutte cose utili anche con una bacchetta, stoccata e quant’altro.
    Quel giorno mi sentivo triste, non avevi trovato nessun accessorio che valesse la pena comprare a Diagon Alley e il weekend a Hogsmeade si era rivelato frustrante... non dovevo più tornare nel villaggio magico, ne andava della mia salute. Così quel giorno, insieme con la noiosa divisa nera e blu che indossavo tutti i giorni, indossai un orologio con il cinturino di metallo, con il quadrante azzurro come il mio umore che era alquanto triste. Arrivai in aula puntuale e presi posto appena dietro a due ragazze, le vedevo spesso nella sala comune di Corvonero ma non avevo mai avuto il coraggio di parlare loro. Avevano dei capelli fantastici e una pelle perfetta e liscia. Anche la mia era così finché barba e brufoli non sarebbero arrivati a deturparla insieme con la pubertà, della quale non vedevo alcuna utilità. Buongiorno salutai quando il professore entrò e mi misi subito a prendere appunti perché era molto importante andare bene a lezione. Ascoltai le risposte delle due ragazze di Corvonero, erano proprio brave e le ascoltai con interesse sperando portassero dei punti per noi. Mi spiaceva non contribuire ma non mi venne in mente nulla di migliore delle loro risposte e preferii tacere. Avrei avuto altre occasioni.
     
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    BEATRIX DIAMANTE BLACK
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    Difesa Contro le Arti Oscure era una delle materie preferite e una nelle quali il Diamante brillava di più. Nonostante questo il labbro imbronciato, caratteristica distintiva della Black, restava arricciato in una smorfia di disgusto mentre entrava nell'aula del professor McNeal. Sottobraccio reggeva una copia, perfettamente nuova, del libro necessario per seguire quella lezione, mentre tutto il resto dell'occorrente restava nella borsa a tracolla, cucita su misura dal Madama McClan's. Aveva preso posto in uno dei primi banchi liberi che aveva visto, non tanto indietro da risultare nel gruppo degli sfaticati, ma nemmeno tanto avanti da far parte del gruppo di irritabili secchioni. Ovviamente la prima fila era già stata occupata da due bionde di Corvonero. Sospirò, dando respiro ai suoi pensieri di quanto potessero essere patetiche quelle due. Non parlò con nessuno, sebbene molti cercassero di attaccare bottone con lei, più di uno le rivolse sguardi d'intesa che cedettero nel vuoto del suo sguardo glaciale. La Black non aveva bisogno di crearsi una cerchia, una cricca, di avere amici o elemosinare attenzioni: il suo cognome bastava affinché le persone giuste fossero interessate a lei, fosse già inserita nei circoli più elitari della nobile società magica. In effetti ben pochi erano quelli lì a Hogwarts con i quali interagiva, con cui potesse dire di avere un legame. Tutti gli altri erano mere comparse che non meritavano nemmeno di essere minimamente nominati, i loro nomi erano così insulsi che bastava il vuoto punto interrogativo per contrassegnarli. Esseri inferiori, punto. Suo cugino Bellamy era tra i pochi che meritasse le sue attenzioni lì dento: un semplice cenno del capo, nulla di più, perchè la pecora più nera dei Black era ovviamente intento a mettere gli occhi sulla prossima pecorella smarrita. In effetti aveva ben poco della pecora, ma più del lupo travestito da tale. La lezione cominciò, quel giorno l'argomento principale era il duello. Prese appunti, ovviamente, nella sua grafia ordinata ed elegante, a lungo esercitata nella stesura delle lettere. Ovviamente, le due Corvonero in prima fila si fronteggiarono in un teatrino a chi era la più secchiona, che fece incurvare le sue labbra in un ghigno di disgusto. Non voleva lasciare l'onore soltanto a quelle due, quindi alzò la mano per prendere la parola e attese che fosse chiamata dal docente, prima di rispondere
    -Beatrix Diamante Black, Serpeverde- si presentò come sempre, calcando ogni singolo nome e cognome che possedeva, a indicare uno status sociale di spessore -Se permette, vorrei dissentire dalle colleghe di Corvoenro.- aveva assunto una posa autoritaria, le spalle dritte e il busto ben contro lo schienale, voleva sembrare più alta e convincente -Ovviamente, concordo sul fatto che la definizione di legale e illegale debba passare dalle lesioni, dagli intenti e dai tipi di incantesimi usati. Forse userei persino la versione di regolamentati e non, ma se la collega ha usato questo termine per indicare quelli noti alle autorità competenti, io vorrei usarla intendendoli più che altro come "regolamentati da norme". Insomma che seguono o meno il galateo dei duelli. Inchino, dieci passi, eccetera.- fece una pausa, come a voler assaporare un istante il momento che stava vivendo, lanciando anche un'occhiata indecifrabile alle prime file -Anche se non noti alle autorità, penso che si possa svolgere un duello nella completa legalità se rispetta queste convenzioni. La mole di scartoffie per ogni duello segnalato sarebbe...esponenziale anche solo qui a Hogwarts ogni volta che ci esercitiamo a coppie.- Aveva concluso, lo sguardo apatico tornò ad impadronirsi del suo sguardo acquamarina.


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    A R I E L L E


    Adorava Brad McNeal, era sinceramente uno dei suoi insegnanti preferiti, ma quella mattina lo detestava. Avrebbe preferito restare a letto, magari sotto un buono strato di piumoni, invece che trascinarsi fin sul sesto piano, con tutte le scale che ne conseguivano, faticando e arrancando sugli scalini. Si sedette sfinita sulla sedia del banco in una delle ultime file, ben lontana dal solito gruppetto di Serpeverde che pensavano di poter fare i loro porci comodi nelle retrovie, mezza scomposta e con la cravatta allentata. Il groviglio arruffato di capelli era legato in uno chignon spettinato, sembrava un nido di uccelli e non si sarebbe stupita se un gufo decidesse di planare sulla sua testa e depositare un bel gufo o una lettera.
    Poi McNeal quel giorno palava troppo forte, con troppa enfasi e per quanto fosse entusiasta del suo successo al Club dei Duellanti per quel primo giro di domanda la Grifondoro non si sentiva in vena, soprattutto perchè già in troppi avevano risposto e lei desiderava solo il silenzio della sua Sala Comune.

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    Che i suoi studenti fossero pronti per duellare, McNeal non lo metteva in dubbio. Erano minorenni, vero, e come tali avevano sicuramente voglia e bisogno di sperimentare e di mettere in pratica tutti gli insegnamenti teorici che aveavno appreso proprio tra le mura di quelle classi. Tuttavia, erano i genitori a dover dare loro il permesso di partecipare al Club dei Duellanti istituito dal Professore di Ilvermorny e - da quanto aveva potuto constatare - molti di loro avevano acconsentito. Era ovviamente motivo di fiducia verso i ragazzi, ma ancor di più verso la scuola e i docenti che li formavano. I Duelli non erano da sottovalutare ed era per quel motivo, forse, che Brad ancora non aveva avuto l'idea di creare un Club scolastico. Forse lui stesso non si fidava troppo dei ragazzi, non per le loro capacità - quelle erano indiscusse - ma proprio perché erano davvero bravi e per dimostrare di essere più forti si sarebbero potuti cacciare in qualche guaio. Tuttavia, ormai, lo Skyfield in America aveva dato il via a quella iniziativa e lui non era nessuno per poterla impedire, anzi, avrebbe dovuto incentivarla e così stava facendo. Spiegare ai ragazzi la storia dei Duelli, le regole, i pericoli, era il suo modo per prepararli e per farli trovare pronti davanti ad una sfida sicuramente non facile.
    Chissà, magari qualcuno di loro sarebbe uscito fuori da vincitore e lui stesso si sarebbe sentito sia in colpa per non essersi fidato di loro, sia orgoglioso perché avevano dato la prova di essere studenti in gamba. In ogni caso, comunque, era felice dell'iniziativa. Senza quel pizzico di follia del suo collega americano, Brad non avrebbe concesso così facilmente un'occasione ai ragazzi di mettersi alla prova in maniera effettiva. La Difesa Contro le Arti Oscure, dopotutto, era una materia pratica e non c'era modo migliore di impararla che utilizzando gli Incantesimi studiati in classe.
    Comunque, la storia dei Duelli era stata affrontata nel migliore dei modi, ovvero rapidamente. Non era lui l'insegnante di Storia della Magia e non spettava a lui dare troppe informazioni, soprattutto perché avrebbe annoiato di certo i suoi ragazzi. Non erano nozioni complesse e non sarebbero state materie di eccessive domande né nei compiti né agli esami di fine anno. Era quindi giusto passare spediti quella parte di programma scolastico. Invece, era giusto concentrarsi di più sull'argomento successivo; un argomento importante sul quale lo stesso Brad aveva deciso di porre una domanda così da far guadagnare qualche punto ai suoi alunni. Le due tipologie di Duelli erano la base per capire sia ciò che stava facendo Skyfield ad Ilvermorny, sia per capire cosa non si doveva fare in nessuna occasione. Inoltre era la premessa per spiegare le regole dei Duelli e per la distinzione tra altre categorie di scontri che successivamente - forse addirittura in altre lezioni - il Professore di Difesa Contro le Arti Oscure avrebbe spiegato.
    Prima di Honor, poi di Tessa, furono le mani che si alzarono verso il cielo subito dopo che McNeal concesse ai ragazzi la possibilità di prendere parola. Con un cenno diede l'ok alla prima Corvonero di dire la sua. L'ascoltò con attenzione, guardandola e annuendo. Subito dopo fece un cenno anche alla Griffin, perché non voleva interrompere i flussi di pensiero, solo dopo avrebbe corretto e spiegato la risposta giusta. Il discorso di Tessa, come spesso accadeva era completo perché non solo la ragazza diceva la risposta che riteneva corretta, ma la argomentava con esempi che esplicavano il suo pensiero. Entrambe le risposte, comunque, non erano male. La prima era di certo più incompleta, ma aveva dato il via per il ragionamento sviluppato nella seconda. Brad era orgoglioso di ciò che la classe stava raggiungendo. Il livello non era affatto male.
    "Bravissime, entrambe! - disse per iniziare. - Honor, mi è piaciuto il tentativo, ma la risposta è incompleta e non del tutto corretta. Non tutti i Duelli che hai chiamato 'legali' sono autorizzati, dopo ci torniamo, e non tutti i Duelli 'legali' non causano ferite gravi. È capitato che anche nei Duelli organizzati direttamente dal Ministero ci fossero dei morti, più in passato che ai giorni d'oggi, ma non dobbiamo andare così tanto indietro nel tempo. Sono comunque ben 15 Punti a Corvonero!"
    Proprio perché aveva dato il via al ragionamento della Griffin, anche Honor meritava di essere premiata con quasi la totalità dei punti messi in palio. Aveva risposto subito, forse troppo frettolosamente, ma aveva quasi colto il succo del discorso. Brad, quindi, spostò il suo sguardo verso la seconda Corvonero, che aveva invece dato una risposta molto più dettagliata.
    "Mentre tu, Tessa, ci sei andata molto vicina. La definizione che hai dato di legale è illegale è proprio una delle regole dei Duelli che vedremo tra pochissimo. Anche se i nomi che hai dato non sono quelli che utilizzeremo e anche se c'è qualche piccola sbavatura nella definizione dei Duelli che tu hai definito 'Organizzati', la risposta è praticamente perfetta e quindi 20 Punti a Corvonero! Brava!"
    Sorrise a entrambe le ragazze per i loro interventi che avevano fatto sì che la lezione andasse avanti e non solo, perché grazie alle loro risposte Brad si sentiva in dovere di fare un appunto a cui precedentemente nemmeno aveva pensato, un appunto che fu proprio una loro compagna a fare al posto suo. Era quello il bello di fare delle domande ai ragazzi e di aprire un dibattito con la classe. Beatrix aveva preso in pieno tutto ciò che ancora non era stato detto.
    "Perfetto Beatrix, perfetto. I duelli autorizzati, di solito, sono quelli ufficiali, organizzati dai vari Ministeri per pure spettacolo, alla pari di qualsiasi sport. Anche il Club dei Duellanti, di cui molti di voi fanno parte, non è autorizzato, o meglio, è autorizzato dalla Preside, ma sicuramente il M.A.C.U.S.A. non è stato avvisato. Allo stesso modo, se io oggi facessi duellare due di voi per fare una prova non dovrei richiedere nessun permesso. È come giocare a Scacchi, non c'è bisogno di avere l'autorizzazione per giocare una partita giusto? Anche se partite ufficiali esistono eccome. Sono 20 punti a Serpeverde."
    Brad sperava di essere stato chiaro, perché effettivamente il Duello sembrava sempre come qualcosa di pericoloso e quindi di impossibile da organizzare, quando, in realtà, bastava ben poco. C'erano delle regole da seguire, ovvio, non si poteva duellare in mezzo alla strada, o a scuola tra i corridoi, ma questo i ragazzi lo dovevano sapere. Tuttavia, in un posto sicuro, nella proprietà di qualcuno, si poteva metter su anche un bel duello, con le accortezze ovviamente del caso, conoscendo tutti i rischi. La Black aveva concluso perfettamente il cerchio.
    "Arriviamo al succo di zucca del discorso: abbiamo i Duelli Formali e i Duelli Informali. I primi sono semplicemente quelli che seguono le regole dei Duelli, che tra poco vedremo; i secondi, invece, sono quelli che, al pari di risse, vengono svolti per risolvere dei conti in sospeso, per la foga del momento, per istinto e dunque non seguono il regolamento. Quali sono le regole allora? Credo che alcuni di voi già le sappiano, ma le affrontiamo insieme per avere un quadro completo. Prendete appunti, mi raccomando."
    McNeal si avvicinò dunque alla lavagna e cominciò a scrivere.
    1. I due duellanti si devono dirigere verso il centro del luogo di battaglia, si devono posizionare di fronte al proprio avversario e devono inchinarsi.
    2. I due duellanti devono poi girarsi e fare dieci passi per allontanarsi dal centro. I passi devono essere ampi.
    3. I due duellanti devono assumere una posizione da battaglia.
    4. I due duellanti devono attendere il via di uno dei due Secondi (o del Giudice) prima di lanciare un Incantesimo.
    5. Gli Incantesimi concessi sono quelli di disarmo o di disarcionamento. Gli Incantesimi volti a ferire o causare grossi danni sono considerati scorretti e fanno perdere a tavolino il duellante che li ha lanciati.
    "Penso che non ci sia molto da spiegare se non la regola numero quattro. I Secondi sono due arbitri che stanno rispettivamente dietro ciascun duellante per assicurarsi che tutto venga svolto correttamente. Uno dei due dà il via e i due duellanti quindi possono iniziare la battaglia. Nei Duelli organizzati, invece, ci sono sì i due Secondi, ma sarà un Giudice a dare il via e ci sarà anche una Giuria a segnare i punti dati da ciascun lancio di Incantesimo, per la bellezza dell'Incanto stesso o per lo stile con il quale è stato lanciato, oltre che per l'efficacia e la potenza. Il duellante che avrà guadagnato più punti sarà il vincitore."
    La lezione teorica era giunta al termine, ma prima di passare alla parte pratica, Brad aveva intenzione di porre alla classe un'altra domanda per cogliere la loro intuizione. Non era un argomento complesso, ma giustamente andava accennato almeno in quella lezione.
    "Prima di passare all'esercitazione pratica, vorrei farvi un'ultima domanda che vi farà guadagnare fino a 20 punti. Il Duello è un tipo di scontro tra maghi. Quali altri tipi di scontri, secondo voi, esistono?"
    Non ce n'erano tanti, a dire la verità, ma era giusto citarli prima di affrontarli nelle prossime lezioni.


    Scadenza per rispondere martedì 29 giugno ore 23.59.

    Per partecipare alla lezione e per svolgere i relativi compiti è necessario acquistare il libro di testo "Magia Difensiva Pratica: Come Usarla contro le Arti Oscure".

    Raccomando ai ragazzi che ancora non l'hanno fatto di comprare il libro necessario!


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    LEZIONE 4

    2OXR

    Se alla domanda precedente, i suoi allievi avevano risposto numerosi e desiderosi di ricevere punti, a quest'ultima, invece, nessuno si era fatto avanti. Forse Brad aveva sbagliato qualcosa, magari proprio i termini di espressione, forse la domanda era confusa. Era sempre un po' triste quando neanche uno studente alzava la mano perché sentiva di aver sbagliato. Era impossibile che nessuno ci volesse provare, soprattutto con un Docente come lo era lui, che difficilmente toglieva punti dal conteggio per la coppa delle case. Eppure quella volta, era rimasto a osservare ogni volto dei ragazzi davanti a lui, senza ricevere risposte, senza vedere mani che si alzavano, senza vedere niente di niente. Una tristezza.
    "Nessuno che mi sa dire qualcosa?"
    Domandò cercando di spronarli un'ultima volta.
    "Va bene, allora ve lo spiegherò io, anche se lo approfondiremo un'altra volta. Il Duello è il principale tipo di scontro, quello più famoso e quello più regolamentato. Esistono però altri tipi di scontri, non regolamentati. Il più banale, già forse citato, è la Rissa. Come in un Duello, due maghi si scontrano, però senza rispettare alcuna regola e, alle volte, si utilizza anche la forza fisica oltre che la magia. Una Rissa di più maghi, invece, viene chiamata Tumulto. In questo caso governa il caos e magie e botte arrivano da ogni parte, senza avere un reale bersaglio fisso e, ovviamente, senza regole da rispettare. Invece, due o più schieramenti di più maghi che si scontrano danno vita alla cosiddetta Battaglia. La Battaglia è quindi un 'Duello' tra una schiera di maghi che lottano per uno stesso ideale contrapposto a quello di una o più schiere di diversi maghi. Ovviamente non ci sono regole, ma prevale l'utilizzo della sola magia."
    Brad pensava di essere stato esaustivo, ma comunque era una parte che avrebbe ripreso più avanti con le lezioni e che andava approfondita meglio anche da un punto di vista storico, soprattutto per quanto riguardava le Battaglie più famose.
    Erano giunti, dunque, quasi al termine della lezione, mancava solo un ultimo step: l'esercitazione pratica. Quel giorno, Brad avrebbe insegnato uno degli Incantesimi più utili nei duelli e in generale nelle situazioni più complicate, ovvero l'Incantesimo di Disarmo.
    "Ritirate i libri e gli appunti, adesso è arrivato il momento di utilizzare le bacchette."
    Sorrise, sapeva che la parte pratica era certamente più emozionante della parte teorica. Lo era anche per lui dopotutto.
    "Oggi vi insegnerò a disarmare il vostro avversario. Disarmarlo è, ovviamente, anche più importante di colpirlo perché senza bacchetta avrete il vantaggio di colpirlo in tutti i modi possibili o, in casi di necessità, anche di scappare. La formula da pronunciare sicuramente la conoscete tutti, è Expelliarmus. Mi raccomando alle consonanti, non sbagliatele. Il movimento è un veloce movimento di polso che farà disegnare alla bacchetta un piccolo cerchio che si stopperà proprio con una stoccata che darete poco prima di pronunciare l'incanto. L'ultimo colpo di polso dovrà essere deciso e preciso, mi raccomando."
    McNeal fece mettere tutti gli allievi in fila, uno alla volta, contro il solito manichino che, questa volta, aveva in mano un pezzo di legno che assomigliava in tutto e per tutto a una bacchetta. I ragazzi dovevano puntare a quella e ricordarsi di concentrarsi, di visualizzare l'effetto, di assumere una postura corretta e poi movimento e formula magica. Nulla di complicato dopotutto.
    "Quando siete pronti voi. Per questa prova sono ben 50 punti!"


    Non c' più scadenza. L'esercitazione la potete provare quando volete, ma una sola volta. Non autodeterminate la riuscita o meno dell'Incantesimo.

    Per partecipare alla lezione e per svolgere i relativi compiti è necessario acquistare il libro di testo "Magia Difensiva Pratica: Come Usarla contro le Arti Oscure".

    Raccomando ai ragazzi che ancora non l'hanno fatto di comprare il libro necessario!


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    Edited by Brad McNeal - 24/3/2022, 02:18
     
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