I Lezione di Pozioni

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    Ghiaccioli
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    Melania Mars
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    I Lezione di Pozioni

    Quella mattina gli studenti di Hogwarts si sarebbero alzati dal lato sbagliato del letto, e di questo, la spietata e un po' sadica professoressa di Pozioni ne era oltremodo contenta.
    Alle sei e mezzo del mattino aveva utilizzato il segnalibro incantato che aveva regalato ai suoi studenti all'inizio dell'anno per comunicare con loro, un sonoro fischio si sarebbe propagato nei loro dormitori avvisandoli del messaggio in arrivo iscritto sul cartoncino ingiallito nei loro libri di pozioni.

    Buongiorno piccoli Augurey spennacchiati, spero abbiate dormito bene e recuperato le forze, vi saranno utili oggi.
    Ci troviamo alle 8 davanti l'entrata della foresta proibita, vedete di arrivare puntuali o sarete lasciati indietro.
    Ps. Piccolo consiglio, vestitevi comodi, siete autorizzati a venire a lezione con la tuta e ricordare di acquistare delle provette!



    Li avrebbe aspettati lì davanti all'entrata, vicino la capanna del guardiacaccia con un ritrovato vigore, la bacchetta in bisaccia ed un thermos con del caffè al suo interno.
    Aveva passato l'ora precedente a preparare una piccola mappa che sarebbe servita durante l'avventura di quella mattina.
    Mars, a qualche minuto dlle 8, si trovava seduta su una piccola roccia lì vicino, stringendosi nel suo spolverino nero.
    I suoi studenti l'avrebbero trovata con il suo solito muso imbronciato, intenta a guardare l'orologio e brontolare del loro ritardo.

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    Scadenza: 16 giugno (compreso)
    Occorrente: Bacchetta, abiti comodi e provette.
     
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    Tess.


    Fui svegliata di soprassalto da un fischio forte. Non era la mia sveglia. Un gufo? La mia mente, ancora in dormiveglia, era in allarme e associò l'arrivo di pessime notizie con quello di una lettera e dunque con quello di un gufo. Ma i gufi non facevano quel rumore. Era stato troppo forte. Spalancai gli occhi, cercando di mettere a fuoco il dormitorio. Nessun gufo, solo tanti occhi sconcertati che cercavano di capire la fonte di tale casino. Non fui io a scoprire la risposta alla domanda che era iscritta sui visi di tutti quanti, ma una ragazza dai capelli castani ci mostrò il messaggio arrivato dalla professoressa Mars. Lo rilessi un paio di volte, dopo essermi stropicciata le palpebre per essere sicura. La foresta proibita non mi sembrava ideale, ma comunque non era questo che mi preoccupava. Vestitevi comodi. In tuta. Lo sport. Che schifo. Non ero pronta, non ero pronta psicologicamente, ad associare una materia tanto teorica, statica, come quella svolta nei sotterranei con qualcosa che implicasse l'aria aperta e peggio ancora il movimento. Indossai comunque la mia divisa, non avendo null'altro che fosse più comodo, rimarcando quanto poco fossi portata per il movimento e mi avventurai in Sala Grande per un'abbondante colazione.
    Nell'aria fredda del primo mattino, verificai che nelle tasche ci fosse tutto l'occorrente: un set di provette, fogli di pergamena intonsi, una matita per prendere appunti. Ai piedi portavo un paio di scarpe da ginnastica, che stonavano terribilmente con la divisa che indossavo, ma era la sola cosa comoda che possedessi e che rispettasse le indicazioni. Raggiunsi il limitare della Foresta Proibita osservandola con timore e rispetto, un limite imposto dalle regole che non avevo mai oltrepassato e che mi avrebbe fatto sentire sensi di colpa anche se lo avessi superato accompagnato dalla professoressa. La Mars stava seduta su un roccia, appollaiata come un magnifico esemplare di barbagianni, con i ricci arruffati e confusi a conferirle un elemento distintivo.
    "Buongiorno professoressa Mars" salutai con cordialità "Sono Tessa Griffin, di Corvonero. Non so se... sta facendo un appello." mi presentai, pensando che in qualche modo avrebbe dovuto tener conto di chi era presente a lezione, almeno per controllare che alla sua conclusione non si fosse perso nessuno. Speravo.
     
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    Corvonero
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    Corvonero
    Maverick Bristol



    Il dormitorio maschile di Corvonero era sempre piuttosto rumoroso di prima mattina. I ragazzi avevano una voce così bassa certe volte che sembrava vibrare a frequenze diverse e sembrava trapassare i muri. Ero già sveglio da un pezzo, il ciuffo ribelle era stato domato e sistemato come desideravo, davanti allo specchio stavo giusto sistemando i due ciuffi ricci di basette dietro alle orecchie un modo che non rovinassero l’armonia quando un fischio deve prendere un tuffo al cuore a tutti i presenti. La causa era il segnalibro che la professoressa Mars ci aveva dato a inizio anno. Si era messo a fischiare, un suono acuto e fastidioso, per poi portarci un messaggio. Ero affascinato da questo metodo di comunicazione così diverso dal solito gufo e avrei voluto studiarlo e saperne di più. L’idea di fare lezione all’aperto mi preoccupava non poco ma la possibilità di indossare quello che volevamo mi riempiva di gioia. Ero stato davanti al mio baule, con alcuni vestiti sparsi alla rinfusa tutto intorno, alla ricerca di qualcosa che fosse adatto a quella giornata. Non adatto in quanto comodità o praticità, no, adatto al mio umore. Optai per indossare un paio di pantaloni in un tessuto molto simile al jeans ma più morbidi, di un bel blu petrolio, abbinandoli con un maglione di un colore verde quasi lime, molto appariscente, mitigato da alcune macchie bianche. Sotto indosso una maglietta blu scura, il colletto spunta appena dal bordo del maglione. Non penso che avrò caldo ma non si sa mai. Ai piedi un paio di scarpe da ginnastica bianche in tela. Felice di essermi liberato dell’odiosa divisa, dopo una colazione abbondante, raggiungo il luogo dell’incontro trovando una Corvonero già presente. Ciao Tessa, vero? chiedo salutando la ragazza bionda in uno slancio sociale di cui mi stupisco, ma è sicuramente merito dell’outfit, per poi salutare la professoressa con un Buongiorno a tono più alto e deciso. Sono curioso di sapere dove porterà questa lezione, spero di non rovinare le mie scarpe. Ah si, in una tasca dei jeans ho qualche provetta come da indicazioni.
     
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    Ghiaccioli
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    A R I E L L E


    Qualunque lezione che non implicasse di stare seduti per ore a un banco, chinati su un foglio di pergamena a prendere appunti, diventava automaticamente una delle lezioni preferite di Arielle. Volo e cura delle creature magiche erano in testa, ma persino incantesimi e difesa contro le arti oscure con le loro esercitazioni pratiche erano assolutamente tra le materie con cui la Huges seguiva con maggiore interesse, o meglio dove ci si recava lamentandosi meno. Quella mattina però fu sorpresa da un'inaspettata svolta da Pozioni. Pozioni si svolgeva nell'umido, abbastanza puzzolente di muffa, e malconcio sotterraneo. Non c'era nulla di divertente nel starsene seduti per un tempo infinito a un banco, con vapori che si sollevavano dai vari calderoni, più o meno puzzolenti, che impregnavano l'aria, ne aumentavano l'umidità e arricciavano anche la piega migliore. E nelle Pozioni poi serviva precisione, concentrazione ed erano cose che non appartenevano alla maldestra e pressapochista Grifondoro, che per sua natura tra le altre cose rinnegava la materia nella quale i Serpeverde erano soliti primeggiare. Ma quella mattina Pozioni si spostava con prepotenza nella parte alta delle sue lezioni preferite. Era bastato l'accenno alla Foresta Proibita per far drizzare le antenne alla bionda, pronta per correre incontro all'avventura.
    Aveva raggiunto il punto indicato dalla professoressa nel suo messaggio con gli occhi così spalancati da poter sembrare che avesse assunto certe erbe che avevano ben poco a che fare con la materia in questione, un sorriso che nemmeno un Troll, sia voto che creatura, avrebbe potuto cancellare e tutto l'entusiasmo di un bambino a Natale. "Ci farà davvero andare nella Fpresta Proibita senza il rischio di avere una punizione?! Ma che figafantastica idea!" non aveva saputo contenere l'entusiasmo raggiungendo il gruppetto pronto a partire. Era ovviamente vestita comoda, praticamente in tuta e se non avesse avuto paura di sporcarlo si sarebbe presentata direttamente in pigiama. "Ah si. Buongiorno professoressa!" si era affrettata ad aggiungere dopo la sua uscita un po' troppo energica, ma era davvero così contenta di questa nuova versione della noiosissima Pozioni.

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    Ghiaccioli
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    pozioni - lezione I
    Bowie


    Da sempre si batteva per abolire la cravatta dalla divisa, almeno da quella femminile. Non aveva nulla contro le divise, cioè, più o meno. Più perchè adorava non dover pensare a cosa mettersi al mattino, annusare ascelle di magliette per scoprire se fossero pulite, metteva la divisa, se la camicia era troppo stropicciata la cambiava, se la gonna aveva una macchia con quel feltro grigio nessuno se ne sarebbe mai accorto, nessuno poteva - anche se qualcuno ci provava- esibire scollature provocanti, gambe chilometriche, vantarsi di avere il modello più costoso, più nuovo, più alla moda. Erano tutti uguali, con una divisa. E qui veniva il meno. Erano tutti uguali con una divisa. La personalità veniva annullata, lei per esempio non avrebbe mai messo una gonna. Stava sempre seduta scomposta, con le gambe aperte, piegate o su per aria, passava metà del tempo a preoccuparsi che nessuno vedesse le sue mutande solo per poi ricordarsi che indossava delle calze così spesse che non avrebbero nemmeno saputo trovate le sue ginocchia. Ecco le calze erano un'altro punto dolente. Non ne aveva un solo paio che non fosse smagliato. Hogwarts era piena di chiodi, chiodi appuntiti e dispettosi che si infilavano nella trama del suo tessuto e lo apriva in voragini di dimensioni immani, oppure ne tirava un filo solo e una riga sconnessa e bianca si allungava per tutta la lunghezza della calza. Era troppo agitata, troppo maschiaccio avrebbe detto qualcuno, per poter indossare correttamente calze e gonna. Ma per il resto la divisa andava bene. Cravatta esclusa.
    Quella mattina era stata la prima nel dormitorio femminile di Grifondoro a maledire in aramaico antico - non escludeva di aver bestemmiato contro una di quelle divinità con otto braccia e la testa da elefante- quel fischio acuto che aveva svegliato tutti quanti di soprassalto. Era bastato poi osservare gli occhi spiritati di Arielle, sembrava che le avessero detto che si andava tutti quanti in vacanza ad Honolulu, per capire che qualcosa di straordinario era successo. Aveva prima dato un'occhiata a Nadine, controllando se ritenesse opportuno intervenire con un TSO sull'altra bionda del trio del leone, visto che era la più coscienziosa di tutte, prima di allungasi verso la fonte di tanto rumore e scoprire che era un insolito mezzo di comunicazione adoperato dalla professoressa di Pozioni. Niente calze smagliate. Nessuna cravatta con cui litigare per annodarla. Già così sembrava un sogno alla Weasley, ciliegina sulla torta era il fatto che non dovessero indossare la divisa. << Niente divisa?>>aveva domandato con una punta di scetticismo nella voce, come se non fosse sicura di quello che aveva letto, di aver compreso bene che queste fossero davvero le indicazioni della docente e che non si trattasse di un qualche tiro mancino. << Se è qualche scherzo di Serpeverde, oh, giuro che riempio quel lurido buco umido che chiamano casa di caccabombe.>> aveva decretato, avvicinandosi all'armadio e scegliendo un abbigliamento comodo per la loro escursione nella Foresta Proibita. Ad ogni passo la fialetta di vetro, aveva dovuto acquistarle di recente perchè le sue erano malauguratamente andate distrutte in una lotta con i cuscini, tintinnava in un rumore sinistro, facendole salire l'ansia che si sarebbe rotta o incrinata prima ancora che iniziasse la lezione. Trattenne un respiro di sollievo nel vedere la chioma cremisi, quasi quanto la sua, della professoressa Mars all'orizzonte, affrettando il passo per raggiungerla. Arielle era già lì. Strano in effetti che arrivasse tanto in anticipo a una lezione e per questo osservò il cielo sopra le loro teste con un certo timore: poteva benissimo venire a nevicare per un simile evento.
    << Buongiorno>> avrebbe salutato una volta arrivata a portata d'orecchi di tutti i presenti, piazzandosi accanto alla Grifondoro che già stava sfoderando la sua parlantina logorroica senza alcun ritegno. Scosse appena il capo trattenendo un sorriso tra le labbra serrate, mentre aspettava che arrivassero tutti quanti i suoi compagni e verificava che la bacchetta fosse con lei e che le fialette che aveva portato ci fossero ancora tutte. Al tatto sembravano anche essere ancora integre.
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    Grifondoro
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    LEZIONE DI POZIONI
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    Nadine Carroll

    15 - Gryffindor
    Un cucciolo di Unicorno. Sì, era proprio un cucciolo di Unicorno che Nadine aveva trovato. Giocava nel fango e, nonostante la sporcizia, il colore del manto della Creatura rimaneva di un bianco bellissimo che aveva catturato l'attenzione della piccola Carroll da distanza. Si era avvicinata con cautela, per non spaventarlo e, forse, per giocare anche un po' con lui. Nadine era timida sì, ma con gli esseri umani. Con gli animali e le Creature, non sapeva perché, riusciva ad aprirsi totalmente, ad essere se stessa, a togliere quel velo di insicurezza che portava sempre addosso e a non sentirsi mai, per nessuna ragione, giudicata. Era una bella, anche se rara, sensazione. Avanzò il braccio in avanti, lentamente, senza fare movimenti bruschi, per far capire al cucciolo di Unicorno che poteva fidarsi di lei, che non era pericolosa. Passo dopo passo, con la testa bassa e il braccio leggermente teso, Nadine si era appropinquata abbastanza da potersi chinare, poggiarsi sulle ginocchia e guardare da vicino quello splendore che aveva davanti. Avanzò ancora un po' la mano, e ancora un altro po'. C'era quasi, stava per accarezzarlo e...

    Fischio.

    Cos'era quel rumore? Chi l'aveva disturbata dalla sua azione. Nadine osservò l'Unicorno che si era scostato leggermente da lei, spaventato da quel suono fastidioso. Arrabbiata come non mai, la Grifondoro si alzò di nuovo in piedi e si voltò verso il punto da dove proveniva il rumore. Sempre senza fare movimenti bruschi, la Carroll cominciò a camminare. Dietro gli alberi cominciava a vedere qualcosa e il fischio si faceva sempre più forte. Si stava cominciando a spaventare e, per il suo buon cuore, decise di fare qualcosa che avrebbe rimpianto per tutta la vita. Con un forte pestone al suolo e con un veloce movimento di braccia, Nadine cercò di scacciare il cucciolo di Unicorno. Lui doveva salvarsi, mentre lei, ormai, era destinata a chissà quale fine. Fortunatamente la Creatura colse il segno della studentessa e trottò via, bellissimo come non mai. Nadine tornò quindi a fronteggiare quel nemico che si nascondeva dietro gli alberi. Era basso, era dorato, era... Una teiera? Il fischio si faceva sempre più forte e man mano che si avvicinava la Carroll aveva l'impressione che quella stessa per esplodere. E lo stava facendo davvero.

    Boom!

    Nadine aprì gli occhi, terrorizzata. Fortunatamente ciò che vide fu il soffitto del dormitorio di Grifondoro e null'altro. Nessuna teiera esplosa e, purtroppo in verità, nemmeno quel dolcissimo cucciolo di Unicorno. Peccato. Alzò leggermente il busto perché quel fischio era reale, non se lo stava sognando e stava rompendo le pluffe in un modo strepitoso. Guardò Bowie, poi Arielle. Entrambe erano più che sconvolte, proprio come lei. Chissà quali sogni magnifici stavano facendo le due compagne... Ma comunque, poco ci volle per svelare l'arcano mistero. Quel dannato segnalibro donato "gentilmente" dalla Professoressa Mars le svegliava sempre nel peggiore dei modi, ma almeno, quella mattina, il messaggio sembrava essere positivo. Un avventura alle porte della Foresta Proibita era proprio quello che la Carroll desiderava dopo un sogno del genere e, a dire dall'espressione, doveva essere stata una piacevole sorpresa anche per le altre Grifondoro.
    Si era preparata come da indicazioni, senza la divisa e nel modo più comodo che conosceva. Era strano per lei obbedire a quelle regole perché era abituata ad indossare la toga ogni giorno tranne al weekend e non vestirsi in quel modo la faceva sentire, in un certo senso, già con la testa ad Hogsmeade anche se, in realtà, stava per dirigersi in un posto totalmente diverso.

    - Buongiorno Professoressa Mars.

    Con le fialette nella borsa, insieme a tutto il necessario, Nadine si nascose quasi dietro alle sue compagne, timida come sempre. Aspettava con ansia l'inizio della lezione, ma al tempo stesso doveva cercare di sopprimere molti sbadigli perché quel metodo di sveglia era stato piuttosto crudele per una pigra come lei.


    I waited so long.
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    Ghiaccioli
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    BEATRIX DIAMANTE BLACK
    serpeverde


    Ovviamente il cipiglio di BDB si era sollevato a dismisura alla notizia, appresa dalla confusione generale che regnava nel dormitorio femminile dei Serpeverde, che la lezione di Pozioni, la prima di quella giornata, non si sarebbe svolta come di consueto nell'aula scolastica, ma bensì nella Foresta Proibita. L'idea di avventurarsi nel sottobosco in pieno giorno non la eccitava, come sembrava invece fare con alcuni, ma se avevano il permesso di poterlo fare non era una vera infrazione di regole e tutta l'adrenalina veniva meno, insomma trovava davvero insulso che qualcuno potesse essere contento di questa variazione. Sicuramente il Diamante non lo era. Innanzitutto doveva trovare cosa indossare di comodo da indossare per andare nella Foresta Proibita. Fortunatamente aveva ancora una maglietta del cugino, Bellamy, che indossò come se fosse un vestito con dei leggins neri e un paio di stivaletti. Poi invece che i soliti cinque minuti per uscire dalla Sala Comune e arrivare all'Aula avrebbero dovuto fare un giro molto più lungo, scosceso, francamente di prima mattina avrebbe evitato di gran lunga di arrivare a fare così tanta strada, così tanta attività fisica.
    Arrivò con l'espressione imbronciata, la solita faccia strafottente di chi odia tutti a prescindere, con la presunzione tipica di chi avrebbe le conoscenze per far rimuovere dall'incarico un professore soltanto perchè le stava antipatico. Melania Mars quel giorno le stava particolarmente antipatica. -Buongiorno- Fu il suo massimo contributo sociale prima dell'inizio della lezione.
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    Corvonero
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    RAVENCLAW
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    Buongiorno Era arrivata quasi tra le prime persone nel punto indicato dalla professoressa. Non le piaceva che non fossero nel castello, nella solita aula, non amava le novità e in generale non amava questa materia che sembrava sempre favorire quelli di Serpeverde. Era vestita con un paio di jeans e una maglietta azzurra, perché voleva comunque far capire che era una Corvonero. Era molto fiera della sua casa e sperava di guadagnare molti punti. Attese con pazienza che la lezione iniziasse.
     
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    HUFFLEPUFF
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    Pandora Lovegood


    Affascinata era rimasta a rimirare il meraviglioso congegno sotto forma di segnalibro che la docente Melania Mars aveva già regalato loro alcune lezioni prima. Era stata molto contenta, lei amante dei libri, del regalo ricevuto, anche perchè per qualcuno come lei è davvero il pensiero che conta. Ne aveva parlato per diverso tempo, lo usava unicamente per il libro di Pozioni e questo le aveva permesso di appassionarsi a una materia che non sentiva molto nelle sue corde. I Loovegood hanno sempre avuto la reputazione di essere dei pasticiconi, maldestri ed eccentrici, erano più le esplosioni che aveva sentito durante tutto l'anno nella sua casa di famiglia che non il numero di botti, detti anche "fuochi d'artificio" dai babbani, che erano sparati durante l'ultimo dell'anno. Insomma, era una materia troppo scientifica e precisa per entrare nelle sue corde. Ma Pandora era un po' atipica anche come Loovegood, quindi si appassionava spesso di cose che sembravano non essere fatte per lei. Almeno inizialmente.
    Quando quella mattina il segnalibro aveva preso vita, svegliandola e recapitandole il messaggio della Mars, ne era stata ancora più entusiasta e con maggiore curiosità aveva raggiunto il punto d'incontro prestabilito.
    "Buongiorno professoressa" fece eco con tutti gli altri suoi compagni che già vi erano arrivati.
    una frase che ti piace
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    Serpeverde
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    Bell.



    Avevo buttato quell'insulso regalo della professoressa Mars dopo due secondi che ce lo aveva donato. Insomma che cazzo me ne fregava di uno stupido segnalibro che non potevo nemmeno usare per rollarmi una canna? Ecco, nulla. Così era finito in un cestino dimenticato chissà dove nel castello, forse lo avevo addirittura buttato nel cesso e tirato lo sciacquone per non pensarci più. Avevo trascorso la notte riverso su un divano nella Sala Comune, mi ero addormentato con la faccia tra le tette di qualcuna e mi ero svegliato in piena alba con la testa che faceva male. Avevo deciso di uscire, vagare un po' prima che il castello si popolasse di gente e magari farmi uno o due tiri. Forse ci avevo messo più tempo perchè quando ero tornato nel dormitorio non avevo più trovato nessuno, tutti erano già corsi fuori per raggiungere le aule delle lezioni. Non mi fotteva un cazzo perchè Pozioni era subito lì attaccata, ci avrei messo due secondi a sgusciare nell'aula e avrei persino avuto tempo di scambiare qualche parola con quella bomba sexy di Morgana Bryant. Trovai una brutta sorpresa arrivato in aula: non c'era nessuno. Urlai forte e a stento non tirai un pugno sul muro, domandandomi con la rabbia che pulsava nel cervello dove diavolo fosse. Salii rapido le scale e trovai, proprio lì che si affannava per arrivare in tempo, una Grifondoro. "Hey tu. Stai andando a pozioni. Aspetta. Cazzo." Spaventata si era messa a camminare a passo più veloce e mi ero trovato a correrle dietro nella speranza che stesse andando a quella lezione. Ci trovammo fuori dal castello, non era affatto un buon segno. Decisi di continuare a seguirla, mal che vada potevo sempre bigiare la lezione, dopo aver percorso una certa strada capii che stavamo andando verso la Foresta Proibita. Un ghigno trasfigurò il mio volto. "Oh, sei proprio una sfacciata se..." interruppi la frase trovandomi dinnanzi a un manipolo di studenti, ero l'unico cretino in divisa scolastica, e alla professoressa. "Giorno" grugnii, decisamente deluso dal fatto che la Grifondoro non stesse cercando di portarmi in un luogo appartato.



     
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    Melania Mars
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    I Lezione di Pozioni

    Mars era il genere di persona che se arrivava in anticipo per qualcosa, il minuto stesso in cui metteva piede nel luogo in cui si sarebbe dovuto tenere l'incontro, iniziava a spazientirsi, considerando quello di tutti gli altri un ritardo.
    Se ne stava lì, a bere il suo caffè nero mentre controllava di continuo il suo orologio da taschino.
    In ritardo! Sono tutti in ritardo! Ma vedranno, quei piccoli marmocchietti scampati da Azkaban... Ah se ved-Sssignorina Griffin! Ora facciamo l'appello, lei vada, si metta lì, vicino alla capanna del guardiacaccia.
    Accolse la prima arrivata con un gran sorriso, vedendo in lontananza tutti gli altri Mooncalf su due zampe accorrere in perfetto orario per l'inizio della sua lezione.
    Marvel, si, oggi rischiate grosso Principessa Sirena, fossi in lei abbraccerei gli amici più cari, qualcuno di voi potrebbe non far più ritorno, Brownie,Carolina, CBD, Fall, Pandorina... che c'è Fleur du Mal, cos'è quella faccetta delusa? Avanti, avanti! ...
    Li salutò con un breve cenno del capo, accogliendoli con gestualità degne di un ausiliare del traffico, facendo cenno di mettersi tutti in fila come dei piccoli soldatini.
    Avete portato i moduli firmati dai vostri genitori che mi esonerano da ogni rischio sulla vostra incolumità? Studiò l'espressione degli studenti con un aria molto seria, per poi scoppiare a ridere Sto scherzando!! Anarchia! Poi non dovreste morire... almeno, non credo.
    Una volta scoccata l'ora di inizio, Mars assunse una postura più rilassata, quella che gli studenti erano ormai abituati a vedere: schiena leggermente ingobbita, mani in tasca ed il suo solito modo nervoso di muoversi da un punto all'altro, senza rimanere mai ferma.
    Bene... Innanzitutto l'appello, alzate la mano se ci siete tutti.
    Rimase qualche istante a guardare i suoi allievi ed una volta soddisfatta di quell'inutile appello, si apprestò ad iniziare con un ghigno soddisfatto.
    Bene! Ci siamo tutti... iniziamo.
    Detto ciò, iniziò a trafficare nelle tasche tirando fuori due mappe che lei stessa aveva segnato con dei numeri.
    Quella di oggi, piccoli pixie allo sbando, è un avventura! Si erse soddisfatta e compiaciuta, avrebbe tanto voluto fare uno di quei discorsi che iniziavano con "a miei tempi", anche se i suoi tempi non erano poi così distanti, ma risparmiò i ragazzi da un discorso noioso e prolisso, continuando la sua arringa per spiegare la lezione.
    Vi dividerò in due gruppi per cercare degli ingredienti, ogni gruppo dovrà raggiungere un punto preciso della mappa. Arrivati lì, incontrerete qualcuno che vi spiegherà che fare per ottenerli ed il tragitto per ritrovarci tutti insieme per raccogliere l'ultimo ingrediente. Tutto chiaro?
    Rimase qualche istante in silenzio, convinta di aver concluso ma poi, guardando i ragazzetti rimanere nella stessa posizione, si rese conto di aver tralasciato un pezzo.
    Ah... i gruppi... il gruppo numero uno dovrà andare sulle rive del lago nero per cercare del dittamo... Carolina, Principessa Sirena, Pan, Bella e Griffin.
    Il gruppo numero due invece dovrà cercare della cenere d'ebano vicino all'albero bruciato nel bel mezzo alla foresta: Marvel, Brownie e CBD e Fall.

    Consegnò la mappa a Brownie e Griffin, facendo cenno ai due gruppi di dividersi per raggiungere le due entrate della foresta proibita.
    Io me ne starò qui... ma vi tengo d'occhio ok! Vi tengo d'occhio....
    Alzò il dito, pronunciando quelle parole con fare minaccioso.
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    Come funzionano le mie lezioni:
    - Non ci sono turni, potete postare quanto volete.
    Potete chiacchierare con i compagni, scambiandovi idee e supposizioni sulla missione (potete anche parlare del più o del meno, confidarvi, piangere, limonare), l'importante è che al giorno della scadenza avrete postato almeno una volta.
    - Niente autoconclusione o powerplaying. Se dovete utilizzare un incantesimo per spostare un ramo che intralcia la vostra strada, potete farlo, dicendo che il vostro PG lancia l'incantesimo e lasciando insoluta la parte del risultato, in maniera tale che io possa intervenire.
    - È possibile che intervenga nel bel mezzo della role ponendo ostacoli che i vostri personaggi devono superare, non vi allarmate in quel caso, la scadenza rimane il 21.

    Cosa dovete fare a questo turno:
    Dovete spiegare il tragitto nella foresta dalla partenza al luogo segnato sulla cartina, i PG NON possono dire di interagire con le creature a meno che non sia io a muoverle, anche in quel caso però, niente autoconclusione.

    Descrizione della foresta:
    La foresta proibita è un luogo ancestrale e molto antico, gli alberi di pioppo, olmo e pino si stanziano fino a perdita d'occhio in altezza.
    Seguendo lo stretto sentiero di terra battuta, si possono ammirare a distanza varie creature come per esempio pixie, piccole fate e orme di creature non ben definite.
    Il cinguettio degli uccelli è distante e spesso si unisce ai versi e grugniti di altre creature.
    Gli studenti, una volta avuto accesso ad uno dei due sentieri, dovranno attraversare uno stretto ponticello di pietra che gli permette di passare sopra al rivolo di fiume che scorre per chilometri, l'acqua è fresca e spesso si vedono passare pesci simili a delle carpe, ma con la coda molto più lunga e maestosa.
    Più ci si addentra nella foresta, più si ha l'impressione di essere osservati o seguiti da qualcosa.
    Chi si dovrà dirigere verso l'albero di ebano, avvicinandosi sentirà un forte odore di bruciato, il terreno sotto l'enorme albero è rossastro mentre la corteccia è annerita dal fuoco. (maggiori info nel prossimo turno.)
    Chi invece dovrà dirigersi verso la riva del lago, una volta arrivati a destinazione si ritroverà in uno spiazzo. Il lago è quieto e nel cielo non passa una singola nuvola, peccato solo che sembra non esserci nessuno. (maggiori info nel prossimo turno.)

    Arrivati in ritardo?
    Scrivetemi in privato e vi assegnerò ad un gruppo.

    Gruppi

    Il gruppo numero 1 dovrà andare sulle rive del lago nero per cercare del dittamo
    Nadine Carroll, Arielle Huges, Pandora Lovegood, Bellamy Black e Tessa Griffin.


    Il gruppo numero 2 dovrà cercare della cenere d'ebano vicino all'albero bruciato.
    Maverick Bristol, Bowie M. Weasley e Beatrix D. Black e Fell Honor.





    Click per ingrandire la mappa.
    map

    Scadenza: 21 giugno alle ore 16:30
    Occorrente: Bacchetta, abiti comodi e provette.

    Edited by MMars - 17/6/2021, 00:26
     
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    Nadine Carroll

    15 - Gryffindor
    L'idea che aveva avuto la Professoressa di Pozioni era a dir poco incredibile. Dare la possibilità ai ragazzi in prima persona di muoversi e di trovare loro stessi ingredienti era qualcosa di innovativo e all'avanguardia. A Nadine non spaventava la pericolosità della foresta, sapeva che con la supervisione della Mars e di Hogwarts nulla di brutto poteva accadere a quei ragazzi, tuttavia non amava particolarmente in lavoro di gruppo. Era timida e stare al centro dell'attenzione non le piaceva affatto e, in un modo o in un altro, ci sarebbe dovuta essere per comunicare, per aiutare il gruppo, per dare un suo contributo. Fortunatamente era con Arielle, purtroppo però senza la loro compagna Bowie. Più serena e tranquilla, come se la presenza della Huges potesse in qualche maniera farla essere più sicura, Nadine osservò la mappa che la Docente di Pozioni consegnò a Tessa. Dava buffi nomi, fin troppo buffi alle volte, ma ormai si era abituata ai suoi modi strambi. Comunque, osservato il punto d'inizio e il punto di arrivo, Nadine si appiccò alla compagna Grifondoro e cominciò a camminare. Poco dopo l'inizio del percorso, i ragazzi si ritrovarono davanti ad uno stretto ponte, con rumori a volte comuni, altre volte poco rassicuranti, provenire dagli alberi lì attorno. Nel fiume si potevano intravedere pesci che avevano dell'incredibile e che Nadine adorava con tutta se stessa. Lei era un amante degli animali e delle Creature Magiche e quella lezione, in qualche modo, la stava appassionando molto più del solito.
    Superato il lago, quindi, Nadine passeggiò tra gli alberi ancora più fitti e cominciò a percepire una sensazione orribile. Continuava, infatti, a girarsi perché si sentiva gli occhi addosso, come se qualcuno la stesse fissando nell'ombra. Osservò con attenzione se tra i rami ci fosse qualcosa che si muoveva, ma era impossibile determinarlo con quella luce. Fortunatamente però, con calma Nadine arrivò a destinazione: uno spiazzo abbastanza grande che dava sul lago. Si poteva vedere, finalmente, un po' oltre i soliti alberi e molta più luce sembrava arrivare. Dovevano fare qualcosa adesso? Perché non c'era niente e nessuno lì? Era solo uno scherzo della Mars?
    I waited so long.
    code made only for wizarding world gdr
     
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12 replies since 8/6/2021, 23:36   325 views
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