[INCANTESIMI] - lezione 2

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  1. Nadine Carroll
     
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    LEZIONE DI INCANTESIMI
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    Nadine Carroll

    15 - Gryffindor
    Svegliarsi presto era stato il mantra di Nadine anche durante tutta l'estate. La giovane Grifondoro odiava perdere tempo e odiava ancor di più buttare la giornata solo per poltrire e procrastinare nel letto, senza un vero e proprio motivo. Certo, alzarsi non era semplice e richiedeva sempre un po' di fatica, ma pensare al mondo che l'attendeva lì fuori faceva scattare in Nadine un sentimento di curiosità che difficilmente riusciva a frenare. Ed era per quel motivo che, nonostante fosse estate, la ragazza non aveva cambiato i ritmi scolastici e, adesso, tornata nel suo dormitorio, non aveva reagito come la maggior parte delle sue compagne. Si era alzata senza sbattere ciglio, si era truccata e addirittura vestita e uscita dalla Sala Comune per prima. Un record anche per lei. Era felice di essere tornata ad Hogwarts, anche se aveva rinunciato a Freddy, un Mooncalf che aveva attirato l'attenzione della Carroll una sera, durante una passeggiata fin troppo lontana da casa. Comunque, essere tornata a scuola non l'annoiava e, anzi, non vedeva l'ora di cominciare le nuove lezioni. Forse avrebbe avuto Professori nuovi, forse le avrebbero assegnato nuovi libri da leggere, forse le avrebbero fatto fare esperienze interessanti e l'avrebbero fatta allenare su Incantesimi fondamentali per diventare un'ottima strega. Era, insomma, entusiasta, anche perché avrebbe rivisto le sue amiche e chissà, conosciuto qualcuno di nuovo.
    Si era diretta verso l'aula d'Incantesimi, ormai aveva perso il conto di che ora fosse, con tutto il necessario, decisa di essere un po' più attiva quell'anno. Era sempre rimasta nell'ombra, preferendo prendere appunti e svolgere i compiti, piuttosto che alzare la mano e attirare l'attenzione dei Docenti e dei compagni. Quell'estate era cresciuta, forse, e aveva capito che il parere di mocciosi annoiati non doveva ferirla, né tanto meno interessarla perché lei ci teneva ad avere un buon rendimento scolastico e non ci trovava nulla di male. Prese posto in terza fila, non troppo davanti, ma nemmeno in fondo all'aula dove sicuramente sarebbe stata disturbata. Attese dunque l'arrivo dell'Insegnante, tirando fuori dalla borsa il materiale scolastico necessario e ripassando al volo la lezione precedente, così da rinfrescare la memoria per il nuovo argomento.
    Fortunatamente la prima domanda della Professoressa Belcourt fu proprio per un ripasso generale e Nadine era pronta a rispondere. Alzò la mano e attese il permesso per parlare. Una volta ottenuto, aprì bocca.

    - Nadine Carroll, di Grifondoro. - si presentò come al solito. - Durante la precedente lezione abbiamo visto come non tutti gli Incantesimi necessitino di una formula magica, come i Non Verbali, la Materializzazione e la Magia Accidentale. Per lanciare un qualsiasi Incantesimo, però, abbiamo bisogno di PACE, Postura, Attitudine, Concentrazione, Enfasi. La prima riguarda la posizione del corpo, delle gambe e delle braccia del mago o strega che sta lanciando l'Incantesimo. Tutti gli arti e i muscoli hanno un compito particolare e serve una posizione corretta per rendere l'Incantesimo efficace. L'Attitudine è la capacità di sentire la magia dentro di noi, perché è proprio da dentro di noi che fuoriesce, dunque bisogna sentirsi un tutt'uno con la bacchetta e sapere e volere cosa sis sta andando a fare. La Concentrazione è un aspetto fondamentale, nel quale il mago o strega libera la mente da distrazioni esterne e si focalizza su ciò che ha davanti, su ciò che deve fare, sulla sua forza di volontà per arrivare all'obiettivo prefissato. Infine l'Enfasi che è il modo e il tono con cui viene pronunciata la formula magica. Non è importante urlare, basti pensare ai Non Verbali, l'importante è che ci sia decisione e volontà per una buona riuscita.

    Si inumidì le labbra, quasi secche dopo tutte le informazioni che aveva dato. Nonostante un po' di rossore sulle gote, Nadine era soddisfatta della sua risposta e non si sentiva in difetto né con i compagni né con se stessa. Aveva superato quell'imbarazzo totale che la bloccava del tutto. Era stata brava, a prescindere dalla correttezza della domanda, era fiera di sé. Accennò quindi un sorriso, prima di prendere la piuma e intingerla nell'inchiostro per scrivere le eventuali correzioni dell'Insegnante e per i successivi appunti che sembravano poter essere (data la domanda della Professoressa) molto interessanti.
    I waited so long.
    code made only for wizarding world gdr
     
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