UN INTOPPO IMPOSSIBILE

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    Un intoppo IMPpossibile

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    Disattento e troppo distratto in quel periodo, Brad McNeal, andò nel panico. Durante la sua classica routine serale per mettere in ordine il suo ufficio, il Docente di Difesa Contro le Arti Oscure, si accorse subito che c'era qualcosa che non andava. Il suo era un lavoro minuzioso: vedere anche solo un foglio di pergamena spostato di qualche millimetro dal suo posto originale lo faceva uscire di testa. Immaginate, allora, cosa dovesse aver provato quando si rese conto che il lenzuolino che copriva una delle gabbiette, che rinchiudevano le sue Creaturine magiche oscure, si ritrovava per terra, senza che fosse stato toccato, da lui no di certo.
    Erano giorni che la testa del McNeal viaggiava in chissà quale Universo. James Kennegan lavorava tanto e, dopo quel che era successo, i due non avevano avuto modo di parlare troppo del loro rapporto. Erano ufficialmente in una relazione? Il campionato di Quidditch era ancora bloccato per via dei disordini mondiali dovuti a Gellert Grindelwald. Lettori del suo saggio 'Scintille Nere' desideravano un nuovo scritto, come se ci fosse un sequel a quell'opera. E, per non farci mancare nulla, Ilvermorny era stata chiusa per una ragione a lui sconosciuta - e la stampa non voleva collaborare a dargli informazioni - e i suoi ex studenti si ritrovavano di nuovo al suo cospetto. Quello era un aspetto che in effetti piaceva a Brad, il problema era Theodore Skyfield, il suo alter ego americano. Il Docente di Arti Oscure di Ilvermorny si era trasferito a Hogwarts in qualità di CapoCasa dei Serpeverde e Professore di Antiche Rune. Mai Brad si era sentito giudicato, mai fino a quel momento. McNeal era terrorizzato dalla possibilità che il suo lavoro venisse controllato e valutato insufficiente. Magari da lì a breve sarebbe stato sostituito da Skyfield in persona, molto più capace e adeguato al ruolo. Insomma, era un periodo davvero stressante per il Proprietario di un negozio che erano settimane se non mesi che vendeva poco.
    Brad raccolse il lenzuolo, lo stirò leggermente con i polpastrelli delle dita, lo scrollò per far scendere la polvere raccolta dal pavimento e lo riavvicinò alla gabbietta dalla quale era scivolato via. Sbiancò. Forse aveva urlato, ma nessuno l'avrebbe potuto sentire, se non forse qualche quadro, anche se era certo che i maghi raffigurati avevano di meglio da fare mentre lui puliva e sistemava il suo ufficio. La gabbia era aperta. Spalancata. Com'era potuto succedere? Era un pesce d'aprile, sicuramente! Non poteva essere altrimenti. Guardò la targhetta sotto il metallo delle sbarre: IMP. Un Imp era scappato dall'Ufficio di Difesa Contro le Arti Oscure e si trovava chissà dove all'interno, o all'esterno, del Castello di Hogwarts. Brad ci pensò su per un attimo. Forse era sotto osservazione e ovviamente non poteva e non doveva farsi vedere alla ricerca di qualcosa di così importante che LUI aveva perso. Doveva chiamare qualcuno dei suoi studenti e doveva far sì che nessuno, nessuno, venisse mai a sapere di quel brutto incidente.
    Prese quindi due pezzi di pergamena, due piume e dettò ad alta voce il messaggio che sarebbe arrivato agli studenti la mattina dopo, in sala grande, durante la consegna della posta.

    "Ho bisogno di te e della tua discrezione. Nessuno deve venire a conoscenza di questo messaggio, né tantomeno di quello che verrà discusso dopo nel mio ufficio. Ci vediamo oggi pomeriggio, appena terminate le lezioni. Non tardare.
    Cordialmente,
    Professor Brad McNeal"


    McNeal raccolse i due foglietti e li inserì in una lettera ben sigillata dal logo di Hogwarts. Dietro la busta, scrisse a mano i due destinatari: Tessa Griffin e Maverick Bristol. Poteva contare su due Corvonero. La prima era la Prefetta della sua Casata e Brad si fidava ciecamente di lei; il secondo era un bravissimo studente che riusciva a distinguersi sia nelle sue lezioni, sia in quelle degli altri. Era certo che entrambi sarebbero stati una coppia di ricerca perfetta per il suo Imp perduto.

    L'indomani, il Professore di Difesa Contro le Arti Oscure attese con ansia tutto il giorno quel momento. Le lezioni erano terminate da poco e lui era nel suo ufficio, seduto sulla sedia dietro la sua scrivania in attesa. Si era preparato un discorso mentale, ma l'aveva cambiato così tante volte che probabilmente si sarebbe impicciato più e più volte. Non appena i due studenti avessero bussato alla porta, Brad li avrebbe accolti, facendoli accomodare sulle sedie davanti a lui.
    "Buon pomeriggio, ragazzi. - avrebbe cominciato, leggermente a disagio per la situazione. - Vi ho chiamati entrambi qui perché ho bisogno di voi, come avete letto dal messaggio che vi ho lasciato stamattina tramite il mio gufo. Mi scuso, anche, per tutto questo mistero, ma non potevo scrivere per iscritto quanto accaduto."
    Avrebbe voluto dire che si sentiva seguito, controllato, ma evitò, per non spaventare i due Corvonero. Quasi sicuramente si sarebbero accorti entrambi della preoccupazione del Docente e quello doveva essere il modo per capire quanto fosse importante l'incarico che da lì a breve i due avrebbero dovuto prendere.
    "Un Imp è scappato dal mio Ufficio. Il come ancora non lo so. Si tratta di un'indagine che dovremo risolvere, ma più tardi. Adesso, invece, ho bisogno che voi due lo cerchiate. Non so dove possa essersi nascosto, ma di certo non è lontano. Può essere nel Castello, può essere all'esterno, chi lo sa. Dovete cercare tracce, dovete assicurarvi di trovare qualcosa che confermi la sua presenza in un determinato luogo e, non appena siete certi di dove sia, dovete venire da me e insieme proveremo a catturarlo."
    Brad era serio più che mai, ma provò a stirare un sorriso a fine di quel discorso, come se quella che stava proponendo fosse un'impresa epica da raccontare poi un giorno ai nipotini.
    "Ovviamente non dovete fare parola con nessuno di questa faccenda. E se qualcuno dovesse beccarvi, potete dire tranquillamente che si tratta di un compito che vi ho assegnato io. Se dovessimo riuscirci... Vi premierò, eccome se vi premierò!"
    Non sapeva più come convincerli, era disperato, anche se cercava di mantenere una certa compostezza per non farlo trasparire troppo. Era pur sempre Brad McNeal, il Professore di Difesa Contro le Arti Oscure, famoso e rispettato ormai in tutta la comunità magica, addirittura apparso sul Settimanale delle Streghe.
    Si sarebbe alzato in piedi e si sarebbe accostato alla finestra del suo ufficio per guardare fuori.
    "Cosa sappiamo sugli Imp, ragazzi?"
    Era una piccola interrogazione improvvisata, ma serviva per capire insieme dove poteva nascondersi il furfante.

    Tessa Griffin e Maverick Bristol benvenuti nell'Esperienza a Hogwarts #1. Vi prego di rispondere in pochi giorni per far sì che la Quest scorra velocemente. Per ora quindi non vi darò scadenze. Dopo ogni mio post vi darò qualche indicazione su cosa troverete, come muovervi, ecc. Buon divertimento!

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    Corvonero
    Maverick Bristol



    Fatta eccezione che per qualche lettera della domenica da parte di mamma e papà, non ricevevo quasi mai posta. Ogni tanto qualche volantino pubblicitario veniva recapitato dal mio gufo, insieme con il nuovo numero de La Gazzetta del Profeta, per il resto osservavo con una punta di gelosia le persone che ricevevano pagine e pagine, scritte fronte e retro, da parte di amici e parenti lontani. Persino nelle mura di Hogwarts, non avrei saputo a chi scrivere. La mia condizione, se così si poteva definire la solitudine che mi accompagnava come una vecchia amica, si faceva sentire con punte acute in questo tipo di occasioni. L’ora della posta era per me fonte di disagio e tormento, un’espressione tangibile di quanto poco fossi una persona socievole, eppure mi costringevo a starmene seduto al mio posto in Sala Grande osservando volti sorridenti nel leggere il nome del mittente o riconoscere la calligrafia della lettera. Qualche strillettera arrivava sempre, focalizzando l’attenzione sul povero malcapitato di turno: almeno questa gogna pubblica mi era sempre stata risparmiata. Non aspettavo posta. Non era domenica, il numero della Gazzetta del Profeta era già stato recapitato da Albert, il mio gufo un po’ spelacchiato, durante la colazione. Eppure, con mio grande stupore, una lettera fu recapitata dinnanzi a me. Osservai i miei vicini di posto, come se per caso il gufo avesse mancato il giusto destinatario, ma erano intenti nelle loro faccende e io troppo timido per domandare loro se potesse essere loro quella lettera. Fu nel agitare la busta, con un sigillo in ceralacca, che notai il nome impresso sopra. Maverick Bristol. Non era un errore. Il marchio di Hogwarts impresso. Non mi diedi il tempo di pensare ad ulteriori implicazioni, magari una convocazione del Preside o peggio, ed aprii la lettera, troppo emozionato di ricevere posta. Lessi velocemente il contenuto, poche righe in realtà, capendo poco e nulla. Mi concessi tempo e cercai di calmare il battito tamburellate del mio cuore, per comprendere le parole che erano scritte. Un sorriso ebete si tese sulle mie labbra, scavando due fossette ai lati delle guance. Nemmeno la tristezza per non poter comunque raccontare, nemmeno volendo, a qualcuno di quella missione segreta sembrava in grado di scalfire quella gioia.

    Distratto per il resto del pomeriggio e delle lezioni, arrivai con la stessa emozione che, immaginavo fosse così, si doveva provare prima di un appuntamento romantico. Bussai un paio di volte alla porta, domandandomi se non ci fosse qualche codice segreto da usare che non avevo notato nella lettera, anche se le parole erano impresse a fuoco nella mia mente. Buonasera professore… dissi una volta entrato, celando un po’ il disappunto nel notare di non essere il solo convocato. Notai Theresa Griffin, nostro prefetto a Corvonero, domandandomi se non fossi incappato in qualche guaio Tessa, ciao. comunque mi affettai a salutare prima che il docente spiegasse esattamente di cosa avesse bisogno. Che un imp fosse scappato dall’aula mi sembrava qualcosa di terribile, soprattuto perché non immaginavo che il professor McNeal potesse essere tanto sbadato, ma ciò non toglieva la lusinga di essere stato convocato per questo problema. Sono creature autoctone, solitamente innocue, infatti classificate XX. Non hanno poteri magici ma sono molto furbi e possono far inciampare la loro vittima. dissi senza alzare la mano, arrossendo però visibilmente non appena mi accorsi di aver parlato senza permesso e sprofondando in un mutismo quasi selettivo a causa della vergogna per questa risposta così avventata.
     
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    Ricevevo una discreta quantità di lettere ogni giorno, corrispondenza da parte di mia madre, che si premurava anche a distanza che avessi una pettinatura impeccabile e che mi domandava se avessi ricevuto il gufo precedente se non rispondevo in tempi considerati per lei solerti, lettere da parte dei professori, per domande e richieste circa le lezioni o spiegazioni a riguardo ai compiti assegnate, domande da parte di coloro che avevano problemi a scuola, in qualità di Prefetto mi sentivo responsabile verso gli studenti più piccoli e maggiormente in difficoltà. Dopo la colazione mi assicuravo di ricevere su uno spazio pulito e privo di residui della stessa le numerose visive che iniziavano ad arrivare trasportate dalla solita carica di gufi mattutini. Avevo un mio meccanismo per farlo, una precisa suddivisione della posta che mi permettesse di dare priorità ai gufi più importanti o con scadenze e poi a tutti gli altri. Trovai una lettera di Brad McNeal, non una risposta ad una mia poiché sapevo di non averlo contattato nell’ultima settimana, quindi la curiosità mi fece aprire per prima questa lettera: era comunque il CapoCasa di Corvonero e poteva essere qualcosa di importante, in merito a qualche riunione o forse di qualche problema con qualcuno dei più piccoli. Speravo solo che non riguardasse una perdita massiccia di punti, o non saremmo mai riusciti a recuperare a così poche settimane dalla fine della scuola. Nascosi l’espressione di stupore nella quale si era piegata la mia bocca con il palmo nella mano nello scoprire che si trattava di qualcosa di molto più personale ma egualmente fondamentale. Mi affrettai a scrivere, in poche righe ma con la mia solita scrittura elegante una rapida risposta .

    ”Ci sarò.
    Tessa Griffin,
    Prefetto di Corvonero”


    Mi sentivo stanca, leggermente affatica e con un lieve tamburellio sulle tempie che altro non era che l’inizio di un mal di tesata che non emrbava promettere nulla di buono. L’ultima lezione con il professor Sommon sulle tecniche di aritmanzia, aveva fatto si che mi si incrociassero gli occhi per stare dietro a numeri e calcoli. Era uno di quei pomeriggi nei quali mi sarebbe piaciuto rintanarmi in Sala Comune, magari con una tisana alle erbe fumanti, con un libro da leggere o qualche appunto da ordinare. Ma non potevo certo venire meno alla parola data a McNeal, non era nel mio carattere tirarmi indietro. I piedi mi condussero davanti all’aula di Difesa Contro le Arti Oscure, che era facilmente una delle materie che preferivo seguire, chiusi la mano a pugno e colpii ripetutamente la porta chiusa. Avrei atteso una risposta affermativa da parte del docente prima di entrare.
    Buonasera professore è un piacere essere qui. salutai con un sorriso che si allargava sulle labbra, coronando il mio sogno di entrare in un’aula deserta. Maverick Bristol, il nome del Corvonero arrivò agilmente dalla mia memoria, era già presente in aula e mi rivolse un saluto timido ma sincero Ciao a te, Maverick! salutai agitando lievemente la mano in aria, anche se poi tornai seria per concentrarmi sulle parole e le spiegazioni del docente. Desideravo tanto poter prendere appunti e fingere, anche solo per un momento, che si trattasse di una lezione privata, magari per i suoi migliori studenti e non soltanto un problema da risolvere. Restai stupita nel sentire la spiegazione del professore, di come una creatura, una che avevamo osservato da poco nell’ultime lezioni, fosse evasa dall’aula e dal controllo ferreo del McNeal e che vagasse a piede libero per il castello. Portai la mano, così come avevo fatto stamattina alla lettura della lettera, a coprirmi le labbra schiuse in un’espressione di meraviglia, mentre apprendevo sempre maggiori informazioni sugli eventi. Certamente potrete contare sul nostro aiuto e sulla nostra discrezione. confermai, annuendo con vigore con il capo, dando la parola per entrambi i premesti, anche se forse Maverick non era d’accordo. Mi volsi verso di lui per sincerarmi che la pensasse uguale, di non avergli imposto qualcosa che non desiderava fare. Ottenni un cenno di consenso, così procedemmo e il mio compagno fu addirittura più veloce di me a rispondere alla domanda del docente. Lo lasciai parlare mentre riordinato mentalmente le nozioni che avevo a riguardo e mi preparavo ad esporle. Ai fini della nostra ricerca, mi sembra di ricordare che prediligano ambienti umidi e lacustri. Proporrei di iniziare le ricerche nei sotterranei o al Lago Nero, mi sembra che possano essere ideali come habitat. Ha mangiato di recente? Ricordo che si nutrono di insetti, se dunque fosse affamato potrebbe trovarsi sulle sponde del lago per cacciare. Forse potrebbe essersi addirittura spinto fino alla Foresta Proibita, ma non potendo volare i suoi spostamenti sono limitati, immagino che si potrebbe ridurre il campo delle ricerche. ragionai ad alta voce, esprimendo quelle che erano semplicemente delle opinioni, che però magari potevano essere guidate meglio da un esperto come il professore McNeal.
     
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    La reputazione di McNeal era sempre stata alle stelle. Uno scozzese che andava ad insegnare in America, dopo un periodo di lavoro sul campo ben diverso dall'insegnamento, aveva sin da subito aveva colpito la comunità magica. Per non parlare del saggio scritto tutto di suo pugno, venduto grazie al Ghirigoro Editore (inutile negare che la conoscenza approfondita di James aveva aiutato) e addirittura discusso proprio nel negozio di Diagon Alley, davanti a tanti maghi e streghe che avevano curiosità di ascoltare l'allora Professore di Ilvermorny. Anche il Settimanale delle Streghe aveva aiutato a pompare l'ego di Brad, dato che sulla rivista - letta ogni tanto dalla Kennegan per i gossip sportivi legati al Quidditch - lui era stato nominato tra i maghi più interessanti dell'epoca, anche se l'aggettivo utilizzato era scapolo, ma quello era un altro discorso.
    Anche a Hogwarts, Brad era convinto di star facendo bene. Era sempre stato aperto alle discussioni e mai troppo severo. Gli studenti seguivano le sue lezioni senza sbadigliare troppo, consegnavano i compiti e non si lamentavano affatto del suo metodo d'insegnamento. Tra i colleghi c'era rispetto e stima. Il Preside l'aveva messo a capo della sua ex casata, Corvonero, e da quel momento McNeal si sentiva praticamente completo. Non poteva richiedere più di così. Fino a che...
    La chiusura di Ilvermorny aveva destabilizzato il mago, sia perché aveva insegnato in quella scuola, sia perché la verità ancora non si sapeva, sia perché Theodore Skyfield, l'Insegnante di Arti Oscure nella scuola americana, era arrivato ad Hogwarts ed era palese la sua ambizione a ricoprire la cattedra occupata da Brad. Non era mai stato insicuro, nemmeno quando era stato costretto dal padre a svolgere lavori non consoni a ciò per cui lui era portato, però in quel momento Brad si sentiva sotto giudizio per via dello Skyfield e quella sensazione era davvero spiacevole.
    Fortunatamente aveva potuto contare su due dei suoi migliori studenti per rimediare a un incidente avvenuto proprio nel suo ufficio, sotto il suo naso; un incidente che se fosse uscito allo scoperto, sarebbe stato una macchietta sul curriculum per ora perfetto del McNeal. Griffin e Bristol sembravano contenti di trovarsi lì, non avevano fatto una piega, nonostante quel lavoro non fosse affatto 'prettamente scolastico'. Alcuni si sarebbe lamentati, altri annoiati, ma loro due no. Brad era certo che quei due erano perfetti per lui.
    "Esatto, entrambe le vostre risposte sono corrette, 5 punti per ciascuno di voi!"
    Disse entusiasta. Avevano avuto due visioni differenti, ma era giusto prenderle in considerazione tutte quante se volevano ritrovare la Creatura scappata.
    "Come hai detto tu, Tessa, l'Imp preferisce un luogo umido, quindi i posti da te suggeriti sono ideali per lui. Non dimentichiamo che potrebbe essere affamato e nei sotterranei c'è un posto perfetto per saziarsi, non trovate? Inoltre, come dice Maverick, è furbo e vuole fare scherzi. Sia le cucine, che le segrete, sono posti ottimali per i suoi scopi. Ma anche il Lago nero per spingere qualcuno nell'acqua."
    Anche lui ragionò ad alta voce, per permettere ai ragazzi di appuntarsi i luoghi dove cercare l'Imp scomparso. Sarebbe stato un problema se la Creatura si fosse nascosta nella Foresta Proibita sia per la pericolosità del posto, sia per l'enormità. Un ago in un pagliaio, forse, l'avrebbero trovato prima.
    "Direi che ci siamo detti tutto. Ho bisogno che cerchiate tracce e una volta trovate le portiate da me, così da capire dove si trovi e da catturarlo insieme. Andate pure e... Grazie ragazzi!"
    Sorrise dolcemente dopo quel sincero ringraziamento. Apprezzava davvero molto quel gesto. Brad era davvero fiero di essere il CapoCasa di Corvonero.

    Tessa Griffin e Maverick Bristol, le vostre teorie sono corrette. Dovete trovare delle tracce (in ogni luogo c'è qualcosa, ma sono solo tre le tracce fondamentali) e portarle a Brad. Interverrò sotto ogni vostro post (taggatemi) in qualità di fato. Non potete dividervi: dovete cercare insieme. Vi ricordo che potete utilizzare le abilità della vostra classe di riferimento e gli incantesimi necessari.

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    Edited by Brad McNeal - 9/4/2022, 00:11
     
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