Un Intoppo IMPpossibile - parte seconda

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    Corvonero
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    Tess.


    La voce di mia madre, che risuonava nelle mie orecchie dando voce ai miei sensi di colpa, mi stava rimproverando di aver esposto in malo modo, con nozioni sommarie e poco contestualizzate, che avrebbero sicuramente fatto notare al professore quanto poco avessi studiato, proprio mentre McNeal assegnava ben cinque punti a testa per le nostre risposte. Tutto si acquieto e sorrisi con ancora più ritrovato slancio al mio Capo della Casa. Anche l’esposizione di Maverick era stata buona, tanto’è che avevamo portato a casa lo stesso numero di punti, ed essendo entrambi Corvonero non potevo che esserne felice. Le informazioni esposte da entrambi erano corrette e permisero al docente di rimettere insieme alcune idee, compreso suggerirci un luogo a cui nessuno dei due aveva pensato: le cucine. Non sono mai stata nelle cucine, pensavo fosse un luogo vietato agli studenti. E poi è pieno di elfi domestici, mia madre disapproverebbe l’uso che ne fanno ma è un po’ ipocrita, sono certa lo dica solo perché… mi fermai, a mia madre sarebbe venuto un’infarto se avessi detto che eravamo comunque troppo povere per permetterci una di quelle creature usate come schiavi dalle principali famiglie purosangue, che io e lei erano gli elfi domestici di noi stesse non le permettono di averne uno. optati di dire mentre, con passo veloce, scendevo la prima rampa di scale non appena questa iniziò a ruotare verso l’appiglio corretto. Non conoscevo Maverick, solo cose sommarie e superficiali, non così approfonditamente da poter avere un’interazione che mi permettesse di essere sincera sullo stato sociale della ia famiglia, insieme con l’enorme peso per le responsabilità di cui mi sentivo caricata e dei doveri che mi assumevo. Il fatto di non aver ancora trovato un lavoro che potesse permettermi di avere un minimo di indipendenza economica mi pesava terribilmente, insieme con il chiedere a mia madre galeone per poter comprare nuovo materiale scolastico e libri di testo: ma certe volte quelli della biblioteca non mi bastavano o avevo proprio bisogno di avere una mia personale copia, anche di seconda mano. Persino con il prestito studentesco del Ghirigoro faticavamo a permetterci il livello di istruzione di Hogwarts. Tu ci sei mai stato? Domandai, allontanandomi dai miei personali problemi e tornando a camminare e concentrarmi su quello che stavo facendo, evitando il territorio di Serpeverde mentre raggiungevamo le cucine. Davanti alla porta il mio primo istinto fu quello di bussare, ma non volevo spaventare l’Imp, se si fosse trovato in quella stanza. Credo sia meglio avere la bacchetta a portata, prima che quel Imp decida di voler restare latitante. dissi in un bisbiglio udibile soltanto al mio compagno di avventura, estraendo la mia bacchetta magica e rilassando il braccio lungo il fianco. Con estrema calma aprii la porta, sbriciando nelle cucine che erano in un momento di insolita calma, piche l’ora del pranzo era già passata e il via vai per la preparazione della cena non sarebbe iniziato che tra qualche ora. In effetti era un momento ideale per nascondersi. Avrei iniziato a cercare tracce appena varcata la porta, poiché di li si doveva passare, Imp o no.


    Brad McNeal Maverick Bristol
     
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    Corvonero
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    Theresa era qualcuno a cui aspirare di somigliare. Non provavo invidia o gelosia, non ero nemmeno troppo sicuro di poter arrivare sentimenti così tanto intensi e così tanto negativi, semplicemente una profonda ammirazione. Se immaginavo qualcuno che stava raggiungendo tutti gli obbiettivi che si potesse desiderare di ottenere, pensavo subito alla Griffin. Eccellente studentessa, prefetto di Corvonero, sicuramente prossimo Caposcuola, poteva seguire la carriera e il futuro che desiderava, era sicuramente popolare ed estremamente bella. Una bellezza classica, di quelle usate come base per dipinti e sculture dagli artisti, la bionda a cui dedicare poesie… se si è interessati in quel senso al gentil sesso. Il fatto che conoscesse il mio nome, che addirittura mi avesse salutato come se davvero ci conoscessimo, mi aveva fatto arrossire ed emozionare. Tessa Griffin sapeva della mia esistenza. Qualcuno sapeva chi ero. Ero stato chiamato dal professor McNeal per aiutarlo, Tessa mi aveva rivolto la parola e parlato come se fossimo amici, se riuscivo a catturare l’imo scappato poteva essere la mia giornata fortunata, anche se già potevo dire che fosse una delle mie preferite già da subito.

    Passavo molto più tempo di quanto non mi andasse di ammettere nelle cucine: erano un posto confortevole, pieno di cibo, gli elfi domestici erano persone deliziose con le quali trattare e anche loro, come me, capivano bene cosa volesse dire essere degli emarginati sociali. Li capivo, molto più di quanto non capissi i miei coetanei che preferivano passare i weekend nelle vie di Hogsmeade. L’unica nota negativa era che le cucine si trovavano nei sotterranei, dominio incontrastato di Serpeverde. Più di una volta ero stato preso di mira dal Lestange o Black o altro rampollo nobile purosangue di turno. Comunque preferivo seguire Tessa che mostrarmi fifone o dover prendere l’iniziativa. La ragazza di Corvonero era una piacevole compagnia, anche quando attraversammo in silenzio il castello, ma era molto meglio quando parlava e cercava di conversare. Era piacevole ascoltare la sua voce, anche se stava parando della madre e degli elfi domestici e disapprovavo questo modo di vedere le creature che consideravo così affini a me. Forse sarei finito per fare un servitore invisibile in qualche villa di signorotti purosangue, troppo schizzinosi per accettare i servigi delle creature magiche ritenute inferiori. Infondo era solo un passo in più verso la schiavitù, qualcosa di cui nessuno si sarebbe stupito. Spesso, in realtà… rispondo alla domanda che mi rivolge il mio Prefetto, forse troppo poco abituato a parlare con le persone, ho risposto in maniera un po’ fredda e brusca. Gli elfi domestici sono di ottima compagnia, soprattutto se gli dai una mano mentre preparano la cena. dico, sperando di non mettermi in ridicolo. Lei però è molto concentrata sulla nostra missione e come lei suggerisce estraggo la mia bacchetta, pronto per usarla se dovessi. Spero di non spaventare nessuno. Mentre Tessa esamina l’ambiente, decido di provare un semplice incantesimo che però potrebbe essere utile: Revelio. avrei pronunciato con voce decisa ma non troppo forte, dopo aver assunto una corretta postura ed eseguito il movimento giusto per compiere l’incantesimo di rintracciamento di intrusi e creature.
     
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    Tessa Griffin aveva ragione. Le cucine, in teoria, erano chiuse agli studenti, ma questo solo perché non veniva detto loro come trovarle. Nessun Professore d'altro canto, passava mai per le cucine. Difficilmente quindi, i ragazzi che provavano a infiltrarsi venivano punti, perché gli elfi non si curavano molto della loro presenza, ma li sgridavano solo se provavano a rubare del cibo per le direttive impartite dal Preside in persona. Fortunatamente, Maverick Bristol sapeva come trovare la stanza. Uno dei quadri appeso nei sotterranei, se stimolato nel modo corretto, diventava una porta e... Eccoci qui in una stanza grande quanto (se non di più) la Sala Grande. Vi erano al suo interno ben quattro tavolate in fila una accanto all'altra che erano la proiezione di quelle delle quattro casate. Infine, un lungo tavolo era posto davanti agli altri, come per chiuderli, posizionato proprio come la mensa dei Professori. I piatti, una volta pronti, venivano messi sopra i tavoli e trasportati magicamente al piano di sopra, dove si trovava proprio la Sala Grande, con tutti i tavoli già sistemati. Accanto alle tavolate c'erano pentole, scaffali di ogni genere, dispense (sulle quali si poteva trovare di tutto), piani da lavoro, stufe e ovviamente un grande camino. I due ragazzi erano entrati in un momento abbastanza tranquillo della giornata, gli elfi stavano pulendo e preparando giusto pochi piatti, quelli freddi. Maverick castò subito un Revelio mentre Tessa si mise a cercare minuziosamente tracce dell'Imp. L'incantesimo del Corvonero fu lanciato correttamente, ma non portò a nulla: all'interno della cucina non c'era niente e nessuno celato magicamente. La Prefetta, invece, fu un po' più fortunata. Per terra trovò delle impronte ben visibili ed erano chiaramente di una creatura totalmente diversa dagli Elfi di Hogwarts. L'Imp doveva aver rovesciato del succo di zucca e doveva esserci passato sopra perché le orme sul pavimento erano appiccicaticce. Forse doveva aver preso con sé anche un pezzo di pane, perché vi era una strana scia di briciole che portava proprio dove portavano le impronte: fuori dalla cucina. L'Imp era passato di lì, ma di certo ora non c'era più.

    Saggezza Tessa Griffin: 25 - 5 Cercare tracce = 20
    Intelligenza Maverick Bristol: 50 - 20 Revelio = 30

    Le vostre caratteristiche saranno ripristinate al termine dell'Esperienza.


    Mav: ho dato il 100% di resa al tuo incantesimo, ma mi raccomando di descrivere meglio il lancio la prossima volta, perché nelle esperienze la resa è in base anche alla qualità del post.
     
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2 replies since 15/4/2022, 20:13   55 views
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