Un Intoppo IMPpossibile - parte terza

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Corvonero
    Posts
    51

    Status
    OFFLINE

    tumblr_n6gbxvZstv1rabloho1_500
    Corvonero
    Maverick Bristol



    Passai una mano nei capelli, sentendo il gel che avevo applicato la mattina, con un gesto che esprimeva tutta la mia frustrazione. Il lancio dell’incantesimo era andato bene, piuttosto bene direi, ed avevo percepito l’energia magica uscire dalla bacchetta come un fiotto, piegato alla mia volontà di cercare tracce. E quindi l’incantesimo era riuscito, non si poteva mai esserne certi al cento percento soprattutto perché eravamo ancora studenti, ma ero abbastanza sicuro che fosse riuscito. Ma nessuna traccia si colorò del tipico scintillio glitterato, un po’ bianco, un po’ argentato e un po’ dorato, che doveva rivelare la presenza di tracce nascoste. Nulla accadde. Da qui il mio gesto di esasperazione, non volevo disturbare la ricerca della mia compagna di casa con sbuffi o con parole che avrebbero solo portato a nulla. Già ero abbastanza timido da parlare solo quando interpellato, e in più l’ansia di aver a che fare con Theresa Griffin, perfetta di Corvonero, mi paralizzava ancora di più. Fu lei a trovare qualcosa, questo mi sottolineava ancora di più perché fosse stata scelta come nostro prefetto a differenza del sottoscritto, che conduceva nei sotterranei: la creatura che stavamo cercando non si trovava più nelle cucine. Un brivido scese lungo la mia schiena: detestavo i sotterranei. Regno incontrastato dei serpeverde era tra le altre cose il luogo abituale del peggior nemico di moda e di acconciature varie, nemmeno un kilo di gel avrebbe potuto combatterlo: l’umidità. Percepii l’olezzo della muffa, quel odore sgradevole e pungente, appena mettemmo fuori piede dalle cucine. Andai davanti, volevo mostrarmi utile anche se mi sentivo assolutamente terrorizzato, e non per la muffa stantia di secoli. L’idea di fallire ancora mi dava il tormento, rendendo mostri vivi le mie paure, che mi mordevano l’intestino con disgustosi crampi. Sei stata molto brava a trovare quelle tracce. parlai, poiché la paura di fallire era maggiore di quella di conversare, mi aiutava a stemperare la tensione e mi trovai insolitamente logorroico, almeno secondo quelli che erano i miei standard. Spero che troveremo presto quel Imp. I sotterranei mi rendono nervoso. Che era un modo elegante per dire che mi facevano paura. Ma secondo la società maschilista di quel 1920 un ragazzo non poteva dire certe cose, come il fatto che provasse paura o tristezza che lo portava alle lacrime, così ero costretto a vestire i panni della persona coraggiosa che non ero.
    Cercai di calmare i nervi, mentre osservavo con attenzione il corridoio dei sotterranei, con la bacchetta pronta in mano se si fosse rivelato necessario. Avrei detestato dover attaccare una creatura magica, ma questa poteva essere considerata ostile e non volevo certo scompigliarmi la pettinatura o rischiare di avere una cicatrice permanente sul volto. Theresa si era raccomandata di essere vigili, quindi lo avrei fatto. Facendo addormento sul mio Istinto del segugio avrei cercato tracce che potevano condurci al luogo in cui l’Imp si stava celando.

    Brad McNeal Tessa Griffin
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Corvonero
    Posts
    69

    Status
    OFFLINE

    eliza-taylor-gif-11
    Tess.


    A mia madre sarebbe venuto un’ infarto sapendo che in quella cucina venivano preparati i pasti per tutto il castello, considerandola sporca e non sufficientemente igienica. Per me era okay, ma anni passati ad assecondare questo disturbo ossessivo che era quasi maniacale, non potevano aver fatto altro che affinare il mio occhio critico (e quindi scettico) verso alcuni elementi. Sporcizia e sporco andavano debellati, per questo individuai quasi immediatamente alcune tracce sul pavimento. Contemporaneamente Maverick, mio compagno in quella strana avventura che ci aveva coinvolti, lanciava un “revelio” in una buona esecuzione che tuttavia non produsse nulla di concreto. Peccato, era un’idea ottima. A me sembra di aver trovato alcune impronte: guarda qui! dissi, cercando di alleviare la frustrazione per il mancato ritrovamento di tracce da parte di Bristol, che mi sembrava veramente molto insoddisfatto di quel risultato. Pensavo veramente che fosse stata una buona idea, una strada che io stessa avrei seguito se non fossi stata distratta da briciole e da quelli che sembravano essere resti di una colazione, forse elle succo di zucca, consumata velocemente. L’Imp doveva essere stato interrotto da qualcosa, o forse era semplicemente stato curioso e molto sbadato sul dove posava le sue zampette, perché queste sembravano creare una scia che conduceva proprio fuori dalle cucine. La mostrai a Maverick, che sembrò essere del mio stesso avviso, ovvero recarsi nei sotterranei, poiché mi superò in un attimo precipitandosi fuori. L’aria umida e fredda di quel posto mi percorsero provocandomi pelle d’oca su tutto il corpo, scosso da un brivido, mentre ci inoltravano nei bui cunicoli sotterranei. Non eravamo così in profondità da non avere più le fiaccole, disposte a cadenza regolare sulle pareti, ma se fosse servito avere più luce la mia bacchetta era già nelle mie mani pronta per un “Lumos”. La voce del Corvonero che mi precedeva mi strappò ancora una volta ai miei pensieri, mentre cercavo di non arrossire troppo per il complimento che mi era stato rivolto. Solo fortuna. cercai di liquidare con una lieve scrollata del capo, perché credevo davvero che si fosse tratto di un evento fortunato, dettato anche dall’ossessione di mia madre per il pulito e le pulizie, cosa che volevo dimenticare e della quale non mi sarebbe piaciuto prendere alcun merito. A nessuno piacciono i sotterranei… aggiunsi in fretta perché non volevo essere sembrata troppo brusca o chiusa con il mio gesto di prima, era piacevole parlare con qualcuno nell’aria umida dei sotterranei tranne ai Serpeverde. E a nessuno piacciono loro. Conclusi la frase nella mia mente, non ero ancora abbastanza in confidenza con il Corvonero da sentirmi libera di esprimere un giudizio tanto perfido e cattivo sui Serpeverde, sebbene stessi arrivando a detestarli in modo particolare, come mai mi era capitato di provare un sentimento così simile all’ira ogni volta che pensavo ai membri dei verdeargento. Avevamo un compito da portare a termine e desideravo farlo nel miglio modo possibile e nel minor tempo possibile, probabilmente McNeal si stava impegnato nello scoprire come la creatura potesse essergli sfuggita ma anche doveva essere piuttosto preoccupato ed agitato. Io lo sarei senza dubbio stata nei suoi panni, prima fosse stato ritrovato l’imp fuggitivo, meglio sarebbe stato per tutti quanti. Mi misi a cercare tracce nel corridoio così come avevo fatto nelle cucine, con maggiore attenzione e soprattutto sperando di trovare altre impronte appiccicate o segni di briciole.
     
    .
  3.  
    .
    Avatar


    Group
    Capo Casa
    Posts
    531
    Location
    Edimburgo, Scozia

    Status
    OFFLINE
    Usciti dalle cucine, i due Corvonero avevano deciso di proseguire la ricerca proprio nei sotterranei, luogo di dominio incontrastato dei Serpeverde e dei più appassionati a Pozioni, spesso presi di mira proprio dai verde-argento che non volevano altre Casate lì nei dintorni. L'umidità lì sotto era quasi palpabile con poca luce e una grande possibilità di fare scherzi: era il posto ideale per un Imp. Sia Maverick che Tessa si misero a cercare una nuova traccia. Le briciole che avevano trovato in cucina potevano essere un buon percorso da seguire. Tuttavia, i piccoli pezzettini che la Creatura Magica aveva inavvertitamente lasciato dietro il suo cammino sembravano essere spariti nel nulla. Forse aveva deciso di mangiare tutto in un sol boccone una volta stato al sicuro? Forse aveva preso un passaggio segreto sconosciuto agli alunni? Entrambi i Corvonero cercarono, ma di concreto proprio nulla. Da qualche minuto però si poteva avvertire un lamento. Era gelido, terrificante a tratti dato l'eco che si propagava per tutti gli archi del corridoio e quasi sicuramente apparteneva a un ragazzino. Si trovava ancora nei sotterranei? Se sì, dove?

    Saggezza Maverick Bristol: 30 - 5 ISTINTO DEL SEGUGIO = 25
    Saggezza Tessa Griffin: 20 - 5 CERCARE TRACCE = 15
     
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Corvonero
    Posts
    51

    Status
    OFFLINE

    tumblr_n6gbxvZstv1rabloho1_500
    Corvonero
    Maverick Bristol



    E a nessuno piacciono i Serpeverde. Conclusi la frase, commentandolo ad alta voce ma immediatamente pentendomene. Cercai di dissimulare il mio imbarazzo distogliendo lo sguardo dalla ragazza, non sapevo come l’avrebbe presa e la mia timidezza mi faceva preferire evitare il problema che affrontarlo. Quindi trovai infinitamente più interessante la muffa che cresceva nelle linee che separavano le mattonelle, che altro. Infondo entrambi ci stavamo impegnando per trovare altre tracce sulla creatura magica che era sfuggita al controllo del professor McNeal, quindi mi fu semplice cercare di evitare il contatto visivo o di intavolare una nuova conversazione. Nessuno di noi due sembrava essere in vena di divertirvi, entrambi concentrati in quella che era la nostra missione. Inoltre, ma questo non lo dissi ad alta voce e nemmeno lo diedi a vedere, l’ambiente chiuso e lugubre dei sotterranei mi terrorizzava, non vedevo l’ora di poterne uscire, con o senza l’Imp. Speravo che le prossime tracce che avremmo trovato, simili a quelle scovare nelle cucine, ci avrebbero condotti in alto, verso l’aria aperta, lontani dal regno dei Serpeverde.
    Era anche per questo che avevo cambiato la mia strategia, sulla carta era la cosa migliore da fare, ma il fantasma del fallimento continuava a darmi il tormento. Quando passai la mano nei capelli, senza nulla di concreto, arrivai quasi a strapparmi i capelli tanto era il nervoso e la frustrazione che questa situazione mio stava causando. Mi dispiace, ancora nulla. dissi, con la voce spezzata da un lamento che sembrava un sospiro. Battei nervosamente le dita sul muro vicino, senza nemmeno rabbrividire per il tocco freddo e umidiccio delle pareti, cercando di capire che cosa fare. Sono proprio un po’ inutile, temo. dissi ancora, sempre più imbarazzato, con le guance in fiamme. Avevo sempre saputo di non essere uno degli studenti migliori di Hogwarts, certe volte arrivavo a chiedermi se non fossi stato smistato nella casa sbagliata, salvo poi ricredermi perché trovavo sempre rifugio nelle pagine di un buon libro che erano anche i miei soli amici, ma forse sarei stato più a mio agio in una casa meno competitiva come Tassorosso. Un lamento mi terrorizzò, paralizzandomi sul posto. Mi voltai con occhi sgranati verso Tessa, per cercare conferma di quello che era arrivato alle mie orecchie. Non me lo ero sognato, immaginandolo perché i sotterranei mi terrorizzavano. E quello cos’è? domandai, cercando di mantenere un tono di voce saldo, anche se ero piuttosto acuto e piagnucolante. Se ci fosse stato un Serpeverde nei paraggi mi avrebbe sicuramente dato della femminuccia. Gli Imp deglutii Gli imp non fanno questi versi… vero? chiesi alla mia compagna di classe. Secondo me arriva…arriva da là… dissi indicando il corridoio davanti a noi, che proseguiva nelle viscere dei sotterranei. Speravo proprio di sbagliarmi e di essere contraddetto dalla saggia Griffin. Non ci tenevo proprio a fare una passeggiata nel regno dei Serpeverde per scoprire che avevano una personalissima sala delle torture.
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Corvonero
    Posts
    69

    Status
    OFFLINE

    eliza-taylor-gif-11
    Tess.


    E a nessuno piacciono i Serpeverde. A quelle parole mi voltai di scatto, non so bene con quale espressione sconcertata stampata in volto, verso il ragazzo che aveva completato ad alta voce la mia affermazione. Il dubbio di averla detta ad alta voce, non solo nella mia mente, mi attanagliò sul posto eppure… eppure ero certa di non averla fatta. Con occhio critico, mentre Maverick si rimetteva diligentemente a cercare le tracce del Imp, studiai la nuca del Corvonero, arrivando persino a domandarmi se per cado fosse un Legilimens. Cercai di allontanare subito dalla mente ogni pensiero, malevolo e non, ma ottenni soltanto il risultato opposto, andando ad arrovellarmi in continuazione sulla possibilità che il mio compagno di ricerche non avesse sviluppato qualche innata dote di lettura del pensiero. Non fossi stata così presa a domandarmi questo avrei sicuramente notato con piacere di non essere la sola alla quale i Serpeverde avevano fatto qualche torto, il cui pensiero infastidiva ogni centimetro del mio essere. Avevo perso l’occasione di esprimere una sorta di empatia verso Maverick, che sembrava una persona davvero degna di attenzioni, e mi misi con maggiore foga ed entusiasmo a cercare le tracce di quella strana creatura magica. Arrivati a questo punto, al di là del briefing avuto in aula di Difesa Contro le Arti Oscure, conoscevamo ben poco del soggetto che cercavamo. Potrebbe essere dissi cercando di ragionare ad alta voce, mentre la ricerca sembrava arrivata a un punto morto che stiamo adottando un’approccio sbagliato. Non volevo che Maverick si sentisse inutile, come mi aveva appena detto ad alta voce, ma non sapevo nemmeno come mitigare questo sentimento giacche persino io mi sentivo un po’ sopraffatta dal non riuscire a trovare alcunché di utile. Nel senso… siamo noi che lo stiamo cercando. Probabilmente si sente braccato, stando un passo sempre davanti a noi si allontanerà sempre di più e non lo raggiungeremo mai… l’umidità e la muffa dei sotterranei doveva iniziare a darmi al cervello se immaginavo che in questa particolare situazione l’Imp, che comunque era abbastanza pericoloso, fosse la vittima. Dovremmo forse fare qualcosa per attirarlo verso di noi… abbiamo visto nelle cucine che è goloso, ti viene in mente qualcosa di più salutare dei biscotti che possiamo offrigli? Trappola. Ecco la parola ad alta voce che ancora non avevo espresso. Invece che lanciarci in un’inseguimento alla cieca si poteva pensare di allestire una trappola, con alcune cose che potevano piacergli, lasciare una traccia che conducesse a questo… più nella mia mente si delineava questo piano, più mi sembrava di essere noi, quelli che stavano correndo verso una trappola. E poi lo avvertii, contemporaneamente a Bristol e dunque non solo frutto della mia speculazione: lamenti. Mi si gelò il sangue nel sentirlo, mi penetrarono sotto la pelle e rizzarono i peli per la paura. No. confermai alle domanda del ragazzo. Gli Imp non facevano questi versi. É uno di noi. dissi, lo sguardo carico di apprensione che si spostava tra la zona dalla quale sembrava provenire l’eco e il Corvonero. Di noi. Studenti. Vittime di diabolici scherzi nei sotterranei. Avrei agito rapidamente, allungando la bacchetta dinanzi a me e eseguendo una magia piuttosto semplice.
    Lumos! Veloce. dissi, precipitandomi in uno slancio decisamente troppo impulsivo per la ragazza ragionevole e calcolata che vestiva i panni di Corvonero, accelerando il passo fino quasi a correre. Mi sarei mossa velocemente verso il punto da cui sembrava sopraggiungere il lamento, la punta della bacchetta che speravo fosse illuminata per permettermi meglio di scorgere in anticipo eventuali pericoli. Avrei sperato di muovermi nella giusta direzione da dove proveniva il lamento per arrivare a scoprirne la causa.
     
    .
4 replies since 25/5/2022, 16:15   81 views
  Share  
.
Top