[NATALE 2022] waiting xmas at hogsmeade

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  1. James Kennegan
     
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    waiting xmas at Hogsmeade
    James Kennegan


    Ci fosse stato un drago sputafuoco sulla sommità della Gringotts - per quanto potesse sembrare impossibile- James Kennegan probabilmente non se ne sarebbe accorta, troppo assorta nel suo mondo per realizzare questo elemento di dissonanza con il solito, orami familiare, paesaggio di Diagon Alley. Sua nonna era solita dirle che aveva la testa che era troppo abituata a volare alta sopra le torrette dello stadio da Quidditch per accorgersi delle cose terrene. Poteva anche essere una sbadata, ma certe cose, quando riguardavano le persone a cui teneva, le notava eccome. Brad McNeal era strano, e non uno strano carino e dolce, ma del tipo inquietante. Era particolarmente silenzioso, sebbene fosse solitamente lei quella che faceva rumore in casa, era davvero particolarmente taciturno. Aveva fatto qualcosa di sbagliato? Con lo sguardo aveva cercato quello di Rigriel, non avevano più intentato esperimenti culinari e la casa era a posto, ma aveva trovato la stessa confusione che regnava nel suo. Quando erano andati a Hogsmeade aveva provato a intavolare una discussione su questi spazzacamini, ma era stata subito chiusa con una frase lapidaria del docente di Difesa Contro le Arti Oscure.

    Si era rigirata nel letto tutta notte, le iridi di smeraldo nel buio della loro camera avevano cercato il profilo del compagno per cercare segni di turbamento. Non ne aveva trovati ma per buona parte di quello che restava prima del sorgere del sole era rimasta con gli occhi sbarrati a fissare il soffitto. Un senso di oppressione le premeva sul cuore, facendo fatica a trattenere le lacrime: eccoci, si era stufato dei suoi eccessi e delle sue sbadataggini. Erano arrivati i primi raggi del sole e la Kennegan era sgusciata velocemente dal letto, infilandosi in bagno. Aveva armeggiato con cose che non le competevano correttori e fondotinta e altri trucchi che aveva accumulato nel corso degli anni - regali di parenti e di qualche sponsor, ma che non aveva mai realmente usato - nel tentativo di cancellare i profondi segni violacei sotto gli occhi. Aveva origliato McNeal farsi un discorso allo specchio, ma non aveva capito riguardo a cosa: aveva soltanto sentito dire che era un qualcosa senza perdono e questo aveva fatto allontanare dalla porta la bionda come se fosse stata scottata. Non aveva toccato nulla della deliziosa colazione a base di pancake preparata dall’elfo domestico, a cui aveva rivolto un triste sorriso. Ormai era convinta che non le sarebbe stato concesso di restare al numero ventitré di Main Street per molti altri giorni. Si era buttata nel lavoro con tanta concentrazione per scacciare i suoi brutti pensieri che aveva finito per fare anche le cose che aveva sempre rimandato. Il Ghirigoro aveva un magazzino perfettamente ordinato, un retrobottega tirato a lucido, il registro di cassa aveva i conti tirati insieme allo zellino e persino le tempere vecchie e secche erano state rimosse.
    Tornò a casa con mille e più pensieri, ragionando su cosa potesse essere successo a Brad McNeal. Forse si era invaghito di qualche mora collega a Hogwarts? O era quella Christelle che forniva le saggine dei manici di scopa? Non poteva credere che fosse possibile un tradimento ma tutto quel parlare del non aver perdono quando lei non era in camera. Eppure era troppo strano, successo in maniera troppo repentina. Ci arrivò quando sentì la serratura girare, annunciando il ritorno del mago. La Stamberga Strillante. Eccolo l’evento scatenante che aveva cambiato in maniera così drastica l’umore del McNeal: quello non era Brad McNeal! Aveva letto - sempre di giorno, in una fascia che considerava protetta per evitare incubi di qualsiasi sorta- che i fantasmi possono impossessarsi delle persone, fargli avere comportamenti strani… Lo osservò di sottecchi per tutta la sera, erano andati a Hogsmeade come sempre a ritirare il regalo di quel giorno, cercando segni di cedimento, ulteriori prove della possessione.
    << Distillato Soporifero?- ripetè ragionandoci su. Era ovvio che lo avesse preparato durante qualche lezione di pozioni, lei era molto brava nelle parti pratiche un po’ meno con conti ed equazioni teoriche, quindi era sicura che lo avesse preparato e anche con una buona percentuale di successo ma non poteva dare a meno di chiedersi dei il fantasma Brad non meditasse di farla addormentare - Oh, sono piuttosto sicura di sì! Penso sia al terzo, forse quarto anno… e comunque ci sono molti antidoti che lo contrastano, in realtà è meno efficace di quello che sembra>> aveva aggiunto con aria di chi preparava pozioni tutti i giorni, ma non ne aveva assolutamente alcun ricordo. A stento ricorda in cosa consisteva il premio del calendario dell’avvento di due giorni fa e sapeva di aver mangiato pizza a pranzo perché non ne aveva ancora avuto voglia quella sera, figurarsi se si ricordava cose dei tempi della scuola. Ma sospettava che la sua vita fosse in pericolo, doveva mettere in guardia l’Elfo Domestico, avrebbe controllato al Ghirigoro qualche libro che potesse aiutarla sull’argomento e magari avrebbe chiesto a Max. E doveva contattare qualcuno che si occupasse di acchippare i fantasmi.
    Tananana na na naaaaaaa, tananananana! Tananana nanaaaa!


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