Posts written by Nevaeh

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    nevaeh

    thunderbird- 16 years - scheda

    Si era svegliata con indomabili capelli arricciati su se stessi in un groviglio senza senso. La tentazione era stata quella di ricorrere a un incantesimo drastico, o a un paio di forbici, per riuscire a porre rimedio a quella matassa senza senso che se ne stava appollaiata sulla sua nuca. Non era il miglior modo per cominciare l'anno scolastico, però Nevaeh mentre osservava allo specchio le dita della madre che, insieme con quelle di sua nonna, cercavano di sciogliere l'intricato nodo. Appoggiato sul tavolino della scrivania del bagno, con tanto di specchiera, c'era il biglietto per salire sulla Mongolfiera per Ilvermorny. Erano ormai diversi anni che la strega di Thunderbird si avvaleva di questo mezzo di trasporto per raggiungere la scuola, tanto che ormai la nausea provocata dalla passaporta e il senso di vertigini che provava a bordo del cestello non aveva assolutamente più alcun effetto sul suo stomaco. Invece il dolore pulsante alla nuca per i tentativi di districare il nodo, quello si che era qualcosa di pulsante e opprimente.
    Come un timer impazzito, il biglietto iniziò a vibrare. Era segno che la sua passaporta-biglietto era attivata e che doveva prenderla nel minor tempo possibile. Nessuno aveva idea di quanto tempo esatto dovesse passare prima che la passaporta diventasse inutilizzabile, ma si diceva che se il biglietto iniziava a fare le capriole come un pesce appena pescato si era davvero arrivati agli sgoccioli. E non aveva mai sentito di nessuno che avesse perso questo importante appuntamento per arrivare a scuola. Ciò non le evitava che la madre, apprensiva cronica, si premurasse di dirle di darsi una mossa, con continui incitazioni che di sicuro non aiutavano Nevaeh a fare mente locale con quello che doveva prendere. Trascinò il grande baule contenente vestiti e libri per mezza camera, prendendo una borsa e altri oggetti sparsi in giro, prima di salutare madre e nonna e afferrare con decisione il biglietto.

    Quando ricomparve dal vortice che l'aveva fatta viaggiare nel vuoto, un po' come immaginava succedesse durante le materializzazioni, un elfo domestico la stava già aspettando sulla plancia di comando, il ponte esterno della Mongolfiera, per ritirarle il pesante baule e spiegarle come raggiungere il salottino o la zona cibo e bevande. Ringraziò con un filo di voce che si perse nel vento, scendendo in fretta dentro al cestello per evitare che le folate di vigoroso vento rendessero vani gli sforzi delle due donne e soprattuto il mal di testa che le procedure di sbrigliamento le avevano causato. Raggiunse uno dei tanti salottini a disposizione per gli studenti e si sistemò in un morbido puff, posto vicino ad uno degli oblò dal quale poteva vedere la distesa pianeggiante che si estendeva sotto di lei.

    made by zachary

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    nevaeh

    thunderbird- 16 years - scheda

    Non si faceva altro che parlare della grande inaugurazione che sarebbe avvenuta quel weekend d’estate proprio a New York. A Ilvermorny ne parlavano tutti, super chiacchierata e discussa, ogni studente del castello sperava di andarci anche se sapeva che sarebbe stato difficile convincere i propri genitori a portarli nella caotica metropolitana che ancora erano minorenni. Coloro che si erano impegnati per superare il colloqui odi cameriere e lo avevano ottenuto, strappando un biglietto garantito per partecipare all’evento più in dell’anno, erano considerati dei privilegiati. Nevaeh invece osservava con una certa dose di scetticismo tutti coloro che sembravano disperarsi se avevano già ottenuto una risposta negativa, oppure gioire se invece erano riusciti nell’impresa. Per alcuni questa inaugurazione sembrava essere addirittura più importante del banchetto di fine anno, quello che avrebbe decretato il vincitore della coppa delle case. Non che lei ambisse meramente a vincere, ma pensava che quel tipo di avvenimenti fossero più a portata di studenti e fosse qualcosa a cui tutti gli studenti dovessero guardare con maggiore eccitazione. Forse a parlare era già un sentimento di malinconia che iniziava ad afferrarla, sulla soglia dei suoi ultimi due anni scolastici al castello di Ilvermorny. Oppure il fatto che, senza averlo detto a nessuno, sapeva già che sarebbe stata costretta ad andare a quella festa a cui tutti volevano partecipare.
    I Malachi erano importanti ambasciatori in territorio americano, figure di rilievo nella società magica che non potevano certo farsi sfuggire simili eventi. Per tutto il tragitto che li separava all’arrivo, viaggio fatto su un taxi no-mag per vivere le brezza di un’esperienza cittadina a dire di suo padre, non aveva fatto altro che sentirli parlare di chi ci sarebbe stato, di chi sarebbe stato da evitare e chi invece da salutare assolutamente, dopo una discussione su una strega dal torbido passato entrambi i genitori furono favorevoli nel concordare che sicuramente il signor Skyfield era da omaggiare, soprattutto perché era uno dei professori della piccola Nevaeh, ma questo fatto non doveva essere sottolineato se non casualmente… in sostanza la Thunderbird avrebbe preferito non partecipare a quella serata. Indossava anche un vestito ridicolosamente serio, una specie di tubino nero, che si risaltava la sua carnagione, ma non era certo adeguato a una strega appena sedicenne. Poi la madre l’aveva costretta a mettere chissà quale cimelio di famiglia dalle origini esotiche, un cerchietto dorato con dei soli stilizzati, che la faceva sembrare ancora più fuori luogo. Un simile accessorio avrebbe richiamato attenzioni indesiderate.

    Tesoro, noi dobbiamo occuparci di tessere contatti e conoscenze, è lavoro… ma ci saranno moltissimi amichetti con cui divertirti!

    Disse sua madre prima di scomparire nella folla, un bicchiere di vino rosso già in mano. Nevaeh non aveva molti amici, quasi nessuno dei suoi conoscenti sarebbe stata lì. Si avviò al buffet cercando di celare il disagio che provava e scegliendo una fetta di torta di Ilvermorny, per cercare di distrarsi e non pensare al fatto che fosse sola.

    made by zachary

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    nevaeh
    spezzaincanti - 16 years - scheda


    Heaven. Paradiso.
    Letto al contrario il suo nome significa proprio questo, paradiso. Non aveva mai capito da dove sua madre avesse scelto questo singolare nome, questo gioco letterario era il suo nome ma la parte che glielo aveva reso divertente e simpatico era finito molto presto.
    Nevaeh aveva un non so che di ironico e fastidioso. Il paradiso scritto al contrario aveva tutta l’idea di essere un inferno.

    Era ripiombata nel suo inferno personale quando, indossando un vestito grigio che avrebbe potuto essere una delle luride casacche che solitamente indossano gli elfi domestici delle famiglie altolocate, si era presentata alla Gringott. L’intero atrio di goblin, una decina almeno, si era voltato con sguardo scettico sulla undicenne appena entrata e tutti sembravano essersi chiesti se non fosse un elfo domestico mancato. Qualcosa di molto simile, visto il colore della sua pelle e il periodo storico in cui nella società no-mag aveva più o meno gli stessi diritti di un animale. Il senso di inadeguatezza l’aveva colpita allo stomaco paralizzandone le corde vocali e soltanto la lieve stretta di mano di sua madre l’aveva aiutata ad andare avanti con le sue richieste. C’era voluto poco a raggiungere la sua Camera Blindata, una delle più superficiali, meno protette e dunque meno pingue. Aveva sperato che il goblin avesse la professionalità di voltarsi dall’altro lato mentre entrava nella camera quasi completamente vuota se non per un esiguo gruzzolo d’oro, ma il funzionario aveva sbirciato con curiosità e con le sopracciglia aggrottate di chi desidererebbe avere un paio di occhiali per vederci qualcosa.

    Aveva i galeoni contati nella sua tasca. Contati per le compere scolastiche alle quali non poteva sottrarsi. Ma le spese sarebbero finite lì. Sua madre l’aveva accompagnata facendo posto tra i suoi turni dei tre lavori che svolgeva per potare a casa il necessario per sopravvivere, cercava di mostrarsi entusiasta ma a Nevaeh risultata difficile: ogni galeone speso, o l’idea di questo, si infilzava come uno spillo nella sua mente. Titubante aveva varcato, da sola, la porta del negozio che le avrebbe venduto la sua prima bacchetta magica: Ollivander. Era esattamente come uno si può immaginare di trovare un negozio di bacchette magiche: pieno di polvere, scatole accatastate un ogni angolo, raggiungevano il soffitto in colonne instabili. Legno e polvere erano, insieme con le scatole delle bacchette magiche, la parte predominante del negozio.

    - Buongiorno, sono qui per acquistare la mia bacchetta magica.-



    made by zachary

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    Benenutaaaa
    (si volevo usare sta cavolo di lavagnetta ù.ù)
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    Scelgo Tunderbird
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    SMISTAMENTO CONCLUSO!



    Edited by Wizarding World Master - 5/7/2019, 14:14
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    SPEZZAINCANTI
    ▬NEVAEH MALACHI▬
    NMj7
    LIVELLO 1 - PE 0
    CAR20 • COS10 • DES10 • FOR10 • INT25 • SAG25


    Sesso: donna
    Età: 16 anni
    Nazionalità: afroamericana
    Stato di Sangue: Purosangue
    Stato Sociale: Povero
    Professione: //
    Scuola di Magia: Ilvermorny
    Casata di Appartenenza: //
    Famiglia: //

    Classe: Spezzaincanti

    Allineamento: Caotico Buono (CB)
    Carattere: Nevaeh è una ragazza maldestra, è facile trovarla con un bicchiere rovesciato accanto o scovare macchie di inchiostro sui suoi vestiti, ma è troppo presa nel suo mondo per rendersene conto. Altruista e gentile, solita a aiutare gli altri anche senza tornaconto personale. Cerca di essere sempre cordiale perchè in quegli anni non è semplice essere strega e di colore, si sente un emarginata ed è per questo motivo che cerca sempre di fare amicizia.
    PrestaVolto: Zendaya Coleman

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    Edited by Wizarding World Master - 1/7/2019, 09:46
7 replies since 25/6/2019
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