Era poco più che un’undicenne la Stephanie Belcourt che era entrata nel negozio di Ollivander per procedere al acquisto della bacchetta magica. Sua madre le aveva spiegato qualcosa delle bacchette magiche ma fino a quel momento aveva visto solo di sfuggita il catalizzatore di tasso che possedeva la madre. Nella casa Belcourt, in un piccolo villaggio della Provenza circondato da fiori e campi di lavanda, non era ben visto l’uso della magia e la giovane strega ne era terrorizzata. Quando si erano trasferiti nel appartamento di Londra, grigia e piovosa, aveva iniziato a odiare di essere una strega. Lei voleva restare in Francia, a Orange, paese più vicino alla bella casetta di campagna dove era cresciuta. Diagon Alley era un posto strano, con gente strana, e sapere di essere circondata dalla magia terrorizzava la bambina. Era entrata nel negozio dall’insegna dorata spinta dalla madre, con le guance rosse per la vergogna e lo sguardo basso sulla punta dei suoi piedi aveva detto con accento francese ancora troppo marcato:

-Bonjour... J-je... io, sono qui per la mon-mia bacchetta majica.

Era successo ben diciannove anni fa e lei possedeva ancora con grande riguardo quello stesso catalizzatore. L’accento francese era rimasto, ma la timidezza era andata diminuendo e riusciva a intrattenere una conversazione con gli sconosciuti senza arrossire violentemente o balbettare.

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Pitture impressioniste. L’arte impressionista è qualcosa di contemporaneo, Monet è da poco morto e i suoi estimatori non sono ancora tanti quanti lo saranno nel prossimo secolo, il suo genio è già compreso ma la portata delle sue opere non è ancora stata rivalutata. E nelle sue ninfee e nel ponte Giapponese Stephanie rivede colori e prova emozioni che non sa descrivere.

Nel romantico sguardo color malva c’è un velo di malinconia che da sempre la accompagna. Una malinconia legata al non aver mai trovato un amore, ideale e romantico, forse a causa delle aspettative troppo alte la francese sente di non essere mai stata davvero innamorata di qualcuno. Guarda coppie felici, adolescenti mano nella mano o vecchietti che ancora si accompagnano dopo decenni di matrimonio e sente di non avere nulla in comune con loro. Gentile e dolce, certe volte appare fredda solo per timidezza, se riesce a instaurare un rapporto di amicizia é invece maliziosa e schietta, anche se raramente farà battute troppo spinte o che vadano al di la della sua soglia. Proprio per via di questo suo essere introversa si sente racchiusa in una bolla, una bolla personale che la intrappola impedendole di valicare quelli che sono i suoi confini naturali che la fanno sentire al sicuro. Scavalcare quel confine è per lei, ad oggi, impossibile.

Arguta e sveglia, gentile e dolce, sempre premurosa e incline ad aiutare il prossimo.

Troppo timida e introversa.

Se qualcuno dovesse dirle che è bella, arrossirebbe e scuoterebbe la testa imbarazzata. Ha occhi di una particolare tonalità di blu che tende al malva, a seconda del riflesso della luce si colorano di tonalità che possono variare, grandi ed espressivi, uno sguardo dolce. I capelli sono castani, una nuvola mossa color del cioccolato che ricade morbida con riflessi ambrati sulle punte. Ha un fisico snello, gambe lunghe e busto proporzionato, un vitino stretto e poche curve femminili.

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Non ha una storia tragica e piena di avventure da raccontare. Stephanie é una ragazza di appena trent’anni, nata da padre francese e madre inglese. Un’unione molto combattuta in quegli anni, perché il padre era babbano di origine mentre la madre appartenenti a una delle più prestigiose famiglie purosangue, quelle con il lignaggio che risaliva agli avi di Salazar Serpeverde. Dopo un accesa discussione con la famiglia, per il benestare generale, si è deciso che Stephanie avrebbe frequentato Hogwarts e non la scuola di magia francese. A 11 anni ha così abbandonato la Francia per trasferirsi nella umida Scozia. La magia ha sempre avuto un certo timore ad essere usata nella sua famiglia, è stato uno shock doversi adattare al castello così impregnato di magia e il timore di non essere abbastanza brava con la bacchetta ha pregiudicato il suo rendimento nelle materie pratiche. Soltanto nel primo biennio perché poi con impegno e costanza Stephanie si è impegnata a diventare una strega modello, abile fattucchiera. Ora la sua ambizione è quella di diventare insegnante e docente, magari di incantesimi.

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