Posts written by Oh damn‚ Black!

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    Buongiorno,

    volevo chiedere una cosa relativa alla Licantropia.
    Mi piacerebbe nuovamente affrontare l'esperienza per ottenere questa razza, ma ho notato che al Ministero non viene più aggiornato il calendario lunare e mi chiedevo quindi quando o come fosse possibile attivarla.

    Poi volevo anche sapere se, in caso di attivazione dell'esperienza, potessi utilizzare gli stessi post ( o comunque anche solo parti o simili) da quelli che ho usato la prima volta sia nella parte 1 che nella parte 2 che però sono poi state annullate per la risposta non in tempo e quindi non sono mai stati conteggiati come PE.

    Grazie mille,
    CLB
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    Tra l'altro devo chiederti anche io una cosa, faccio sempre lì?
    Aspetto che chieda prima Sara, che la mia è una cosa da poco...
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    Siamo entrambe femmine ^^

    Io sono Vittoria (non Ferragnez, purtroppo) ma puoi chiamarmi Vic o Chey!

    Per il detective, penso ti basterà proporti come auror, per il ladro non ne ho idea, ma è Hedel qui sopra che si occupa dei super cattivi da queste parti saprà aiutarti meglio di me.
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    Allora benvenuta e ben ritrovata qui da noi!!

    Io muovo Cheryenne, la proprietaria dei 3 manici di scopa e Lemon, di Serpeverde. Spero di aver occasione di ruolare con uno dei tuoi personaggi presto.
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    Welcomeeee :fangirl: :fangirl: :fangirl: :fangirl:

    Ti aspetto ai tre manici per una role :beer:
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    Cheyenne Luna Black
    domatore - 23 y.o. - caotico buono

    « Gratta e netta. » disse per la decima volta consecutiva da quando aveva messo piede nel locale. Il negozio di dolciumi era stato messo soccquadro in quello che sembrava uno scherzo di pessimo gusto. O una vendetta personale. La Black lanciò un’occhiata traversa, senza farsi vedere, a Madama Elide, alla sua corporatura minuta e a quei grandi occhi che ricordavano due nocciole, non sembrava affatto essere qualcuno che avrebbe corso dei rischi, intrapreso delle vie poco legali. E poi vendeva dolci e caramelle, cosa poteva fare? In effetti la mente della strega aveva già trovato diversi metodi di contrabbando, magari sostituire lo zucchero con altra polvere, introdurre pozioni o veleni nell’impasto di qualche cioccolatino non sarebbe stato troppo difficile. E iniziò a credersi se non avesse una mente troppo criminale e se questo non la rendeva anche lei una criminale. Sbattè le palpebre per ridestarsi da queste congetture e tornare a pensare al delirio di zucchero che regnava in quel negozio. « E non ha idea su chi possa essere il responsabile? » domandò, non riuscendo a nascondere una certa curiosità. Se fosse successo lo stesso ai Tre Manici… non riusciva a immaginare cosa avrebbe provato nella stessa situazione della dolciaria. Probabilmente avrebbe dato di matto e ci sarebbe già stato un capannello di auror fuori dalla porta a indagare sui responsabili. Ma se non c’era nessuno, forse la cara dolce Elide non era così innocente come sembrava o in ogni caso era a conoscenza del responsabile che si celava dietro alle fattezze mistiche della Befana.
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    Cheyenne Luna Black
    domatore - 23 y.o. - caotico buono

    Befana. L’inquietante firma di colui che aveva messo sotto sopra il negozio di dolci sembra essere stata fatta con… le dita della Black toccarono la vetrina e tastarono la consistenza appiccicosa. «Marmellata di more» decretò saggiando il contenuto che era rimasto sul suo polpastrello. Anche se molto fredda per essere stata sul vetro tutta la notte era davvero molto buona, anche se un po’ troppo dolciastra per il suo personale gusto. Intanto la povera Madama Elide era intenta a frenare delle cioccorane che erano fuoriuscite dalle loro confezioni. Un problema al quale avrebbe pensato dopo. Appoggiò le copie della gazzetta che teneva sotto braccio in un posto che sembrava sgombro si caramelle e sostanze appiccicose ed estrasse la sua bacchetta magica. Agitò con maestria il catalizzatore dinnanzi all’enorme vetrata imbrattata e pronunciò con decisione «Gratta e netta. » la magia fuoriuscí come un potente raggio dalla punta della bacchetta e innondò la superficie di vetro, pulendola e ripristinandola a uno stato di pulizia immacolata. E questo era fatto. Ammesso che non avesse cancellato delle prove fondamentali per eventuali sopralluoghi. Cazzo. Vabbè ci avrebbe pensato se fossero comparsi gli auror.

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    Tre Manici di Scopa

    Registro Vendite Gennaio

    2022


    Cliente:
    Acquisto: [URL=]LINK[/URL]
    Merce Venduta:
    Importo Speso: XX Galoeni
    Commesso/Negoziante:

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    Cheyenne Luna Black
    domatore - 23 y.o. - caotico buono

    Era sempre stata entusiasta nel periodo delle feste, ma mai come quell’anno era felice che stessero finalmente giungendo al termine. Il fatto era che gestendo un locale come i Tre Manici di Scopa aveva trascorso due settimane a cucinare ininterrottamente, riducendosi a non riuscire a prendere più di qualche ora di riposo dove collassava esausta in uno dei divani della locanda. Ma il 6 Gennaio era arrivato e tutte le feste sarebbero volte via insieme all’orda di turisti che aveva ricercato in Hogsmeade il posto per trascorrere le vacanze natalizie. Sarebbero poi tornati gli studenti nei weekend e il normale flusso di clienti avrebbe lasciato un po’ di respiro alla Black. Trascinava i piedi con aria svogliata per le vie del centro, intenta a tornare ai Tre Manici in tempo per preparare la colazione agli ultimi ritardatari, dopo aver preso dal ufficio postale le copie fresche di stampa della gazzetta del profeta da distribuire quando un grande trambusto proveniente da Mielandia attirò la sua attenzione. « Madama Elide, che succede?» domandò notando che le raffinate e curate vetrine del negozio di dolciumi erano un vero disastro. Conosceva soltanto sommariamente la strega che se ne occupava, però immaginava che le servisse una mano.

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    Nome Cognome + link scheda: Cheyenne Luna Black
    Prestavolto: Priyanka Chopra
    Link Role Agosto:x
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    Cheyenne Luna Black
    domatore - 23 y.o. - caotico buono

    Prima il piacere e poi il dovere. No, non era proprio così. Quando si trattava di dovere la Black era molto brava a porlo dinnanzi a ogni cosa, precisa e puntuale nel suo lavoro ( da un lato preparava dolci e dell’altro pozioni curative, la precisione era fondamentale in entrambe le sue professioni) un po’ meno brava a staccare e a svagarsi. Per lei porre prima il dovere e in secondo luogo il piacere non era mai stato un problema, spesso però il suo stacanovismo la faceva diventare una persona poco socievole e sociale, aspetti che non appartenevano al suo carattere. Quando si trattava poi di lasciare i Tre Manici di Scopa per prendere parte a qualche evento, che ovviamente avvenivano per gran parte il sabato sera, la sua propensione al lavoro prendeva il sopravvento e il più delle volte si trovava a rinunciare a prendere parte agli eventi o peggio ancora a disdire all’ultimo minuto perché sapeva che i sensi di colpa per aver lasciato il locale alle sue sorti le avrebbero compromesso il resto della serata. Era vero, la Black faticava a divertirsi, non creava aspettative sulle serate e nella maggior parte dei casi questo le permetteva di scegliere, anche piuttosto facilmente, il lavoro. Quella sera però era diverso, oltreoceano nessuno si sarebbe perso quella festa, una serie di vecchie conoscenze della Black, principalmente ex-compagni di Ilvermorny, le avevano scritto per sapere se ci sarebbe stata all’evento più esclusivo di tutto l’anno. E per qualche strano motivo dettato dall’impulso e da una vena meramente vanitosa aveva già confermato la sua presenza e quando il Sabato era arrivato non aveva potuto paccare, per evitare anche una pessima figura e sensi di colpa all’inverso. Si era agghindata in modo consono, dopo aver lavato via i residui di farina dalle ciocche corvine e aver controllato che non ci fossero tracce di marmellata sotto le unghie, indossando un vestito a balze nere con i contorni dorati che mettesse in risalto le sue curve morbide senza farle apparire troppo attillate dentro la stoffa. Un filo di eye-liner nero per mettere in risalto i grandi occhi d’ambra e si era smaterializzata in un pop. New York era caotica esattamente come la ricordava, da quell’anno e mezzo fa in cui ancora abitava con una no-mag, pagando l’affitto di una stanza quasi quanto ora pagava l’affitto di una villetta ad Hogsmeade (il fatto che non ci fossero babbani a voler comprare casa sicuramente diminuiva l’inflazione), usando con parsimonia la magia. Il rapporto Rappaport aveva reso insostenibile e quasi al limite della legalità questo tipo di convivenza, per sua fortuna si era decisa per un cambio radicale del suo stile di vita ed era andata nella ben più liberale Inghilterra. Mai scelta migliore era stata presa in tutta la sua esistenza.
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    CITAZIONE (MMars @ 31/5/2021, 15:10) 
    Bonjour! A qualcuno andrebbe una role con la mia Mel?

    Ti offro la mia Cheyenne se ti va **
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    Risponderò a Nate?: 6
    • 1d10
      6
    • Inviato il
      14/4/2021, 13:11
      Oh damn‚Vic!
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    Cheyenne Luna Black
    domatore - 23 y.o. - caotico buono

    Forse le ciliegie che aveva ordinato per quella domenica non sarebbero bastate. Osservava la cassetta che conteneva potenzialment centinaia di frutti rossi diminuire a vista d'occhio con il passare delle ore. Si era ormai ridotta a sfornare la crostata in tempi rapidissimi, facendo appena in tempo a finirne una che già di quella precedente non restavano che qualche briciola: il fatto che questi tempi così stretti non dessero nemmeno il tempo al dolce di raffreddare, costringendoli a servire delle fette calde, non faceva altro che esaltare l'appetito dei clienti e più di uno aveva richiesto il bis. « Fragole, mirtilli... bacche. Non mi interessa, qualunque cosa possa metterci.» stava dando indicazioni, piuttosto concitate al suo elfo domestico di procurarsi altra frutta da utilizzare come guarnizioni della pasta frolla che stava dorandosi in forno, doveva iniziare a prepararsi a dover cambiare la crostata del giorno, perchè a quel ritmo di produzione non sarebbero certo state abbastanza le ciliegie che le erano rimaste. Mentre il timer le ricordava, con un fastidioso trillo, che era ora di tornare in sala a servire i clienti soprappensiero aveva afferrato un frutto e se l'era messo in bocca. « E ti prego, fai in modo che non me le mangi tutte io.» aggiunse con un sorriso esasperato, dopo aver sputato il nocciolo della ciliegia in un fazzolettino, finalmente uscendo in sala.

    « Nemmeno io lo ricordavo...» sospirò, trovando la forza di ridacchiare. Era contenta che ci fosse così tanta clientela, così tante persone che quella domenica mattina avevano scelto i Tre Manici di Scopa per la loro colazione, o brunch, o semplicemente per gustarsi una buona burrobirra, però il ritmo era sempre più sostenuto e cominciava davvero a sentire la voglia di avere un'assistente, qualcuno che si occupasse della sala mentre lei era in cucina. Passò una mano sulla fronte, per sottolineare la spossatezza di quel turno così estenuante, come a voler raccogliere qualche goccia di sudore che però non c'era. « Siamo le uniche legalmente autorizzate a fasci uno shottino di alcol. Se ci stai fammi un fischio.» ammiccò, strizzandole l'occhio per confermare che si, erano le uniche due con un età superiore ai diciassette anni, fuori da Hogwarts. Cazzo, erano le due MILF del locale e questa realizzazione la colpì in faccia come uno schiaffo, facendole sbattere le palpebre un paio di volte con aria perplessa. La piuma magica, che prendeva appunti da solo sul suo blocchetto degli appunti, scrisse velocemente l'ordinazione della strega bionda, mentre Madama Burrobirra rispondeva con un sorriso smagliante « Caffè Levitante e Waffle Unicorno in arrivo!» prima di congedarsi, prendendo di nuovo il Menù che aveva lasciato alla cliente e dirigendosi a un altro tavolo, ad altri clienti, ad altre ordinazioni da prendere.

    Riemerse per l'ennesima volta, ormai aveva perso il conto, dalla doppia porta battente delle cucine per immettersi nell'affollata sala dei Tre Manici di Scopa con uno sciame di vassoi che la seguivano, diligentemente mentre si recavano a un tavolo e ora all'altro. Un gruppo di tre grifondoro le rise dietro mentre serviva loro tre fette di crostata del giorno e una Tassorosso era diventata più volte rossa, mentre le chiedeva di pagare per il suo CioccoBolle, tanto che aveva pensato che non avesse i soldi necessari ma le giuste monete d'oro furono riposte nella sua mano. Aveva forse qualcosa che non andava? Se lo domandò mentre arrivava al tavolo della bionda strega adulta, sorridendole mente il vassoio con la sua ordinazione si abbassava per permetterle di spostarle sul tavolo il CaffeèLatte Levitante e i Waffle Unicorno. « Ecco qua: fanno 7 Galeoni. Scusa, posso chiederti se ho qualcosa che non va? Continuano a fissarmi e non capisco se sono solo affamati o se ho qualche biglietto strano attaccato sulla schiena. »
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    Cheyenne Luna Black
    domatore - 23 y.o. - caotico buono

    Dietro al bancone si trovava bene. Da quella posizione, leggermente sopraelevata aveva modo di controllare con attenzione tutto il locale, riusciva a vedere se entravano nuovi clienti dall'ingresso, se qualcuno usciva fuori a prendere una boccata d'aria o per aspirare una sigaretta, o se invece era un tentativo di fuga per non pagare il conto. Poteva controllare che nella fila del bagno delle donne non ci fosse troppa coda, che nessun avventore particolarmente ubriaco o molesto cercasse di disturbare le clienti del gentil sesso, che non ci fosse lo stesso avventore a rimettere i galeoni spesi in alcol sul pavimento, uno spettacolo che avrebbe evitato di far pulire persino a Quincey, se qualcun altro fosse riuscito ad avere lo stomaco abbastanza forte da poterlo non seguire rimettendo la cena. Era una medimaga, una guaritrice e questo avrebbe dovuto contribuire a renderla poco suscettibile a questo genere di cose: poteva vedere litri di sangue uscire da un'arteria, fratture scomposte con ossi spezzati che uscivano dai lembi di carne, sentire l'odore delle cauterizzazioni sulla pelle viva, ma il vomito invece non lo aveva mai sopportato. E probabilmente mai sarebbe riuscita a tollerare l'odore acro e acido che questo aveva.
    Aveva servito il cliente, quello stravolto e con la cravatta allentata, che si era seduto al bancone durante quella serata composta unicamente da coppiette, ma non aveva mai perso di visto la sala dove si stavano svolgendo cene e aperitivi, pronta a scattare al primo segnale di richiesta di conto, di acqua quasi finita o per accogliere una nuova ordinazione. E poi, anche se la sua professione imponeva che sul suo volto ci fosse sempre stampato un sorriso, non le era affatto andata a genio la mancanza di cortesia del uomo, che aveva supposto che fosse una cameriera (non che ci fosse qualcosa di male in questo) soltanto perchè era una donna e quindi non aveva alcuna prospettiva di occupare una posizione di rilievo. Questo invece la infastidiva parecchio e la indisponeva oltremodo, nonostante tutto, il sorriso non aveva accennato a scemare. Con un po' troppa forza aveva posato la Burrobirra Fredda davanti al ragazzo, che ora appariva soltanto come un uomo distrutto da una dura giornata di lavoro, da qualche problema sentimentale forse, ma che comunque non era ancora ben visto ai suoi occhi. Quasi non afferrò il grazie timidamente aggiunto alla sua domanda su come desiderasse la bevanda, posticcio tentativo di rimediare al essere stato sgarbato. Il suo sguardo scuro comunque si rallegrò alla vista delle monete d'oro che venivano poste sul bancone di legno, mentre le contava mentalmente prima di raccoglierle, l'uomo le pose una domanda.
    « Non da molto, ci sono ancora alcune cose che voglio ammodernare...» rispose di getto, come se anche il mago fosse in vena di conversazione, interrompendosi prima di intavolare una conversazione che avrebbe portato a raccontare dei progetti di ristrutturazione che aveva in mente per i vecchi Tre Manici « Ti ringrazio» si affrettò a chiudere la conversazione con un sorriso e una parola dolce. Sistemò i cinque galeoni nella cassa, facendo poi sorvolare lo sguardo sulle persone sedute in sala, poi decise di rivolgere altre parole al mago del bancone, come a volerlo ripagare dell'atto di gentilezza mostrato. « E comunque penso proprio non sia la serata che fa per te» disse indicando i vari tavoli con un gesto della mano, il braccio aperto in un movimento ampio: erano tutte, unicamente coppie. Fatta eccezione che per le due anime solitarie al bancone.
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144 replies since 12/11/2013
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