8 Dicembre 1926 no news good news

Sedeva compostamente sullo scranno, la schiena restava nella posizione più eretta che le fosse possibile mantenere mentre il capo restava chino su una serie di fogli e scartoffie ad ingombrarle lo spesso tavolo di mogano. Permessi speciali, richieste per colloqui, questioni burocratiche tutt’al più, più spostata a sinistra giaceva una elaborata relazione di Erbologia sulla quale stava lavorando il giorno precedente prima che i fatti che avevano sconvolto New York rimbalzassero fino nel nord, stravolgendo la quotidianità di Ilvermorny. Aveva cercato di mantenere ordine, mentre i primi gufo avevano portato notizie da New York già verso l’ora di cena, prima che il crepuscolo calasse con le sue tenebre ad avvolgere gli alti tetti di Ilvermorny. Darren, formalmente era ancora suo marito, aveva dovuto recarsi d’urgenza al M.A.C.U.S.A. proprio come aveva fatto quella. Non avevano nemmeno avuto il buon senso di fingersi discreti in attesa che fosse ufficializzato il divorzio, profanando il sacro legame che li aveva uniti per quanto? Decine di anni senza il ben che minimo rispetto per lei. O per la piccola Maxine. Già una ragazza problematica e temeraria dai suoi 15 anni. Con lo spirito ribelle del padre e la testardaggine della madre avevano creato una piccola donna indipendente e caparbia. Rimuginò sulla questione, giungendo alla conclusione che avrebbero avuto a che fare con un bel grattacapo, accarezzandosi il collo con aria stanca. La situazione era rimasta pressoché che invariata, almeno nella giornata di ieri, grazie anche al suo personale intervento: aveva interrotto l’intrusione dei volatili in Aula Magna e li aveva indirizzato alla Voliera, lasciando che trascorresse tutta la notte prima di far consegnare loro il messaggio che portavano. Un lieve tamponamento mentre attendeva impaziente notizie dalla città. Lynch non era stato tanto lungimirante da scriverle personalmente, di questo poteva biasimare soltanto se stessa per averlo scelto come compagno di vita nonostante evidenti mancanze, così aveva passato tutta la notte esattamente lì seduta alla sua scrivania. Aveva dovuto attendere la prima copia del The New York Ghost pubblicato in edizione straordinaria come una qualunque strega. Lei, preside di Ilvermorny. Tutto questo era inaccettabile. Inammissibile. Non poteva certo censurare il giornale, impedire agli studenti di rassicurare le proprie famiglie sul loro stato di salute. Due cose fece quella mattina: scrivere una lettera indirizzata a Seraphina Picquery, domandandole chiarimenti in merito alla vicenda ed una lettera indirizzata al The New York Ghost come comunicato della scuola per rassicurare tutti quanti. Ad Ilvermorny la situazione era tranquilla.
Man mano che le persone nel castello si alzavano più cresceva il fomento. Se a colazione si era trattato solo di un brusio sommesso era diventato un chiacchiericcio incontrollabile durante le ore di lezione mattutina degenerate poi in un dibattito a gran voce nell’Aula Magna. La situazione era degenerata a tal punto che aveva dovuto dichiarare la sospensione delle lezioni odierne, aveva così permesso a quei docenti che erano legati al M.A.C.U.S.A. di recarsi a New York e a tutti gli studenti che ne avessero fatta espressa richiesta di incontrare le proprie famiglie e tornare a casa per qualche giorno.


~ È possibile richiedere in questa discussione, per gli studenti che vogliano vivere l’ESPERIENZA 1 fuori Ilvermorny ( New York o Dragon Alley) richiedere il permesso di vedere le famiglie. Nella role della propria Esperienza sarà loro dovere indicare espressamente chi è venuto a prenderli.

Fatto uscire un giovane Thunderbird che aveva avanzato la richiesta di farsi recuperare dalla nonna per recarsi a Chicago, non aveva potuto far altro che acconsentire con uno svolazzo della firma apposto sul permesso speciale, aveva deciso di prendersi una breve pausa. Aveva così fatto chiamare un elfo domestico, era bastato muovere il campanellino magico che stava alla destra della sua scrivania perchè uno dei piccoli servitori facesse la sua comparsa. Aveva sorriso gentilmente alla creatura avanzando poi la sua richiesta. *Gradirei dell'acqua calda con una fetta di limone, grazie.* Non era ancora l'ora del tè, fu soltanto questo a trattenerla dal farsi portare anche una fetta di crostata. La testa iniziava a pulsare, tradendo una certa stanchezza e preoccupazione nell'animo della donna. Da New York non era sopraggiunta altra notizia. Darren non aveva fatto sapere nulla. Era inevitabile, nonostante tutto quello che avevano passato e la loro attuale situazione, che si preoccupasse per il marito. Ex marito. Ormai era soltanto più una questione burocratica. Ma la Lync, avrebbe comunque mantenuto il cognome, si aspettava sempre un trattamento privilegiato che ormai erano anni che l'uomo non le concedeva più. Questa era però una situazione straordinaria...avrebbe potuto anche fare uno strappo alla convenzione. Il filo dei suoi pensieri fu interrotto da tre colpi sordi e sfortunatamente non si trattava dell'elfo domestico con la sua acqua e limone. *Avanti, si accomodi!*