Hedel Anakin Crawford non era esattamente un tipo di commessa convenzionale. Non sorrideva. Non era gentile. Il suo unico interesse era legato ai soldi. Galeoni. L'affascinante tintinnare dell'oro. Non poteva farne a meno, ne era attratta come una zanzara da una vivida fiamma. Come un pirata in perpetua ricerca di tesori maggiori. Così alla Serpeverde, quando si era presentata la possibilità di farlo, aveva fatto domanda per il posto di Commessa da Ollivander. Non credeva vi avere possibilità di passare, se non drogando il vecchio proprietario e falsificando palesemente i risultati. Ed eccola qui, con i gomiti appoggiati sul bancone mentre un dito scorreva avanti ed indietro, tracciando un solco più definito sulla polvere che si era depositate in quelle settimane. Per l'appunto, Hedel Crawford non era un tipo di commessa convenzionale, anzi. Ma avrebbe giurato dinnanzi al più risoluto Auror che lei non aveva avvelenato il vecchio Garrick, no, anche se si era trattato di un semplice malore lei non aveva avuto nulla a che fare con tutto questo. Era domenica pomeriggio e questo significava solo una cosa: orde di bambini frignanti che entravano in negozio reclamando un catalizzatore magico prima che avessero compiuto undicenni anni. Allungando lo sguardo oltre la vetrina poteva vedere dei genitori sogghignanti, orgogliosi della messa in scena del loro pargolo. Fortunatamente url vecchio Ollivander aveva pensato anche a questo: disponevano di un Incantesimo della Linea di Età, bastava far entrare il piccolo impostore dentro al cerchio per verificare se avesse effettivamente compiuto undici anni. Stranamente nel negozio non vi furono avventori per quasi dieci minuti, concedendo alla Crawford la possibilità di sfogliare le pagine di un manuale su come incrementare gli incantesimi offensivi grazie all'uso di rune, quando il richiamo metallico sulla porta (prima o poi lo avrebbe fato saltare) le fece volgere lo sguardo alla nuova cliente. Era una giovane strega dalla chioma infuocata, che desiderava avere la sua bacchetta.
« Una bacchetta, certamente... » non poté fare a meno di alzare un sopracciglio con una certa perplessità squadrando la giovane strega che aveva davanti agli occhi. Non poté fare a meno di notare una figura dalla medesima chioma ramata appostata fuori dal negozio che tanto le ricordava i sopraccitati mocciosetti.
« Prima devo chiederti di attraversare la Linea dell'Età, è obbligatorio.» indicò il cerchio luminoso che si emanava dal suolo, alla sua destra, proprio sotto ad un quadro che raffigura Ollivander in persona mentre intagliava l'impugnatura di una bacchetta. Solitamente bastava questo per far desistere un bambino impostore, ma la strega si diresse con abbastanza sicurezza da suscitare l'interesse della Serpeverde. Inaspettatamente la strega risultò positiva al test e questo significava che poteva avere la sua bacchetta. La ragazza si voltò, sfilando una custodia marrone dagli intarsi argentanti, la estrasse prim esaminandola e poi porgendola alla cliente.
« Proviamo questa qui: Pioppo, Essenza di canto di Sirena, 10 pollici, Ragionevolmente Flessibile. +10 INT Il costo è di 26 Galeoni.» Benvenuta da Ollivander!
Puoi anche non rispondere a questa discussione, la bacchetta che sarà registrata avrà le caratteristiche appena elencate.
Se però non è di tuo gusto puoi provarla e decretare il suo fallimento, te ne fornirò un'altra.
Hai a disposizioni tre tentativi per trovare la tua bacchetta, la terza -che ti piaccia o no- sarà quella definitiva. 
Anni ed anni di perseveranza nella raffinata arte della ribellione avevano portato anche a questo. Una morbida curva sinusoide aveva trasfigurato il labbro superiore, facendogli sormontare quello sottostante, tracciando le basi per quello che era un perfetto broncio. Ancora una volta il soggetto a cui era rivolto era proprio la madre Lena - mai una gioia - Lynch. Nonostante le eccellenti doti di strega che si potevano constatare in maniera oggettiva con la lunga sfilza di cariche che l’accompagnavano, non ultima la presidenza di Ilvermorny, come madre era un vero supplizio. M non la sopportava più, anzi ogni volta che doveva chiedere qualche permesso alla madre le pareva di sentire già la repulsione crescente e l’ombra dell’ennesimo no che già si dilungava al suo “posso?”.
Hedel Anakin Crawford non era esattamente un tipo di commessa convenzionale. Non sorrideva. Non era gentile. Il suo unico interesse era legato ai soldi. Galeoni. L'affascinante tintinnare dell'oro. Non poteva farne a meno, ne era attratta come una zanzara da una vivida fiamma. Come un pirata in perpetua ricerca di tesori maggiori. Così alla Serpeverde, quando si era presentata la possibilità di farlo, aveva fatto domanda per il posto di Commessa da Ollivander. Non credeva vi avere possibilità di passare, se non drogando il vecchio proprietario e falsificando palesemente i risultati. Ed eccola qui, con i gomiti appoggiati sul bancone mentre un dito scorreva avanti ed indietro, tracciando un solco più definito sulla polvere che si era depositate in quelle settimane. Per l'appunto, Hedel Crawford non era un tipo di commessa convenzionale, anzi. Ma avrebbe giurato dinnanzi al più risoluto Auror che lei non aveva avvelenato il vecchio Garrick, no, anche se si era trattato di un semplice malore lei non aveva avuto nulla a che fare con tutto questo. Era domenica pomeriggio e questo significava solo una cosa: orde di bambini frignanti che entravano in negozio reclamando un catalizzatore magico prima che avessero compiuto undicenni anni. Allungando lo sguardo oltre la vetrina poteva vedere dei genitori sogghignanti, orgogliosi della messa in scena del loro pargolo. Fortunatamente url vecchio Ollivander aveva pensato anche a questo: disponevano di un Incantesimo della Linea di Età, bastava far entrare il piccolo impostore dentro al cerchio per verificare se avesse effettivamente compiuto undici anni. Stranamente nel negozio non vi furono avventori per quasi dieci minuti, concedendo alla Crawford la possibilità di sfogliare le pagine di un manuale su come incrementare gli incantesimi offensivi grazie all'uso di rune, quando il richiamo metallico sulla porta (prima o poi lo avrebbe fato saltare) le fece volgere lo sguardo alla nuova cliente. Era una giovane strega dalla chioma infuocata, che desiderava avere la sua bacchetta. « Una bacchetta, certamente... » non poté fare a meno di alzare un sopracciglio con una certa perplessità squadrando la giovane strega che aveva davanti agli occhi. Non poté fare a meno di notare una figura dalla medesima chioma ramata appostata fuori dal negozio che tanto le ricordava i sopraccitati mocciosetti. « Prima devo chiederti di attraversare la Linea dell'Età, è obbligatorio.» indicò il cerchio luminoso che si emanava dal suolo, alla sua destra, proprio sotto ad un quadro che raffigura Ollivander in persona mentre intagliava l'impugnatura di una bacchetta. Solitamente bastava questo per far desistere un bambino impostore, ma la strega si diresse con abbastanza sicurezza da suscitare l'interesse della Serpeverde. Inaspettatamente la strega risultò positiva al test e questo significava che poteva avere la sua bacchetta. La ragazza si voltò, sfilando una custodia marrone dagli intarsi argentanti, la estrasse prim esaminandola e poi porgendola alla cliente.
