[ESPERIENZA 4] - The Cage

L’intuizione di Daphne Deveraux, unica donna che componeva la strana triade di ministeriali, si era in effetti rivelata corretta: non soltanto sembrava, ma era il caveu di una banca, ormai in disuso da molto molto tempo. Di questo trovò conferma anche Nathaniel Crawford che era stato attratto dalla spessa porta ed ora ne analizzava l’integrità strutturale. Subito poté notare a questo esame ravvicinato che era formata da cemento rivestito di ferro. Tuttavia il ferro era arrugginito in alcuni punti laterali e forse necessitava di un rinforzo. Nella fioca luce del corridoio in cui si trovava ancora poi riuscì a notare un ulteriore dettaglio: un’enorme scritta si estendeva in rilievo sulla porta, ma il gioco di luci ed ombre ne impediva per ora la lettura.
Fu Darren Lynch ad illuminare la situazione. Mago esperto si era prodigato per effettuare un lumos maxima, sicuramente non tra i suoi migliori Incantesimi ma sufficientemente buono da poter illuminare nella sua totalità la stanza. Il piccolo sole generato dalla bacchetta era salito fino al soffitto della cella, illuminandola. Entrando i maghi avrebbero notato la presenza di un soffitto particolarmente ribassato, di una zona di servizi igienici, con tanto di specchio, la presenza di un letto semplice. Cose normali da trovare in una cella, forse il gruppo sarebbe rimasto deluso ma la Madama Presidentessa era stata chiara riguardo a quello che sarebbe stato il loro compito.