[COLLOQUIO] Medimag

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    Ghiaccioli
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    Si era svegliata di botto, come se qualcuno le avesse gridato nelle orecchie.
    Le iridi verde-azzurre si erano spalancate all'improvviso, mettendo a fuoco il soffitto bianco della sua camera e poco dopo il tenue bagliore dorato del globo di luce magica che lasciava girovagare per la stanza.
    In effetti parecchie cose girovagavano in quella casa – si ritrovò a pensare Adeline ancora in parte persa in quel mondo morbido fatto di cuscini e sogni argentati – girovagava il suo enorme orologio da casa, girovagavano le luci, girovagava Abe, il suo elfo domestico, girovagavano parole, pensieri, e a volte girovagavano vasetti di marmellata ai lamponi semi vuoti e caramelle di ogni genere e sorta, per suo semplice diletto – e golosità.
    A quei disordinati pensieri, fu quindi il suo stomaco a rispondere per primo brontolando sonoramente: la londinese si rotolò nel letto, trascinando con sé lenzuola e coperte.
    - Abe – chiamò con voce soffocata da quel suo fagotto caldo – Abe che ore sono? -
    L'elfo si materializzò nella sua stanza, raccogliendo uno dei tanti cuscini che governavano il piccolo bilocale – assieme alle coperte, sì, tante cose potevano dirsi di quella casa ma di certo non che non fosse confortevole – e adagiandolo sul letto.
    – Manca un'ora all'alba signorina Ad. Può dormire ancora un po' se lo desidera, altrimenti posso prepararle la colazione. -
    Lo stomaco della ex Corvonero brontolò ancora, deciso a dire la sua e mettendo così a tacere ogni altra eventuale possibilità di scelta.
    - No, mi alzo.. e mi occupo io stamattina della colazione. Tu puoi prepararmi il bagno nel frattempo? -
    Rispose quindi la strega facendo capolino tra le coperte, sorridendo all'elfo – Ti vanno dei pancake speciali?-

    Un paio di ore, una colazione ed un rigenerante bagno dopo, Adeline scrutava crucciata il suo ampio armadio, in quel momento spalancato di fronte a lei: quella mattina si sarebbe tenuto il suo colloquio di lavoro al San Mungo, e oltre a non voler arrivare in ritardo, la strega ci teneva a presentarsi come si conveniva. Doveva d'altro canto considerare vari fattori: l'eleganza, certo, ma in un ospedale si corre di reparto in reparto, ci si relaziona con pazienti di ogni genere e che potrebbero portare con sé ogni genere di problema.. doveva scegliere qualcosa di comodo, non eccessivamente elegante ma ad ogni modo sobrio e funzionale, adeguato ecco.
    - La prego, eviti quel tailleur rosa antico. -
    Sentì una vocina simil grillo parlante accanto a lei, scoprendo così che da vari minuti anche il suo elfo domestico stava osservando curioso il vasto contenuto del suo armadio: - Mmmh tranquillo Abe, credo opterò per.. questo! Che ne dici?! -

    1- [Nel post descrivi l'arrivo in Ospedale, il passaggio nel tuo ufficio ed infine descrivi un reparto del quarto piano.]

    Infine, eccola lì. Adeline era arrivata con quei dieci minuti tecnico-tattici di anticipo rispetto all'orario concordato con la Direttrice, Cristina Webber, che in quella uggiosa tarda mattinata avrebbe supervisionato il suo colloquio per diventare una Medimag.
    Stringendosi leggermente nel suo cappotto - bianco come la neve ormai sciolta sulle strade magiche e non - la strega era entrata nell'imponente struttura e, una volta individuata la zona di Accettazione dove a breve si sarebbe dovuta presentare, aveva lasciato vagare lo sguardo marino nell'ambiente circostante: c'erano persone, tante persone, disseminate nell'ampio salone verde/azzurro che le accoglieva tra il caldo bagliore di luci chiare e poltroncine, divanetti e comode sedie disposte in ordinate file dedicate all'attesa dei pazienti meno urgenti e dei familiari. Ai muri c'erano quadri di importanti Medimaghi storici e/o benefattori della struttura, alternati a bacheche e poster di ogni tipo che ricordavano alla popolazione magica di stare attenti alla febbre virale da Raneruncoli, di fare attenzione nel prodigarsi in pozioni sconosciute o incantesimi particolarmente complessi e soprattutto di non giocare con manufatti babbani di natura sconosciuta.
    Adeline, al centro palpitante di quell'alveare umano.. ne era letteralmente affascinata.
    C'erano poi Medimag che a passo spedito attraversavano il salone da una parte all'altra, elfi domestici che si occupavano di svariate mansioni, dalla pulizia al trasporto per materializzazione dei casi più urgenti, e una voce cordiale magicamente amplificata che chiamava in ordine i pazienti meno gravi in attesa.
    Adeline inspirò a pieni polmoni quell'aria satura di disinfettante, persone e .. attesa. Che per lei era oramai agli sgoccioli.
    Si diresse così a passo sicuro al banco dell'Accettazione, in fondo alla sala, e dopo essersi presentata e aver chiarito il motivo della sua presenza, aspettò in disparte che la Direttrice la raggiungesse.
    - Buongiorno signora Direttrice, sono Adeline Walker, per il colloquio delle 11. -
    Esordì quindi cordiale, stringendo la mano della strega alle 11 e 00 spaccate.
    Sapeva che prima del colloquio vero e proprio, la Medimag capo dei capi le avrebbe fatto fare un rapido giro dell'ospedale, passando dapprima dagli uffici riservati al personale, poi per i vari reparti in cui si articolava l'edificio.
    E così in effetti fu.
    L'ufficio che la Direttrice le fece vedere era uguale a tanti altri, ma per la ex Corvonero sembrò un piccolo angolo di paradiso: la porta si apriva su una modesta stanza, con – in senso antiorario – sulla destra un lettino verde acqua per visitare i pazienti, un paravento bianco nell'angolo abbinato ad un comodo sgabello in legno per permettergli eventualmente di spogliarsi o cambiarsi e posare i propri effetti personali, una luminosa finestra al centro della parete di fronte alla strega con delle tende bianche fissate ai lati, e infine sulla sinistra, una scrivania dal legno chiaro, con da una parte due accoglienti sedie abbinate per i visitatori e dall'altra una per il Medimag. La scrivania era moderatamente scarna essendo ancora inutilizzata, con giusto qualche strumento base accanto o sopra il piano ligneo, come una bilancia, un'ordinata pila di pergamene pulite, piume e boccette di inchiostro. Dietro, protette da pareti di legno e vetro pulito, alcune mensole ancora vuote destinate probabilmente a vari strumenti accessori personali, magari provette, boccette di pozioni, essenze e pomate già pronte e piccoli calderoni e attrezzi d'utilizzo comune in ambito medi-magico e, perchè no, qualche cornice se lo spazio lo avrebbe permesso.
    Un piccolo armadio personale infine, sempre in legno e contro la parete subito sulla sinistra della strega, sembrava essere destinato al cambio e al camice del medimago di turno, con in ultimo un attaccapanni in acciaio ed un lindo cestino per la spazzatura.
    L'essenziale insomma. Ma ad Adeline, sembrava oltre al limite della perfezione.
    Presto però, forse troppo per la strega, la Direttrice le fece cenno di seguirla per la parte restante del giro conoscitivo della struttura.
    Salirono di piano in piano, ed alla londinese colpì particolarmente il quarto, dedicato alle Lesioni da Incantesimo: similmente agli altri reparti, un lungo corridoio si srotolava davanti alle iridi marine della strega, fiancheggiato da quelle che sembravano infinite porte di un tenue color pastello, quadri e qualche innocua pianta qua e là per ravvivare l'ambiente.
    All'inizio del corridoio, un piccolo ufficio era dedicato all'accettazione dei pazienti del piano, simile a quella più generale e da “grande smistamento” del piano terra, sebbene qui si potessero ottenere informazioni più specifiche circa le stanze, i pazienti, ed i Medimag in turno miratamente di quel reparto.
    Anche le porte poi, se osservate più attentamente, riportavano i numeri in ordine crescente delle corrispettive stanze, e subito sotto le cartelle cliniche dei pazienti ivi curati – anche se i dati sensibili risultavano magicamente leggibili unicamente dai Medimag responsabili e da chi di dovere.
    Adeline ricordava bene quel piano, perchè seppur simile agli altri livelli, da bambina aveva accompagnato così tante volte sua zia Ada dopo qualche suo stupido battibecco finito in duello .. poteva quasi rivedere se stessa in miniatura, dondolare sulle sue piccole gambe in attesa che la zia fosse dimessa, mentre annoiata lasciava girovagare lo sguardo attorno a sé o scambiava due chiacchiere con qualche quadro.
    Chissà se era ancora appeso il vecchio Medimag che, in una di quelle occasioni, le aveva diagnosticato un'inguaribile malattia dal nome impronunciabile dopo aver notato il difetto cromatico delle sue iridi.

    2- [Dall'Accettazione arriva un paziente: Gaius Griffin, 70 anni, presenta strani bolle sul torace, ma non sugli arti. Al tatto alcune di queste esplodono rilasciando del pus e causando un'espansione dell'infezione. Tuttavia pare non siano coinvolte altre parti del corpo. Si facciano congetture in merito e si ipotizzi un reparto nel quale collocare il paziente.]

    Ma come d'altronde era giusto che fosse, il tempo da sprecare in vaghi ricordi era assai poco, anzi, nullo: bastò un rapido battito di ciglia infatti, perchè la Direttrice fosse chiamata con una certa urgenza per un nuovo caso.
    Adeline, stando al passo dietro la strega quasi fosse una paperella, seguì la Medimag per uno svariato numero di corridoi e porte, che infine si conclusero..proprio di fronte a Gaius Griffin, un simpatico e anziano mago tutto sorrisi e – ahimè – smorfie di dolore in quel momento.
    Dato che nel tragitto la strega aveva assegnato alla ex Corvonero la prima anamnesi del caso, Adeline fece subito un passo avanti, presentandosi cordialmente al nuovo paziente:
    -Buongiorno signor Griffin, io sono Adeline Walker, e in questa prima fase sarò io a seguirla, supervisionata dalla Medimag Cristina Webber. - iniziò quindi sorridente, cartella clinica alla mano.
    - Qui dice che ha 70 anni e .. presenta diverse bolle sul torace. Me le farebbe vedere gentilmente? Può lasciare il mantello e la camicia appesi nell'attaccapanni dietro al paravento. -
    Proseguì quindi, dando il tempo necessario all'uomo di muoversi come richiesto.
    Una volta di fronte al mago quindi, lo sguardo bicromatico si mosse clinico: erano effettivamente presenti diverse bolle sul petto del mago, di piccola/media grandezza, rosse, purulente, di cui Adeline ne contò una dozzina.
    La strega, fornita di guanti e adeguate semplici protezioni magiche, si avvicinò maggiormente, studiando il torace dell'anziano: -Signore, è venuto a contatto con qualche pianta, pozioni magari, o manufatto particolare, magico o non? E in tal caso quando e con quali modalità? -
    Chiese quindi, mentre tastava con leggerezza una delle bolle e la guardava esplodere e diffondere l'infiammazione.
    -Sospetto il contatto con qualche sostanza – ipotizzò quindi poco dopo – escludo infatti la possibilità di una qualche allergia, malattia magica comune o attacco di origine animale perchè i sintomi avrebbero una diffusione differente quantomeno lungo il corpo del paziente, più ampia e/o più casuale, non di certo così confinata all'addome.-
    - Si potrebbe vagliare la possibilità che si tratti di un semplice incantesimo simile al Furnunculus, ma anche in questo caso, oltre al fatto che il signore (incantesimo verbale o non) si ricorderebbe dell'accaduto, la modalità di trasmissione dell'infiammazione.. le bolle purulenti del Furnunculus esplodono e basta. In questo caso la sostanza purulenta che fuoriesce dall'epidermide infiammata, amplia ancor di più l'infiammazione stessa, il che mi farebbe escludere la possibilità di una lesione da incantesimo.-
    Fece una piccola pausa, considerando quindi ciò che aveva metaforicamente tra le mani: - Anche la possibilità di un avvelenamento potrebbe essere scartata, vista la sintomatologia puramente superficiale, altamente localizzata e l'assenza attuale di informazioni circa l'ingerimento e/o contatto da parte del paziente di una qualche pozione o pianta velenosa. -
    - Suggerirei dunque una visita specialistica al Reparto Incidenti da Manufatti, con l'ipotesi diagnostica di una lesione da contatto confinata all'addome con una sostanza per ora sconosciuta, come potrebbe essere la Polvere Urticante, l'esplosione di una pozione instabile piuttosto che il contatto con un manufatto di materiale ignoto ma evidentemente irritante e flogistico.-
    Concluse infine, rivolgendosi a paziente e Direttrice. Sorrise ancora una volta al simpatico Gaius, mentre questi si rivestiva e lei.. e lei dopo un saluto tornava a paperellare dietro al suo forse futuro capo dei capi.

    3- [Vi spostate al Reparto Ferite da Creature Magiche dove il paziente è Angel Rosier, studentessa di 17 anni, aggredita nella sua abitazione di Texas, si presenta con un profondo graffio sul braccio destro. La lacerazione coinvolge tessuti e tendini, si ipotizzi in maniera realistica, di quale creatura magica possa trattarsi.]

    Il caso successivo per le quali le due streghe furono chiamate – o meglio, per il quale la Webber fu chiamata e Adeline entusiasta la seguì – portò le due donne nel reparto che probabilmente la biondina avrebbe sempre preferito: il primo piano, dedicato alle Ferite da Creature Magiche.
    Il connubio perfetto tra le sue due grandi passioni, le creature magiche e le persone. Un po' come lo Sportello al quarto livello del Ministero, dove già lavorava, insieme al suo ufficio e agli interventi sul posto.
    La londinese così si ritrovò in breve tempo di fronte ad un nuovo caso di cui potersi occupare: questa volta una bella diciassettenne si stagliava imperturbabile di fronte a lei, i lunghi capelli ricci ad incorniciare uno sguardo impavido, a dispetto del profondo graffio che esibiva sul braccio destro.
    -Piacere Angel, io sono Adeline Walker, e per oggi sarò io ad occuparmi di te- si presentò quindi similmente a poco prima, sorridendo alla ragazza – Mi mostri bene la ferita mentre mi ripeti di preciso cosa è successo? - invitò cordialmente la paziente, avvicinandosi.
    Il taglio in effetti era piuttosto profondo, tanto da coinvolgere i principali fasci muscolari e alcuni tendini dell'avambraccio. Era netto, evidentemente la creatura doveva aver reagito d'impulso, probabilmente – iniziò ad ipotizzare la ex Corvonero – per difendersi, dato che in caso di attacco, un animale dotato di artigli o zanne di quel genere, sottili ma potenti, non avrebbe di certo lasciato così indenne la ragazza con un solo ed unico taglio.
    Angel, ascoltava attenta Adeline mentre studiava la ferita, era stata aggredita nella sua abitazione mentre era intenta a mandare avanti le fantomatiche “pulizie di primavera” sotto l'imperativo ordine della madre.
    La testolina bionda della londinese lavorava veloce: per via dell'ubicazione “dell'attentato”, dentro ad una casa, e per le peculiarità della ferita che, per quanto profonda fosse, si presentava come un graffio netto e sottile, erano da escludere creature con habitat differenti e di medie/grandi dimensioni - quindi addio Avvincini, Berretti Rossi, il Clabbert avrebbe lasciato l'impronta dei suoi denti aguzzi così come i Doxy, per quanto infestanti. Le Fate e i Ghoul, anch'essi caratteristici di alcune abitazioni di maghi e streghe, erano troppo innocui (o stupidi, dir si voglia), a differenza invece degli invasivi e talvolta quasi aggressivi Gnomi che però non disponevano di artigli o denti tali da procurare una ferita di quel genere. Un Ippogrifo avrebbe lasciato una lacerazione ben più grave di quel taglio si profondo, ma pur sempre graffio sottile a livello di ampiezza. L'Occamy anche se aggressivo quando in cova, non era diffuso in Texas, anzi, principalmente si parlava di Estremo Oriente ed India. I Pixie erano dispettosi, ma non aggressivi, così come i Porlock che con le dita tozze che si ritrovavano, non sarebbero stati in grado di procurare un taglio simile. Così, escludendo la restante lista per via di habitat, abitudini alimentari e di vita e dimensioni rimanevano.... gli Snasi. I Jarvey. E i Bowtruckle.
    Erano risaputi i danni che poteva infliggere un dolce e tenero Snaso se tenuto in una casa. Nella sua foga da ricerca di ori e gioielli difficilmente qualcosa o qualcuno sarebbe riuscito a fermarlo, ma di base, seppur dotato di artigli potenti per scavare sotto terra, come creatura rimaneva effettivamente docile e non aggressiva.
    Un Bowtruckle, detto più comunemente Asticello, si sarebbe mosso solo in difesa di un albero da bacchette, quindi difficilmente avrebbe trovato rifugio in una casa, e inoltre avrebbe mirato agli occhi con le lunghe dita appuntite e non al braccio.
    Quindi ..-Nella confusione hai per caso sentito l'animale..parlare o insultarti? I Jarvey sono molto simili a dei furetti, anche se decisamente più grossi rispetto a quelli normali, quindi sono dotati di artigli sufficientemente forti ma non eccessivamente grandi e risultano parecchio infestanti le abitazioni dato che cacciano volentieri Gnomi e quando capita talpe e topolini di campagna. Vivono sottoterra ma durante la caccia potrebbero seguire involontariamente le loro prede anche altrove.. in questo caso un topolino magari, sin dentro casa, e una volta dentro potrebbe essersi rifugiato lì.-
    Snocciolò incuriosita dal caso, la mente che lavorava frenetica.
    -Non sono velenosi, e in questo caso credo risulti sufficiente un semplice incantesimo che ricolleghi i tendini e i fasci muscolari tagliati – un Emendo magari - assieme probabilmente ad una buona pozione ricostituente e facilitante la ricrescita muscolare laddove eccessivamente debilitata, come l'essenza di Dittamo.-
    Prese un piccolo respiro, guardando prima la giovane paziente, poi la Direttrice. Chissà la povera creatura che fine aveva fatto..

    4- [Una rissa finita male al Blind Pig è un bollettino di guerra: un morto e due feriti. John e James, questi i loro nomi, si incolpano a vicenda. Si esamini il corpo di Jerad, il deceduto, e si ipotizzi quale incantesimo ha causato l'emorragia che ha portato alla morte. Poi si curino James, che presenta segni di ustioni sulle braccia, e John, che ha una scheggia di legno ad altezza della clavicola e una costola incrinata, provando a capire i motivi della rissa. Si stili un rapporto completo per gli auror.]

    Adeline non aveva ancora mai fatto particolari pensieri profondi sul concetto di morte.
    Certo, le sue idee già le aveva, e d'altro canto con il suo primo lavoro al Ministero di creature magiche in fin di vita ne aveva viste.. ma, con entrambi i suoi genitori scomparsi quando ancora in fasce, la londinese aveva da sempre evitato grandi riflessioni sulla sin troppo vasta idea di morte, fine della vita, caput.
    Questo da una parte le forniva una certa freddezza ed oggettività alla vista di cadaveri e ferite fatali. Ma dall'altra.. chissà. Prima o poi avrebbe dovuto affrontare l'argomento, probabilmente.
    Per ora comunque, poteva decisamente sfruttare i pro di quel suo tabù tutto mentale: Adeline, mascherina in viso, scrutava con estrema curiosità il “fu Jerad” in quel momento disteso su di un asettico lettino in acciaio e beh.. indiscutibilmente morto.
    Gli occhi bicromatici studiavano nel dettaglio quel corpo immobile, attirati dalla gelida immagine della morte come un buco nero attira ogni altro corpo a sé.
    E pensare che una semplice stupida rissa da bar aveva portato quel mago sotto l'inscalfibile macabra curiosità della londinese. Una rissa, un'emorragia e quindi la morte. Inevitabile.
    Ancora una volta, la testolina bionda della ex Corvonero lavorava veloce dietro a quegli occhi chiari tanto attenti: Quale bacchetta ma – ciò che più le interessava – quale incantesimo aveva portato la Signora dal lungo mantello e dalle piumate ali al cospetto del povero e rissoso Jerad?
    Il Diffindo avrebbe procurato piccoli tagli, troppo superficiali per originare un'emorragia tale da portare alla morte dell'uomo. Scartato. Così come il Recido, che avrebbe comportato si un'importante emorragia, ma dovuta all'amputazione effettiva di uno o più arti.. scartato.
    Il Sectumsempra magari.. ma il corpo non presentava i tagli e le lacerazioni su viso, collo e torace caratteristiche dell'incantesimo. Quindi rimaneva solo .. -E' plausibile che sia stata utilizzata la Maledizione della Frusta. - Ipotizzò la strega, rivolgendosi alla Direttrice -D'altronde è uno dei pochi incantesimi in grado di provocare questo genere di lesioni interne, il più delle volte fatali, senza però lasciare tracce superficiali.- Accennò un sorriso, mentre neanche il tempo di rendersene conto, dal gelido obitorio tornavano al caotico, vociante e caldo di vita reparto del quarto piano, per le lesioni da incantesimo, dove due acciaccati maghi si incolpavano con aria rabbiosa del fatale incidente.
    -Signori vi prego.. sono Adeline Walker e se gentilmente mi lascerete fare, mi occuperò io di voi.-
    Iniziò per la terza volta, con voce decisa per non farsi mettere i piedi in testa – questo mai – da nessuno.
    - Il signor.. James, esatto? Ha delle ustioni sulle braccia. Mi racconti la sua versione dei fatti mentre io mi occupo delle lesioni, d'accordo? - Propose rimanendo cordiale ma con tono fermo, avvicinandosi al paziente.
    Le ustioni non erano particolarmente profonde, ma effettivamente coinvolgevano avambracci e bicipiti, sin quasi alle spalle dell'uomo. Una pomata rigenerativa dei tessuti specifica come la pomata Antiscottature ed un incantesimo Ferula per fasciare come dovuto le bruciature sarebbero stati sufficienti, se ben eseguiti: e questo in effetti fece Adeline, prima pulendo le ferite con la pozione Cura Ferite - perfetta per disinfettare le aree lesionate prima di ogni altra cosa – poi appellando la densa crema arancione e spalmandola delicatamente, per quindi infine estrarre la bacchetta e fasciare il tutto grazie all'incanto.
    - E il signor John..prego mi faccia vedere, mentre anche lei gentilmente può raccontare la sua versione. - Gentile sempre, imperativa anche.
    Considerata la ferita del secondo paziente, mentre questi parlava, Adeline utilizzò un banale Evanesco per liberarsi della scheggia di legno, ma prontamente subito dopo la pozione per disinfettare, la strega si servì di un incantesimo Emendo per rigenerare i tessuti più profondi lesionati. Alla palpazione, poco sotto la ferita appena guarita, il mago sembrava aver riportato anche una costola incrinata, che la strega pensò di sistemare con una una piccolo sorso di Ossofast – d'altro canto l'osso doveva solo riassestarsi per bene, non ricrescere completamente – e un nuovo Ferula per fasciare e bloccare il tutto.
    -Signor James, le consiglio di tenere sempre ben pulite le ustioni, rinnovando la pomata Antiscottature o, volendo, utilizzando altrimenti l'essenza di Dittamo e cambiando di volta in volta le fasciature.- Esordì quindi guardando prima uno, poi l'altro mago – E anche lei signor John, la ferita deve rimanere pulita sino a completa guarigione, l'incantesimo ha riparato i muscoli lesionati profondi e superficiali, ma le consiglierei ad ogni modo essenza di Purvincolo per eventuali dolori e un distillato Soporifero per la notte se la guarigione della costola dovesse crearle problemi. -
    Era bene o male soddisfatta. Certo, quei due maghi avrebbero anche potuto evitare una rissa del genere, ma in fondo.. la londinese si rivolse nuovamente al suo supervisore, che nel mentre, per concludere il lavoro, le stava chiedendo di redigere un rapporto per il dipartimento Auror.
    Per gli Auror. Wow.
    Le era capitato di stilare un documento simile per via del suo lavoro al Ministero, ma per un caso di rissa da bar con annesso omicidio.. W-o-w.
    Piuma e pergamena quasi si materializzarono tra le sue mani tanto era l'entusiastico impegno della biondina, che in un battito di ciglia, ordinatamente riportò quanto aveva compreso e fatto per quel caso:

    Oggetto: Rissa al Blind Pig.
    Soggetti: Jerad Joikey (deceduto), James Whirtson (ferito e medicato), John Birdwing (ferito e medicato).

    Breve approfondimento: Il sig. James Whirtson giunge al San Mungo riportando scottature di media entità lungo entrambi gli arti superiori, medicati dalla sottoscritta – Adeline Walker – grazie primariamente ad una pomata Antiscottature. Sostiene di aver risposto “ forse in maniera eccessiva” a delle istigazioni del signor Jerad Joikey, il cui tasso alcolico secondo i soggetti era probabilmente molto alto.
    Confessa di aver scagliato nella confusione un Bombarda sul signor John Birdwing, che in effetti riporta una lesione da penetrazione – scheggia di legno probabilmente di un tavolo esploso per via dell'incanto – e una costola incrinata. Anch'egli adeguatamente medicato dalla sottoscritta e reo confesso di aver utilizzato un Incendio che avrebbe ustionato il signor James.
    Entrambi i pazienti si accusano vicendevolmente della morte del terzo soggetto, arrivato deceduto nella struttura, probabilmente per via dell'utilizzo della maledizione della frusta.




    5- [Il caso di James: arriva in ospedale con Vita a ♥♥♥ . Qual è la percentuale di vita? Quanti cuori sono mancanti per una completa guarigione e cosa dovrà fare per averli?]

    James: Con soli 3 cuori la percentuale di vita risulta al 50% rispetto al totale. Ciò significa che gli mancano 2 cuori per tornare ad avere il 100% e quindi 3 post per recuperarli ( il primo + 2 post per 2 cuori mancanti). On gdr, il paziente in suddetti post dovrà logicamente seguire le indicazioni cliniche fornite dal Medimag ruolando possibilmente le varie fasi di guarigione.

    6- [Sempre considerando il caso precedente, si compili la Cartella Clinica di John.]

    ▬ Medimag Adeline Walker ▬
    cartella clinica Marzo


    Paziente: John Birdwing.
    Accettazione: link post in accettazione (dato che non l'ho portato direttamente io in reparto) + nome Tirocinante in Accettazione
    Cause Ricovero: Il paziente viene ricoverato con una lesione aperta dovuta alla penetrazione di un oggetto contundente – scheggia di legno – all'altezza della clavicola destra. Illese le arterie e gli organi vitali circostanti.
    Alla palpazione e successivo esame risulta anche l'incrinatura della seconda costola sempre di destra.
    Natura dell'origine dei traumi: rissa da bar, violento impatto a seguito di un incantesimo Bombarda che ha coinvolto parzialmente un tavolo in legno.
    Tirocinante: Nessuno.
    Cura: link della role.
    Il Paziente viene dimesso in queste condizioni: Vita al 100%.

    Compenso Previsto Medimag: 120 galeoni (60 galeoni per 2 post cura eseguiti considerando primo post del pz – risposta medimag + secondo post del pz a inizio cura per il recupero del primo cuore su due – risposta del medimag + post finale del pz per recuperare l'ultimo cuore e quindi il 100% della Vita).
    Compenso Previsto Tirocinante: //.



     
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    COLLOQUIO MEDIMAG
    ▬ SAN MUNGO▬
    stato: APERTO


    Di seguito si espone la valutazione del Colloquio.

    CITAZIONE
    1- Nel post descrivi l'arrivo in Ospedale, il passaggio nel tuo ufficio ed infine descrivi un reparto del quarto piano.2/2
    2- Dall'Accettazione arriva un paziente: Gaius Griffin, 70 anni, presenta strani bolle sul torace, ma non sugli arti. Al tatto alcune di queste esplodono rilasciando del pus e causando un espansione dell'infezione. Tuttavia pare non siano coinvolte altre parti del corpo. Si facciano congetture in merito e si ipotizzi un reparto nel quale collocare il paziente.2/2
    3- Vi spostate al Reparto Ferite da Creature Magiche dove il paziente è Angel Rosier, studentessa di 17 anni, aggredita nella sua abitazione di Texas, si presenta con un profondo graffio sul braccio destro. La lacerazione coinvolge tessuti e tendini, si ipotizzi in maniera realistica, di quale creatura magica possa trattarsi.2/2
    4- Una rissa finita male al Blind Pig è un bollettino di guerra: un morto e due feriti. John e James, questi i loro nomi, si incolpano a vicenda. Si esamini il corpo di Jerad, il deceduto, e si ipotizzi quale incantesimo ha causato l'emorragia che ha portato alla morte. Poi si curino James, che presenta segni di ustioni sulle braccia, e John, che ha una scheggia di legno ad altezza della clavicola e una costola incrinata, provando a capire i motivi della rissa. Si stili un rapporto completo per gli auror.2/2
    5- Il caso di James: arriva in ospedale con Vita a ♥♥♥ . Qual è la percentuale di vita? Quanti cuori sono mancanti per una completa guarigione e cosa dovrà fare per averli?1/1
    6- Sempre considerando il caso precedente, si compili la Cartella Clinica di John.1/1

    Totale: 10/10

    Complimenti a Adeline Walker, da questo momento Medimag

    Il colloquio resta comunque aperto.
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    Complimenti a Ines Diaz, da questo momento Medimag.
     
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