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spezzaincanti - 16 years - scheda

Sangue?
È 3 anni che ha scoperto nel salotto comune una particolare poltroncina il cui cuscino ha ormai assunto la forma del suo sedere. Forse è questo che la rende così comoda, il fatto che riesca a inserirsi perfettamente nella sagoma creata dalla sua imbottitura. Quando la biblioteca o la sala studio diventa troppo pesante per fare i compiti a Nevaeh piace venire qui. Il salotto è un luogo così informale e rilassante, la ragazza prende posto sul suo cuscino, nella poltroncina vicino alla finestra, apre il libro sulle gambe incrociate e poi apre il libro. E cerca di studiare. Di solito. Ma non oggi.
Sangue?
La palpebra inferiore trema leggermente mentre esamina la strana macchia che deturpa il soffice velluto blu che riveste la poltrona. Chi può aver macchiato la sua postazione i studio preferita?
Nevaeh si guarda in torno, cercando qualcuno da incolpare, qualcuno con un principio di dissanguamento in atto, ma le poche persone lì presenti sembrano occupate tutte in situazioni piuttosto normali. Riconosce Dave del Wampus che ci prova con Jane di Thunderbird, un paio di studenti stanno giocando a scacchi e gli altri figuranti che, in generale, conversano. Osserva labbra muoversi e aggiungersi al brusio sommesso, ma comunque costante, dello spazio comune. Distoglie lo sguardo, imbarazzata, dalla White che baciava con passione Enderson. Si posa sulle sue gambe, lì dove il libro di Divinazione chiede la sua attenzione perchè il test del professor Ramirez è vicino e lei capisce molto poco della lettura delle foglie del tè. Non è proprio capace a predire il futuro complice anche il fatto che metà delle volte rovescia la tazzina accidentalmente e le foglie diventano uno strano miscuglio nero. Illeggibili. Mancano 5 pagine per finire il capitolo sui presagi di morte nelle foglie del tè, la cui lettura si è interrotta ieri sera per evitare strani sogni in cui moriva. Precauzione inutile visto che è ancora traumatizzata dalla gargoyle che l'ha schiacciata a morte e la fa sobbalzare ad ogni cigolio sospetto o rumore improvviso. Come a colazione dove per colpa di due tizi, che si scambiavano una pacca sulla spalla alle sue spalle, è trasalita al punto che la fetta biscottata con marmellata di lamponi è caduta a terra.
Lampone?
Si distrae ancora dal libro che ha davanti e che dovrebbe studiare per osservare con rinnovato interesse la macchia sulla sua poltrona. La fissa, la fissa come se questo le permettesse di analizzare la composizione chimica della stessa, ma non trova nessuna risposta. Arriccia il naso e poi le labbra in un bouquet che si fa rosato, una domanda che aleggia nella sua mente.

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Lampone?
Se questa volta Madama Sylvana, la bibliotecaria che si occupa che nelle sale studio regni sempre il silenzio e che i libri non subiscano maltrattamenti, la scopre con del cibo accanto è una Tunderbird morta. Spacciata. Finita. L'ultima grande lite è avvenuta qualche mese fa quando, del tutto incurante della regola che vieta il cibo in quel luogo, è stata scoperta a sgranocchiare del pancake caramellato. Vero, parte dello zucchero fuso era scivolato sul tavolo, ma con un banale gratta e netta la situazione era stata risolta. Però la Madama non aveva accettato le scuse e la spiegazione della strega e infine le era stato rivolto un terribile anatema. - Se ti trovo ancora qui con del cibo, sarai bandita da questo posto.- E visto che è l'unico luogo dove riesce a studiare all'interno del castello questo potrebbe essere un problema per la sua promozione. Soprattutto perchè Ilvrmorny vanta una media assurda di giorni piovosi, potrebbe dire che almeno una volta al giorno piove o fa temporale.
Ma il temporale, con i suoi tuoni a farti sobbalzare sulla sedie e con i fulmini ad illuminare la notte, non è nemmeno male, ma la pioggia fitta e battente, quella fastidiosa che si infila sotto i vestiti e con il freddo sotto le ossa non la sopporta proprio.
E comunque c'è quella macchia.
Se è di cibo è sicuro al 100% che sia colpa sua. I suoi appunti sono un diario alimentare con tutti i segni di bicchieri e le macchie di cibo. Comunque ci ha pensato bene e la colorazione è più verso il mirtillo che il lampone.
-Ciao!- saluta strappata ai suoi pensieri così velocemente che la risposta è automatica. Solleva lo sguardo e si sincera che sia proprio lei quella che salutano, o sembrerà la pazza del quartiere. Proprio davanti a lei sta un bellissimo ragazzo, sorride e si sente in imbarazzo, ma la pelle scura impedisce di mostrare l'arrossamento. -Oh... oh, mi dispiace! Stai bene?- osserva prima la mano fasciata e poi la macchia, poi la mano fasciata. E per fortuna che non ha assaggiato per scoprire di quale gusto si trattasse.
Chiude il libro e lo posa sul cuscino, alzandosi in piedi e allungando la mano verso il ragazzo - sono Nevaeh- si presenta con un sorriso. -come te lo sei fatto? indica la mano ferita.

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