muovere la bacchetta

Aveva passato quasi 10 minuti, orologio alla mano ne erano passati almeno una trentina, davanti allo specchio a rimirare come le gocce d’acqua della doccia appena fatta scorrevano lungo il suo corpo. Facevano delle curve quasi erotiche intorno ai suoi pettorali, scivolavano zizzagando lungo la tartaruga dei suoi addominali e si infilavano con un guizzo lungo la V che accentuava le sue anche, per fermarsi nel asciugamano di spugna bianca avvolto attorno la vita. Fu quasi spiaciuto di non essere completamente nudo e non poter rimirare come le gocce d’acqua terminassero la loro corso lungo il… beh insomma. Era bello. Se non avesse appena consumato un rapporto sessuale probabilmente sarebbe stato pronto per affrontarne un altro con se stesso. Si, si sarebbe sbattuto al muro tanto era sexy. Davvero arrapante. Con un corpo così era quasi illegale non andarci a letto. Non contento, quando era uscito di casa dopo aver gentilmente accompagnato l’ennesima Miss Nessuno fuori dal suo appartamento, aveva impiegato il doppio del tempo di una normale persona a percorrere le vie di Diagon Alley. È un grosso problema dover affrontare delle strade con superfici riflettenti, come le vetrine dei negozi, nelle quali osservarsi mentre si cammina. Aveva osservato la sua figura sfuggire da una vetrina all’altra, allungandosi o deformandosi a secondo della qualità del vetro, ma restando sempre innegabilmente sexy. Fermatosi davanti al negozio di bacchette ebbe un attimo di esitazione, cavolo la scritta “Ollivander” si collocava in maniera perfettamente simmetrica sul suo volto, prima di entrare. Sì, doveva prendere una nuova bacchetta. Non che ne necessitasse per davvero soltanto trovava giusto premiare il negozio per una scritta che calzava tanto finemente con il suo volto. Insomma 100 punti ad Ollivander! Non c’era nessuno, ma con maggior rammarico constatò l’assenza di specchi o ulteriori superfici riflettenti. La curva delle sue labbra si allungò verso il basso per qualche istante, poi nuovamente in compagnia sfoggiò il migliore dei suoi sorrisi maliziosi. ”Bellezza” salutò in maniera del tutto generica chiunque l’avesse servito, se era il caso di concedersi era tutto da vedere ” Vorrei una nuova bacchetta, ma soprattutto vorrei uno specchio per vedere come mi sta. Deve essere sexy. Come l’altra mia bacchetta” allusioni sessuali erano parte inclusa nel prezzo del pacchetto Lagrein. E che pacco!