Flip a wand, you weirdo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Negoziante
    Posts
    4,904
    Location
    hogwarts

    Status
    Anonymous
    La giornata era cominciata nel peggiore dei modi per Ariel che reduce da una notte di baldoria si era ritrovata senza bacchetta magica. L'aveva cercata ovunque, aveva provato a ripercorrere la notte precedente ma non ricordava molto se non l'aver bevuto come una spugna ad un locale babbano di cui non rammentava il nome, dove tra l'altro era certa di essere incappata in una gara di bevute con uno sconosciuto. Niente di nuovo insomma, ma la bacchetta non poteva essersi volatilizzata da sola. Oppure sì? Insomma era anche possibile che si fosse stancata ed avesse castato un evanesco su sè stessa, come biasimarla d'altronde. Al risveglio se l'era presa molto comoda anche perchè la testa le doleva ancora parecchio ma quando era andata a prendere la bacchetta per uscire di casa, ecco il panico.
    era stato tutto un susseguirsi di "no no no" e "merlino che disastro", erano anche arrivare le supplice a Godric Grifondoro ma il fondatore della casata dei rossi non l'aveva per niente ascoltata e la ragazza era uscita di casa -dopo averla rivoltata da cima a fondo- prima che qualcuno potesse svegliarsi e scoprire il guai in cui si era cacciata. Raggiungere Diagon Alley non era stato facile ma il Paiolo Magico non deludeva mai e riusciva ad essere la soluzione a tutti i suoi problemi.
    Mettere nuovamente piede a Diagon Alley le aveva dato un certo senso di sicurezza, ma sapeva che era una sensazione effimera e che non sarebbe durata almeno fino a quando non avrebbe recuperato un'altra bacchetta magica, non riusciva ancora a credere che stava tornando da Ollivander «sweet eleven» commentò la ragazza spingendo la porta del negozio ed entrando.
    Fu immediatamente assalita dai ricordo di una sè stessa più piccola alle prese con la prima bacchetta magica. Era così piccola, impacciata e con una folta chioma rossa che correva da tutte le parti, ma era stato il giorno più bello quello. Il giorno che aveva segnato l'inizio della sua avventura scolastica, oramai giunta al termine, ma il giorno degli acquisti era stato il più eccitante dopo la ricevuta della lettera di ammissione ad Hogwarts. «Salve» si schiarì la gola avvicinandosi al bancone «potrei o non potrei aver perso la mia bacchetta magica e ho disperatamente bisogno di trovarne un'altra» poteva una bacchetta magica sceglierla nuovamente come sua strega, sua padrona? Considerando che ne aveva appena persa un'altra? Difficile a credersi se doveva essere onesta.
    Eppure riponeva fiducia in quel negozio che non l'aveva mai tradita. E poi aveva un transatlantico da prendere per la barba di Merlino, non poteva e non voleva fare tardi, sarebbe stato il viaggio più lungo di tutta la sua vita ma stava finalmente per lasciarsi alle spalle Londra per raggiungere il fratello nella città che non dorme mai.

    Edited by draconifors - 26/2/2024, 02:10
     
    .
  2.  
    .
    Avatar


    Group
    Negoziante
    Posts
    3,739
    Location

    Status
    Anonymous
    hedel anakin crawford

    Chi ha ucciso Hedel Crawford? Calmi, calmi... posso anche essere masochista ma non fino al punto di rischiare che il prezioso corpo nel quale sono ingabbiata perisca. Sarebbe stato un'inutile spreco di tempo, e sinceramente odio gli sprechi.

    Nel castello di Hogwarts c'era agitazione. O meglio era quello che dall'esterno si aspettava di trovare la Crawford. Da vanitosa egocentrica quale era la Serpeverde. che aveva appena abbandonato il castello senza completare i suoi studi, immaginava che tra le mura della scuola non si parlasse di altro. Infondo la sua presenza non era mai passata inosservata, la sua assenza doveva avere un che di assordante. Non tanto a lezione, dove la piccola di casa Crawford si faceva vedere raramente, quanto in Sala Comune o in giro per Hogwarts, dove le piaceva bighellonare e tormentare le giovani matricole di Tassorosso. Era l'emblema di tutte le cose negative che si potevano pensare sulla casa di Salazar. Ops. Qualcuno sarebbe stato sollevato nello scoprire la sua assenza, ma era indubbio che ognuno delle patetiche anime dei corridoi scolastici sentisse la sua mancanza, in un modo o nell'altro.

    Tik-tok la strega è andata. Ma non morta, aspettate a stappare lo champagne.

    Seguendo un preciso copione, uno di quelli che se fosse stata realmente conscia delle sue azioni avrebbe previsto da manuale, i suoi genitori aveva reagito insabbiando la situazione. Se non che per persone strettamente dipendenti dalla questione, la questione era stata aperta da una cascata di tintinnanti galeoni. Il reparto stampa, dai giornalisti degni di essere chiamati tali al becero gossip, erano tutti quanti finiti sul libro paga dei potenti Crawford. Per loro il diritto di stampa, la libertà di pensiero, era superfluo come ogni altro diritto e soprattutto era acquistabile. Come un banalissimo diritto di brevetto, come in una qualunque contrattazione commerciale, le pantere di Londra avevano imparato che tutto aveva un prezzo, soprattutto le persone. Ognuno aveva quantificato il valore dell'informazione e avevano ricevuto quanto pattuito in quella che in un primo momento aveva dovuto sembrargli come una vantaggiosa contrattazione economica. Nulla di più sbagliato. Avevano venduto la loro vita per pochi spiccioli, perché rapportato al patrimonio immenso della famiglia a questo corrispondeva questo pagamento, al Diavolo. Un demone furbo, che non aveva preteso qualcosa di effimero come l'anima, no, era un creditore che si rivaleva su ossa e sangue, un moderno Lucifero che camminava sulla terra ferma. Con il passare del tempo avrebbero capito quanto poco vantaggioso fosse l'accordo stipulato, solo pochi eletti avrebbero compreso di aver ceduto a un ricatto.
    E quindi, che fine aveva fatto Hedel Crawford? Eccola lì, seduta con le gambe incrociate nel retrobottega di Ollivander, dove il proprietario in persona si era ritrovato ad accogliere una richiesta quantomai insolita. La commessa, da oltre un anno serviva bacchette da dietro al bancone, che voleva essere di più. Un’ambizione che non avrebbe dovuto stupire nessuno, essendo smistata senza batter ciglio a Serpeverde, culla degli ambiziosi, ma che aveva preso in contropiede il vecchio fabbricante di bacchette. E avrebbe dovuto metterlo in guardia sulla serpe che si era portato in seno, una vipera ambiziosa che se solo avesse avuto abbastanza soldi - o meglio, se i suoi non avessero bloccato il flusso di Galeoni per la figlia- si sarebbe comprata il negozio per sfrattare il giorno seguente il fabbricante di bacchette. Dopo averne carpito e acquisito il capitale in termini di conoscenze e competenze. Senza il denaro sonante della famiglia Crawford, alla ragazza toccava fare la strada più lunga, correre in quelle tappe che erano considerate come usuali per tutto il resto della popolazione non così sfacciatamente ricca. Unirsi alla schiera di plebei era uno smacco per la Crawford, ma questo non le avrebbe impedito di arrivare esattamente dove voleva. Nulla le aveva mai precluso di raggiungere gli obiettivi prefissati.

    Nulla, se non io. Un piccolo lato oscuro, una silente minaccia che in realtà giostra ogni azione di Hedel. E dopo il caos scatenato dalla bomba atomica sganciata con la rinuncia agli studi presso Hogwarts osservavo con braccia conserte e sorriso soddisfatto come la piccola Crawford cercasse di risistemare i cocci della sua vita. Era come guardare un formicaio durante le prime gocce di pioggia, con le laboriose formicidae che annaspano per non annegare e mettersi in salvo, provviste incluse.

    Era con questa sensazione, quel formicolio sotto pelle che avvisa di aver dimenticato qualcosa, una sorta di ricordella biologica, che la Serpeverde si era recata al lavoro quel giorno. Rimasta ad osservare in un angolo buio della sua mente Anakin aveva gongolato di come la ragazza continuasse a grattarsi sul muro di omertà eretto nei suoi ricordi senza essere in grado di abbatterlo. L’aveva vista soffermarsi a chiedere se mancasse qualche tipologia di legno nella consegna del fornitore finlandese di quella mattina, soffermarsi sui galeoni ricevuti come se le fosse necessaria un’integrale di quarto livello per calcolare l’importo e ancora si era sfregata quel prurito di aver dimenticato qualcosa quando nella pausa pranzo era tornata in dietro per verificare di aver chiuso il negozio. La mente logica di Hedel, calcolatrice e sempre attenta, sembrava impazzire di fronte al imprevedibile caos del urgano Anakin. Era una lotta impari, l’una non sapeva dell’esistenza del altra e così quel fastidio che avvertiva sotto pelle non trovava conferma. Era tornata in negozio senza essere stata in grado di scacciare quella spiacevole sensazione di aver dimenticato qualcosa e proprio mentre stava valutando di acquistare una ricordella che entrò un cliente. « Benvenuta da Ollivander, Ariel! » salutò con entusiasmo non appena riconobbe la chioma scarlatta dell'amica di lunga data. Le considerazioni in cui si erano conosciute erano fortuite, come "sorelle di" poi il loro legame era diventato un po' più solido, più che altro per far fronte a quel regno del disagio che creavano i loro fratelli. «Colpa di Dean? Sicuramente deve essere così. » sbuffò, sorridendo complice alla ragazza.
    Si voltò, dandole momentaneamente le spalle, per cercare una custodia color lapislazzuli che aveva appena adocchiata. « Betulla, cuore di crine di unicorno, 11 pollici e 3/4, sorprendentemente sibilante, ottima per le fatture +20 INT La prima bacchetta made in Crawford, dovresti esserne orgogliosa. Il costo è di 30 Galeoni. Che ne dici di vedere se fa per te?» spiegò, sfilando il catalizzatore dalla custodia cremisi e offrendoglielo perché lo testasse.


    ____________
    Benvenuta da Ollivander!
    Puoi anche non rispondere a questa discussione, la bacchetta che sarà registrata avrà le caratteristiche appena elencate.
    Se però non è di tuo gusto puoi provarla e decretare il suo fallimento, te ne fornirò un'altra.
    Hai a disposizioni tre tentativi per trovare la tua bacchetta, la terza -che ti piaccia o no- sarà quella definitiva.

    code made by zachary, copia e t'ammazzo©
     
    .
1 replies since 2/11/2019, 22:27   67 views
  Share  
.
Top