Flip a wand, you weirdo

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  1. crw
     
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    hedel anakin crawford

    Chi ha ucciso Hedel Crawford? Calmi, calmi... posso anche essere masochista ma non fino al punto di rischiare che il prezioso corpo nel quale sono ingabbiata perisca. Sarebbe stato un'inutile spreco di tempo, e sinceramente odio gli sprechi.

    Nel castello di Hogwarts c'era agitazione. O meglio era quello che dall'esterno si aspettava di trovare la Crawford. Da vanitosa egocentrica quale era la Serpeverde. che aveva appena abbandonato il castello senza completare i suoi studi, immaginava che tra le mura della scuola non si parlasse di altro. Infondo la sua presenza non era mai passata inosservata, la sua assenza doveva avere un che di assordante. Non tanto a lezione, dove la piccola di casa Crawford si faceva vedere raramente, quanto in Sala Comune o in giro per Hogwarts, dove le piaceva bighellonare e tormentare le giovani matricole di Tassorosso. Era l'emblema di tutte le cose negative che si potevano pensare sulla casa di Salazar. Ops. Qualcuno sarebbe stato sollevato nello scoprire la sua assenza, ma era indubbio che ognuno delle patetiche anime dei corridoi scolastici sentisse la sua mancanza, in un modo o nell'altro.

    Tik-tok la strega è andata. Ma non morta, aspettate a stappare lo champagne.

    Seguendo un preciso copione, uno di quelli che se fosse stata realmente conscia delle sue azioni avrebbe previsto da manuale, i suoi genitori aveva reagito insabbiando la situazione. Se non che per persone strettamente dipendenti dalla questione, la questione era stata aperta da una cascata di tintinnanti galeoni. Il reparto stampa, dai giornalisti degni di essere chiamati tali al becero gossip, erano tutti quanti finiti sul libro paga dei potenti Crawford. Per loro il diritto di stampa, la libertà di pensiero, era superfluo come ogni altro diritto e soprattutto era acquistabile. Come un banalissimo diritto di brevetto, come in una qualunque contrattazione commerciale, le pantere di Londra avevano imparato che tutto aveva un prezzo, soprattutto le persone. Ognuno aveva quantificato il valore dell'informazione e avevano ricevuto quanto pattuito in quella che in un primo momento aveva dovuto sembrargli come una vantaggiosa contrattazione economica. Nulla di più sbagliato. Avevano venduto la loro vita per pochi spiccioli, perché rapportato al patrimonio immenso della famiglia a questo corrispondeva questo pagamento, al Diavolo. Un demone furbo, che non aveva preteso qualcosa di effimero come l'anima, no, era un creditore che si rivaleva su ossa e sangue, un moderno Lucifero che camminava sulla terra ferma. Con il passare del tempo avrebbero capito quanto poco vantaggioso fosse l'accordo stipulato, solo pochi eletti avrebbero compreso di aver ceduto a un ricatto.
    E quindi, che fine aveva fatto Hedel Crawford? Eccola lì, seduta con le gambe incrociate nel retrobottega di Ollivander, dove il proprietario in persona si era ritrovato ad accogliere una richiesta quantomai insolita. La commessa, da oltre un anno serviva bacchette da dietro al bancone, che voleva essere di più. Un’ambizione che non avrebbe dovuto stupire nessuno, essendo smistata senza batter ciglio a Serpeverde, culla degli ambiziosi, ma che aveva preso in contropiede il vecchio fabbricante di bacchette. E avrebbe dovuto metterlo in guardia sulla serpe che si era portato in seno, una vipera ambiziosa che se solo avesse avuto abbastanza soldi - o meglio, se i suoi non avessero bloccato il flusso di Galeoni per la figlia- si sarebbe comprata il negozio per sfrattare il giorno seguente il fabbricante di bacchette. Dopo averne carpito e acquisito il capitale in termini di conoscenze e competenze. Senza il denaro sonante della famiglia Crawford, alla ragazza toccava fare la strada più lunga, correre in quelle tappe che erano considerate come usuali per tutto il resto della popolazione non così sfacciatamente ricca. Unirsi alla schiera di plebei era uno smacco per la Crawford, ma questo non le avrebbe impedito di arrivare esattamente dove voleva. Nulla le aveva mai precluso di raggiungere gli obiettivi prefissati.

    Nulla, se non io. Un piccolo lato oscuro, una silente minaccia che in realtà giostra ogni azione di Hedel. E dopo il caos scatenato dalla bomba atomica sganciata con la rinuncia agli studi presso Hogwarts osservavo con braccia conserte e sorriso soddisfatto come la piccola Crawford cercasse di risistemare i cocci della sua vita. Era come guardare un formicaio durante le prime gocce di pioggia, con le laboriose formicidae che annaspano per non annegare e mettersi in salvo, provviste incluse.

    Era con questa sensazione, quel formicolio sotto pelle che avvisa di aver dimenticato qualcosa, una sorta di ricordella biologica, che la Serpeverde si era recata al lavoro quel giorno. Rimasta ad osservare in un angolo buio della sua mente Anakin aveva gongolato di come la ragazza continuasse a grattarsi sul muro di omertà eretto nei suoi ricordi senza essere in grado di abbatterlo. L’aveva vista soffermarsi a chiedere se mancasse qualche tipologia di legno nella consegna del fornitore finlandese di quella mattina, soffermarsi sui galeoni ricevuti come se le fosse necessaria un’integrale di quarto livello per calcolare l’importo e ancora si era sfregata quel prurito di aver dimenticato qualcosa quando nella pausa pranzo era tornata in dietro per verificare di aver chiuso il negozio. La mente logica di Hedel, calcolatrice e sempre attenta, sembrava impazzire di fronte al imprevedibile caos del urgano Anakin. Era una lotta impari, l’una non sapeva dell’esistenza del altra e così quel fastidio che avvertiva sotto pelle non trovava conferma. Era tornata in negozio senza essere stata in grado di scacciare quella spiacevole sensazione di aver dimenticato qualcosa e proprio mentre stava valutando di acquistare una ricordella che entrò un cliente. « Benvenuta da Ollivander, Ariel! » salutò con entusiasmo non appena riconobbe la chioma scarlatta dell'amica di lunga data. Le considerazioni in cui si erano conosciute erano fortuite, come "sorelle di" poi il loro legame era diventato un po' più solido, più che altro per far fronte a quel regno del disagio che creavano i loro fratelli. «Colpa di Dean? Sicuramente deve essere così. » sbuffò, sorridendo complice alla ragazza.
    Si voltò, dandole momentaneamente le spalle, per cercare una custodia color lapislazzuli che aveva appena adocchiata. « Betulla, cuore di crine di unicorno, 11 pollici e 3/4, sorprendentemente sibilante, ottima per le fatture +20 INT La prima bacchetta made in Crawford, dovresti esserne orgogliosa. Il costo è di 30 Galeoni. Che ne dici di vedere se fa per te?» spiegò, sfilando il catalizzatore dalla custodia cremisi e offrendoglielo perché lo testasse.


    ____________
    Benvenuta da Ollivander!
    Puoi anche non rispondere a questa discussione, la bacchetta che sarà registrata avrà le caratteristiche appena elencate.
    Se però non è di tuo gusto puoi provarla e decretare il suo fallimento, te ne fornirò un'altra.
    Hai a disposizioni tre tentativi per trovare la tua bacchetta, la terza -che ti piaccia o no- sarà quella definitiva.

    code made by zachary, copia e t'ammazzo©
     
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1 replies since 2/11/2019, 22:27   68 views
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