[COLLOQUIO] Negoziante Ollivander

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    Il Negoziante guadagna il 100% delle vendite effettuate (massimo una su 6 clienti) ed il 50% delle vendite dei Commessi.

    Le risposte devono pervenire entro 10 giorni, mentre per l'assegnazione, se prevista, al Commesso si hanno 5 giorni.

    Un Negoziante può proporre nuovi articoli da vendere al Master, che si fa diritto di accettare/negare tali proposte in maniera insindacabile. Eventuali discussioni importanti da aggiungere al Negozio oltre alle già presenti di default, devono essere concordate precedentemente con il Master.

    Compito del Negoziante è tenere redatto un accurato e preciso Registro di tutte le vendite effettuate presso il suo locale commerciale.



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    stato: APERTO


    A seguito della richiesta di crw il colloquio per diventare Negoziante di Ollivander apre.

    Soltanto lei è autorizzata a rispondere di seguito, come se si trattasse di una role on gdr, entro il 15/11
    Il Colloquio è effettuato da Ollivander in persona, attuale png proprietario del locale. Di seguito le domande poste.

    CITAZIONE
    1- La tradizione di Ollivander è molto lunga, saprebbe dirmi i principali costruttori di bacchette e in cosa si differiscono?

    2- Quale legno è più adatto a essere leale al suo proprietario? Quale nucleo è più adatto a una bacchetta da duello? A suo avviso qual è il catalizzatore con la migliore qualità prezzo?

    3- Descriva il processo di creazione della bacchetta magica, dopodiché ne produca 2.

    4- Nel mezzo del colloquio siamo interrotti da Sam, studente del primo anno che vuole acquistare la sua prima bacchetta.

    5- Come descriveresti il negozio? Cosa vorresti ammodernare e come?

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    Chi ha ucciso Hedel Crawford? Calmi, calmi... posso anche essere masochista ma non fino al punto di rischiare che il prezioso corpo nel quale sono ingabbiata perisca. Sarebbe stato un'inutile spreco di tempo, e sinceramente odio gli sprechi.

    Nel castello di Hogwarts c'era agitazione. O meglio era quello che dall'esterno si aspettava di trovare la Crawford. Da vanitosa egocentrica quale era la Serpeverde. che aveva appena abbandonato il castello senza completare i suoi studi, immaginava che tra le mura della scuola non si parlasse di altro. Infondo la sua presenza non era mai passata inosservata, la sua assenza doveva avere un che di assordante. Non tanto a lezione, dove la piccola di casa Crawford si faceva vedere raramente, quanto in Sala Comune o in giro per Hogwarts, dove le piaceva bighellonare e tormentare le giovani matricole di Tassorosso. Era l'emblema di tutte le cose negative che si potevano pensare sulla casa di Salazar. Ops. Qualcuno sarebbe stato sollevato nello scoprire la sua assenza, ma era indubbio che ognuno delle patetiche anime dei corridoi scolastici sentisse la sua mancanza, in un modo o nell'altro.

    Tik-tok la strega è andata. Ma non morta, aspettate a stappare lo champagne.

    Seguendo un preciso copione, uno di quelli che se fosse stata realmente conscia delle sue azioni avrebbe previsto da manuale, i suoi genitori aveva reagito insabbiando la situazione. Se non che per persone strettamente dipendenti dalla questione, la questione era stata aperta da una cascata di tintinnanti galeoni. Il reparto stampa, dai giornalisti degni di essere chiamati tali al becero gossip, erano tutti quanti finiti sul libro paga dei potenti Crawford. Per loro il diritto di stampa, la libertà di pensiero, era superfluo come ogni altro diritto e soprattutto era acquistabile. Come un banalissimo diritto di brevetto, come in una qualunque contrattazione commerciale, le pantere di Londra avevano imparato che tutto aveva un prezzo, soprattutto le persone. Ognuno aveva quantificato il valore dell'informazione e avevano ricevuto quanto pattuito in quella che in un primo momento aveva dovuto sembrargli come una vantaggiosa contrattazione economica. Nulla di più sbagliato. Avevano venduto la loro vita per pochi spiccioli, perché rapportato al patrimonio immenso della famiglia a questo corrispondeva questo pagamento, al Diavolo. Un demone furbo, che non aveva preteso qualcosa di effimero come l'anima, no, era un creditore che si rivaleva su ossa e sangue, un moderno Lucifero che camminava sulla terra ferma. Con il passare del tempo avrebbero capito quanto poco vantaggioso fosse l'accordo stipulato, solo pochi eletti avrebbero compreso di aver ceduto a un ricatto.
    E quindi, che fine aveva fatto Hedel Crawford? Eccola lì, seduta con le gambe incrociate nel retrobottega di Ollivander, dove il proprietario in persona si era ritrovato ad accogliere una richiesta quantomai insolita. La commessa, da oltre un anno serviva bacchette da dietro al bancone, che voleva essere di più. Un’ambizione che non avrebbe dovuto stupire nessuno, essendo smistata senza batter ciglio a Serpeverde, culla degli ambiziosi, ma che aveva preso in contropiede il vecchio fabbricante di bacchette. E avrebbe dovuto metterlo in guardia sulla serpe che si era portato in seno, una vipera ambiziosa che se solo avesse avuto abbastanza soldi - o meglio, se i suoi non avessero bloccato il flusso di Galeoni per la figlia- si sarebbe comprata il negozio per sfrattare il giorno seguente il fabbricante di bacchette. Dopo averne carpito e acquisito il capitale in termini di conoscenze e competenze. Senza il denaro sonante della famiglia Crawford, alla ragazza toccava fare la strada più lunga, correre in quelle tappe che erano considerate come usuali per tutto il resto della popolazione non così sfacciatamente ricca. Unirsi alla schiera di plebei era uno smacco per la Crawford, ma questo non le avrebbe impedito di arrivare esattamente dove voleva. Nulla le aveva mai precluso di raggiungere gli obiettivi prefissati.

    Nulla, se non io. Un piccolo lato oscuro, una silente minaccia che in realtà giostra ogni azione di Hedel. E dopo il caos scatenato dalla bomba atomica sganciata con la rinuncia agli studi presso Hogwarts osservavo con braccia conserte e sorriso soddisfatto come la piccola Crawford cercasse di risistemare i cocci della sua vita. Era come guardare un formicaio durante le prime gocce di pioggia, con le laboriose formicidae che annaspano per non annegare e mettersi in salvo, provviste incluse.

    Seduto davanti a lei, il Signor Ollivander mostrava una ruga di preoccupazione che ne tagliava trasversalmente la fronte, solcandola profondamente in corrispondenza del naso. In circa un anno di lavoro come commessa del negozio Hedel aveva accumulato una certa esperienza nelle vendite al banco e aveva anche iniziato a sbirciare come il signor Ollivander insegnasse al figlio minore, Garrick, la sottile arte della creazione delle bacchette. La Serpeverde non era certamente dotata della stessa intelligenza del Corvonero, ma la sua mente acuta era abbastanza sveglia da carpire le informazioni di maggiore importanza e registrarle, accrescendo il suo interesse e la sua cultura in merito alle bacchette magiche. Comprendeva quindi i motivi di preoccupazione del Signor Ollivander quando aveva avanzato la richiesta di diventare Negoziante, con uno stipendio aumentato e una gestione più autonoma del magazzino e della clientela, operazione che in qualche modo la metteva allo stesso livello del figlio Garrick portando un competitor inatteso. Un predatore che era arrivato silenzioso e come una pantera era uscita dalla sua ombra, cogliendolo impreparato. Il turno della Crawford era appena iniziato, ma subito il proprietariod el negozio aveva sbricato i convenevoli usuali e poi iniziare subito a torchiare la ragazza.

    «La tradizione di Ollivander è molto lunga, saprebbe dirmi i principali costruttori di bacchette e in cosa si differiscono?» . Scontato, vecchio idiota. Proprio una questione di basi, di questo passo la famiglia Ollivander si sarebbe ritrovata sul lastrico. Come se la cosa potesse interessarmi.

    « Attualmente da Ollivander vediamo le bacchette fabbricate da 6 produttori di Bacchette. Il primo e principale siamo noi, siete voi: Ollivander. Le bacchette si caratterizzano per l'utilizzo principale di tre tipi di nucleo: corde di cuore di drago, piuma di fenice e crine di unicorno. Siete l'unico wandmaker inglese. Poi vendiamo quelle di Gregorovitch che è il più antico produttore di bacchette, usa principalmente legni antichi e potenti come l'ebano e il cipresso, i suoi nuclei sono principalmente legati a troll e veela. Infine ci sono i quattro produttori americani: Shikoba Wolfe ,
    I nuclei di Wolfe sono fatti con le penne caudali di Thunderbird. Sono considerate estremamente potenti ma difficili da controllare, ottime per la Trasfigurazione.
    Di ebano sono le bacchette di Johannes Jonker, con nucleo di peli di Wampus.
    Thiago Quintana crea bacchette estremamente rare e potenti, perchè il loro nucleo ècostituito da un singolo aculeo traslucido preso dal dorso dei Mostri del White River nell'Arkansa, che solo lui riesce a catturare.
    Oscure sono anche le bacchette della Violetta Beauvais, il cui nucleo di peli di Rugaru predilige la Magia Nera. Sono tra le bacchette più potenti.»

    Soddisfatta delle risposte fornite attese la successiva.

    Sentiamo l'altra cagata del vecchio Ollivander, che invece che fare sta sceneggiata da italo-americano poteva anche cederci il posto e il negozio senza farci perdere tempo prezioso. « Quale legno è più adatto a essere leale al suo proprietario? Quale nucleo è più adatto a una bacchetta da duello? A suo avviso qual è il catalizzatore con la migliore qualità prezzo?» La sagra dell'ovvio continua.

    « Rovere, Prugnolo, Ontano e Noce nero sono tra i legni che sono più leali al possessore della bacchetta. La lealtà della bacchetta al suo possessore non è una qualità fondamentale, ma è certamente importante perchè nessun'altro all'infuori del mago che la possiede potrebbe utilizzarla.
    Sulle qualità di una bacchetta influiscono sia il legno che il nucleo, quindi non è corretto dire che esista un nucleo più adatto al combattimento senza conoscere il legno al quale è associato. I nuclei più consigliati sono quelli di origine animale, come le corda di cuore di drago o il crine di unicorno.
    Anche per quanto riguarda la qualità prezzo, ogni catalizzatore è unico nel suo genere e penso che dipenda anche dagli usi che se ne vuole fare. Il prezzo bacchette va dai 10 ai 30 Galeoni . penso che con un prezzo di 20 e INT + 16 si abbia un buon compromesso in fatto di qualità prezzo.»



    « Descriva il processo di creazione della bacchetta magica, dopodiché ne produca due.» Sorrise, quasi vittoriosa: sapeva che si sarebbe arrivati a questo punto e non si sarebbe fatta cogliere impreparata. « Il processo di creazione di una bacchetta magica è piuttosto lungo e complicato. Si inizia modellando e intagliando il legno, i pollici di lunghezza si ricavano a seconda della qualità del legno che si sta lavorando, alle venature e alla presenza di nodi che costringo a interromperne la lavorazione. Poi si deve infondere il nucleo, con una particolare procedura, così che l'anima della bacchetta si fonda con il legno. La bacchetta viene poi calibrata e testata ed è da queste prove che si capisce la sua rigidità e la lealtà al proprietario, così come la propensione a una certa tipologia di incantesimi.» Spiegò annuendo leggeremnte con il capo alle sue stesse affermazioni: accadeva anche questo quando qualcuno era troppo sicuro di sè e conosceva da diverso tempo il procedimento di lavoro. Sì, la piccola Crawford aveva spiato gli Ollivander nel loro laboratorio delle bacchette, aveva carpito i loro segreti e si sentiva pronta a metterli in pratica. Si spostò seguendo il Signor Ollivander nel luogo dove si creava, quasi letteralmente la magia. Intravide sul tavolo da lavoro alcuni estratti di legno: Rovere, Ciliegio, Tasso e Betulla. Si avvicinò a quest'ultima bianca come la neve. « Vorrei iniziare lavorando la betulla, un legno facilmente trattabile. Da questo in particolare è già stata estratta una bacchetta, quindi questa sarà l'ultima che produrremo dallo stesso esemplare.» si sarebbe avvicinata all'esemplare lignee e avrebbe iniziato l'opera d'intaglio, avvalendosi di strumenti tecnici e della sua bacchetta in ebano. La lavorazione avrebbe chiesto qualche minuto, necessari a modellare il cuore della bacchetta. « A questo punto, prima di completare l'estrazione dal legno, innesto il nucleo. Userò per questa bacchetta in particolare del crine di unicorno. » A colpo sicuro questa volta avrebbe aperto uno dei cassetti sottostanti il tavolo sul quale lavorava e estrasse un campione di crine. Il filamento argentato luccicò alla luce prima di essere trapiantato nel nucleo della bacchetta, avvolto nella fibra legnosa. Questo procedimento era maggiormente complesso, più preciso del precedente, ma concluso anche questo passaggio non restava che completare l'intaglio. Dalle estremità incurvò e levigò il legno, estraendo il catalizzatore dalla culla di betulla. Lo rimirò un attimo, prima di posarlo accanto al metro e verificare la sua lunghezza « 11 pollici e 3/4» enunciò ad alta voce quanto registrato, poi eseguì alcuni ulteriori test sulla bacchetta. « Sorprendentemente sibilante. » annunciò dopo averla agitata in aria ed eseguito un incantesimo. « Ottima per le fatture.» dopo una serie ulteriore di esami il profilo della bacchetta creata era completa. « Betulla, cuore di crine di unicorno, 11 pollici e 3/4, sorprendentemente sibilante, ottima per le fatture.» dichiarò, scrivendo su un etichetta le informazioni e poi riponendo la bacchetta in una custodia senape, alla quale appuntò l'etichetta appena trascritta in bella grafia.
    Si avvicinò poi al legno in Rovere, legno più complesso e difficile da trattare dal precedente, anche perchè il pezzo preparato per l'uso era ancora vergine, che in gergo tecnico indicava che ancora nessuna bacchetta era stata estratta da esso. Si avvicinò e con quello che era una specie di scalpello iniziò a rimuovere la corteccia del legno, poi si apprestò a quantificare quante bacchette avrebbero potuto essere estratte e conseguentemente come procedere. Con il dito indice indicò 3 sezioni sul pezzo di legno « Estrarrei le bacchette qui, qui e qui. 3 in tutto. Quindi procederei da questo punto per estrarre la prima.» dopo aver cercato una conferma nel vecchio Ollivander, anche senza ricevere alcun segno, iniziò a procedere, sempre prima con gli utensili e poi con l'uso del suo catalizzatore. Levigò e estrasse dal legno vivo quanto bastava per procedere con l'innesto del nucleo. Si guardò attorno, aprì qualcuno dei cassetti che contenevano varie possibilità, poi si fermò in quello che conteneva le piume di Thunderbird. « Sento che questo legno chiama questo nucleo.» Quello era un lavoro di sensazioni, che si basava principalmente su sentire cosa chiamava la magia. La piuma dorata della magica creatura americana era quanto di più stupefacente avesse visto Hedel. Si avvicinò al catalizzatore parzialmente scavato e innestò la piuma caudale al suo interno. Questo procedimento fu più complicato del precedente e richiese più tempo. La bacchetta sarebbe inevitabilmente venuta più grane. Completò le fasi di intaglio e levigatura, arrivando a modellare il manico e la punta della bacchetta. Estratta dalla nicchia di legno, la misurò e raggiungeva i 14 pollici esatti. Si trattava di una delle bacchette più grandi che vendevano. Eseguì ulteriori test e prove, decretando che fosse una bacchetta rigida e quindi estremamente fedele. « Rovere, piuma caudale di Thunderbird, rigida, 14 pollici. » Dichiarò con un certo successo nel tono di voce.


    « Nel mezzo del colloquio siamo interrotti da Sam, studente del primo anno che vuole acquistare la sua prima bacchetta.»
    Il suono del campanello vibrò nell'aria, raggiungendoli anche nel laboratorio delle bacchette, dove le due nuove e primissime bacchette della Serpeverde erano appena state forgiate. Annuì, ovviamente questo punto era il più semplice per chi come lei aveva alle spalle un anno da commessa del negozio. « Benvenuto da Ollivander, io sono Hedel. » l'aspetto teso e da persona in missione era scomparso dal suo volto, lasciando spazio a un sorriso cordiale, quasi affidabile, che indossava come una maschera ad ogni nuovo cliente. Il ragazzo appena entrato doveva acquistare la sua prima bacchetta magica. « Ti chiederei di attraversare la linea dell'età: un incantesimo che mi permette di capire che hai davvero compiuto 11 anni.» indicò il cerchio luminoso che si emanava dal suolo, alla sua destra, proprio sotto ad un quadro che raffigura Ollivander in persona mentre intagliava l'impugnatura di una bacchetta. Solitamente bastava questo per far desistere un bambino impostore, ed il ragazzo le sembrava già abbastanza grande. Attese e in effetti si diresse con abbastanza sicurezza da suscitare l'interesse della Serpeverde. Dopo che fosse risultato positivo al test, questo significava che ora poteva avere la sua bacchetta. Lo superò e quindi la Crawford era pronta a fargli provare una bacchetta magica. Volandosi scelse una scatola porpora, sapeva che l'istinto contava più di ogni altra cosa. Poteva anche leggere la descrizione della bacchetta fuori dalla scatola, ma per quel colloquio sapeva di dover, e di poter, riconoscere gli elementi della bacchetta al solo tatto. « 11 pollici, legno di frassino, nucleo di piuma di fenice, solida.» enunciò ad alta voce, porgendola poi al ragazzo. « Avanti, provala... un semplice Lumos basterà a capire se è la bacchetta per te.» incitò il nuovo cliente del negozio.

    «Come descriveresti il negozio? Cosa vorresti ammodernare e come?» Vorrei ammodernare te. Non è abbastanza evidente, stupido vecchio ingenuo? Dio, c'è puzza di ospizio.

    « Il negozio appare piccolo e semplice, il solo elemento d'arredo è il bancone alle cui spalle c'è un enorme scafale che arriva fino al soffitto ed è pieno di scatole di bacchette. Al centro dello scaffale c'è uno spazio libero, che conduce nel retro del negozio. Questa parte è detta laboratorio, è qui che fabbrichiamo le bacchette che poi vengono vendute.» spiegò con voce calma e sicura: conosceva perfettamente il negozio. La seconda parte della domanda era prevedibile ma comunque ostica. « Vorrei lasciare tutto coì com'è, almeno nella parte di negozio accessibile per i clienti. Mi piace quest'aspetto antico e trasandato, credo che chiunque sia entrato a prendere una bacchetta ci sia affezionato e vorrei che il locale mantenesse questo spirito. Il laboratorio lo vorrei invece rendere più accogliente, ordinare meglio la zona con i legni, riordinare i nuclei e vorrei provare a usare nuovi elementi per creare le bacchette, sperimentare un po'.»


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    Di seguito si espone la valutazione del Colloquio.

    CITAZIONE
    1- La tradizione di Ollivander è molto lunga, saprebbe dirmi i principali costruttori di bacchette e in cosa si differiscono? 1/1

    2- Quale legno è più adatto a essere leale al suo proprietario? Quale nucleo è più adatto a una bacchetta da duello? A suo avviso qual è il catalizzatore con la migliore qualità prezzo? 2/2

    3- Descriva il processo di creazione della bacchetta magica, dopodiché ne produca 2. 3/3

    4- Nel mezzo del colloquio siamo interrotti da Sam, studente del primo anno che vuole acquistare la sua prima bacchetta. 2/2

    5- Come descriveresti il negozio? Cosa vorresti ammodernare e come?1/2

    TOTALE 9/10

    Complimenti a Hedel Anakin Crawford, da questo momento Negoziante del locale.

    Il colloquio chiude.
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