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Solitamente la figlia d’Irlanda era piuttosto brava a chiudere nella sua personale armatura tutti quei sentimenti che non le piacevano e che non le avrebbe fatto piacere provare: nostalgia, malinconia, rabbia erano questioni che preferiva mantenere nascoste e con le quali preferiva non confrontarsi. Guardare indietro non portava alcun giovamento e così la Kennegan aveva imparato a guardare comunque davanti a se stessa, proseguendo in quel moto perpetuo che era la vita,ma anche lei. Tuttavia un altro aspetto del suo carattere aveva preso il sopravvento, aprendo il vaso di Pandora con una veloce zampata e riportando a galla un profondo senso di malinconia. Passare davanti a un Ghirigoro così desolato era stata una stilettata al cuore che era riuscita a contenere soltanto perché la missione della nuova bacchetta magica l’aveva tenuta impegnata. Ma durante la notte non le aveva dato tregua, tormentando i suoi sogni con fantasmi del passato, vecchi rancori e delusioni, un profondo senso di malinconia. Aveva visto trascorrere tutte le ore della notte e quando una timida alba aveva iniziato a bussare alle sue imposte si era decisa ad alzarsi e sfruttando la tenue luce del mattino aveva iniziato a scrivere d’impulso una lettera. Il destinatario del suo sproloquio in parole strette e accartocciate era Marshall Howard, proprietario del Ghirigoro, che avrebbe ricevuto un gufo che più o meno gli diceva che lei voleva essere la nuova negoziante e visti i trascorsi con il negozio avrebbe dovuto assumerla a occhi chiusi ma sarebbe stata disponibile per un colloquio. Ambiziosa e sfrontata come solo una figlia di Salazar poteva essere. Aveva aspettato di fare un’abbondante colazione, caffè e zucchero erano fondamentali per far girare a pieno ritmo i neuroni della Serpeverde, e dopo una rilettura veloce si era decisa a inviarla. Dopo un paio d’ore il pennuto era tornato al Paiolo Magico portando con sè la risposta di Howard che le fissava un colloquio per l’indomani.
Per una volta nella vita James Kennegan era in anticipo. Non era ruzzolata lungo le scale nonostante non avesse ancora recuperata la piena funzionalità della gamba, non era inciampata lungo il selciato di Diagon Alley, la chioma bionda, anche se non imprigionata nella classica coda, non appariva come un nido pronto ad ospitare una civetta, ma aveva anche un senso logico e di ordine nelle onde dorate. Dopo un attimo di esitazione davanti alla porta chiusa della libreria più antica d’Inghilterra si era ricordata che lei era James-Fottutissima-Kennegan e che probabilmente avrebbe preso a sprangate chiunque senza esitazione. Entrò nel locale. Un’ondata di profumo, legno e libri antichi l’avvolsero, portandosi con se centinaia di altri ricordi. Si paralizzó sullo stipite d’ingresso e soltanto il campanello, immutato nel tempo, riuscì a riconnettere l’irlandese con il pianeta terra, al secolo corrente. << Buongiorno Signor Howard, sono James. James Kennegan. >> si presentò porgendo al uomo la propria mano e stringendo con decisione quella del proprietario di quello che, da Serpeverde ambiziosa ne era certa, sarebbe diventato il suo negozio. Gli intrecci della vita avevano sempre fatto in modo che quella di James e del Ghirigoro fossero legate a doppio filo, era un dato che qualunque divinatore di basso livello - compresa l’ex Caposcuola- poteva cogliere.
<< Ma certo. L’inaugurazione del Ghirigoro avviene nel 1654 ma non come libreria. Il locale venne affittato da Sir Aldebrandi, pittore di origini italiane, che qui diede vita alla sua bottega d’arte. Per la verità i suoi quadri erano di pessima fattura, le sue idee erano quelle che al giorno d’oggi definiremmo un plagio dei grandi artisti italiani che avevano iniziato l’arte del barocco. Ma in Inghilterra, nel mondo magico per giunta, nessuno sapeva chi fosse Caravaggio o il Bernini. Riscontró grande successo e il Ghirigoro, che già aveva questo nome, divenne un salotto artistico dove si riunivano grandi pittori, autori e più in generale amanti dell’arte in ogni sua forma. Ma lo splendore e il fascino del barocco scemarono con la fine del secolo successivo, dopo che il salotto fu rilevato per due generazioni di Aldebrandi, e così anche il locale conobbe una brutta battuta d’arresto. Una porzione del locale venne subaffittata ad un fiorista di piante esotiche e il Ghirigoro prese il nome di “Macchie” perché l’arte di inizio XVIII secolo era decisamente più grezza della raffinata barocca, e la vetrina accanto era “Fiorire” così il locale iniziò ad essere chiamato, indipendentemente da chi andava ad acquistare fiori o al salotto degli artisti, “Flourish and Blotts”. La svolta del locale alla veste moderna che tutt’oggi gli riconosciamo si ebbe quando Stephan Pierce rilevò il locale nella sua interezza e decise di portarlo al nome originale del Ghirigoro e , grazie agli autori conosciuti proprio nel salotto del Blotts, di aprire una libreria dove raccogliere tutti i libri di magia. La fama della biblioteca crebbe fino a raggiungere quella che noi oggi conosciamo.>> rispose con un sorriso d’orgoglio, fiera di conoscere la storia delle origini del Ghirigoro e di come fosse sempre stato un centro culturale e artistico di grande importanza e interesse per tutta la comunità magica nel corso dei secoli.
Annuì un paio di volte con il capo sentendo la domanda successiva che le venne posta, confermando di conoscere il libro che stava esposto in vetrina. Si prese qualche istante per pensare poi propose senza indugi il libro << Mi piacerebbe proporre al pubblico "Sottosopra" un'avvincente romanzo scritto da Robert Duffer, molto divertente e stimolante per il pubblico ma che a mio avviso offre notevoli spunti di riflessione. La storia si incentra su una creatura magica, una Chimera potremmo definirla, che si muove in una piccola comunità magica cercando comprensione e di comunicare con loro ma i maghi e le streghe più anziani interpretano questi versi come una minaccia e attuano una serie di incantesimi difensivi e d'attacco. È molto interessante questa trasposizione creatura-mondo magico poichè è simile a quella tra noi maghi e il mondo dei babbani, anche se parliamo la stessa lingua è difficile farci comprendere da loro e anche se cerchiamo di comunicare con loro, ad esempio con Patronus e con la metropolvere, questi atti sono spesso visti come ostili. Credo che Duffer voglia anche punzecchiare il governo americano per la sua chiusura in quanto si evince una vena politica molto dura. Ecco, potremmo dire che in questo libro c'è un po' tutto e per questo motivo potrebbe interessare una fascia di lettori molto ampia, sia come età che livello sociale.>> La Kennegan era un'assidua lettrice, nei momenti in cui il Quidditch non occupava i suoi pensieri non era insolito vederla seduta su una morbida poltrona con un libro in mano e qualche dolcetto per caricarsi di zucchero. Si era imbattuta nella lettura americana proprio durante la sua convalescenza negli States dopo l'incidente, aveva avuto modo di leggere molto nella sua camera d'ospedale impossibilitata a muoversi e questo libro l'aveva colpita con grande interesse.
<< Come rivista mi piacerebbe aggiungere "A tutto Quidditch" INT+3 a 6 Galeoni, un settimanale con la cronaca delle partite del campionato e le novità sui giocatori.
Come libri invece suggerirei: "Dizionario universale del Futhark" INT+8 a 16 Galeoni VANTAGGIO: scrivere e comprendere testi scritti con le rune.
"Chi ha paura dell'Aritmanzia?" INT+6 di Lenor Passengers a 12 Galeoni, libro di testo utile per gli studenti di Ilvermorny e Hogwarts.
"Mai prendere un thè con un divinatore" INT+5 di Maroon Levine a 10 Galoeni, ironico romanzo sulla divinazione e le sue implicazioni nel quotidiano.
"Nascondersi tra i babbani" INT+4 di Dorothea Walker a 8 Galeoni per spiegare a mimetizzarsi con i babbani e la loro cultura, in modo da non essere riconosciuti o considerati strambi.>>
Per darsi un tono avrebbe accavallato le gambe con grande classe, ma purtroppo era pur sempre James Kennegan e questi modi aggraziati non le si addicevano: fece schioccare tutte le nocche della mancina con altrettanti schiocchi, come a sottolineare che le sue idee erano veramente esplosive e lo si poteva notare dal sorriso trionfante stampato sul suo volto.
Il campanello sulla porta la distolse dall'attenzione dedicata al Proprietario del negozio, facendole posare lo sguardo su una donna che doveva avere una decina di anni in più di lei e che era entrata nel negozio alla ricerca di libri che potessero indirizzarla correttamente allo studio dei draghi. <<le spiace se la servo io?>> domandò, completamente retorica ma per gentilezza, verso il mago che le stava facendo il colloquio, poi si rivolse con un sorriso smagliante, che illuminava anche le iridi smeraldine della battitrice, alla cliente. << Benvenuta al Ghirigoro, io sono James. Ti inviterei a dare un'occhiata alla nostra Vetrina, ma mi sembra che abbia già le idee chiare. - si concesse un attimo di pausa per richiamare alla memoria i libri sull'argomento draghi prima di presentare qualche titolo alla strega - Se il suo interesse è prettamente conoscitivo, le suggerirei di partire da due volumi base: "Specie di draghi della Gran Bretagna e dell'Irlanda" INT +8 è sicuramente una buona partenza per 16 Galeoni, ma anche "Uomini che Amano Troppo i Draghi"INT +8 è un'ottima lettura e viene sempre 16 Galoeni. - dovette voltarsi un paio di volte per prendere una copia per ciascun libro e posarla sul bancone per mostrarla alla cliente - Se invece il suo interesse è più che una semplice conoscenza accademica - non poteva fare ameno di domandarsi dove quella donna potesse essersi imbattuta in un uovo di drago - Il libro che fa per lei è "Dall'uovo agli inferi: guida pratica per l'allevatore di draghi" INT +16 Vantaggio che viene 32 Galoeni e spiega dettagliatamente come prendersi cura di un uovo di drago e come far crescere un cucciolo di drago fino all'età adulta - non riusciva a credere che una donna così di classe potesse avere un uovo nascosto da qualche parte -Anche "Allevare Draghi per Lavoro o per Piacere " INT +12 Vantaggio a 24 Galoeni ha uno scopo simile, tuttavia è meno completo del precedente.>> E con questo pose altri due libri sul bancone perchè la cliente potesse sfogliare i volumi prima di decidere quale acquistare, magari tutti e quattro per fare la fortuna della Camera Blindata della Kennegan.
Soddisfatta per aver servito la sua prima cliente dopo quella che cominciava a sembrarle una vita d'astinenza, ma comunque facile come tornare in bicicletta, tornò a rivolgere la sua attenzione a Howard con un sorriso di orgoglio stampato sul volto. La domanda successiva che le venne posta riguardava l'ammodernamento e le novità da introdurre nel locale. << Il locale veste un'anima antica, la si può cogliere nell'ordine con il quale sono risposti i libri, dalla cura con cui le copertine sono mantenute, dal profumo di pergamene e di candele che si respira appena si entra. Penso che questo deve essere un punto fermo dal quale non allontanarsi. Il Ghirigoro è soprattuto tradizione, deve essere difeso il suo antico lignaggio a ogni costo. Qualunque ammodernamento non deve intaccare questo spirito.Dopo questa premessa mi piacerebbe allestire una parte del locale a Salotto Letterario o degli Artisti, come era nella prima visione del Ghirigoro, un luogo dove i clienti possano scambiare idee, magari parlare con gli autori stessi del libri che possono venire a presentarli. O aprire un dibattito con un qualche giornalista, della Gazzetta o del Ghost. Si potrebbero esporre quadri di pittori emergenti o introdurre serate di musica per promuovere nuove voci.>> il tono di voce della Kennegan era entusiasta, infervorato dal fiume di idee che scoppiettava nella sua mente, aprendole uno scenario differente a ogni cambio di prospettiva: vedeva colori, sentiva musica, assaporava odori.
 Benvenuta al Ghirigoro, Katherine!
Nel tuo prossimo post puoi decidere quali dei libri che ti ho consigliato vuoi acquistare.
Ti faccio presente che Dall'uovo agli inferi: guida pratica per l'allevatore di draghi ha un Vantaggio : significa che dopo l'acquisto, puoi fare una role di lettura/studio di questo libro per sbloccare il vantaggio. In questo caso esso consiste nel in caso tu sia in possesso di un uovo di Drago, puoi iniziare ad allevare il tuo Drago
Anche il libro Allevare Draghi per Lavoro o per Piacere ha un Vantaggio : descrivendo una role in cui lo leggi, sarai in grado di riconoscerne razza, sesso ed approssimare età di un Drago quando ti capiterà di avvistarne uno
Con questa indicazione spero ti sarà più facile decidere quale libro acquistare,
Buon gioco!
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