[COLLOQUIO] Negoziante Accessori per Quidditch di Qualità

Dopo essere riuscito ad ottenere una carica ad Ilvermorny, che aveva permesso a Brad di coronare il suo sogno di plasmare la comunità magica, McNeal aveva deciso di presentarsi ad un altro colloquio di lavoro. Durante la sua permanenza a Londra, al Paiolo Magico, di qualche settimana prima, infatti, aveva letto sul giornale che, a Diagon Alley, il proprietario di Accessori per Quidditch di Qualità cercava un nuovo negoziante perché il precedente aveva avuto problemi finanziari notevoli e aveva dovuto cambiare aria. Dapprima, Brad non si era interessato più di tanto al negozio ma, con il desiderio di affittare un appartamento proprio in quella zona, si era convinto a provarci. Avere un attività in più avrebbe fatto solo che bene e, soprattutto, durante la sua permanenza nel Regno Unito avrebbe avuto qualcosa da fare. Aveva scelto, infatti, di non abitare in America per via della legge ancora sconosciuta e per la noiosa burocrazia che avrebbe dovuto seguire. Si sarebbe recato nel Nuovo Mondo solo per le lezioni, per i colloqui, per i consigli studenteschi e per poche altre occasioni. Tutto il resto del tempo, invece, l’avrebbe voluto passare in Inghilterra, a Londra precisamente, lontano da Edimburgo e dalla società di Steve McNeal.
Il Quidditch era uno sport che era sempre piaciuto a Brad e che aveva praticato sin da bambino. Ancora, ogni tanto, cercava di allenarsi e tenersi in forma, perché se ne avesse avuta l’occasione avrebbe provato a giocare per una squadra professionistica. Non era il tipo da lasciarsi spaventare e da tirarsi indietro alle sfide. Quella di Accessori per il Quidditch di Qualità era, a tutti gli effetti, una nuova sfida da affrontare. Si era messo in tiro per l’occasione, vestito elegante ma sportivo così da potersi muovere con facilità tra gli scaffali del negozio, senza però perdere di credibilità nel suo ruolo di possibile nuovo negoziante.
Brad arrivò in perfetto orario davanti al negozio in fondo a Diagon Alley. Entrò annunciandosi, trovando già dentro il proprietario della baracca.
“Buongiorno Mr. Zane, come sta?”
Strinse la mano e si accomodò, pronto per ascoltare le domande che il titolare gli avrebbe posto. Com’era prevedibile, il primo quesito riguardava proprio la storia di Accessori, aspetto su cui Brad si era preparato.
“Certo. Accessori per il Quidditch di Qualità nacque nel XVII secolo, precisamente nel 1654, da un vecchio mercante, Pius Mint, appassionato dello sport. Egli era povero e non aveva un vero e proprio mercato dove vendere la sua merce, motivo per cui, una mattina, si piazzò a Diagon Alley verso la fine della via. Incuriositi dal nuovo venditori, furono molti i curiosi che si avvicinarono a quella bancarella e tutti ne furono altamente felici. Mint, infatti, aveva approfittato della crescente fama dello sport magico per vendere i primi gadget di Quidditch. Tra di essi erano più venduti i guanti da giocatore, il modellino del Boccino d’Oro e ovviamente le mazze da battitore. Il proprietario del negozio appena accanto si accorse subito di tutta la folla che accerchiava il povero mercante, così ingolosito dalla situazione, propose al vecchio Mint un affare: diventare suo socio e vendere, oltre a pentolame e stoviglie, i suoi amati gadget del Quidditch, mettendoli ovviamente in vetrina per attirare l’attenzione della comunità. Pius accettò la proposta e dopo pochi mesi i clienti erano triplicati. Gli articoli in vendita diventarono sempre più autentici, di fattura e utili anche per i nuovi giocatori in erba. Il signor Mint risparmiò per anni fino a che comprò anche l’altra metà del negozio dal precedente proprietario, facendo sì che quello diventasse a tutti gli effetti ‘Accessori per il Quidditch di Qualità’.”
Brad raccontò a parole sue la storia che aveva letto non molto tempo prima su un libro, per informarsi prima del colloquio. Era stato previdente e, forse, aveva avuto fortuna. Sperava che Mr. Zane potesse apprezzare la sua versione, anche se più discorsiva e meno precisa rispetto a quella tediosa presa dai libri.
Appena finito il racconto, dalla porta entrò un ragazzo, poco più giovane di McNeal all’apparenza. Brad osservò il proprietario per un attimo che sembrò dargli l’ok per servire il cliente.
“Buongiorno e benvenuto da Accessori per il Quidditch di Qualità, io sono Brad. In cosa posso esserti utile? - domandò cordiale. Il ragazzo si presentò e chiese ciò che voleva. - Bene, Mike. Per l’estrazione di due carte giocatore sono 30 galeoni.”
Attese il pagamento delle carte e, successivamente, tirò fuori una scatolina ben decorata con delle carte al suo interno. Il ragazzo aveva detto di volere le carte dei Chudley Cannons, dunque i due giocatori estratti sarebbero appartenuti proprio a quella squadra.
“Forza, pescane uno.”
Disse, agitando la scatola per mescolare le carte.
“Genevieve Delgado NIF, non male! Ora la seconda.”
Brad rimise a posto la scatolina, così che fossero di nuovo presenti tutte le carte.
“Il portiere: Bratt Hayden, anche lui NIF.”
Le due carte erano state estratte ed ora Mike poteva utilizzarle come desiderava. Purtroppo per lui entrambe erano uscire non in forma, ma comunque erano ottimi giocatori con i quali poter competere.
“Se è tutto, ti ringrazio per essere passato. Alla prossima!”
Mise le due carte in un sacchettino e lo consegnò a Mike, prima di congedarlo gentilmente e accompagnarlo con lo sguardo fino all’uscita. Sperava di aver impressionato positivamente Mr. Zane con quella vendita, ma Brad sapeva che il colloquio era appena iniziato e mancava ancora molto.
Si mise, quindi, di nuovo comodo, per attendere le nuove domande. Sulle carte mossa, Brad dovette pensarci un po’. Non sapeva bene come potevano funzionare, ma aveva capito lo scopo.
“Le Carte Mossa servono per creare vantaggi alla propria squadra e creare svantaggi agli avversari, quindi metterei sul commercio tre Carte Mossa fondamentali. La prima, utilizzabile da qualsiasi giocatore è la Carta Mossa ‘Tackle Transilvano’. Si tratta di una tecnica usata spesso per far spaventare gli avversari e farli rallentare: un finto pugno sul naso. Un’altra Carta Mossa che credo sia importantissima è la ‘Dippleabeater Defence’. Utilizzata solo dai battitori, questa carta potrebbe cambiare le sorti della partita poiché due battitori della stessa squara colpiscono un solo bolide, ma con il doppio della potenza. Risulterà quindi un tiro praticamente impossibile da fermare. L’ultima Carta Mossa a cui avevo pensato è la ‘Manovra di Porskoff’. Questa permette al cacciatore in possesso della pluffa di attirare a sé l’attenzione degli avversari poiché sale di quota. Al momento giusto, però, il cacciatore passa la pluffa facendola cadere verso il basso ad un suo compagno di squadra praticamente libero.”
Tutte e tre le Carte Mossa avrebbero potuto creare un enorme vantaggio alla squadra che le utilizzava, mentre un grosso svantaggio alla squadra che le subiva e doveva quindi rimediare.
Soddisfatto della sua risposta, Brad attese un altro quesito in silenzio, spostando talvolta le braccia per un leggero nervosismo. Produrre un manico di scopa sarebbe stato complicato, un lavoro davvero importante soprattutto per i giocatori di Quidditch che speravano in lui per avere una nuova scopa all’altezza della nuovissima Scopalinda 1, ma magari più economica.
Per quello sport, il legno giusto era estremamente necessario per far sì che la scopa non fosse troppo pesante, ma nemmeno troppo leggera e poco manovrabile. In più doveva essere ben lavorabile, ma non doveva essere troppo tenera o altrimenti una botta forte l’avrebbe spezzata. Insomma, bisognava pensare a tutto. Brad cercò, quindi, nelle scorte del magazzino il legno che più gli sembrava adatto. Trovò un bel pezzo di legno di cedro e lo cominciò a lavorare. La forma della scopa doveva essere ovviamente aerodinamica, non troppo spessa ma nemmeno troppo sottile. Il manico sarebbe stato dritto sulla parte posteriore, dove il giocatore si sarebbe dovuto sedere, avrebbe curvato leggermente dove il giocatore si sarebbe dovuto appoggiare con il busto e di nuovo dritto verso l’impugnatura. Essa, inoltre, sarebbe stata un po’ più grossa rispetto allo spessore del manico così da permettere maggiore presa. Il cedro era facilmente lavorabile e, soprattutto, era resistente agli urti e durevole nel tempo. Una scopa in cedro sarebbe stata quindi un buon investimento per il futuro. Attaccata al manico tramite due sottili congiunture di metalli, Brad posizionò la coda che riempì di lavorati bastoncini di salice. Essi servivano per rendere la scopa più veloce e più manovrabile. Inoltre il legno era molto leggero e dunque permetteva di raggiungere velocità più elevate in minor tempo. Come ultimo accorgimento, McNeal inserì le pedaline sulla quale il giocatore poteva poggiare i piedi durante il volo, castò l’incantesimo imbottito (per far star comodi i possessori della scopa), l’incantesimo di disillusione (per non far vedere la scopa ai Babbani) e i vari incantesimi di direzione (per far andare la scopa in su, in giù, in avanti e indietro). L’aspetto finale era piacevole: una scopa dal colore quasi biondo con una coda un po’ più scura per via del salice e dei nastrini di metallo che chiudevano i bastoncini precisamente lavorati.
“Ecco qui. Legno di cedro per il manico, levigato affinché si adegui bene al giocatore e allo stesso tempo sia aerodinamico. Legno di salice per la coda, leggero, così da permettere una maggiore velocità. Chiamerei questa scopa BlondeRiot 1.”
Sorrise, soddisfatto del suo operato. Non era stato semplice produrre una scopa da zero, ma era stato assai stimolante e costruttivo.
Tornati nel negozio, Brad e Mr. Zane si apprestarono ad ultimare il colloquio. L’ultima domanda era necessaria. Il proprietario della bottega, ovviamente, voleva sapere quali sarebbero potuti essere i cambiamenti che il nuovo negoziante avrebbe richiesto, soprattutto per attirare più persone.
“Credo che Accessori per il Quidditch di Qualità sia un negozio perfetto per gli appassionati, ma ancor di più per i giocatori. Infatti, è noto che in vendita ci siano per lo più strumenti utilizzabili per giocare. È un aspetto che mi piace, su cui continuerei a puntare, ma farei una piccola aggiunta che potrebbe portare molta più clientela, a mio avviso. Aggiungerei uno o più scaffali dedicati al merchandising, quindi a sciarpe, bandiere, cappellini, magliette delle squadre del Campionato Inglese e Irlandese. Abbiamo scope, palle di allenamento e divise, ma perché non far avvicinare al negozio anche i tifosi oltre che solo i giocatori? Mi piacerebbe, per ammodernare il tutto, che ci fossero sezioni apposite per i ruoli del Quidditch, oltre che per la tipologia di oggetto in vendita. Mi spiego, magari su uno scaffale mettere tutto ciò che può servire ad un cacciatore: guanti, pluffa, caschetto, eccetera.”
Si interruppe, perché si stava rendendo conto che stava parlando troppo.
“Il negozio, comunque, lo lascerei in legno, su un piano solo per lasciare la comodità ai clienti di vedere tutto non appena aprono le due porte d’ingresso. Le vetrine sono spaziose e sono perfette per mostrare gli ultimi modelli di scopa in vendita. Aggiungerei, però, qualche gadget di merchandising magari delle squadre che si devono affrontare in quel determinato periodo, così da attirare i tifosi più agguerriti. I colori del negozio, quindi, potrebbero variare anche in base a questi eventi sportivi, tramite bandiere e striscioni appesi per tutta la sala.”
Terminò di parlare, contento del colloquio a prescindere dall’esito.

Prima estrazione di Mike, Chudley Cannons:
- 1d3:1 = Carta NIF
- 1d7:6 = Genevieve Delgado

Seconda estrazione di Mike, Chudley Cannons:
- 1d3:1 = NIF
- 1d7:1 = Brett Hayden