Con cauto scetticismo osserva lo spesso strato di neve che si adagia sul soffitto di vetro proprio sopra alla sua testa. Cruim, l'elfo domestico che da diversi anni serve Ilvermonry, le fornisce rassicurazioni con quella tipica inflessione scozzese, assunta dal suo precedente padrone che alla sua morte lo ha poi ceduto alla scuola di magia e stregoneria, che tanto le ricorda le origini del marito, assicurandola che quello stesso soffitto di vetro ha retto molte più nevicate e molto più a lungo che non quella che durante la notte è scesa sul castello, sommergendolo di almeno cinquanta centimetri.
- Sono preoccupata per il Fico Avvizzito che mi è appena arrivata dall'Abissinia: il cambiamento di clima già è stato brusco, vorrei garantirle una buona temperatura e con quella neve a coprire il sole non so come sarà possibile. Senza considerare che così a contatto i vetri si raffreddano prima... - Fece notare le sue preoccupazioni all'elfo dagli occhi nocciola che la guardavano con comprensione. Non voleva mettere a rischio l'incolumità di nessuno per andare a rimuovere la neve, ma una soluzione andava trovata perchè la Lynch aveva molto più a cuore la salute delle sue piante magiche che non quella di qualche inserviente. Non aveva mai dovuto lamentarsi di Cruim e non avrebbe cominciato quel giorno, se non le avesse dato motivi per farlo. Un gruppetto di studenti, con le divise blu mirtillo e le spille della loro casa sul petto, fecero il loro ingresso in aula. -Mi aspetto che si trovi una soluzione in tempi brevi- disse rivolta all'elfo domestico per porre fine a quella discussione e congedarlo.
- Buongiorno a tutti e ben trovati alla nostra lezione del pomeriggio. Spero che la neve sopra le vostre non vi distragga troppo, mi hanno assicurato che il soffitto non verrà giù. Vi lascio ancora qualche minuto per sistemarvi e poi cominciamo.- Infondo alla classe nota un gruppetto di ritardatari che stanno ancora togliendosi le pesanti mantelle invernali. Quando la classe le concede il silenzio necessario a procedere si schiarisce la voce e inizia la lezione. - La lezione di oggi parla del Puffagiolo. Di cui vi mostro un'esemplare qui: notato come i suoi frutti, ovvero i suoi fagioli, siano estremamente fosforescenti. - aveva conservato lo studio di questa pianta in periodo natalizio perchè sembrava di essere in presenza di un'albero di natale. - Scientificamente il suo nome è Puffagiolus Saracenus. Gradirei che la chiamaste così da ora in avanti. Come noterete la Puffagiolus è una pianta rampicante che assomiglia ad una comune pianta di fagioli, con la sostanziale differenza dei baccelli, che emanano questo intenso bagliore fosforescente, di un rosa acceso che sembra quasi un rosso. Questo fatto però lo potete osservare soltanto da Settembre a Dicembre, siamo quindi alle ultime settimane di questo evento. - pausa, mentre gira intorno alla pianta esposta al lato della cattedra. - Qualcuno di voi vuole azzardare la sua classificazione partendo dalla “Scala di Xenopius”?- domanda rivolgendosi alla classe, mettendo in palio diverse gemme per chiunque si prenoti per primo e risponda correttamente.
- Tuttavia non è la colorazione fluorescente la proprietà magica di questa pianta e anche nel resto dell'anno conserva le proprietà magiche intatte. Che sono principalmente due:
1- Siamo in presenza di una pianta istantanea, come potrete leggere sul libro di testo "Erbologia in un'istante" non appena un fagiolo tocca terra, indipendentemente dal tipo di terreno, da esso germoglierà un nuovo esemplare. Fate molta attenzione quindi.
2- Se ingeriti i fagioli hanno la capacità di far cambiare colore della pelle a proprio piacimento.
Vi invito a non farlo perchè potrebbero causare bolle e gonfiori al viso se usati con poca cautela.
L'altro uso principale che si fa di questi fagioli è come ingrediente del Filtro Doxycida: per la preparazione di questo vi rimetto nelle mani del docente di Pozioni."- non si sarebbe cimentata nella preparazione di una pozione in un'aula come la sua, non adatta a supportare calderoni e possibili esplosioni.
- Avvicinatevi con cautela e prelevate un fagiolo dalla pianta: seguendo le istruzioni sul libro di testo dovrete scegliere il miglior modo per conservarlo. Potete essiccarlo, spremerlo per estrarne il succo, inciderlo per asportarne la polpa, procedere con la conservazione sotto sale. Vi invito a prendere tutte le precauzioni del caso per non farlo cadere in terra. Potete procedere: avete un ora di tempo-
