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    ▬Brad McNeal▬
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    2OXR

    Era passata circa una settimana da quando Brad aveva rotto la sua bacchetta. Era successo per errore, certo, ma il senso di colpa era vivo dentro di lui. Era alla ricerca di Bubotuberi per conto di suo padre, Steve, che ancora non aveva realizzato le dimissioni di suo figlio; non le aveva accettate e continuava a trattarlo come fosse un dipendente qualsiasi. La società stava andando alla grande e Brad non si era affatto pentito di quella scelta. Sapeva che il padre se la sarebbe cavata bene e che, nella peggiore delle ipotesi, una volta raggiunta l'età pensionabile avrebbe potuto lasciare l'attività al figlio più piccolo, ora ancora studente. Eppure, ogni qualvolta il gufo reale del padre si posava sul davanzale di casa sua, McNeal Jr. non riusciva a dire di no, leggeva la lettera e malediva Merlino per avere un padre così ossessionato al lavoro. Dopotutto, però, era proprio da Steve che lui aveva ereditato l'ossessione per il successo. Non si poteva arrivare al fallimento. Motivo per cui, nonostante il continuo sbuffare, Brad accettava sempre le missioni assegnategli.
    Quella volta era toccato ai Bubotuberi, piante che potevano provocare anche un gran voltastomaco per chi non ne conosceva le caratteristiche. Il motivo per cui Steve volesse quelle piante era palese e Brad sapeva dove trovarle. Tuttavia, durante l'esplorazione nel bosco di Menstrie, l'ex dipendente della società McNeal, mentre provava a sradicare un Bubotubero, si accorse di avere un guanto rotto e, per evitare il contatto della propria pelle con la pianta, si buttò all'indietro cadendo, sfortuna volle, su di un fianco. Un sonoro crack fece impietrire Brad che, lentamente, tirò fuori dalla tasca quello che era rimasto della sua bacchetta. Raccolse i pezzi, cercò di unirli, senza successo. Imbestialito come non mai, decise di finire in anticipo quello che aveva iniziato. Poteva andare a farsi fottere il bosco di Menstrie e l'incarico del non tanto amato paparino.
    Durante quella settimana senza catalizzatore, McNeal aveva pensato a tutti i modi per rimediare al tremendo incidente, senza riuscirci. L'unica soluzione, quindi, era dirigersi di buon mattino a Diagon Alley e trovare una nuova bacchetta, magari anche più potente e pratica di quella precedente, adatta a lui. Perciò, dopo aver fatto un'abbondante colazione, Brad si preparò adeguatamente. Indossò un lungo cappotto nero che gli arrivava circa alle ginocchia sopra un morbido maglione di lana gialla. I pantaloni, anch'essi neri, erano tenuti su da delle bretelle non molto spesse che poco rovinavano il tessuto della camicia bianca. Indossò poi degli stivaletti e, per concludere, dei guanti in pelle. E, in un attimo, sparì dal suo appartamento per ritrovarsi materializzato a Diagon Alley, davanti Ollivander.
    "Buongiorno."
    Esclamò deciso, dopo aver fatto suonare la campanella attaccata alla porta due volte, aprendola e richiudendola subito dopo.
    "Sono qui per comprare una nuova bacchetta. La mia, sfortunatamente, si è rotta e... Ho assolutamente bisogno di una nuova."
    Stare senza bacchetta per tutti quei giorni era stata una tortura, un'impossibile sfida che aveva sfinito McNeal in tutto e per tutto. Anche faccende semplici come lavare i piatti erano diventate tremende e noiose. L'unico aspetto positivo era stato il definitivo licenziamento dalla società del padre. Brad non ne voleva più sapere né di lui né dei suoi dannati Bubotuberi. Basta. Aveva finito. Da quel momento, dal momento dell'acquisto del suo nuovo catalizzatore, avrebbe cominciato una nuova vita, la sua vita. Avrebbe lottato per lavorare e raggiungere il suo scopo, senza tener conto più delle continue lettere consegnate dal gufo reale di Steve.

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    hedel anakin crawford

    Chi ha ucciso Hedel Crawford? Calmi, calmi... posso anche essere masochista ma non fino al punto di rischiare che il prezioso corpo nel quale sono ingabbiata perisca. Sarebbe stato un'inutile spreco di tempo, e sinceramente odio gli sprechi.

    Nel castello di Hogwarts c'era agitazione. O meglio era quello che dall'esterno si aspettava di trovare la Crawford. Da vanitosa egocentrica quale era la Serpeverde. che aveva appena abbandonato il castello senza completare i suoi studi, immaginava che tra le mura della scuola non si parlasse di altro. Infondo la sua presenza non era mai passata inosservata, la sua assenza doveva avere un che di assordante. Non tanto a lezione, dove la piccola di casa Crawford si faceva vedere raramente, quanto in Sala Comune o in giro per Hogwarts, dove le piaceva bighellonare e tormentare le giovani matricole di Tassorosso. Era l'emblema di tutte le cose negative che si potevano pensare sulla casa di Salazar. Ops. Qualcuno sarebbe stato sollevato nello scoprire la sua assenza, ma era indubbio che ognuno delle patetiche anime dei corridoi scolastici sentisse la sua mancanza, in un modo o nell'altro.

    Tik-tok la strega è andata. Ma non morta, aspettate a stappare lo champagne.

    Seguendo un preciso copione, uno di quelli che se fosse stata realmente conscia delle sue azioni avrebbe previsto da manuale, i suoi genitori aveva reagito insabbiando la situazione. Se non che per persone strettamente dipendenti dalla questione, la questione era stata aperta da una cascata di tintinnanti galeoni. Il reparto stampa, dai giornalisti degni di essere chiamati tali al becero gossip, erano tutti quanti finiti sul libro paga dei potenti Crawford. Per loro il diritto di stampa, la libertà di pensiero, era superfluo come ogni altro diritto e soprattutto era acquistabile. Come un banalissimo diritto di brevetto, come in una qualunque contrattazione commerciale, le pantere di Londra avevano imparato che tutto aveva un prezzo, soprattutto le persone. Ognuno aveva quantificato il valore dell'informazione e avevano ricevuto quanto pattuito in quella che in un primo momento aveva dovuto sembrargli come una vantaggiosa contrattazione economica. Nulla di più sbagliato. Avevano venduto la loro vita per pochi spiccioli, perché rapportato al patrimonio immenso della famiglia a questo corrispondeva questo pagamento, al Diavolo. Un demone furbo, che non aveva preteso qualcosa di effimero come l'anima, no, era un creditore che si rivaleva su ossa e sangue, un moderno Lucifero che camminava sulla terra ferma. Con il passare del tempo avrebbero capito quanto poco vantaggioso fosse l'accordo stipulato, solo pochi eletti avrebbero compreso di aver ceduto a un ricatto.
    E quindi, che fine aveva fatto Hedel Crawford? Eccola lì, seduta con le gambe incrociate nel retrobottega di Ollivander, dove il proprietario in persona si era ritrovato ad accogliere una richiesta quantomai insolita. La commessa, da oltre un anno serviva bacchette da dietro al bancone, che voleva essere di più. Un’ambizione che non avrebbe dovuto stupire nessuno, essendo smistata senza batter ciglio a Serpeverde, culla degli ambiziosi, ma che aveva preso in contropiede il vecchio fabbricante di bacchette. E avrebbe dovuto metterlo in guardia sulla serpe che si era portato in seno, una vipera ambiziosa che se solo avesse avuto abbastanza soldi - o meglio, se i suoi non avessero bloccato il flusso di Galeoni per la figlia- si sarebbe comprata il negozio per sfrattare il giorno seguente il fabbricante di bacchette. Dopo averne carpito e acquisito il capitale in termini di conoscenze e competenze. Senza il denaro sonante della famiglia Crawford, alla ragazza toccava fare la strada più lunga, correre in quelle tappe che erano considerate come usuali per tutto il resto della popolazione non così sfacciatamente ricca. Unirsi alla schiera di plebei era uno smacco per la Crawford, ma questo non le avrebbe impedito di arrivare esattamente dove voleva. Nulla le aveva mai precluso di raggiungere gli obiettivi prefissati.

    Nulla, se non io. Un piccolo lato oscuro, una silente minaccia che in realtà giostra ogni azione di Hedel. E dopo il caos scatenato dalla bomba atomica sganciata con la rinuncia agli studi presso Hogwarts osservavo con braccia conserte e sorriso soddisfatto come la piccola Crawford cercasse di risistemare i cocci della sua vita. Era come guardare un formicaio durante le prime gocce di pioggia, con le laboriose formicidae che annaspano per non annegare e mettersi in salvo, provviste incluse.


    Con il capo chino sul bancone di lavoro e l'espressione contratta di chi sta facendo un enorme sforzo stava cercando di intagliare una bacchetta da un pessimo pezzo di tronco di betulla. Era stata fregata dal suo aspetto esteriore che le aveva fatto credere che fosse bellissimo e in salute, ma appena aveva iniziato a incidere il legno si era sbriciolato tra le sue mani, intaccato da tarli e muffa. Con pazienza era arrivata al cuore del legno, dove era riuscita quasi ad estrarre una 9 pollici, misura minima delle bacchette, e stava per procedere alla sua completa estrazione quando il suono del campanello oltre la parete la interruppe. Posò tutto e si diresse con tutta calma verso il bancone, ripulendo il vestito blu notte dalla segatura e dai trucioli del suo operato.
    « Benvenuto da Ollivander! Io sono Hedel, la Negoziante.» per una volta nella vita riuscì a trovare una certa professionalità, sorridendo anche con quella che doveva essere cordialità. Tutt’al più sembrava le fosse venuta una strana paresi facciale.
    « Mi creda, capita più spesso di quanto si immagini.» spiegò con una certa professionalità, voltandogli le spalle per cercare una bacchetta da consegnarli. Fece scorrere la mano su alcune custodie rosse, verdi e blu. Le dita si fermarono su una custodia di pelle di drago, un Grugnocorto a giudicare dalle sfumature argentate nel blu. La estrasse con cura dalla catasta e aprì l'astuccio svelando quanto contenuto. «Biancospino, Artiglio di Drago, 9 pollici e 3/4, Leggermente Elastica. +15INT Questa bacchetta è stata creata da Grindelwald. Il costo è di 20 Galeoni spiegò con grande solennità, provava ammirazione per il fabbricante di questa bacchetta, e con professionalità sfilò il catalizzatore e glielo porse perché lo testasse.


    Benvenuto da Ollivander!
    Puoi anche non rispondere a questa discussione, la bacchetta che sarà registrata avrà le caratteristiche appena elencate.
    Se però non è di tuo gusto puoi provarla e decretare il suo fallimento, te ne fornirò un'altra.
    Hai a disposizioni tre tentativi per trovare la tua bacchetta, la terza -che ti piaccia o no- sarà quella definitiva.

    code made by zachary, copia e t'ammazzo©
     
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