[Arti Oscure] - Lezione 1

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  1. Brad McNeal
     
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    ▬Brad McNeal▬
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    Pettinato e vestito elegante, Brad McNeal uscì di casa con il sorriso stampato sul volto. Aveva deciso di prepararsi due ore prima e adesso era in netto anticipo sulla tabella di marcia. Preciso e impeccabile come al solito, appariva come un inglese (anche se inglese non era) comune: un Lord, proprio come suo padre. Nella sua borsa in pelle marrone portava una piuma, una boccetta d’inchiostro, due rotoli di pergamena e, ovviamente, il libro che gli sarebbe servito per spiegare la prima lezione. Non si trattava di Hogwarts ed ancora, infatti, doveva abituarsi all’ambiente e all’idea di essere nel cosiddetto ‘Nuovo Mondo’, ma trovava parecchio eccitante l’opportunità che gli si era posta davanti. Se voleva essere importante per la comunità magica mondiale non doveva stanziarsi solo nel Regno Unito, ma doveva viaggiare, conoscere nuove culture, nuove leggi, nuove ideologie.
    Smaterializzatosi da casa, arrivò ad Ilvermorny in perfetto orario e riuscì, quindi, a preparare l’aula a dovere. La classe era formata da otto file di banchi, ciascuna da quattro posti. Le ampie finestre difronte all’ingresso davano sull’esterno del Castello e, per questo, potevano essere coperte da delle tende create appositamente per evitare distrazioni di ogni genere. La cattedra, subito sulla destra rispetto all’ingresso dell’aula era grossa il doppio di un semplice banco, ma leggermente rialzata da un palchetto. Dietro di essa due lavagne unite coprivano gran parte del muro. In fondo alla stanza si trovavano diversi scaffali e librerie con materiale che verosimilmente si poteva usare durante le ore di lezione e attrezzi per esercitarsi in prima persona.
    McNeal si sedette, sistemando la boccetta d’inchiostro sulla cattedra, un foglio di pergamena accanto ad esso e la piuma sopra il foglio. Subito dopo tirò fuori dalla borsa il libro di testo e lo posizionò ordinatamente su un lato del grosso banco. Osservò l’orologio da polso più e più volte sempre più desideroso di cominciare la lezione.
    Benvenuti a tutti. Prego, prendete velocemente posto e tirate fuori i vostri libri.
    Attese che tutti fossero al loro posto e che il chiacchiericcio si interrompesse. Si alzò dunque dalla sua sedia per spostarsi davanti alla cattedra ed appoggiarsi ad essa per essere più vicino agli studenti. Osservò il volto di ciascuno di loro, probabilmente era lui il più emozionato anche se lo mascherava molto bene.
    Io sono Brad McNeal e sarò il vostro docente di Arti Oscure. Sul muro del mio ufficio troverete una bacheca che riporta le importanti Regole della Buona Condotta o RBC, come le chiamo io. Essendo la prima lezione vi riporterò brevemente quelle che sono le regole in quest’aula, ma vi prego di prenderne successivamente visione e di tenere tutto ben in mente se non volete sottrazioni di Gemme per la vostra casa.
    Forse poteva sembrare severo, ma non era affatto questione di severità. Gli studenti erano numerosi e una buona condotta avrebbe permesso a lui di spiegare al meglio gli argomenti complessi di quella branca incredibile della magia e ai ragazzi di comprendere senza distrazioni e disturbi di alcun genere.
    Prima regola, la più ovvia: è vietato arrivare in ritardo. Un ritardo minimo potrà pure passare inosservato, ma un ritardo considerevole vi porterà ad una perdita ingente di Gemme. Seconda regola: quando inizia la lezione è vietato chiacchierare tra di voi e scambiarsi bigliettini per comunicare. Terza regola, che si ricollega alla seconda: per prendere parola vi chiedo di alzare la mano e di presentarvi, quindi nome cognome e casa di appartenenza. Quarta regola: è vietata qualsiasi forma di copiatura. Quinta ed ultima regola: per un colloqui con me o per una lezione privata vi chiedo di scrivermi una lettera e spedirmela via gufo. Non spesso sarò qui ad Ilvermorny e potreste non trovarmi.
    Fece una pausa, per osservare lo sguardo di ciascuno dei presenti. Non erano affatto regole difficili da rispettare e, anzi, sarebbe stato particolarmente facile ricordarle perché, dopotutto, si trattava solo di semplice educazione e niente di più.
    Vi esorto a rispondere alle domande che vi porrò, perché anche se doveste rispondere male non sottrarrò nessuna Gemma. Siamo qui per imparare tutti insieme, quindi potrei anche premiare la vostra fantasia e la vostra determinazione. Ovviamente la risposta dovrà essere comunque in linea con la domanda, senza andare eccessivamente fuori tema. E questo è tutto.
    Deglutì, soddisfatto di come si aveva gestito la tensione di quel primo momento. Si fidava dell’intelligenza di tutti quanti tanto da sapere che difficilmente sarebbe intervenuto per sgridare duramente qualcheduno, ma una rinfrescata di memoria di cinque semplici regole poteva fare solo che bene. Brad tornò quindi a sedersi dietro la cattedra, aprendo il libro davanti a sé Le Forze Oscure: guida all’autodifesa di Dante Tremante.
    Bene ragazzi, cominciamo allora con l’argomento di oggi. Il discorso vi potrà sembrare inizialmente astratto, ma presto capirete che, in realtà, c’è molto di concreto, tanto da rientrare nella vita di tutti i giorni. Quando parliamo di Oscuro, infatti, la prima cosa che ci viene in mente è: pericoloso. Eppure, questo non è completamente vero. Facciamo un esempio, che sarà poi quello che andremo a trattare meglio nelle prime lezioni: esistono Creature Magiche pericolose, ma non Oscure. È possibile il contrario: Creature Oscure ma non pericolose? Vi rispondo subito con un secco no. Sono infatti definite Oscure tutte quelle creature che posseggono almeno una caratteristica che può arrecare talmente tanto danno da provocare la morte per la volontà di queste creature di provocare sofferenza, talvolta gratuita.
    Sperava di non aver spaventato troppo i ragazzi, ma non poteva di certo trattenersi e far credere che nel mondo ci fossero solo aspetti positivi e simpatici. Gli studenti di Arti Oscure dovevano capire che esistevano aspetti magici che potevano essere terrificanti, spaventosi e, talvolta, mortali. Se avessero aperto i giornali avrebbero di certo letto di Grindelwald e del pericolo che incombeva, in quel periodo, su tutto il mondo magico e non.
    A questo proposito, vi faccio una domanda. C’è qualcuno che sa farmi qualche esempio di Creature Magiche pericolose ma non Oscure? Vorrei sapere anche perché non sono considerate Oscure nonostante le loro peculiarità pericolose. Ed esempi di Creature Magiche considerate invece Oscure?
    Attese qualche risposta prima di proseguire. Voleva toccare un altro argomento prima di passare effettivamente alla spiegazione di incantesimi. McNeal sfogliò quindi il libro di qualche pagina, perché quelle precedenti, sulle Creature Oscure, le avrebbe riprese piano piano con il tempo.
    Tralasciando per un attimo le Creature Oscure, concentriamoci ora sugli incantesimi. Possiamo dire che esistono incantesimi pericolosi ma non Oscuri, giusto? Ad esempio, un semplice incantesimo di levitazione, eseguito in modo improprio, potrebbe risultare dannoso nei confronti di ciò che ci circonda, ma direi che sarebbe azzardato dire che sia Magia Oscura. Esistono, infatti, tre tipologie di incantesimi che andremo ad analizzare nello specifico durante questo corso: Fattura, Maleficio, Maledizione. Queste tre tipologie sono definite Oscure, Magia Nera. Le varie definizioni le trovate a pagina cinquantasette del vostro libro, andiamole a leggere."
    Fece una breve pausa per riprendere fiato e poter leggere con calma e attenzione le righe davanti ai suoi occhi.
    "Si definisce Fattura quell’incantesimo di Magia Nera volto a recare al bersaglio effetti irritanti di breve durata. Essa viene spesso utilizzata per divertimento e non per provocare reale dolore al bersaglio. Difficilmente, quindi, troveremo Maghi Oscuri che ci colpiranno con questo genere di incantesimi, tuttavia è possibile che qualche nostro amico, per prendersi gioco di noi, ci possa fare uno scherzo di pessimo gusto. Andiamo avanti. Per Maleficio s’intende l’incantesimo di Magia Nera con un grado leggermente maggiore di quello della Fattura, volto a recare danni irritanti al bersaglio molto più durevoli e crudeli. In questo caso, invece, è più difficile che i nostri amici ci lancino un Maleficio, tuttavia nemmeno i Maghi Oscuri si limiteranno a tanto poco poiché, come ora vedremo, essi prediligono le Maledizioni. Ecco perché i Malefici, al giorno d'oggi, sono davvero poco usati. Pensatele più come forme di minacce e intimidazioni usate per farsi fare favori o per derubare un altro Mago. Infine, Le Maledizioni sono il peggior tipo di Magia Nera esistente. Come unico scopo, esse hanno recare danni gravi al bersaglio per metterlo al tappeto o, addirittura, controllarlo o ucciderlo.
    Brad terminò di leggere e alzò lo sguardo per osservare i suoi studenti. Si alzò quindi dalla sedia, nuovamente, lasciando il libro aperto sulla cattedra. Era arrivato il momento di una nuova domanda e, successivamente, di un’esercitazione. McNeal mosse la bacchetta per scrivere sulla lavagna i tre termini: Fattura, Maleficio, Maledizione.
    Ora tocca a voi, ragazzi. Chi mi sa dire il nome di una Fattura, di un Maleficio e di una Maledizione spiegandomi brevemente di cosa si tratta?
    Sorrise, speranzoso che entro pochi minuti la lavagna si potesse riempire di scritte. Aveva una classe brillante davanti a sé e gli studenti dovevano solo alzare la mano e provarci. Anche se avessero sbagliato, il Professore non avrebbe tolto alcuna Gemma alla casa di appartenenza, ma anzi, avrebbe premiato il tentativo, provando a spiegare invece la classificazione reale dell’incantesimo eventualmente citato. Per un solo incantesimo, McNeal avrebbe assegnato dieci Gemme; per due, quindici Gemme; per tre, venti Gemme.
    Attese le varie risposte, per poi far alzare tutti dalle proprie sedie e dai propri banchi che, rapidamente, spostò alle estremità dell’aula così da lasciare un bello spazio al centro e metterci un bersaglio dalla forma umanoide, simile ad un manichino, pronto a subire gli incantesimi dei ragazzi.
    La teoria, per quanto fondamentale, non sarà l’unico aspetto che tratteremo in questa classe. Infatti, ho deciso di farvi provare una vera e propria Maledizione. Magia nera che, però, vi sembrerà banale e ilare. Non è così. Fatta al momento giusto, questa Maledizione può essere un vero e proprio tormento per chi la subisce. La cura migliore conosciuta è la Pozione Pepata, inventata appena nel 1899 da Glover Hipworth. Sto parlando della temibile Maledizione delle Caccole! Buffo, vero? Pensate però se foste voi la vittima, pensate se non fosse possibile curarvi. Sarebbe drammatico, perché non solo il vostro naso colerà in continuazione e dovrete starnutire costantemente, ma potreste anche collassare in caso di non immediate cure. La formula da pronunciare è molto semplice Mucus ad Nauseam. Questa frase deriva dal latino e si può tradurre con muco (soggetto) per la nausea (complemento di fine). Quindi tanto muco da portare alla nausea o, meglio, al collasso. Per eseguirlo dovrete disegnare con la vostra bacchetta come un cappio, ma senza chiuderlo.
    Brad disegnò il movimento alla lavagna, così che tutti potessero vederlo. Fece avvicinare il bersaglio e si preparò per lanciare la Maledizione. Ci voleva concentrazione e precisione, dunque i ragazzi avrebbero dovuto estraniarsi dai rumori e dalle distrazioni per pensare solo alla formula, al movimento e al bersaglio. Conoscevano l’effetto e dovevano tenerlo bene in mente, senza mai dimenticarlo. La posizione di lancio, inoltre, avrebbe influito sulla resa poiché una posizione da duello standard, seppur non ancora propriamente spiegata dal Professor McNeal, avrebbe di certo aumentato la potenza e la precisione del colpo.
    Brad decise quindi di dimostrare quello che i suoi allievi, successivamente, si sarebbero spinti ad emulare. Si mise in posizione, spostando il piede sinistro leggermente all’indietro così da tenere il fianco destro più in vista. La mano destra, infatti, teneva ben salda la bacchetta ed il gomito era piegato leggermente per lasciare che il braccio potesse muoversi velocemente. Con lo sguardo fisso sull’obiettivo e con l’effetto ben in mente, il docente di Arti Oscure pronunciò un sonoro e deciso Mucus ad Nauseam!. Dal catalizzatore di McNeal fuoriuscì un raggio colorato di verde, come il colore delle caccole e del muco, che si andò a schiantare contro il bersaglio fortunatamente immobile.
    Avete visto? È semplice. Forza, a turno ora potete provare. Mi raccomando, tenete a mente la formula e l’effetto desiderato. Per una buona Maledizione assegnerò ben trenta Gemme alla vostra casa di appartenenza!
    Brad si spostò di lato per lasciare ai suoi studenti spazio per tentare quella entusiasmante esercitazione. L’ora a sua disposizione stava ormai per giungere al termine, ma McNeal poteva dirsi più che soddisfatto di quella sua prima lezione e del programma spiegato.

    Ogni studente può rispondere ad un massimo di una domanda oppure svolgere solo una volta l'esercitazione pratica. Si può, inoltre, rispondere ad una domanda e, di seguito, svolgere l'esercitazione pratica. Per l'assegnazione delle Gemme verrà valutata la concentrazione dello studente e la precisione del lancio della Maledizione.

    Per partecipare alla lezione e per svolgere i relativi compiti è necessario acquistare il libro di testo "Le Forze Oscure: guida all’autodifesa" di Dante Tremante.


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    Edited by Brad McNeal - 4/5/2020, 14:41
     
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