Call me by your name

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar


    Group
    Capo Casa
    Posts
    531
    Location
    Edimburgo, Scozia

    Status
    OFFLINE
    Ravenclaw ✗ Quality Quidditch Supplies Shopkeeper ✗ Dark Arts Teacher
    ▬Brad McNeal▬
    SPEZZAINCANTI

    2OXR

    Valigie pesanti e piene fluttuarono sul pianerottolo del numero 23 di Diagon Alley. Ci era voluta circa una settimana per reperire tutta la propria roba ad Edimburgo, senza che la madre Helen lo bloccasse per piangergli addosso e dirgli di non andare via. Steve McNeal, invece, era stato freddo e distaccato e non aveva per nulla aiutato il figlio a traslocare. Ancora non riusciva a perdonarlo per aver lasciato la società ed essersi trasferito a Londra. Senza un dipendente tuttofare da comandare come Brad, non sarebbe stato semplice gestirla come aveva fatto nel precedente decennio. Brad, tuttavia, aveva raccolto tutti i suoi abiti, i suoi cimeli, le sue scoperte scientifiche e i suoi beni con il sorriso stampato sulle labbra. Erano anni che voleva andarsene da Edimburgo, ma solo ora era riuscito a trovare il coraggio.
    Ed ora si trovava lì, davanti alla porta di casa sua. La aprì, soddisfatto, e subito vi entrò, con le valigie al suo seguito. Non esisteva un vero e proprio corridoio, poiché sulla destra dell'ingresso si trovava l'angolo cottura e il tavolo (abbastanza grosso da ospitare tre o quattro amici) e, poco più avanti, il soggiorno con due divani, una libreria e quella che sarebbe diventata la scrivania principale del Professore di Arti Oscure. Sulla sinistra dell'ingresso, invece, si trovava una porta che separava il primo locale dal secondo. Infatti, da quel lato, si trovava la camera da letto ed il bagno. I due locali, tuttavia, erano collegati anche in un altro modo: si poteva accedere al grosso terrazzo sia dalla camera da letto che dal salotto. La vista non era nulla di che, poiché dava sul cortile interno della palazzina, ma almeno si poteva stare tranquilli, senza sentire il via vai di maghi e di streghe.
    Brad fece un veloce giro, controllando che tutto fosse in ordine e che ci fosse tutto l'occorrente per sopravvivere già dal primo giorno. Con attenzione, visionò l'angolo cottura e il bagno, decisamente i punti più importanti di una casa che si rispetti. Se fosse mancato qualcosa in quelle stanze, sarebbero stati guai seri per McNeal.
    "Quattordici, vieni qua!"
    Ordinò Brad all'elfo di famiglia che si era portato da Edimburgo con lui, così che la madre potesse star tranquilla sulle sue condizioni di salute. Il Professore di Ilvermorny si era affezionato a Quattordici, poiché era l'unico in quella casa che sembrava capirlo. Certo, era un semplice Elfo Domestico che voleva solo servire la famiglia McNeal, ma per Brad aveva sempre dimostrato un attaccamento diverso, ascoltandolo quando litigava con il padre e voleva sfogarsi o semplicemente aiutandolo nelle ricerche per la società.
    "Aiutami a sistemare le cose, per favore. Le due valigie grosse vanno in camera da letto; troverai vestiti e biancheria, riponi tutto nei guardaroba. La valigia più piccola, invece, lasciala a me qui in soggiorno. È il mio lavoro e sistemo io la scrivania: tu non toccarla, mai. Siamo intesi?"
    Purtroppo Quattordici aveva un difetto. Sebbene volesse sempre aiutare ed essere disponibile, combinava spesso guai per la sua inesperienza. Era giovane, dopotutto. Brad si fidava di lui fino a un certo punto. Rischiare i suoi appunti di lavoro, soprattutto i progetti delle nuove scope da fabbricare, sarebbe stato da incoscienti. Mentre per i vestiti poteva chiudere un occhio, tanto nella peggiore delle ipotesi avrebbe comprato tutto nuovo al Madama McClan. Il lavoro pesante, quindi, spettava all'Elfo, mentre il Docente di Arti Oscure si sarebbe limitato a sistemare la scrivania.
    Dopo poco meno di un'ora, Brad aveva già riempito il cassetto di destra con tutto ciò che serviva per Ilvermorny e il cassetto di sinistra con tutto ciò che serviva per Accessori per il Quidditch di Qualità. Decise, quindi, di andare a controllare l'Elfo ancora alle prese con le due grosse valigie.
    "QUATTORDICI!"
    Sbraitò McNeal dopo aver aperto il guardaroba subito dietro la porta del piccolo corridoio.
    "Ti sembra il caso di appendere le mie mutande alle grucce? Questo armadio è per i cappotti, per gli abiti da lavoro, insomma per qualcosa che devo indossare appena prima di uscire, oppure per quelle cose che non devo cambiare tutti i giorni, tipo i pigiami. La biancheria, i pantaloni, le magliette e le camicie vanno, invece, nell'armadio accanto al letto, così da averle subito a portata di mano."
    Cercò di calmarsi, abbassando il tono della voce. Sapeva che con l'Elfo avrebbe dovuto avere pazienza, perché doveva spiegargli quasi tutto ed arrabbiarsi così tanto il primo giorno a poco serviva. Anzi, farsi sentire già dai vicini non era di sicuro un bel biglietto da visita.
    ©‎ do not copy! created by ban•shee only for wizarding world of ilvermorny
     
    .
  2.  
    .
    Avatar


    Group
    Capo Casa
    Posts
    531
    Location
    Edimburgo, Scozia

    Status
    OFFLINE
    ELFO DOMESTICO
    NON MODIFICARE

    Quattordici

    Elfo della famiglia McNeal
    Quattordici aveva avuto molto da fare da quando Padron Brad se n'era andato da Edimburgo e aveva lasciato definitivamente la società di Padron Steve. Padrona Helen continuava a piangere e Quattordici non sapeva che fare, se non prepararle tè coi biscotti - la sua specialità - di continuo. Vedere la famiglia così distaccata non era stato affatto bello. Mai, prima di allora, Padron Brad si era arrabbiato a tal punto col padre da lasciare addirittura casa e vivere, secondo quanto riportato da Padrona Helen, in una bettola sporca di topi a Londra.
    Nei giorni di assenza di Padron Brad, Quattordici si era dato molto da fare e aveva tenuto la sua stanza pulita come se lui fosse presente, per sentire un po' di suo odore e non sentirne troppo la mancanza. L'Elfo era affezionato al giovane McNeal, tanto da smaterializzarsi di nascosto per osservare - e spiare - ciò che stava facendo. I due non si erano mai separati per troppo tempo, poiché Quattordici aveva sempre scelto di accompagnare Padron Brad in ogni esperienza voluta dal padre per conto della società. Nonostante come Elfo Domestico fosse un disastro, Padron Brad era l'unico a non trattarlo male (non eccessivamente almeno) e Quattordici gli era molto riconoscente.
    Appena ebbe la notizia del suo trasferimento, Quattordici si chiuse in se stesso, combinando ancora più guai di quanto già non facesse. I tè preparati alla Padrona Helen erano freddi e insapore e i biscotti spesso bruciati. Ci mancava davvero poco per essere sbattuto fuori di casa e riportato al Ministero della Magia, ma il fato aveva deciso diversamente per lui. La sera prima dell'arrivo del giovane McNeal ad Edimburgo per fare le valigie e partire definitivamente per Londra, Padrona Helen si presentò in cucina, stanza dove Quattordici passava la gran parte della giornata, per parlare con l'Elfo. Gli disse di andare a Londra con Padron Brad per servirlo e assicurarsi del suo bene. Inutile dire la risposta di Quattordici che, per festeggiare, preparò i biscotti più buoni di sempre. Si era superato.
    L'indomani aiutò i McNeal nei lavori: svuotò la stanza del McNeal in breve tempo e riempi di vestiti due grosse borse che fece levitare per quasi tutta casa, fino all'ingresso. Voleva partire anche lui e lasciare Edimburgo accanto al suo padrone. Era allegro, felice e anche curioso di conoscere la nuova casa da pulire. Si sarebbe subito adattato e messo all'opera per far risplendere l'appartamento così da evitare gli insulti di Padrona Helen.
    Partirono con un crack della materializzazione e si ritrovarono a Diagon Alley, in una palazzina nella strada principale. Quattordici, velocemente, fece sollevare le valigie con uno schiocco di dita e le fece svolazzare per le scale fino al pianerottolo del numero 23, indirizzo di casa nuova. Dietro la gamba di Padron Brad, Quattordici osservò con stupore l'interno del bilocale. Piccola, secondo i suoi standard, ma accogliente.
    "Quattordici è qui per servirla. Quattordici aspetta indicazioni."
    Sorridente e felice, l'Elfo chiese a McNeal ordini per cominciare a darsi da fare. Essi non tardarono ad arrivare e Quattordici non se li fece ripetere due volte. Mentre Padron Brad era impegnato con faccende segretissime e vietate all'Elfo, lui si diresse in camera da letto per sistemare i vestiti. Cominciò dai cappotti, messi ovviamente nell'armadio accanto al letto, così da essere in bella vista. Passò ai pantaloni, piegati e riposti nel grande cassetto dell'armadio appena fuori il bagno. Prese poi le mutande ed i calzini e li appese alle grucce nello stesso armadio dei pantaloni, così che, in bella vista, Padron Brad potesse scegliere la biancheria più gradita. Appese poi, alle grucce dell'altro armadio, i pigiami, mentre lasciò piegate in un cassettino le camicie e le magliette. Mentre stava lavorando entrò McNeal e Quattordici lo guardò soddisfatto, pronto a ricevere dei vistosi complimenti. Così non fu. Imbarazzato e deluso da se stesso, l'Elfo fece tornare tutti i vestiti piegati sul letto, così da poter ricominciare secondo le nuove indicazioni.
    "Quattordici si scusa con Padron Brad. Quattordici non sa usare un armadio, indossa solo questa federa. Quattordici imparerà e si farà perdonare."
    A testa bassa, l'Elfo Domestico tornò a lavorare, seguendo passo passo quanto detto dal suo proprietario. In un attimo tutto era sistemato come dovuto.
    "Dovrebbe essere giusto ora, Padron Brad. Vuole una tazza di tè e dei biscotti? Quattordici è bravo a prepararli."
    Chiese al McNeal, già desideroso di fare qualcosa di nuovo e di non restare con le mani in mano.

    Such an honor it is
    code made only for wizarding world gdr
     
    .
  3.  
    .
    Avatar


    Group
    Capo Casa
    Posts
    531
    Location
    Edimburgo, Scozia

    Status
    OFFLINE
    Ravenclaw ✗ Quality Quidditch Supplies Shopkeeper ✗ Dark Arts Teacher
    ▬Brad McNeal▬
    SPEZZAINCANTI

    2OXR

    Arrivare a casa e già arrabbiarsi dopo appena un'ora di permanenza non era assolutamente il miglior modo per cominciare la propria avventura. Brad, però, confidava che Quattordici imparasse alla svelta come gestire da solo un'abitazione, soprattutto di quelle dimensioni. L'Elfo infatti sarebbe stato da solo per la gran parte della giornata per via dei due grossi impegni che occupavano le ore di McNeal. Le mattinate di Brad si dovevano svolgere per lo più ad Ilvermorny, per sostenere le lezioni, mentre le ore libere e i pomeriggi doveva stare al negozio di Accessori per il Quidditch di Qualità per gestire le vendite, produrre nuove scope e darsi da fare con l'ammodernamento del locare. Da quando la gestione era passata a suo carico, Brad si era reso conto che aveva bisogno di un addetto, di un commesso, che lo sostituisse proprio durante le ore passate in America. Quattordici lo avrebbe aiutato con le pulizie, ma quelle non erano eccessivamente un problema, se non per l'opificio pieno di segatura e tronchetti di legno tagliati. Le vendite, invece, potevano risentirne in sua assenza ed era un lusso che, al momento, McNeal non poteva permettersi. Aveva affisso sulla vetrina principale, senza togliere spazio alla bellissima Scopalinda 1, un cartello con su scritto 'Cercasi commesso'. Anche ricercarlo personalmente era impossibile, proprio per mancanza di tempo. Era inutile negarlo: Brad era stressato e il trasloco era l'ultima cosa che ci voleva, anche se la più necessaria per cominciare finalmente la sua nuova vita. Decise, quindi, di calmarsi e non prendersela troppo con Quattordici, sempre stato disordinato e combina guai.
    "Va bene, ma li voglio con una spolverata di cannella. E il tè lo preferisco ai frutti rossi, come sempre."
    Disse quasi sbuffando, come un bambinone ancora offeso. Si sedette a capotavola, dove si sarebbe seduto la gran parte delle volte e apparecchiò quel tanto che bastava per evitare che l'Elfo potesse combinare altri disastri. Si guardò attorno, ancora incapace di sentirsi davvero a casa propria. Doveva dare un tocco personale, per renderla sua. Forse doveva fare un giro da qualche artista per cercare quadri di suo gradimento. O, forse, avrebbe più semplicemente mandato Quattordici a fare il lavoro sporco. Brad osservò poi il piccolo Elfo Domestico che cercava di non ustionarsi le mani mentre metteva in forno i biscotti fatti a mano.
    "Senti un po', Quattordici. Da quando sei stato adottato dai miei genitori sei sempre rimasto con il numero che ti hanno assegnato al Ministero. Ma dimmi... Ti piace? Potrei trovarti un nome nuovo, come una nuova nascita per questa nuova casa. Tutto nuovo! Che ne dici?"
    Non aveva ancora in mente un nome in particolare, ma già aveva deciso che Quattordici non sarebbe stato più il nome, il primo nome, dell'Elfo di sua proprietà. Nemmeno ascoltò la risposta del domestico, dato che sapeva benissimo che non avrebbe potuto contraddirlo per sua natura, e cercò di decidere qualcosa di semplice ma riconoscibile.
    "Rigriel!"
    Disse a gran voce, per impartirgli quel nome come un ordine che da quel momento in avanti avrebbe dovuto assolutamente seguire. Era un modo per Brad di staccarsi dai propri genitori e di essere migliore di loro. Che razza di padroni erano quelli che nemmeno davano un nome al proprio Elfo. E se al Ministero avessero chiamato qualcun altro Quattordici, ci sarebbero stati due Quattordici in circolazione? Non sarebbe stato accettabile, non per il Professore di Arti Oscure, fissato come non mai con la chiarezza e l'ordine. Un profumo di biscotti invase la casa e Brad osservò il forno, anche per far ricordare a Rigriel di non far bruciare niente.
    "Ti ringrazio per il tè e per i biscotti, Rigriel. Ora, mentre io mangio e bevo, sistema la cucina e pulisci tutto. Niente danni, mi raccomando."
    Ripeté il nome ancora una volta, per abituarsi al suono e all'idea di aver dato un nuovo nome all'Elfo. Era tutto così strano, ma aveva deciso di cambiare e doveva assolutamente essere coerente con la sua scelta: cambiare tutto o non cambiare niente.
    ©‎ do not copy! created by ban•shee only for wizarding world of ilvermorny
     
    .
  4.  
    .
    Avatar


    Group
    Capo Casa
    Posts
    531
    Location
    Edimburgo, Scozia

    Status
    OFFLINE
    ELFO DOMESTICO
    QUATTORDICI

    Rigriel

    Elfo della famiglia McNeal
    Quattordici era disperato. Era appena arrivato nella nuova casa di Padron Brad e già l’aveva fatto adirare. Lo aveva guardato con i suoi occhi grandi color nocciola a lungo, per farsi perdonare, per far capire che era stata solo un’incomprensione e non un errore grave ripetibile. Da quel momento, l’Elfo aveva imparato benissimo la sistemazione dei vestiti e anzi aveva anche deciso di far felice Padron Brad, in futuro, con delle piccole accortezze che sarebbero state di sicuro tanto apprezzate.
    Per farsi perdonare definitivamente, Quattordici decise di dare il meglio di sé e cucinare biscotti e preparare un ottimo tè. Era bravo, davvero bravo, a servire la merenda poiché a casa McNeal, a Edimburgo, era praticamente l’unico compito che gli lasciavano fare, visti i guai che combinava in tutti gli altri settori casalinghi. Ascoltò le richieste del suo padrone e annuì, soddisfatto. Velocemente recuperò gli ingredienti e una teglia che avrebbe fatto levitare dentro il forno una volta completati almeno una decina di biscotti. Preparò il composto di cioccolato sciolto, burro e zucchero e lo fece mescolare per bene con uno schiocco di dita da una paletta recuperata dal primo cassetto accanto al lavello. Appena la crema fu pronta, impastò delle palline della stessa dimensione, circa, e le appiattì con dei delicati pugni. Terminata la preparazione, Quattordici infornò tutto. Nel frattempo prese la teiera e con un semplice schiocco essa si riempì di acqua calda. Per evitare di ustionarsi, l’Elfo fece levitare anche quella per versare l’acqua in una tazzina di ceramica accuratamente scelta. Le parole del Padron Brad, però, lasciarono di stucco il piccoletto che quasi fece cadere tazzina, teiera e tutto quello che controllava.
    A Quattordici piace tutto quello che i Padroni scelgono per lui. Se Padron Brad vuole darmi un altro nome, Quattordici sarà lieto di ottenerlo. Ma Padrona Helen e Padron Steve continueranno a chiamare Quattordici… Quattordici.
    Con un sorrisetto ed un inchino della testa, l’Elfo cercò di essere educato. Non sapeva se essere contento per avere finalmente una sua identità o essere spaventato dalla reazione dei Padroni McNeal a Edimburgo. Avrebbe però dimenticato il brutto periodo al Ministero e avrebbe avuto un normale nome, come quello di tutti gli altri. Si vedeva che Padron Brad ci teneva a lui, se l’aveva addirittura messo alla pari di un essere comune, dandogli un nome.
    Rigriel è un bel nome, Signore. Quattordici lo apprezza… - si accorse subito dell’errore. - Rigriel lo apprezza! Sì, Rigriel!
    Disse, girandosi poi di scatto verso i biscotti dato che un intenso odore stava fuoriuscendo dal forno. Quel discorso con il Padrone sul suo nuovo nome l’aveva distratto un po’. Ricolmo di gioia, per non essere più un semplicissimo numero, Rigriel fece volare i biscotti dalla teglia al piattino di ceramica accanto alla tazza. Insieme ad essi, poco dopo, prese anche il filtro ai frutti rossi e lo fece intingere nell’acqua bollente, così da dare gusto e colore. Infine, prese la cannella e ne spolverò un poco sui biscotti. Tutto era pronto per essere servito.
    Che sia di suo gradimento, Signore.
    Prese una sedia, la spostò e ci si mise sopra, in ginocchio, per attendere i commenti del Padrone. L’odore di cioccolato e cannella era forte e si sentiva in tutto il salotto. Così, anche i frutti rossi cercavano di farsi spazio e conquistare un posto nei profumi del bilocale. Chiunque fosse passato dal pianerottolo avrebbe potuto godere di quella prelibatezza olfattiva.
    Adesso Rigriel pulisce tutto.
    Disse dopo aver ricevuto l’ordine da Padron Brad. Era strano non avere più il nome che aveva avuto per tanti anni e che era stato abituato a pronunciare per così tanto tempo. Tuttavia, la scelta del Professor McNeal aveva davvero colpito l’Elfo che quasi non riusciva a smettere di sorridere. Era diventato un suo amico? Forse era solo sciocco pensarci e forse non avrebbe nemmeno dovuto pensarci e quello era il momento di auto-punirsi.

    Such an honor it is
    code made only for wizarding world gdr
     
    .
3 replies since 13/1/2020, 09:50   102 views
  Share  
.
Top