Sweetie Monkey

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  1. little pickett
     
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    Alchimista
    NON MODIFICARE
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    Mackenzie F. Reed

    16 y.o. - student
    Prendere la Metropolvere non le era mai piaciuto particolarmente, eppure al momento rimaneva l’unica opzione plausibile per potersi spostare verso le mete a lei predilette; la Smaterializzazione al momento non era neanche lontanamente possibile, dal momento che non ne aveva ancora preso l’attestato – e comunque dubitava che avrebbe potuto compiere dei viaggi oltre oceano.
    In seguito ad una settimana molto pesante, colma di compiti chilometrici e mani da alzare per punti da accaparrarsi in vista della Coppa delle Case, la Reed per quel fine settimana aveva deciso di fare qualcosa di diverso, e tra le varie scelte quella più plausibile pareva essere proprio quella di infilarsi all’interno del camino di Ilvermorny e sbucar fuori da quello sito ai Tre Manici di Scopa, direttamente in quel di Hogsmeade; a detta di Clay, quel genere di viaggi sarebbero stati davvero fighi, mentre Mackenzie lo trovava oltremodo scomodo vista tutta la cenere che avrebbe dovuto togliere dai vestiti.
    Alzò gli occhi al cielo nel sentir parlare alcune compagne di Casa di un certo Ronald per il quale mezza Horned Serpent aveva perso la testa, mentre fissava la propria immagine riflessa allo specchio durante la sistemazione dei capelli: ne valeva veramente la pena agghindarsi per il pomeriggio, se ad aspettarla vi era comunque un volto sporco e le vesti impolverate? Morse il labbro inferiore cercando di farsi venire qualcosa in mente, quando prese a frugare nel primo cassetto del comodino della sua compagna di dormitorio; ne estrasse una spazzola per spolverare i vestiti, quella che tanto spesso aveva visto utilizzare a Marilyn sul suo mantello, e la sistemò nella borsetta di pelle nera. Gliene avrebbe parlato più tardi, era sicura che avrebbe capito e che non vi fossero enormi problemi se l’avesse presa in prestito per qualche ora. Giusto? Prima di chiudere la cerniera avrebbe messo un po’ di rossetto – dai toni bordeaux – e poi riposto nella borsa per potarlo con sé.

    ***


    Aveva raggiunto i Tre Manici di Scopa con molta facilità, infondo non era certo la prima volta che utilizzava la Metropolvere per raggiungere il pub più rinomato del piccolo villaggio di Maghi; prima di prendere posto in un dei tavoli della stanza, Mack si sarebbe diretta al bagno delle donne per darsi una pulita, quindi spazzò via tutta la polvere sita sui vestiti (aveva indossato un paio di pantaloni color glicine a vita alta dentro cui aveva sistemato una camicetta bianca a pois viola) e sul viso, per poi sistemare il rossetto sbavato ai lati della bocca.
    Tornò in sala fresca come una rosa, i capelli mossi a contornare il viso, ma tutto ciò non durò come sperato: infatti, prima che la studentessa potesse accaparrarsi un tavolo libero, avvertì uno strano fruscio vicino l’orecchio sinistro, lo stesso che la obbligò a voltarsi d’istinto. Durò tutto per una frazione di secondo, ma tanto bastò a non poter far nulla per prevenire la situazione: quella che pareva proprio essere una scimmietta le saltò sulla testa (scambiandola per un casco di banane?) scompigliandole i capelli ed obbligandola ad emettere un urlo per lo spavento. Di certo Mack non temeva le scimmie – anzi, non temeva proprio quel genere di creature in generale –, ma piuttosto fu la sorpresa di quel gesto a coglierla completamente alla sprovvista.
    «Non voglio farti nulla! Perché mi attacchi?»
    La ragazza alzò le mani fin sopra la testa cercando di acchiappare l’animale, mentre il suo proprietario si accingeva a richiamarla a sé chiamandola per nome; teneva gli occhi serrati, i muscoli delle spalle rigidi, finché non avvertì più alcun peso sulla testa.
    «Sai che mi saresti stata anche simpatica? Mi spiace, ma hai perso questo privilegio.»
    Guardò accigliata la scimmietta, rifugiatasi fra le braccia del suo padrone che non smetteva di chiederle scusa, da lontano mentre si sistemava i capelli con entrambe le mani e stirava i vestiti sul petto. Gonfiò il petto, poi con lo sguardo cercò un tavolo vuoto per prendere posto.
    Quel pomeriggio si prospettava davvero molto interessante.
    Puoi starmi accanto, se lo vuoi, ma non andare via senza nemmeno salutare.
    code made only for wizarding world gdr
     
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6 replies since 15/1/2020, 00:55   164 views
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