Sweetie Monkey

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  1. Oh damn‚ Black!
     
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    Cheyenne Luna Black
    domatore - 23 y.o. - caotico buono

    Un altro weekend era arrivato nell magica cittadina di Hogsmeade e per i negozianti di tutto il villaggio questo significava un altro, intenso, giorno di lavoro. Grazie agli accordi con Ilvermorny per portare gli studenti dalla scuola di magia americana al villaggio magico tramite sistema di metropovere, la brusca frenata subita dagli affari inseguito alla chiusa di Hogwarts si era convertita in una impennata economica che aveva riversato numerosi profitti nelle casse di tutti. Gli studenti di Hogwarts erano stati costretti a trasferirsi in una nuova scuola, avevano conosciuto nuovi studenti che a loro volta ne avevano portati altri. Le prime settimane aveva rivisto vecchi clienti, studenti di Hogwarts che erano tornati al locale per gustarsi una burrobirra dal sapore di casa, poi avevano cominciato ad arrivare con nuovi amici, e da piccoli gruppetti si era passati a gruppi sempre più consistenti che si muovevano come branchi di pesci per il villaggio e nei locali. Cheyenne Luna Black si era insidiata soltanto di recente come Negoziante del locale, ma aveva visto la trasformazione avvenire sotto ai suoi occhi.
    Dopo aver servito un paio di burrobirre ad una coppietta innamorata era tornata nelle cucine del locale per mettersi a confezionare una crostata di mirtillo, che quel giorno stava andando via non appena ne usciva una nuova. Era impegnata con le mani in pasta, con le maniche del vestito blu arrotolate su fino al gomito per evitare che la farina lo rovinasse, quando Quincey, piuttosto agitato si precipitò dalla porta battente con frasi concitate e incomprensibile. «Scimmia, ragazza, testa» con aria perplessa sollevò lo sguardo dal suo impasto. « Due uova e un po’ di acqua. Non far venire grumi... io vado a decifrare questo tuo criptico rebus » ordinó al elfo domestico perché prendesse il suo posto, dopo essersi pulita le mani dalla farina in eccesso uscì nel locale senza sapere esattamente cosa aspettarsi, ma comprendendo che se Quincey l’aveva interrotta doveva essere per un valido motivo.
    La scena che si offrì davanti agli occhi della strega fu sconcertante. Una scimmia, dopo essere saltata sulla testa di una ragazzina, stava tornando nelle braccia del suo padrone che stava scusandosi per l’accaduto. « Signore. » tuonò la Black con le braccia incrociate sul petto, sapendo che far scatenare una rissa non sarebbe stato affatto saggio, ma le mani le pizzicavano parecchio. « Non sono ammessi animali, soprattuto animali esotici, in questo locale. Serviamo cibo e bevande e non è affatto igienico, oltre più la sua scimmietta non sa comportarsi in pubblico. La prego mi segua al bancone, avrò bisogno delle sue generalità prima di farla uscire dal locale. » spiegò con rigorosa formalità CLB, che non era mai stata una persona così tanto seria da quando era nata, ma vedeva in quel episodio una grave minaccia per i suoi affari. Dopo aver soppesato la faccenda, notando che la studentessa non sembrava riportare ferite evidenti o stato di shock, decide di occuparsi prima del proprietario dell’animale e della segnalazione che avrebbe fatto, non appena finito il turno al Dipartimento del Ministero della Magia di riferimento, anche se ancora non sapeva quale. Trascrisse il nome del uomo, Angus O’Brien, che poi fu scortato fuori ed allontanato con la scimmietta dal locale dei 3 Manici di Scopa. Si avviò poi con passo svelto verso la povera vittima della scimmia, circondata ormai da un capannello di altri studenti di Ilvermorny. «Sono molto dispiaciuta per l’accaduto, purtroppo ci sono certi maleducati in giro...stai bene? Se pensi ti occorrano cure posso provvedere immediatamente, ma mi sembra che nel complesso tu stia abbastanza bene. Per scusarmi del incidente ti offro un buono di 2 Galeoni sulla tua prossima ordinazione. » perché sapeva che questo tipo di incidente poteva avere ripercussioni poco piacevoli anche per i suoi affari, soprattuto se la voce si fosse sparsa e lei non avesse fatto tutto il necessario per scusarsi e far sentire la studentessa a proprio agio.
    « Ragazzi, la vostra amica sta bene, perché non prendete posto? Ecco, questo tavolo ha abbastanza sedie per tutti quanti, così non stiamo in piedi in mezzo al locale e potete ordinare...» indicò loro un tavolo libero perché potessero sedersi e non stare in piedi nel bel mezzo dei tre manici. Quando i ragazzi avessero preso posto, o se semplici curiosi si fossero dileguati, avrebbe portato a ciascuno di loro in menù del locale per permettere loro di ordinare. «Ecco il nostro Menù dove potete trovare i nostri piatti. La Crostata del giorno è ai Mirtilli, vi assicuro che è ottima con la Burrobirra! Mi fate un cenno quando siete pronti a ordinare? Passo comunque tra un paio di minuti per vedere se siete già pronti...» spiegò alla tavolata con un sorriso, sperando che la compagnia e il buon cibo potesse far dimenticare loro dello spiacevole incidente con la scimmia. Con discrezione lasciò il gruppo ben assortito alle loro chiacchiere e ai loro menù, pronta a prendere le ordinazioni quando fossero stati pronti, mentre lei tornava in cucina per assicurarsi che Quincey non avesse fatto venire i grumi al suo impasto.

    off topic: se volete potete già fare le vostre ordinazioni, al prossimo mio post dirò che sono passata a prendervele e ve le porto.

    code made by zachary, copia e t'ammazzo©
     
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6 replies since 15/1/2020, 00:55   164 views
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