The one

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  1. Evee Darcy
     
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    Evocatrice
    NON MODIFICARE
    8ymffmcv_o
    Evelyn Darcy

    16 y.o. - Student
    Aveva ripensato spesso al giorno in cui aveva acquistato ciò che le aveva letteralmente cambiato la vita? La risposta non avrebbe potuto che essere affermativa, e se lo disse ancora, mentre la mente tornava indietro nel tempo, quando la sua avventura aveva avuto inizio.

    Nonostante il sangue che le scorreva nelle vene, Evee non sapeva nulla della magia, ma era certa che avrebbe ricordato quel momento come uno dei più importanti della sua vita, poiché sarebbe stato uno dei primi traguardi -se non il primo in assoluto- a tagliare nella sua nuova esistenza in tutto e per tutto "magica". L'attimo in cui mise piede a Diagon Alley non fu quello in cui seppe per certo che non si trattava di un sogno, ma sicuramente ebbe una certa rilevanza: vide alcuni passanti indossare strane accessori che rimandavano vagamente, per esempio, ai cappelli a punta dei maghi, tipici delle favole illustrate che la sua balia le leggeva da bambina; negli anni avrebbe ricordato perfettamente il negozio di animali che suo padre aveva definito "non del tutto convenzionali", persino l'edificio dall'architettura in un certo senso diroccata che aveva scoperto essere una banca. E le monete? Cielo, erano così diverse dalle solite sterline che solo da poco aveva imparato a memorizzare!
    A tal proposito, l’ultimo negozio in cui si recò a spendere, le permise di fare l'acquisto di cui più di ogni altro andava fiera: la bacchetta.
    La scelta del mago -o della strega- da parte della bacchetta era un momento molto particolare e in un certo senso intimo: le due anime andavano a convergere in un legame che avrebbe unito Evee alla sua bacchetta per la vita e la ragazzina non vedeva l'ora di sapere quale sarebbe stata la sua compagna.
    La bottega, antica e piena di storia, le procurò un brivido. Gli scaffali erano stracolmi di scatole lunghe e sottili che, immaginò, contenevano le bacchette. Erano così tante, pensò, che ci sarebbe voluto un secolo prima di individuare quella giusta.
    ‘‘E se non esistesse una bacchetta adatta a me?’’
    Era un'ipotesi che non aveva ancora preso in considerazione fino a quel momento, cosa che la spaventò e quasi la convinse a tornare a casa, quando qualcuno fece la propria comparsa nel piccolo negozio.
    Gli occhi di Evee si allargarono dallo stupore, l'agitazione l'abbandonò all'istante e la piccola si avvicinò al bancone, poggiandosi su di esso con le piccole mani dalle dita lunghe e sottili.
    «Buongiorno, sono qui per comprare la bacchetta magica.»
    "La", non "una", ma la sola e unica.
    una frase che ti piace
    code made only for wizarding world gdr


    Edited by Evee Darcy - 15/1/2020, 19:51
     
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    hedel anakin crawford

    Chi ha ucciso Hedel Crawford? Calmi, calmi... posso anche essere masochista ma non fino al punto di rischiare che il prezioso corpo nel quale sono ingabbiata perisca. Sarebbe stato un'inutile spreco di tempo, e sinceramente odio gli sprechi.

    Nel castello di Hogwarts c'era agitazione. O meglio era quello che dall'esterno si aspettava di trovare la Crawford. Da vanitosa egocentrica quale era la Serpeverde. che aveva appena abbandonato il castello senza completare i suoi studi, immaginava che tra le mura della scuola non si parlasse di altro. Infondo la sua presenza non era mai passata inosservata, la sua assenza doveva avere un che di assordante. Non tanto a lezione, dove la piccola di casa Crawford si faceva vedere raramente, quanto in Sala Comune o in giro per Hogwarts, dove le piaceva bighellonare e tormentare le giovani matricole di Tassorosso. Era l'emblema di tutte le cose negative che si potevano pensare sulla casa di Salazar. Ops. Qualcuno sarebbe stato sollevato nello scoprire la sua assenza, ma era indubbio che ognuno delle patetiche anime dei corridoi scolastici sentisse la sua mancanza, in un modo o nell'altro.

    Tik-tok la strega è andata. Ma non morta, aspettate a stappare lo champagne.

    Seguendo un preciso copione, uno di quelli che se fosse stata realmente conscia delle sue azioni avrebbe previsto da manuale, i suoi genitori aveva reagito insabbiando la situazione. Se non che per persone strettamente dipendenti dalla questione, la questione era stata aperta da una cascata di tintinnanti galeoni. Il reparto stampa, dai giornalisti degni di essere chiamati tali al becero gossip, erano tutti quanti finiti sul libro paga dei potenti Crawford. Per loro il diritto di stampa, la libertà di pensiero, era superfluo come ogni altro diritto e soprattutto era acquistabile. Come un banalissimo diritto di brevetto, come in una qualunque contrattazione commerciale, le pantere di Londra avevano imparato che tutto aveva un prezzo, soprattutto le persone. Ognuno aveva quantificato il valore dell'informazione e avevano ricevuto quanto pattuito in quella che in un primo momento aveva dovuto sembrargli come una vantaggiosa contrattazione economica. Nulla di più sbagliato. Avevano venduto la loro vita per pochi spiccioli, perché rapportato al patrimonio immenso della famiglia a questo corrispondeva questo pagamento, al Diavolo. Un demone furbo, che non aveva preteso qualcosa di effimero come l'anima, no, era un creditore che si rivaleva su ossa e sangue, un moderno Lucifero che camminava sulla terra ferma. Con il passare del tempo avrebbero capito quanto poco vantaggioso fosse l'accordo stipulato, solo pochi eletti avrebbero compreso di aver ceduto a un ricatto.
    E quindi, che fine aveva fatto Hedel Crawford? Eccola lì, seduta con le gambe incrociate nel retrobottega di Ollivander, dove il proprietario in persona si era ritrovato ad accogliere una richiesta quantomai insolita. La commessa, da oltre un anno serviva bacchette da dietro al bancone, che voleva essere di più. Un’ambizione che non avrebbe dovuto stupire nessuno, essendo smistata senza batter ciglio a Serpeverde, culla degli ambiziosi, ma che aveva preso in contropiede il vecchio fabbricante di bacchette. E avrebbe dovuto metterlo in guardia sulla serpe che si era portato in seno, una vipera ambiziosa che se solo avesse avuto abbastanza soldi - o meglio, se i suoi non avessero bloccato il flusso di Galeoni per la figlia- si sarebbe comprata il negozio per sfrattare il giorno seguente il fabbricante di bacchette. Dopo averne carpito e acquisito il capitale in termini di conoscenze e competenze. Senza il denaro sonante della famiglia Crawford, alla ragazza toccava fare la strada più lunga, correre in quelle tappe che erano considerate come usuali per tutto il resto della popolazione non così sfacciatamente ricca. Unirsi alla schiera di plebei era uno smacco per la Crawford, ma questo non le avrebbe impedito di arrivare esattamente dove voleva. Nulla le aveva mai precluso di raggiungere gli obiettivi prefissati.

    Nulla, se non io. Un piccolo lato oscuro, una silente minaccia che in realtà giostra ogni azione di Hedel. E dopo il caos scatenato dalla bomba atomica sganciata con la rinuncia agli studi presso Hogwarts osservavo con braccia conserte e sorriso soddisfatto come la piccola Crawford cercasse di risistemare i cocci della sua vita. Era come guardare un formicaio durante le prime gocce di pioggia, con le laboriose formicidae che annaspano per non annegare e mettersi in salvo, provviste incluse.


    Con il capo chino sul bancone di lavoro e l'espressione contratta di chi sta facendo un enorme sforzo stava cercando di intagliare una bacchetta da un pessimo pezzo di tronco di betulla. Era stata fregata dal suo aspetto esteriore che le aveva fatto credere che fosse bellissimo e in salute, ma appena aveva iniziato a incidere il legno si era sbriciolato tra le sue mani, intaccato da tarli e muffa. Con pazienza era arrivata al cuore del legno, dove era riuscita quasi ad estrarre una 9 pollici, misura minima delle bacchette, e stava per procedere alla sua completa estrazione quando il suono del campanello oltre la parete la interruppe. Posò tutto e si diresse con tutta calma verso il bancone, ripulendo il vestito blu notte dalla segatura e dai trucioli del suo operato.
    « Benvenuta da Ollivander! Io sono Hedel, la Negoziante.» per una volta nella vita riuscì a trovare una certa professionalità, sorridendo anche con quella che doveva essere cordialità. Tutt’al più sembrava le fosse venuta una strana paresi facciale.
    «Le prendo subito una bacchetta da provare» spiegò con una certa professionalità, voltandole le spalle per cercare una bacchetta da consegnarle. Fece scorrere la mano su alcune custodie rosse, verdi e blu. Le dita si fermarono su una custodia di pelle di drago, un verde con riflessi d’oro. La estrasse con cura dalla catasta e aprì l'astuccio svelando quanto contenuto. «Agrifoglio, Penne di Thunderbird, 11 pollici e 1/4, Solida. Ottima per Trasfigurazioni. +20 INT Questa bacchetta è stata creata da Wolfe. Il costo è di 30 Galeoni spiegò con grande solennità, provava ammirazione per il fabbricante di questa bacchetta, e con professionalità sfilò il catalizzatore e glielo porse perché lo testasse.


    p4Tw05F Benvenuta da Ollivander!
    Puoi anche non rispondere a questa discussione, la bacchetta che sarà registrata avrà le caratteristiche appena elencate.
    Se però non è di tuo gusto puoi provarla e decretare il suo fallimento, te ne fornirò un'altra.
    Hai a disposizioni tre tentativi per trovare la tua bacchetta, la terza -che ti piaccia o no- sarà quella definitiva.

    code made by zachary, copia e t'ammazzo©
     
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1 replies since 15/1/2020, 18:57   51 views
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