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  1. Carpe Diem~
     
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    Matthew Ryle
    Pukwudgie
    I mostri non dormono sotto al letto. Loro dormono dentro la tua mente


    Da quando era arrivato a Diagon Alley non faceva altro che guardarsi intorno, il naso costantemente alzato all'in sù a guardare il tutto. Ancora non riusciva a capacitarsi di quanto gli stava succedendo, del fatto che era un mago, che la magia esisteva e che vi erano altre persone come lui. Grazie alla Scuola avrebbe capito come usare quei poteri e non avrebbe mai fatto del male a nessuno!
    Sua sorella lo stava aspettando fuori, in un bar non magico e gli aveva detto di sbrigarsi o lo avrebbe lasciato lì. Per questo, seppur ancora riluttante, iniziò a concentrarsi sulla lista degli acquisti necessari che aveva tra le mani.
    La prima riga recitava "una bacchetta". Era ovvio dopotutto. Senza bacchetta come diavolo avrebbe fatto a lanciare incantesimi?
    Con tutto il corpo che vibrava dalla felicità e dallo stupore, appoggiò le mani alla maniglia della porta dell'unico negozio, tra tanti, ad avere come insegna proprio una bacchetta magica.
    Titubante entrò e si guardò attorno. Con sé aveva davvero poche monete cambiate poco prima in banca, sua sorella gli aveva detto che doveva farsele bastare e lui stava pregando, dentro di sé, che lo fossero davvero.
    S-Salve... cerco... cerco una bacchetta non poté fare a meno di balbettare. Abbassò lo sguardo senza più guardare la commessa e sospirò sentendosi davvero molto piccolo.

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    Edited by Carpe Diem~ - 16/1/2020, 17:37
     
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    hedel anakin crawford

    Quando aveva preso in carico la gestione di Ollivander non si sarebbe mai immaginata di avere a che fare con problematiche che riguardavano la muffa. Muffa. Odiosa sostanza verde che aveva iniziato a crescere silenziosa sotto le bacchette magiche. Se ne era accorta quel giorno quando estraendo una bacchetta di faggio e crine di unicorno da uno scaffale piuttosto in basso aveva trovato la fuliggine verdognola a ricoprirne parzialmente l’impugnatura e la fodera interna della custodia. Il cliente, un brufoloso studente di 11 anni, quasi non se ne era reso conto da tanto era eccitato per quella sua prima bacchetta. Ma era un problema, un problema serio. La muffa poteva intaccare la qualità del legno e conseguentemente delle bacchette. Non poteva permetterlo.

    Ah, e così quel vecchio impostore di Ollivander si è dimenticato, così, casualmente, di menzionare il problema muffa. Ho sempre detto che questo posto ci sarebbe cascato sulla testa prima o poi. E io mi leverò di qui prima che possa accadere.

    L’idea di inginocchiarsi e svuotare il primo ripiano dello scaffale alle sue spalle l’aveva sfiorata per un solo istante poi si era ripresa. Hedel Anakin Crawford non si inchina dinnanzi a niente e nessuno, sopratutto non si sporca le ginocchia di polvere. Tra un cliente e l’altro, in quel periodo la richiesta di catalizzatori aveva raggiunto un picco importante, aveva fatto in modo di convocare nella bottega delle bacchette un paio di elfi domestici che facessero il lavoro sporco. Jynx e Yxnj, questi i loro nomi impronunciabili, non erano entusiasti di essere stati prelevati dal Maniero dei Crawford, ma alla Serpeverde la questione non interessava affatto.

    Schiavismo. Decisamente troppo poco valutato per il suo reale potenziale. Mi ero domandata perché questo si limitasse solo a queste brutte creature. Insomma avrei preferito aver intorno un bel maschio, inferiore, magari da schiavizzare anche sess...

    Le bacchette, insieme con le loro custodie, erano state spostate dalla loro usale ubicazione e riposte con cura nel retro del negozio, quello che chiamava Laboratorio delle Bacchette, dove ogni custodia era stata aperta, controllata e in caso di presenza di muffa ripulita. Intanto il secondo elfo si occupava della pulizia e della rimozione della muffa dallo scaffale. Hedel si domandò da quanto tempo erano collocate in quella stessa posizione tutte quelle bacchette quando il campanello sopra la porta attirò la sua attenzione, distogliendo lo sguardo dal lavoro dei suoi schiavi. « Benvenuto da Ollivander! Io sono Hedel, la Negoziante. Ti chiedo scusa per il disordine odierno...» aveva capito che se voleva gestire un negozio che portasse notevoli profitti e che fosse remunerativo doveva mostrarsi gentile e cordiale, indossando una maschera che nascondesse il suo lato caratteriale che gli altri avrebbero definito come stronza, e così un sorriso invitante era affiorato sul suo viso. « Gliene faccio subito provare una, allora» rispose alle richieste della strega che si era presentata al bancone. Era un momento di tranquillità e per fortuna servire un cliente senza una coda di impazienti avventori rendeva più rilassato scegliere una bacchetta con cura. Dopo aver fatto scorrere lo sguardo sulla pila di bacchette alle sue spalle senza trovare nulla di soddisfacente e dopo che anche quelle sotto il bancone non avevano dato i risultati sperati la Crawford si scusò e si arrampicò lungo una scala che portava al piano sopraelevato, un balconcino con altre bacchette. Tra queste ne selezionò una di Ollivander, la cui custodia era fatta di legno di betulla e il nome del fabbricante era stato marchiato a fuoco sulla sommità. Tornò dalla sua cliente « Spero di non averti fatto aspettare troppo. Questa bacchetta è una squisita creazione di Ollivander. Si tratta di Faggio, Piuma di Fenice, 12 pollici, Leggermente Elastica. +12INT. Il costo è di 18 Galeoni. Ma prima dovrebbe provarla» spiegò al suo cliente aprendo con una certa solennità l’astuccio ed estraendo il catalizzatore per consegnarlo nelle mani del giovane mago.

    p4Tw05F Benvenuto da Ollivander!
    Puoi anche non rispondere a questa discussione, la bacchetta che sarà registrata avrà le caratteristiche appena elencate.
    Se però non è di tuo gusto puoi provarla e decretare il suo fallimento, te ne fornirò un'altra.
    Hai a disposizioni tre tentativi per trovare la tua bacchetta, la terza -che ti piaccia o no- sarà quella definitiva.

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    Matthew Ryle
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    Matthew annuì alla commessa guardandola affascinato. Tutto per lui era così nuovo lì dentro, ma soprattutto era davvero curioso di capire come facesse la ragazza a trovare la bacchetta adatta a lui? Le bastava guardare in faccia i ragazzini che si presentavano al suo cospetto per comprendere quale di quelle bacchette facesse al caso loro? Era magia anche quella? Oppure non era un semplice essere umano, era qualcosa di più? Matthew si stava arrovellando di domande che non poteva porre, ma che sperava avrebbero trovato una risposta una volta arrivato in quella magica scuola.
    Afferrando la bacchetta di legno che la ragazza gli stava porgendo avvertì una forte scarica di energia che gli permeava il polso e, subito dopo, non facendo neppure in tempo a dirle grazie, quella stessa energia venne sparata fuori dalla bacchetta, verso uno degli armadi pieni alle spalle della donna, da dove volarano un sacco di confezioni. Spaventato lasciò andare la bacchetta sul tavolo, guardando costernato la donna.
    Giuro che non so come ho fatto o cosa ho fatto, non... non... volevo, mi dispiace, io non so niente di bacchette magiche. Per me è la prima volta anche di vederne una e... oh, dio, forse si sono sbagliati e non dovrei essere qui! si stava lasciando prendere dal panico, dopotutto non sapeva che era la bacchetta a scegliere il mago e che, anche le migliori commesse possono sbagliare a sceglierla. Puntò lo sguardo verso il pavimento chiedendosi se avrebbe dovuto voltarsi e darsela a gambe levate fuori da quel negozio. Se la ragazza si fosse arrabbiata? Se avrebbe chiamato la scuola e poi, consci dell'errore fatto, lo avessero rispedito a casa sua? Nel mondo normale?
    Ora che aveva assaporato un po' di quel mondo magico, ora che aveva la speranza di potersi separare dalla sua famiglia, almeno per qualche tempo, non aveva per niente il desiderio di tornare indietro.
    Oh dio... non... non mi faccia tornare tra le persone normali. si morse il labbro così forte, nel dirlo, che gli uscì qualche goccia di sangue che andrò a sporcargli il mento.

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    hedel anakin crawford
    Dal 382 a.C. Ollivander era sopravvissuto a ogni genere di affronto dovuto alla magia accidentale che si era sprigionata da bacchette non adatte al mago. Certe avevano dei modi molto violenti per esprimere la non compatibilità con il nuovo compagno, risultando spesso maleducate perché sarebbe bastato un semplice no grazie. Invece esplosioni, spostamenti improvvisi, persino incendi erano diventati fenomeni normali per il negozio di bacchette e conseguentemente per la Negoziante di Ollivander. Questo spiegava il motivo per cui aveva faticato a trovare un’associazione che potesse coprire questo tipo di danni e perché dovesse sborsare diversi galeoni all’anno per il premio assicurativo. Anche quel giorno il locale subì una buona dose di affronto. Alcune scatole di bacchette, di Jonker dedusse dalla zona dalla quale partirono, furono scagliate verso il suolo dalla prova del giovane mago, che si spaventò e si preoccupò eccessivamente del accaduto. La Crawford sorrise all’ ingenuità del ragazzo e con un colpo della sua bacchetta risistemò in un attimo le scatole che erano state scaraventate in terra.
    « Non ti preoccupare, succede più spesso di quanto si pensi» cercò di tranquillizzare il giovane mago che non doveva essere di origini purosangue a giudicare dalla frase successiva. « Ti faccio provare una nuova bacchetta ora, non ti preoccupare se capita qualche imprevisto quests bacchette sono un po’ capricciose alle volte...» mise le mani avanti prima di voltarsi e prendere da uno dei ripiano centrali una custodia nera. Conteneva una delle prime bacchette prodotte dalla stessa Crawford, di fattura completamente opposta alla precedente che il ragazzo aveva provato, quasi agli antipodi. C’era una buona probabilità che questa volta si trattasse di quella giusta.
    « Questa bacchetta è una delle mie, una Crawford originale. È creata con Ebano, Corde di Cuore di Drago, 10 pollici, Flessibile. +10INT. Il costo è di 14 Galeoni. Anche questa dovrebbe essere provata.» spiegò con grande professionalità estraendo il catalizzatore di ebano dalla sua custodia e porgendola al ragazzo.

    p4Tw05F Benvenuto da Ollivander!
    Puoi anche non rispondere a questa discussione, la bacchetta che sarà registrata avrà le caratteristiche appena elencate.
    Se però non è di tuo gusto puoi provarla e decretare il suo fallimento, te ne fornirò un'altra.
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    Matthew Ryle
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    Matthew cercò di rilassarsi grazie alle parole della commessa. Sembrava quasi normale che la bacchetta avesse reagito a quel modo, come se la ragazza se lo aspettasse dopotutto.
    Quando gli allungò una nuova bacchetta, Matthew allungò la mano esitando leggermente, impaurito potesse esplodere di nuovo qualcosa, o peggio, ma stavolta impugnandola non successe assolutamente nulla, se non un grande calore alla mano. Guardò la bacchetta e poi la commessa mordicchiandosi il labbro, felice.
    Allora... allora sono davvero un mago! lo esclamò a bassa voce ammirando la lunghezza di quel bastoncino di legno. Aveva detto che era Ebano, Corde di Cuore di Drago e che era flessibile, tutti dettagli che Matthew avrebbe ricordato e che avrebbe poi ricercato in qualche libro per poterne capire di più.
    Una volta ridestato dall'emozione si affrettò a togliere dalla tasca l'astuccio che conteneva i suoi galeoni estraendone quelli che dovevano essere 14 galeoni. Una volta contati li passò alla commessa, la ringraziò nuovamente e uscì dal negozio, un'aria intontita, ma felice, sul volto.

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