no sleep, but study time

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    Quella mattina Mia Phoenix si era svegliata con due profonde occhiaie a segnarle il contorno degli occhi, ma a lei non importava. L'aspetto fisico era qualcosa di passeggero, utile alle volte, ma del tutto sopravvalutato. Certo, lei parlava così perchè nella vita tutti le avevano sempre fatto i complimenti per quanto fosse bella, anche nei suoi giorni peggiori. Questo era uno di quei giorni, uno nei quali avrebbe preferito starsene a letto tutto il giorno e non farsi vedere da nessuno. Non era antipatica o asociale, semplicemente le piaceva la sua privacy. E non le piaceva perdere tempo in chiacchiere inutili. Ma la sveglia era arrivata a fischiarle puntuale nelle orecchie, portandola ad alzarsi con uno scatto di rabbia. Aveva dormito male, malissimo, per colpa di Patty Smithson e del suo raffreddore che aveva russato per tutta notte. Lei non era una persona dotata di empatia e del raffreddore della compagna di dormitorio non le importava granchè, se non per la preoccupazione di esserne contagiata e per l'assenza di sonno. Era un giorno pessimo per non dormire perchè doveva andare in biblioteca a studiare per la verifica di quella settimana, la prima verifica di quella settimana, che riguardava il professore McNel e le arti oscure. Con i capelli legati in un arruffata chioma, la divisa un po' stropicciata e la cravatta allentata, aveva preso posto in uno dei pochi tavoli rimasti liberi con la speranza di capirci qualcosa per non prendere l'ennesimo Villano in questa materia.
     
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    Matthew Ryle
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    I mostri non dormono sotto al letto. Loro dormono dentro la tua mente


    Matthew stava studiando ormai da diverse ore. Praticamente si poteva dire che, in quei giorni, non avesse chiuso occhio. In quel momento si trovava in Biblioteca, la divisa stropicciata, gli occhi cerchiati da profonde occhiaie nere, la cravatta allentata e i capelli che non avevano più una forma, sparati com'erano da tutte le parti.
    Sul tavolo dove si trovava aveva formato una specie di piramide di libri tra Arti Oscure e le materie su cui, invece, avrebbe tanto preferito concentrarsi.
    Alternava lo studio della materia che più odiava al mondo con quelle delle sue preferite nella vana speranza che questo lo aiutasse nel non volersi uccidere da solo. Il problema era che non ci riusciva. Tutto di quella materia lo portava a voler allontanare i libri di testo.
    Aaargh lanciò una specie di piccolo urlo di frustazione mettendosi le mani tra i capelli, la bibliotecaria che lo guardava male cercando di riportare subito al silenzio, gli altri studenti che lo fissavano straniti. Matthew sospirò, imbarazzato e tornò a fissare lo sguardo sul libro prima di alzarsi per andare a prenderne un altro, qualcosa che lo aiutasse nello studio di alcuni incantesimi di cui il professore aveva fatto i nomi durante l'ultima lezione.
    Preso com'era a guardarsi intorno per capire in che zona della biblioteca cercare non si accorse di stare andando a scontrarsi con il tavolo dove era seduta la Wampus. Continuando ad arretrare, dandole la schiena, lo sguardo fisso su un altissimo scaffale, andò a sbattere contro il suo tavolo. Nel rendersi conto di ciò che stava facendo cercò di voltarsi per capire contro chi, o cosa, era andato a sbattere e così facendo franò a terra inciampando nei suoi stessi piedi.
    Sbuffò mentre tentava di rialzarsi, rosso come un pomodoro. Scusa... come sempre dimentiva di guardare dove stesse andando, era proprio uno stupido.

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    Con occhi spalancati osservava, preoccupata e affranta, gli appunti che aveva preso a lezione del mcNeal con l'intenzione di aiutarsi nello studio. La sua scrittura però risultava incomprensibile e molto più simile a uno scarabocchio che non a delle parole che potessero effettivamente definite come tali. Affranta stava per disperarsi sopra il libro di testo che aveva preso in prestito dalla biblioteca, i grandi studenti si riconoscono da coloro che ancora non hanno acquistato i propri libri scolastici al ghirigoro ma questo era un mero dettaglio, era decisamente tentata di sbatterci ripetutamente la testa. Senza farlo apposta, tra le altre cose, si era seduta proprio nel reparto dedicato alle arti oscure, ma questo non sembrava aiutare.
    Troppo presa dall'ondata di disperazione che iniziava a prendere il sopravvento della Wampus, decisa a mandare al diavolo tutto con una bella maledizione rivoltala docente (se solo ne fosse stata capace), non si accorse del ragazzo che si stava aggirando in quel settore. No, ma avvertì il tavolo tremare e la speranza che ci fosse un terremoto a interromperla da questo studio, fornendole una valida scusa, sembrava suggerirle che sarebbe potuta essere una calamità ben più gradita delle arti oscure. Lo scusa del ragazzo però strappò brutalmente la giovane studentessa dalla sua speranza. Oh, non ti preoccupare...speravo fosse un terremoto, accetterei di tutto pur di non studiare arti stramaledette oscure... avrebbe risposto con un timido sorriso sulle labbra. Sei di puckwudigie vero? Mi è sembrato di vederti a lezione... aggiunse colta da un'illuminazione improvvisa. Che il ragazzo potesse aiutarla in qualche modo con i suoi studi era un'ipotesi più plausibile che non il terremoto in nord america.
     
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    Matthew Ryle
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    Ridacchiò quando Mia invocò il terremoto per salvarla dallo studio. Matthew, dall'altra parte, adorava studiare e immergersi nei libri di testo.
    Mentre si rialzava da terra, Matthew sorrise alla ragazza, impacciato e poi sbirciò i suoi appunti e i libri che stava consultando. Sì, sono di Pukwudgie... anche io sto studiando questa materia, anche se sto cercando di alternarla con qualcosa che mi soddisfa di più... avrebbe voluto chiederle se le andava di studiare con lui, magari sarebbe riuscito a concentrarsi meglio a quel modo, ma un po' era in imbarazzo.
    Indicò uno dei voluminosi tomi che la ragazza aveva aperto e sospirò piano.
    Quello non credo possa esserti di grande aiuto, l'ho finito di leggere settimana scorsa e non riporta niente che non abbiamo già ascoltato in classe. E' una grande perdita di tempo leggerlo se hai già preso qualche appunto... sbirciò le pergamene della ragazza cercando di capire se durante la lezione fosse stata abbastanza attenta da appuntarsi tutto ciò di più utile. Se vuoi posso prestarti i miei appunti... sono bravo a studiare, la cosa che odio di più della materia è la pratica. lo sussurrò con un tono di sdegno. Odiava dover praticare certi incantesimi. Che cosa stava a significare doverli replicare? Erano incantesimi oscuri, incantesimi che non sarebbero dovuti essere usati, specie da dei ragazzini come loro. Capiva il bisogno di studiarli e di conoscerli, soprattutto per potersi difendere da essi in determinate occasioni di pericolo, ma il saperli replicare era una mancanza di rispetto verso il BENE.
    Il professore è molto competente... solo che... praticare certi incantesimi non mi piace. si affrettò a specificare di modo che la ragazza non credesse che avesse dei problemi con il professore McNeal.
    Che sbadato... il mio nome è Matthew! solo ai professori si presentava con il suo cognome e solo perché era obbligato a farlo. Se avesse potuto, dopo tutto quello che aveva passato in famiglia, avrebbe semplicemente fatto a meno di usarlo. Forse, se solo ce ne fosse stata la possibilità, avrebbe usato quello di sua madre.


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    Allora non era la sola a sbattere la testa sulla faccenda delle arti oscure. Sorrise rincuorata verso il suo interlocutore, un Puckwudigie. Aveva letto da qualche parte che sono una delle case più disponibili e attenti verso il prossimo, adatti alla carriera di medimago. Almeno riesci ad avere dei pensieri positivi, io sto cercando di non farmi prendere dalla disperazione... replicò al fatto che lui alternasse lo studio di quella materia con qualcuna che gli piaceva di più. In questa condizione avrebbe odiato qualunque materia, compresa Divinazione e Astronomia che non le dispiacevano affatto.
    Posso farlo volare fuori dalla finestra? La prima gioia del giorno rispose ridacchiando, chiudendo il libro, ben contenta di allontanarlo, facendolo scivolare sul tavolo fin quasi all'altro lato. Adieu salutò il libro, ormai lontano.
    Il problema opposto al mio...più o meno... ma di solito è la teoria che mi mette in crisi perché...beh i miei appunti parlano da soli... mostrò il foglio fatto di scarabocchi e geroglifici, pressochè incomprensibili e ti giuro che sono di arti oscure, non di antiche rune...se solo si potessero leggere vedresti che non mento... si rammaricò di non aver imparato a scrivere decentemente, in una di quelle belle scritture gonfie e carine che hanno di solito le ragazze. Anche a me piace Mcneal il problema è il contenuto... io sono proprio negata... scosse il capo un paio di volte, sollevando lo sguardo quando il ragazzo si presentò. Io sono Mia...senti... lo so che non ho lodato molto le mie doti di studentessa e sei libero di andartene ma... ti andrebbe se studiamo assieme? Con la pratica non sono così un disastro... propose con un sorriso gentile, fatto molto raro per Mia Phoenix.
     
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    Matthew Ryle
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    Matthew quasi si mise a ridere di fronte alla calligrafia della ragazza: era davvero pessima. Una calligrafia così brutta non l'aveva mai vista prima d'allora, soprattutto da una ragazza!
    Sì, hai decisamente bisogno dei miei appunti, aspetta! lo disse mentre già si stava allontanando, dirigendosi verso il banco che aveva occupato in precedenza. Recuperò tutto ciò che aveva: appunti, pergamene, inchiostro, piume, libri su libri e la sua borsa. Sapendo che portando il tutto a mano avrebbe sicuramente combinato un altro disastro dei suoi, emise un lieve incantesimo per far volteggiare i tomi più pesanti e ingombranti fino al tavolo di Mia. Tornando da lei si mise a sederglisi accanto iniziando ad appoggiarle di fronte tutte le pergamene con i suoi appunti e schemi di studio: erano ordinate, precise, con una calligrafia non solo leggibile, ma anche bella da guardare. Si vedeva che ci aveva perso ore su ore per ricopiare in bella gli appunti presi a lezione integrandoli con ciò che trovava solo sui libri. Sarò anche una schiappa nella pratica, ma credo che nel metodo di studio nessuno possa battermi. lo disse ridendo, non ci credeva sul serio e non aveva poi una così grande auto-stima di sé. Probabilmente era la ragazza che, in qualche modo, riusciva a metterlo a suo agio. Cosa strana per lui che, solitamente, era tutto fuorché abile nel rivolgersi alle altre persone, ragazze in particolare.
    Mi... mi piacerebbe molto, Mia. sorrise alla sua richiesta e iniziò ad aprire alcuni dei tomi più pesanti a delle pagine in particolare. Su questi ci sono delle descrizioni interessanti riguardanti alcuni degli incantesimi presentati a lezione. Vi sono anche dei disegni molto dettagliati sulle creature oscure che sicuramente andremo a studiare da qui in avanti. le mostrò ciò che stava dicendo saltando da una pagina all'altra, come se conoscesse quei libri a memoria. In effetti ci aveva perso intere nottate, per non parlare di qualsiasi momento libero avesse durante il giorno!

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    Per lei farsi delle amicizie non era facile. Mia Phoenix era una ragazza bella, dal temperamento a volare timido che però era visto, dai mal pensanti e invidiosi, come un completamento da spocchiosa. Trovava semplicemente difficile fidarsi delle persone che non conosceva, sembrava nascondersi dietro una muraglia di diffidenza, ma una volta oltrepassata era una quattordicenne qualunque, con tana voglia di ridere e anche disposta a fare qualche casino. Slanciarsi nel chiedere al ragazzo di studiare con lei era un passo davvero enorme per la diffidente Wampus, che fu silenziosamente grata della spontanea risposta di Matthew. Sorrise alle spalle del ragazzo che era tornato a prendere o suoi appunti e tutto quello con cui aveva occupato un banco non molto lontano dal suo. Nascose il sorriso riconoscente appena il ragazzo si voltò e si avvicinò con i suoi oggetti che volavano tutto intorno, prendendo ordinatamente posto sul tavolo. Matthew prese posto accanto a lei, che si sistemò sulla sedia per non intralciarlo, osservando con stupore l’ordine e la bella calligrafia degli appunti che non aveva mai nemmeno sognato. Wow! Ma sono bellissimi! Sembrano quasi dei capolavori... ecco perché sei così bravo con la teoria... anche se non so se riuscirei comunque a ricordarmi certi concetti ridacchiò osservando, ma senza toccare per paura di rovinarli, tutti gli appunti che aveva davanti.
    Passò poi a illustrarle una serie di libri, diversi volumi che sembrava conoscere molto bene, questo ragazzo doveva essere molto competente. Si domandò se avrebbe davvero potuto aiutarlo, perché sembrava più preparato di come aveva raccontato lui. Hey, ma tu lavori al Ghirigoro?? domandò stupita dalla quantità di informazioni e dalla padronanza con la quale sfogliava le pagine e trovava le informazioni.
    Okay, quindi da dove consigli di iniziare? domandò certa che Matthew avesse le idee chiare anche su questo, con una conoscenza così doveva già avere un piano di studio in mente. Lei non avrebbe saputo da che parte iniziare a studiare, se non dal ovvio capitolo uno e seguenti ecco.
     
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    Si grattò la testa sentendosi un poco imbarazzato per tutti i complimenti che la Wampus gli aveva sciorinato di fronte. Certo, prendeva sul serio lo studio e i suoi appunti erano sempre ordinati e precisi, ma non avrebbe mai creduto che qualcuno potesse apprezzarli a tal punto!
    Mi... mi piace studiare e sono un tipo molto ordinato. Se non li prendessi a questo modo non riuscirei più a ricordare dove sono arrivato e cosa ho studiato con più attenzione e cosa con meno. i suoi piani di studio erano da sempre molto dettagliati. Per ogni materia si faceva una tabella schematica con segnati, per ogni giorno, cosa studiare e su quali libri approfondire. Forse venire dal mondo Babbano lo aveva portato ad apprezzare maggiormente quelle materie e a non considerarle davvero uno "studio".
    No... non ci lavoro. Mi piacerebbe molto poter stare a contatto tutto il tempo con quei libri, ma non ci lavoro. non aveva capito la battuta della ragazza, era un po' tonto su quelle cose. E' solo che i libri sono la mia linfa vitale, o quasi. Adoro leggere e approfondire gli argomenti di lezione... non considerarmi strano, per favore. se le prime parole del ragazzo erano piene di emozione e di gioia nel parlare dei libri che tanto amava, l'ultima parte era stata dettata dall'imbarazzo e dalla paura di poter essere giudicato malamente da quella ragazza con cui, sorprendentemente, sembrava riuscire a parlare e ad andare d'accordo.
    Secondo me, se vuoi iniziare a portarti su di un piano di studio più accettabile, dovresti iniziare da questi appunti. gli passò una pergamena dei suoi appunti dove vi erano annotate, in bella calligrafia, tutte le descrizioni degli incantesimi e delle creature oscure che avevano studiato fino a quel momento a lezione. Queste sono le definizioni base di tutto ciò che ha detto il professore in queste ultime lezioni. Non vi è nulla di più di ciò che potresti trovare sul libro di testo, o di quello che ci ha detto direttamente lui. dicendo ciò andò a recuperare un grosso tomo aprendolo a una pagina in particolare che raffigurava una delle creature oscure più temibili: il Basilisco.
    Se ti può interessare qui puoi trovare qualche spunto di riflessione in più sul Basilisco che è stato citato nell'ultima lezione se ti ricordi. si morse il labbro fermandosi, non sapendo se la ragazza era riuscita a stargli dietro fino a quel momento. Sapeva che, a volte, preso dalla voglia di conoscenza parlava troppo.

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