Una calma giornata

libera...

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Aries Black
     
    .
    Avatar

    Toujours Pur

    Group
    Ghiaccioli
    Posts
    1,723
    Location
    Boston

    Status
    OFFLINE
    Se qualcuno gli avesse chiesto di descriversi in quel particolare momento della sua vita, Aries non avrebbe saputo davvero cosa dirgli. Non perchè non avrebbe voluto rispondere ad una tale domanda, ma perché lui per primo avrebbe voluto avere una vera risposta. Al verità era che, come tutti i ragazzi della sua età, ci sarebbe voluto tempo prima che Aries riuscisse ad assumere una propria identità, ma per una persona come lui, turbolenta e riflessiva al tempo stesso, essere un adolescente era davvero un grosso problema. Non si poteva passare semplicemente all'età adulta?
    Era con questi pensieri nella testa che il giovane Black osservava il panorama che si stagliava davanti a lui, mentre lasciava che i suoi occhi vagassero tra le montagne dov'era stata costruita la scuola di magia americana, nascosta agli occhi dei no-maj. Come se non bastasse questa sua dualità era stata messa anche ben in risalto durante il suo rituale di smistamento: ricordava bene quando sia la statua in legno del Tuono Alato sia quella del Wampus, avevano entrambe dato la propria approvazione, uno battendo le enormi ali, l'altro con un potente ruggito. Ciò che era accaduto aveva fatto battere il cuore del giovane all'impazzata, perchè proprio non se lo aspettava e aveva scelto puramente d'istinto, scegliendo la casa dell'animale simile ad una pantera: ma aveva fatto davvero la scelta giusta?
    Sospirò, deciso a non pensarci più e riempiendosi i polmoni d'aria fredda, che un tonfo, anzi, ripetuti tonfi, risuonarono nelle sue orecchie, portandolo a voltarsi di tre quarti per vedere cosa stesse accadendo alle sue spalle. I suoi occhi colsero la suola di un paio di scarpe e quello che sembrava essere un involto di vestiti mentre un cappello di lana gli colpì il ginocchio destro proprio mentre il quindicenne si spostava per evitare di essere travolto da quella che, ora ci poteva quasi scommettere, era una studentessa, almeno a giudicare dai lunghi capelli che le incorniciavano il volto ovale. Beh, per lo meno aveva avuto la distrazione che voleva e proprio non riuscì a trattenersi alla frase della ragazza, che sembrava rassicurarlo, lasciando che un sorriso gli attraversasse il volto, mentre il petto veniva scosso da una lieve risata trattenuta.
    -Certo hai fatto un bel volo! Tranquilla, se qualcuno ti ha visto, possiamo sempre dire che stavi provando una nuova tecnica per sederti velocemente. Ma lascia che ti aiuti ad alzarti-
    Le disse, porgendole una mano per aiutarla a rimettersi in piedi. Quando la ragazza l'avrebbe afferrata, avrebbe leggermente inarcato la schiena, puntando i piedi sul pendio per darle quel minimo di spinta che le avrebbe permesso di rialzarsi senza troppa fatica, quindi si sarebbe chinato per afferrare il berretto di lana con la mancina e, dopo averlo scosso per liberarlo da un paio di foglie rimaste impigliate tra la lana con un paio di colpetti della destra, lo avrebbe consegnato alla sua proprietaria.
    -Tieni. Come mai così imbacuccata? Non fa poi così freddo-
    Disse, prima di rabbrividire leggermente senza volerlo. Diamine, forse avrebbe dovuto indossare il mantello pesante.
     
    .
2 replies since 27/1/2020, 14:17   40 views
  Share  
.