Dopo aver trascorso anni in una lurida trincea fatta di muri di terra e sangue, qualunque stanza stretta e non sufficientemente illuminata mi causava attacchi di panico improvvisi. Questa mia condizione andava ben oltre la semplice claustrofobia, diventavo violento verso me stesso e verso gli altri, per questo motivo mi ero rassegnato all’idea di una vita fatta di privazione e di povertà perché nessun lavoro sembrava ormai potersi adattare alla mia mente disturbata. Il disturbo post traumatico aveva lasciato cicatrici invisibili eppure così profonde da impedirmi di vivere una vita normale. Fino a quando non mi ero applicato per il ruolo di Arbitro presso il ministero della magia. Aria aperta, in sella a una scopa, con spazi sconfinati da vedere. Sembrava fare al caso mio e richiedeva di trascorrere una minima parte in ufficio il che mi permetteva di non avere attacchi di panico. Dopo una lunga prova scritta fatta di regole e questioni etiche che riguardavano il non farsi corrompere e il non intervenire con l violenza su giocatori scorretti ero arrivato alla prova pratica. Il campionato nazionale di quidditch sarebbe iniziato nel giro di qualche settimana e con un po’ di fortuna mi sarei inserito nel organico arbitrale in tempo per le prime partite.
Team Ardemonio versus Team Bombarda erano due squadre formate unicamente per quella partita, un’amichevole fatta per beneficenza dove giocatori di Quidditch professionisti e aspiranti si sfidavano per una buona causa. Mi aspettavo quindi un gioco pulito e corretto, visto che lo stadio di Londra era gremito di persone e spettatori, di cui molti erano bambini e studenti. Verificato che le squadre in campo fossero al completo domandai ai giocatori di disporsi per iniziare la partita. La Pluffa fu conquistata dai Bombarda che con una serie di dribbling arrivarono fino davanti alla porta dell’Ardemonio e tentarono in tiro. Durham, portiere dell’Ardemonio, però riuscì a parare il colpo e attualmente il possesso della Pluffa si trovava nelle sue mani.
« Cacciatori avversari fuori dall’area di punteggio » annunciai perché soltanto chi era in possesso palla poteva entrare nella zona di tiro e il Cacciatore Bombarda che aveva appena tirato era invitato a uscire per permettere la ripartenza degli Ardemonio.
Notai nel frattempo che dopo che Kennegan aveva cercato di abbattere Lestrange e McNeal aveva avuto l’occasione di colpire la Walsh i bolidi erano spariti dal campo di gioco. Il boccino d’oro invece doveva trovarsi dal lato opposto del campo perché in quella metà di gioco ancora non si era visto.
Partita riservata ai giocatori delle squadre, tempo a disposizione fino al 19/02
