[EVENTO] - Carnival Love

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  1. Brad McNeal
     
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    Edimburgo, Scozia

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    Inaspettato e inatteso, l’invito di James Kennegan era arrivato più che gradito alla finestra del numero 23 di Diagon Alley. Brad aveva raccolto la lettera che un gufo (era quello della Serpeverde?) gli aveva lasciato sul davanzale e velocemente, visto il mittente, aveva aperto la busta per leggerne il contenuto. Il cuore aveva perso un battito, forse due o tre, gli occhi si erano sgranati pian piano ed un sorriso ebete si disegnava sempre più intensamente sul volto del McNeal.
    Era strano ricevere un invito da una ragazza, una ragazza di quella fama poi, e ancor di più era strano ricevere un invito per un evento di San Valentino. Il cliché dell’uomo che invitava la propria donna era stato frantumato dalla Kennegan che, ancora una volta, aveva dimostrato di fregarsene degli stereotipi classici. Brad lesse le parole più e più volte, per cercare di pensare ad una risposta efficace, per far capire quanto fosse stato contento di ricevere quella lettera. Voleva far trasparire le sue emozioni attraverso le frasi che sarebbe andato a scrivere sul foglio di pergamena nuovo che aveva preso dal cassetto della sua scrivania in soggiorno.
    L’evento dei Tre Manici di Scopa aveva avuto una buona pubblicità e anche Brad aveva pensato di andarci, anche solo per passare un pomeriggio alternativo, non per forza per trovare la propria anima gemella. Eppure, adesso, per qualche strano motivo (forse non troppo strano a vederlo dall’esterno), il Corvonero non vedeva l’ora di incontrarsi con l’ex compagna di scuola e passare del tempo con lei. Sarebbe andato a prenderla lui al Paiolo, non troppo distante da Diagon Alley dopotutto, e sarebbero entrati assieme all’interno del pub più famoso di Hogsmeade. In effetti, da quella lettera, Brad si era reso conto che James era ancora ferma al Paiolo e non trovato casa. Forse il problema alla gamba era più serio di quello che lasciava intendere.
    Il giorno atteso era arrivato e McNeal era pronto già da un paio d’ore per uscire dall’appartamento, ma aveva deciso di rimanerci un po’ per non arrivare troppo in anticipo e un po’ per dare istruzioni serrate a Rigriel sulla pulizia della casa. Al suo ritorno avrebbe voluto trovare tutto perfetto perché, forse, avrebbe potuto avere un’ospite. Aveva indossato per l’occasione un abito blu, così da essere perfetto sia per il pomeriggio sia in caso l’evento si fosse prolungato per più ore e i due avessero fatto tardi. La cravatta ben stretta al collo, le scarpe eleganti in velluto, il fazzoletto che usciva dal taschino. Insomma, era finalmente pronto a uscire. Passeggiò lentamente per la via, gremita di Maghi e Streghe come al solito. Non ci volle molto prima di raggiungere il Paiolo e chiedere al Locandiere di poter passare per andare a prendere l’inquilina della numero sette. Senza indugi, McNeal salì le scale per arrivare al pianerottolo che ormai, visto il suo trascorso a Londra, aveva imparato a conoscere. Bussò delicatamente, per non disturbare né James né i vicini.
    Ciao J! Come stai? Sei pronta?
    Salutò energico, curioso di sapere quanto la Kennegan fosse veloce nel prepararsi. Nonostante il leggero imbarazzo e un po’ di emozione, comunque, Brad sembrava calmo come al solito, sorridente e raggiante.
    Ti ringrazio per l’invito, mi ha fatto molto, molto piacere.
    Ammise subito dopo, ricordando le parole che aveva usato la Serpeverde. Seriamente lui era la sola persona con cui la famosa James Kennegan voleva parlare?!
    Porse il braccio, per farsi afferrare dalla mano della ragazza così da accompagnarla verso l’uscita della Locanda e smaterializzarsi insieme alla volta di Hogsmeade.
    Crack
    In due era sempre più divertente, perché c’era quel brivido in più che da soli, con l’esperienza, non si provava già da tempo. Nella propria testa ci si chiedeva se il compagno si fosse spaccato o se avesse provato nausea. Insomma, c’erano un po’ di paranoie in più che rendevano il viaggio leggermente più elettrizzante.
    Brad aprì la porta del Pub, cercando di prendersi tutti gli insulti delle testoline, ma facendo comunque passare prima la Kennegan per gentilezza. Salutò la Locandiera e cercò un posto per due che potesse andare bene ad entrambi.
    Sai… - cominciò beffardo, con un ghigno sotto i baffi. - Non ti facevo una ragazza da evento romantico, cosa ti è successo in questo periodo?
    I due si erano sentiti recentemente per il libro che McNeal aveva intenzione di scrivere, ma non avevano avuto modo di vedersi. Quindi, in effetti, Brad non sapeva nulla delle novità della vita di James e, soprattutto, non sapeva come stava fisicamente, anche se dall’aspetto sembrava essersi ripresa alla grande. L’osservò, rendendosi conto dell’incredibile bellezza della ragazza e della profondità dei suoi occhi. Certo, l’aveva sempre ritenuta una bella donna, ma era abituato a vederla in tenuta da Quidditch e già a Capodanno era stata una sorpresa vederla con altri abiti. La provocazione che lui stesso aveva lanciato gli si era leggermente ritorta contro con quei pensieri, poiché le guance cominciarono a colorarsi un po’.
    Come mai ancora al Paiolo, comunque? Non ti sei stufata di quella stanza?
    La domanda aveva un doppio fine, ma per ora James non poteva saperlo. Poco ci volle prima che la Locandiera passò a ordinare.
    Io prendo un Cupid’s Challenge. Tu?
    Chiese gentile. Ricordava che alla ragazza piacevano le sfide e, forse, anche lei avrebbe ordinato lo stesso cocktail.
    Offro io.
    Aggiunse subito dopo, sorridendo senza guardare né James né la Locandiera, per evitare che la Kennegan si opponesse alla decisione. L’evento poteva cominciare.
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