[ESPERIENZA 10] - mayday

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  1. Aries Black
     
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    Toujours Pur

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    Aries Black
    Per qualche lunghissimo istante, Aries temette che il giovane centauro lì davanti a lui avrebbe deciso che non era degno di fiducia e quindi d'impalarlo con una delle sue frecce. Che fine ignobile sarebbe stata quella per il giovane Black: morto nelle campagne scozzesi, ucciso da un centauro che gli aveva piantato una freccia nel petto. Perciò emise un sospiro sollevato quando l'animale abbassò la mano sollevata che stava quasi carezzando l'impennaggio di una delle sue frecce. Il nome del centauro, quando esso si presentò, gli suonò piacevole all'orecchio: richiamava qualcosa di antico e suonava molto saggio e greco. «Alcuni. Non è una magia alla portata di tutti, è piuttosto difficile da eseguire» spiegò il giovane, cogliendo i l mezzo sorriso sul volto del centauro. Dalla stazza e dall'aspetto, dovevano praticamente quasi essere coetanei. Aries aveva sentito che i centauri erano spesso maldisposti verso i maghi per una vecchia diatriba che li aveva divisi per secoli ovvero se considerare o meno i centauri animali o meno, un conflitto che non era mai scemato nel tempo: ancora al giorno d'oggi c'erano maghi che consideravano i centauri poco più che bestie primitive che abitavano all'interno dei boschi. Actetes scalpitò sul posto, impaziente di aiutarlo nella ricerca, al che un sorriso si aprì sul volto del giovane Black, che aveva trovato nel centauro un insperato alleato. «Se seguiamo il colibrì, sono certo che ci arriveremo» esclamò pacato il giovane, ravviandosi un ciuffo di capelli ribelle dalla fronte. Si voltò ed estrasse la bacchetta, voltando poi il capo verso il centauro mentre cominciava a muoversi. Gli fece cenno di accostarsi a lui e cominciò a parlare piano. «Non so chi o cosa abbia messo in pericolo l'altro mago costringendolo a chiedere aiuto, quindi tieni pronte arco e frecce» Gli disse, serio. Di certo, l'ultima cosa che voleva era che il centauro non riuscisse nemmeno a difendersi da un possibile attacco perché lui aveva mancato di avvisarlo. Solo allora Aries avrebbe aggrottato le sopracciglia e avrebbe rivolto una domanda fondamentale ad Actetes, una domanda che gli era quasi sfuggita ma che adesso sembrava più importante che mai. «Prima mi hai chiesto se ero con l'altro. Quale altro?» Chiese, mentre si muoveva piano, gli occhi che cercavano nuovamente d'individuare la traccia argentea del patronus e possibili pericoli, fidandosi del suo istinto di guerriero e dell'istinto da cacciatore del centauro

    Narrato - «Parlato» - pensato

    "Brave and Cunning"
     
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16 replies since 11/3/2020, 11:35   444 views
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