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Charlotte WintersPuckwudigieÉ una così bella giornata di sole che mi decido a prendere i libri di scuola, in particolare quello di Antiche Rune, e a uscire fuori all’aria aperta per ripassare un po’. É una tranquilla mattina di inizio primavera ma io già sento la voglia di estate e caldo, in particolare del viaggio in Egitto che aspetta me e la mia famiglia. Ho una buona media scolastica quindi non mi aspetto problemi e superare l’anno è il solo vincolo che i miei mi hanno imposto per partire. E va bene così. Esco, con il libro sotto braccio e una serie di fogli che escono che sono i miei appunti, nei capelli legati in una coda ho infilato una matita nel caso dovessi sottolineare o altro. Indosso una mantella color mirtillo della divisa invernale perché da dentro il castello avevo visto che c’era vento ma non voglio prendere freddo. Mi incammino lungo il sentiero e sento già l’aria calda sulla schiena. Scendo lungo il pendio scosceso e quando individuo un bel appezzamento di prato al sole e abbastanza in piano, ed è un vero programma trovarlo, mi tolgo il mantello e lo stendo con cura per terra. Mi ci metto sopra, il prato è freddo e bagnato e lo sento attraverso i vestiti. Ma per fortuna il mio mantello mi ripara un po’ e non avverto fastidio. Incrocio le gambe e apro il libro. Leggo la prima frase scritta in rune. Metto via il libro e mi corico al sole. Ah, che bella la primavera!!code made only for wizarding world gdr. -
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T H E A
horned serpent
C’era una cosa che in tutti quegli anni trascorsi come studenti resa di Ilvermorny non le era mai andata a genio: la divisa. Non che la moda fosse una delle sue passioni o che avesse particolari gusti in fatto di stile che dovevano essere assolutamente sfoggiati. Nulla di tutto questo. Semplicemente la divisa, camicia e cravatta in modo particolare, era eccessivamente scomoda. Non avrebbe avuto nulla di ridire dinnanzi a una divisa fatta di flanella o spugna, avrebbe accettato anche una specie di tuta purché la comodità fosse stata favorita. Inoltre aveva già dovuto passare almeno tre volte dal Madama da quando l’anno scolastico era iniziato perché aveva rotto almeno un paio di calze a settimana. Sembrava che in qualunque sedia si sedesse ci fosse un chiodo la cui testa riportava il nome di Dorothea sopra, tutto per lei e per strappare le sue calze. Insomma un verso supplizio. Sprezzante delle calze che solitamente fasciavano e costringevano le sue gambe, quella mattina di quasi primavera era bastato un occhiolino del sole per convincerla a non indossare le calze per quel giorno. Era uscita dalla porta principale del castello con una matita e un foglio di pergamena tra le mani, aveva tutta l’aria di dedicarsi a qualche scarabocchio artistico. Subito però l’aria fredda che le soffiò sotto la gonna facendo raggelare la sua pelle esposta la convinse di quanto l’abrogazione delle calze fosse stata una pessima idea. Si mise a camminare per il prato con un passo scattante, decisa a trovare un angolo con una luce perfetta e lo trovò... occupato. - Ciao, disturbo?- domandò grattandosi la testa con il fondo della matita che aveva una gomma rosa all’estremità - Io sono Thea e a costo di sembrarti folle ... ma ti assicuro, sono normalissima e sana - la situazione si stava complicando - ecco io volevo fare un disegno a matita e quest’angolo è perfetto... ti dispiace se disegno vicino a te?- deviò all’ultimo perché non sapeva come introdursi alle persone che non conosceva.code made by zachary, copia e t'ammazzo©. -
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Charlotte WintersPuckwudigieDistesa al sole con gli occhi chiusi, il compito in classe di Antiche Rune che mi aspetta in un paio di giorni sembra un ricordo così lontano e di poco conto che riesco quasi a scordarmene. Incrocio le braccia dietro la nuca perché mi sorreggano la testa e mi facciano da cuscino. In questo momento sto desiderando un amica sulla quale dondolarmi sorretta da due alberi, o un tappeto volante che mi culli a mezz’aria. Mi domando se nel libro delle rune ce ne sia una in grado di realizzare questo desiderio, o anche solo di permettermi di levitare a mezz’aria. Ma così non va bene perché sto di nuovo pensando alle lezioni e ai compiti e alle cose da studiare. Sospiro, apro un po’ gli occhi ma è una pessima idea perché il sole mi trafigge con la sua luce intensa, richiudo velocemente le palpebre e cerco di aggrapparmi al mio sogno volante. Una nuova distrazione sotto forma di voce mi impedisce di rilassarmi. Ciao, disturbo? mi domanda qualcuno, una ragazza che però non riconosco. Non e ne Lily ne Eve. Mi metto a sedere perché so che se apro gli occhi da sdraiata resterò accecata, sollevo le palpebre e metto a fuoco una ragazza dai capelli castani. Io sono Thea e a costo di sembrarti folle ... ma ti assicuro, sono normalissima e sana... ecco io volevo fare un disegno a matita e quest’angolo è perfetto... ti dispiace se disegno vicino a te? inizia a spiegare, forse incoraggiata dal mio sguardo perplesso. Ma è il sole che non mi rende socievole, il sole e l’essermi quasi accecata in precedenza. Io sono Charlotte Winters, ma puoi chiamarmi Charlie mi presento dopo che l’ho lasciata parlare e concludere il discorso. Io volevo studiare rune, ma il prato mi ha visto... fai pure, per me non è affatto un disturbo... ecco, ti sposto il libro così puoi stenderti accanto a me. A tuo rischio e pericolo, foresti trovarti a non fare nulla la misi in guardia, prendendo il tomo di Antiche Rube e infilandolo sotto le mie gambe piegate, in modo che avesse lo spazio per stendersi al mio fianco se avesse voluto. Ti piace disegnare paesaggi o anche altro? domando per cercare di essere socievole e cordiale come è nel mio carattere.code made only for wizarding world gdr.
Studiando al sole |
