If you let me treasure you

Finalmente Brad aveva aperto la porta di Accessori per il Quidditch di Qualità, trovandosi il negozio completamente deserto e silenzioso. Rigriel quel giorno se ne sarebbe stato nell'appartamento numero 23 di Diagon Alley e sarebbe passato a fare le pulizie nella bottega solo se McNeal l'avesse chiamato. Inutile dire che, in quel momento, Brad non aveva la minima intenzione di portarsi dietro l'Elfo Domestico, non perché lo considerasse come un essere inferiore, ma perché aveva paura che gli potesse perdere tutte le monete che fino ad ora aveva raccolto. Comunque, il Negoziante cercò di non farsi distrarre troppo da quegli sciocchi pensieri e si concentrò sull'interno del locale. Poteva trovare qualche moneta, sì, ma poteva rimanere anche a mani vuote e perdere quindi un po' di tempo prezioso. Avrebbe dovuto fare in fretta se avesse voluto riprendere la caccia anche per la via principale e, in caso, nel suo appartamento.
Lo Scozzese passò in rassegna la cassa, cercando all'interno e spostando tutti i galeoni, per controllare che l'oro dei Lepricani non si fosse nascosto proprio lì in mezzo. Guardò poi sul bancone e sotto di esso, alzando i vari listini così da non perdersi nemmeno un centimetro. Passò in rassegna degli scaffali e delle vetrine, controllando tra le scope e tra gli oggetti di allenamento. Ma solo un lampo di genio lo fece destare. Brad si avvicinò velocemente alle bustine contenenti le carte giocatore. Provò a tastarle tutte e, infatti, un sacchetto - quello del Puddlemere United - sembrò aver qualcosa al suo interno diverso da semplici carte. McNeal aprì rapidamente e strinse tra le mani una nuova moneta d'oro. Bingo!

Con un'altra moneta in mano, McNeal si diresse verso la parte del negozio che più amava: l'Opificio delle Scope. Lì perdeva molto tempo a intagliare il legno, a modellarlo e modificarlo in base alle necessità del cliente. Ultimamente, inoltre, aveva cominciato a lavorare a un progetto personale per mettere in vendita, disponibile a tutti quindi, un nuovo gioiellino. Brad ci metteva il cuore e la passione in quel che creava e per questo l'Opificio aveva, sin da quando era diventato Negoziante, conquistato un bel primo posto come luogo di lavoro preferito (non che l'Ufficio ad Ilvermorny fosse brutto, anzi). Aprì la porta del retro-bottega e si lasciò invadere le narici dal profumo di cera che primeggiava all'interno della stanza. Sul tavolo principale si poteva notare il foglio con il progetto personale e vari tipi di legno perché ancora doveva capire quale fosse più adatto allo scopo prescelto. Vari rametti, inoltre, erano distribuiti qua e là sulla superficie per il leggero disordine che aveva lasciato l'ultima volta il Negoziante.
Dall'altra parte della stanza, invece, si trovavano gli scatoloni che contenevano scorte di merce principale (pluffe, boccini, bolidi, mazze, occhialini, merchandising, ecc.) e ovviamente pezzi di legno da lavorare. Il Professore di Arti Oscure decise quindi di darsi da fare per cercare e controllare rapidamente se ci fosse un'altra moneta lì da quelle parti. Aveva voglia di tornare in strada e trovare altre scintillanti monete; doveva muoversi. Guardò sopra e sotto al tavolo e poi si concentrò sugli scatoloni che potevano racchiudere qualsiasi cosa. Uno ad uno, Brad aprì i vari contenitori, tastando per bene ogni oggetto così da assicurarsi che non presentasse anomalie. Nello scatolone delle sciarpe, finalmente, McNeal trovò un bagliore insolito. La luce rifletteva sulla superficie di una nuova moneta che, fortuna volle, era proprio un'altra moneta dei Lepricani. Con un ghigno stampato in faccia per la riuscita della ricerca, il Negoziante terminò di controllare tutto il resto della stanza e, con un bel gruzzolo in tasca, uscì fuori da Accessori, chiudendo la porta a chiave e buttandosi di nuovo nel trambusto di Diagon Alley.